Compattamente incluso?

Fox4
Sono di nuovo in difficoltà...

Qual'è la traduzione italiana di "compactly embedded"? (intendo come dicono i matematici italiani?)
e scusate se non ho capito, ma gli americani fanno differenza tra included e embedded?

Ma comunque, cosa più importante, dove posso guardare per capire un pò meglio questo concetto?

P.S. si parla di $X$ e $Y$ spazi di banach, e $X$ è compattamente incluso(?) in $Y$ se:

-$X\sub\subY$ (ovvero esiste un compatto $K$ tc $X\subK\subY$)
-$\forall \ x\inX\ \ \ \ ||x||_Y\leC||x||_X$ per qualche costante $C$
-ogni sequenza limitata in $X$ è precompatta in $Y$

(che vuol dire sequenza precompatta?)

Risposte
salvozungri
Immersione compatta? Ho trovato questo...

amel3
Giusto per aggiungere qualcosa di inutile (bastava il post di Mathematico)... :D
Da quel poco che ne so immersione (embedding) e inclusione (inclusion) non sono proprio la stessa cosa, nel senso che il primo conserva anche la struttura degli spazi in esame
http://en.wikipedia.org/wiki/Embedding
http://en.wikipedia.org/wiki/Inclusion_map

Fox4
Grazie delle dritte.


Quindi il mio libro dice che $X$ è immerso compattamente in $Y$ se:

-$X⊂Y$
-$∀ x∈X\ \ \ \ ||x||_Y≤C||x||_X$ per qualche costante $C$
-ogni sequenza limitata in $X$ è precompatta in $Y$


Aaaahh, ma al punto 2 cripticamente il mio libro sta richiedendo che le due norme siano equivalenti, e quindi che le due risultanti topologie lo siano...
soltanto, come mai lo può dire?
2 norme $||.||_X,||.||_Y$ sono equivalenti se $\exists C_1,C_2$ tc $C_1*||x||_X\le||x||_Y\leC_2*||x||_X$
ma li il mio libro richiede una disuguaglianza sola... mmh forse non ho capito


Punto 3:
"amel":

Avrai già capito che precompatto significa con chiusura compatta, è un sinonimo di relativamente compatto. :wink:


No, ma il mio libro dice che ogni SEQUENZA limitata in $X$ è precompatta in $Y$
e mi chiedevo cos'è una sequenza precompatta...

amel3
Ti chiedo scusa, sto dormendo, sono stato veramente trooooppo precipitoso :smt015 .
Vediamo wikipedia in inglese che è meglio.
http://en.wikipedia.org/wiki/Compactly_embedded
Quando si parla di "precompatto", nel nostro caso si parla di "totalmente limitato". Tuttavia, nel caso degli spazi metrici completi (quindi anche degli spazi di Banach), "totalmente limitato" e "relativamente compatto" sono equivalenti. In ogni caso, a noi interessa il concetto di totalmente limitato.

Allora ricapitolando:
$X$, $Y$ spazi di Banach, $X$ è compattamente immerso in $Y$ se:
1. $X \sube Y$ (cioè $X$ è incluso in $Y$);
2. $\forall x \in X$, esiste una costante $C>0$ tale che $||x||_Y <= C ||x||_X$;
[1 e 2 indicano che $X$ è immerso continuamente in $Y$, cioè che $i:X->Y, i(x)=x$ è iniettiva (punto 1) ed è una funzione continua (punto 2) ; come dice anche wikipedia, in un qualche senso le norme sono "quasi equivalenti", anche se non sono definite nello stesso spazio]
3. ogni sottoinsieme limitato in $X$ è totalmente limitato (precompatto) in $Y$, cioè ogni successione in tale insieme limitato ha una sottosuccessione di Cauchy nella norma $||.||_Y$; equivalentemente, ogni successione limitata in $X$ ha una sottosuccessione di Cauchy nella norma $||.||_Y$ (ovvero è precompatta in $Y$ (*) ).

(*) non sono sicuro al 100%, ma mi sembra la cosa più logica.


Vabbè secondo post inutile. Meglio che chiuda qui. :-D
Ciao. :-)

Fox4
No no, anzi grazie per le risposte!

