Calcolare il limite di una funzione un po' particolare
Il problema dice quanto segue:
Sia $x in QQ-{0}$, esiste allora esattamente una copia $(p,q) in ZZ x NN^+$ con $x=p/q$ con $p,e$ che non hanno un divisore in comune. $q$ si chiama "denominatore" e lo indichiamo con $omega(x)$.
Sia $f: RR rarr RR$ definita come segue:
- $f(x)=0$ se $ x=0 vv x !in QQ$
- $f(x)=1/(omega(x))$ se $x in QQ-{0}$
Mostrare che $AA a in RR$ vale che $lim_{x->a}f(x)=0
Sia $x in QQ-{0}$, esiste allora esattamente una copia $(p,q) in ZZ x NN^+$ con $x=p/q$ con $p,e$ che non hanno un divisore in comune. $q$ si chiama "denominatore" e lo indichiamo con $omega(x)$.
Sia $f: RR rarr RR$ definita come segue:
- $f(x)=0$ se $ x=0 vv x !in QQ$
- $f(x)=1/(omega(x))$ se $x in QQ-{0}$
Mostrare che $AA a in RR$ vale che $lim_{x->a}f(x)=0
Risposte
frazioni con denominatore piccolo quando siano ridotte ai minimi termini ce ne sono poche
e quindi si "sistemano" facilmente
e quindi si "sistemano" facilmente
Questa è la funzione di Lebesgue. Può darsi che nel tuo libro sia collocata nella teoria dell'integrazione, visto che è un esempio di funzione integrabile secondo Riemann senza essere continua, monotona e generalmente continua.
Da qualche parte in questo topic ho riportato la dimostrazione che la funzione non è continua.
https://www.matematicamente.it/f/viewtop ... ght=#53848
Da qualche parte in questo topic ho riportato la dimostrazione che la funzione non è continua.
https://www.matematicamente.it/f/viewtop ... ght=#53848
Prima di tutto di devo ringraziale di cuore! Qui di seguito riporto la dimostrazione che avevi scritto nell'altro post:
Ora però dovrei farti un paio di domande:
- a quale scopo devo definire più insiemi I(h) e non ne basta uno? Non devo limitarne in qualche modo con n il numero di elementi che contengono? Perché se ne contiene infiniti è un po' dura dire di prendere il max fra ogni I(h)
- Non è possibile scegliere subito $n>1/epsilon$?
- come fai a dire che "tutti i numeri razionali che cadono in esso avranno denominatore q > n"?
- quando dici
0 <= f(x) < epsoln da cui segue che
lim f(x) = 0 quale che sia x0
x->x0
in pratica bisogna fare tendere epsilon a zero giusto?
"Piera":
Non ho letto tutti i vostri post, comunque ,sperando che sia d’aiuto, riporto la dimostrazione del mio libro.
Cambio le lettere della funzione, cioè sia
f(x) = 0 se x irrazionale , f(x) = 1/q se x è il razionale p/q
Sia x0 un punto qualsiasi ( di ascissa razionale o irrazionale) e sia n un numero intero positivo fissato. Costruiamo degli insiemi di numeri razionali I(1), I(2),…,I(h),…,I(n) dove I(h) è definito nel modo seguente:
I(h) = { x : x = m/h con m e h primi tra loro}
Fra i numeri della classe I(1) indichiamo con m’(1) il massimo tra quelli che sono minori di x0 e con m’’(1) il minimo tra quelli che sono maggiori di x0. In modo analogo indicheremo m’(2) e m’’(2) per la classe I(2) e cosi’ via fino alla classe I(n).
Indichiamo poi con s’(n) il massimo tra m’(1), m’(2),…,m’(n) e con s’’(n) il minimo tra m’’(1),…,m’’(n). Risulta allora che l’intervallo ( s’(n) , s’’(n) ) conterrà x0 , inoltre tutti i numeri razionali che cadono in esso avranno denominatore q > n (escluso al più x0 ).
Preso allora un epslon > 0 fissiamo un n tale che n > 1/ epslon e procediamo alla costruzione di cui sopra in modo da pervenire all’individuazione di un intorno ( s’(n) , s’’(n) ) di x0.
Fra i punti di tale intorno (diversi da x0) ce ne saranno infiniti di ascissa razionale p/q ( con q > n), in cui f vale 1/q , ed infiniti di ascissa irrazionale in cui f vale 0.
Avremo quindi in un intorno ( s’(n) , s’’(n) ) di x0 ( x0 al più escluso) che
f(x) = 1/q < 1/n < epslon sui punti di ascissa razionale
f(x) = 0 sui punti di ascissa irrazionale
per cui sarà per ogni x di ( s’(n) , s’’(n) ) –x0
0 <= f(x) < epsoln da cui segue che
lim f(x) = 0 quale che sia x0
x->x0
Risulta allora
lim f(x) = 0 = f(x0) se x0 è irrazionale
x->x0
lim f(x) = 0 diverso da f(x0) se x0 è razionale
x->x0
e quindi, per definizione di continuità , f è continua nei punti irrazionali e discontinua in quelli razionali.
Ora però dovrei farti un paio di domande:
- a quale scopo devo definire più insiemi I(h) e non ne basta uno? Non devo limitarne in qualche modo con n il numero di elementi che contengono? Perché se ne contiene infiniti è un po' dura dire di prendere il max fra ogni I(h)
- Non è possibile scegliere subito $n>1/epsilon$?
- come fai a dire che "tutti i numeri razionali che cadono in esso avranno denominatore q > n"?
- quando dici
0 <= f(x) < epsoln da cui segue che
lim f(x) = 0 quale che sia x0
x->x0
in pratica bisogna fare tendere epsilon a zero giusto?
1) se ne definisci uno solo degli I(h) tutto il ragionamento salta. Pensaci bene, magari con un esempio numerico, in ogni insieme I(h) ci sono infiniti razionali minori di x0 e infiniti maggiori di x0, e tra questi ci sarà il massimo tra quelli minori di x0 e il minimo di quelli maggiori di x0.
2) Certo
3) Consideriamo l'intervallo (S'(n), S''(n)) e indichiamolo con (*).
S'(n) è il massimo dei razionali trovati ( m’(1), m’(2),…,m’(n))minori di x0, questo significa che tutti i razionali rimasti del tipo m’(1), m’(2),…,m’(n), ovvero con denominatore al massimo n, sono più piccoli e quindi non possono appartenere ad (*).
Allo stesso modo con S''(n) si prende il più piccolo razionale maggiore di x0 e quindi tutti gli altri razionali con denominatore al massimo n si troveranno fuori da (*).
Da questo segue che tutti i razionali di (*) avranno q > n.
4) In pratica si.
2) Certo
3) Consideriamo l'intervallo (S'(n), S''(n)) e indichiamolo con (*).
S'(n) è il massimo dei razionali trovati ( m’(1), m’(2),…,m’(n))minori di x0, questo significa che tutti i razionali rimasti del tipo m’(1), m’(2),…,m’(n), ovvero con denominatore al massimo n, sono più piccoli e quindi non possono appartenere ad (*).
Allo stesso modo con S''(n) si prende il più piccolo razionale maggiore di x0 e quindi tutti gli altri razionali con denominatore al massimo n si troveranno fuori da (*).
Da questo segue che tutti i razionali di (*) avranno q > n.
4) In pratica si.
Inannzitutto grazie dellapazienza!
Ora però ci sono un paio di cose che non mi tornano!
Anche se io prendo un solo I(h) al suo interno trovero il massimo tra i minori di x0 e il min tra i maggiori di x0! no?