"amel":

2. $\forall x \in X$, esiste una costante $C>0$ tale che $||x||_Y <= C ||x||_X$;
[1 e 2 indicano che $X$ è immerso continuamente in $Y$, cioè che $i:X->Y, i(x)=x$ è iniettiva (punto 1) ed è una funzione continua (punto 2) ; come dice anche wikipedia, in un qualche senso le norme sono "quasi equivalenti", anche se non sono definite nello stesso spazio]


è questo quasi equivalenti che non capisco che relazione comporti tra le topologie...
[Edit]giusto, che scemo, significa che se prendiamo due basi per le topologie in $X$ e $Y$ (le palle da adesso in poi fanno parte delle basi) $\forallx\inX \ \ \ \forall B_1$ palla centrata in $x$ nello spazio metrico $X\ \ \ \exists B_2$ palla centrata in $x$ nello spazio metrico $Y$ tc $B_2\subB_1$ e quindi la topologia di $Y$ include quella di $X$, no?
Ma adesso la domanda è: a che ci serve? Stiamo dicendo che la topologia di $X$ è meno fine di quella di $Y$ e allora?[\Edit]


"amel":

3. ogni sottoinsieme limitato in $X$ è totalmente limitato (precompatto) in $Y$, cioè ogni successione in tale insieme limitato ha una sottosuccessione di Cauchy nella norma $||.||_Y$; equivalentemente, ogni successione limitata in $X$ ha una sottosuccessione di Cauchy nella norma $||.||_Y$ (ovvero è precompatta in $Y$ (*) ).

ok, qui ci posso stare. Deve essere così, perchè ho trovato definizioni che trattano solo insiemi... bene



Ma scusate, libri su questa roba non ci sono? Wikipedia è un pò sintetica. Sto brancolando nel buio non saprei dove cercare...
[Edit] direi che se la mia affermazione sopra è giusta non ne ho più bisogno, grazie![\Edit]

dissonance
Per l'analisi funzionale io consulto sempre le dispense di Gilardi: http://www-dimat.unipv.it/gilardi/WEBGG ... nz0910.pdf

Fox4
grazie dissonance, mi sembrano molto ben fatte, magari avessi tempo per leggerle tutte approfonditamente... Sicuramente un giorno lo farò, Intanto comunque mi sono chiarito alcuni dubbi principali.
E in particolare sento di aver compreso a sufficienza il concetto di immersione continua!

Ma quindi scusami, dire che $\forall x\inX$ esiste una costante $C>0$ tale che $||x||_Y≤C||x||_X$
equivale ad affermare che l'applicazione identità $I:X->Y$ è limitata

ora, ovviamente l'applicazione identità è anche biettiva su $X$ (che è incluso in $Y$), quindi è invertibile e c'è un teorema (in realtà mi pare di ricordare che è un corollario) che ci dice che le applicazioni lineari limitate biettive hanno inversa limitata. Cioè è limitata $ I: (X,||.||_Y)->(X,||.||_X)$.
Perciò posso dire che l'immersione continua implica l'equivalenza delle norme giusto? (Il viceversa, l'equivalenza delle norme implica l'immersione continua, mi pare ovvio)

gugo82
"Fox":
No no, anzi grazie per le risposte!

[quote="amel"]
2. $\forall x \in X$, esiste una costante $C>0$ tale che $||x||_Y <= C ||x||_X$;
[1 e 2 indicano che $X$ è immerso continuamente in $Y$, cioè che $i:X->Y, i(x)=x$ è iniettiva (punto 1) ed è una funzione continua (punto 2) ; come dice anche wikipedia, in un qualche senso le norme sono "quasi equivalenti", anche se non sono definite nello stesso spazio]


è questo quasi equivalenti che non capisco che relazione comporti tra le topologie...

[Edit]giusto, che scemo, significa che se prendiamo due basi per le topologie in $X$ e $Y$ (le palle da adesso in poi fanno parte delle basi) $\forallx\inX \ \ \ \forall B_1$ palla centrata in $x$ nello spazio metrico $X\ \ \ \exists B_2$ palla centrata in $x$ nello spazio metrico $Y$ tc $B_2\subB_1$ e quindi la topologia di $Y$ include quella di $X$, no?
Ma adesso la domanda è: a che ci serve? Stiamo dicendo che la topologia di $X$ è meno fine di quella di $Y$ e allora?[\Edit][/quote]
Come "allora"?