Come fai a dire che hanno denominatore al max n? non riesco ad intravvedere che relazioni fai tra n e i numeri razionali che metti negli insiemi! Nel senso n non è solo il numero degli insiemi iniziali? Evidentementeno, ci deve essere qualche condizione sui numeri all'interno degli intervalli I8h) per poter fare questo ragionameno!
Ora però ci sono un paio di cose che non mi tornano!
"Piera":
1) se ne definisci uno solo degli I(h) tutto il ragionamento salta. Pensaci bene, magari con un esempio numerico, in ogni insieme I(h) ci sono infiniti razionali minori di x0 e infiniti maggiori di x0, e tra questi ci sarà il massimo tra quelli minori di x0 e il minimo di quelli maggiori di x0.
Anche se io prendo un solo I(h) al suo interno trovero il massimo tra i minori di x0 e il min tra i maggiori di x0! no?
"Piera":
3) Consideriamo l'intervallo (S'(n), S''(n)) e indichiamolo con (*).
S'(n) è il massimo dei razionali trovati ( m’(1), m’(2),…,m’(n))minori di x0, questo significa che tutti i razionali rimasti del tipo m’(1), m’(2),…,m’(n), ovvero con denominatore al massimo n, sono più piccoli e quindi non possono appartenere ad (*).
Allo stesso modo con S''(n) si prende il più piccolo razionale maggiore di x0 e quindi tutti gli altri razionali con denominatore al massimo n si troveranno fuori da (*).
Da questo segue che tutti i razionali di (*) avranno q > n.
Come fai a dire che hanno denominatore al max n? non riesco ad intravvedere che relazioni fai tra n e i numeri razionali che metti negli insiemi! Nel senso n non è solo il numero degli insiemi iniziali? Evidentementeno, ci deve essere qualche condizione sui numeri all'interno degli intervalli I8h) per poter fare questo ragionameno!
1) si, ma cosi facendo non trovi un intorno di x0 $(S'_n, S''_n)$ tale che $f(x)=1/q<1/n
che è proprio quello che ci serve.
2) Supponiamo che $S'_n=m'_3=2/3$, dove $m'_3$ è il più grande razionale minore di x0 nell'insieme dei razionali del tipo $m/3$. Questo significa che tutti gli altri razionali del tipo $m/1$ ( cioè appartenenti a $I_1$),...., $m/n$ (cioè appartenenti a $I_n$), si trovano sulla retta reale prima di $S'_n=m'_3=2/3$, quindi i razionali che rimangono avranno nell'intervallo $(S'_n, S''_n)$ denominatore maggiore di $n$.
2) Supponiamo che $S'_n=m'_3=2/3$, dove $m'_3$ è il più grande razionale minore di x0 nell'insieme dei razionali del tipo $m/3$. Questo significa che tutti gli altri razionali del tipo $m/1$ ( cioè appartenenti a $I_1$),...., $m/n$ (cioè appartenenti a $I_n$), si trovano sulla retta reale prima di $S'_n=m'_3=2/3$, quindi i razionali che rimangono avranno nell'intervallo $(S'_n, S''_n)$ denominatore maggiore di $n$.
"Piera":
1) si, ma cosi facendo non trovi un intorno di x0 $(S'_n, S''_n)$ tale che $f(x)=1/q<1/nche è proprio quello che ci serve.
2) Supponiamo che $S'_n=m'_3=2/3$, dove $m'_3$ è il più grande razionale minore di x0 nell'insieme dei razionali del tipo $m/3$. Questo significa che tutti gli altri razionali del tipo $m/1$ ( cioè appartenenti a $I_1$),...., $m/n$ (cioè appartenenti a $I_n$), si trovano sulla retta reale prima di $S'_n=m'_3=2/3$, quindi i razionali che rimangono avranno nell'intervallo $(S'_n, S''_n)$ denominatore maggiore di $n$.
Ok, ora è tutto molto più chiaro! Mi era sfuggito che in I(h) ci possono essere solo numeri con denominatore pari ad h! scusa! che idiota! Mea culpa!