Se hai un'immersione compatta $i:X\to Y$ tra due spazi di Banach, essa è un operatore compatto, ossia trasforma insiemi limitati di $X$ in insiemi totalmente limitati e (a norma del teorema di Hausdorff) a chiusura sequenzialmente compatta di $Y$; in tal modo, quando assegni una successione $(x_n)\subseteq X$ limitata in $||\cdot ||_X$, dalla successione $(i(x_n)) \subseteq Y$ puoi estrarre qualche sottosuccessione di Cauchy in $||\cdot||_Y$. Questa è una cosa mica da ridere, soprattutto se lo spazio $Y$ è completo!
Le immersioni compatte sono molto utili per ricavare informazioni in più sugli elementi dello spazio $X$: infatti il più delle volte gli elementi di $X$ hanno delle "proprietà nascoste" che, se riguardati come elementi di un secondo spazio $Y$ un po' più grande, diventano più "evidenti".
Per stabilire queste proprietà molte volte si passa per procedimenti di limite, perchè molti spazi "astratti" dell'Analisi Funzionale sono completamenti di spazi "concreti"; quindi in questi procedimenti è normale avere a che fare con successioni di funzioni limitate in $X$ le quali, mediante l'immersione compatta $i$, si trasformano in successioni di Cauchy, e quindi convergenti, di $Y$.

Esempio: Prendiamo la disuguaglianza di tipo Sobolev $||u||_oo <= 1/2*||u'||_1$ valida per $u\in W^(1,1)(RR)$.
Visto che $||u||_(1,1)=||u||_1+||u'||_1$, la precedente ti dice che $||u||_oo<=||u||_(1,1)$, cosicché l'immersione $W^(1,1)\to L^oo$ è compatta.
N.B.: $W^(1,1)$ ed $L^oo$ sono totalmente distinti come spazi (nel senso che, matematicamente, contengono oggetti diversi, cioè classi d'equivalenza rispetto a diverse realzioni d'equivalenza); quindi quando scrivi "$X\subseteq Y$" nella definizione d'immersione compatta, devi sempre pensare che non stai scrivendo una relazione insiemistica, ma stai abbreviando la proposizione "esiste un'applicazione ineittiva di $X$ in $Y$".

Ora, prendiamo una successione $(u_n) \in W^(1,1)$ limitata in norma $||\cdot||_(1,1)$: per quanto detto, in virtù della compattezza dell'inclusione, da $(u_n)$ si può estrarre una successione di Cauchy in $L^oo$ ripetto a $||\cdot||_oo$, ossia una successione convergente uniformemente q.o. in $RR$.
Se scegliamo, ad esempio, $(u_n) \subseteq C_c^1(RR)$ limitata in $||\cdot ||_(1,1)$ (cosa che si può fare, perchè $C_c^1(RR) \subseteq W^(1,1)(RR)$), per quanto detto possiamo estrarre da $(u_n)$ una successione di Cauchy in $L^oo$; ma l'essere di Cauchy in $L^oo$ equivalente alla convergenza uniforme per le funzioni continue, cosicché possiamo dire che è possibile estrarre da $(u_n)$ una successione uniformemente convergente in $RR$ verso una funzione continua $v$; inoltre la $v$ è infinitesima all'infinito, ossia si ha $v\in C_0(RR)$, poiché $C_0(RR)$ è il completamento di $C_c(RR)$ rispetto alla convergenza uniforme.

Vediamo cosa possiamo farcene, in concreto, di questa cosa...
Sappiamo che $C_c^1(RR)$ è denso in $W^(1,1)(RR)$ (in quanto lo spazio di Sobolev è il completamento di $C_c^1(RR)$ rispetto alla norma $||\cdot ||_(1,1)$), quindi ogni "funzione" $u\in W^(1,1)(RR)$ può essere pensata come limite in norma $||\cdot||_(1,1)$ di una successione $(u_n)\subseteq C_c^1(RR)$. Ora, se $(u_n)$ converge in $||\cdot ||_(1,1)$ allora $(u_n)$ converge in $L^1$ verso $u$ (per l'ovvia maggiorazione $||u_n-u||_1<=||u_n-u||_(1,1)$) ed inoltre, per quanto visto sopra, è possibile estrarre da $(u_n)$ una sottosuccessione, che indico con $(u_k)$, convergente in $C_0$ uniformemente verso una funzione $v\in C_0$; quindi hai:

$\{(u_k\to u, " in " L^1(RR)),(u_k\to v, " in " C_0(RR)):}$

e per noti fatti di Teoria della Misura, hai $u=v$ q.o. epperò $u=v$ in $RR$ visto che $v$ è continua (per funzioni continue, l'uguaglianza q.o. è equivalente all'uguaglianza ovunque).

Con l'aiuto dell'immersione compatta abbiamo quindi stabilito che ogni $u in W^(1,1)$ è, in effetti, una funzione continua ed infinitesima all'infinito.
Interessante, no? :-D

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