Autovalori e autofunzioni di $ hat(p)$ dello spazio di funzioni f(x) tali che f, $ hat(p)f in L_2[a,b] $
Ciao a tutti. Avrei bisogno di una mano nel capire come svolgere questo esercizio.
Dato l'operatore
$ hat(p) = -i d/dx $
agente sulla varietà lineare delle funzioni f(x) tali che f, $ hat(p)f in L_2[a,b] $
devo determinare autovalori e autofunzioni di $ hat(p)$ dello spazio di funzioni di cui sopra con condizioni periodiche f(a)=f(b)
Allora, so che in questo spazio l'operatore $ hat(p)$ è auto-aggiunto!
Per trovare autovalori e autofunzioni, prendo la matrice che rappresenta l'operatore è la applico a una qualsiasi funzione di quello spazio?
Dato l'operatore
$ hat(p) = -i d/dx $
agente sulla varietà lineare delle funzioni f(x) tali che f, $ hat(p)f in L_2[a,b] $
devo determinare autovalori e autofunzioni di $ hat(p)$ dello spazio di funzioni di cui sopra con condizioni periodiche f(a)=f(b)
Allora, so che in questo spazio l'operatore $ hat(p)$ è auto-aggiunto!
Per trovare autovalori e autofunzioni, prendo la matrice che rappresenta l'operatore è la applico a una qualsiasi funzione di quello spazio?
Risposte
"A occhio", direi che le autofunzioni di quella roba lì sono le funzioni dello spazio di Sobolev \(H^1(a,b)=W^{1,2}(a,b)\) tali che:
\[
\begin{cases}
-\imath\ f^\prime (x) = \lambda\ f(x)\\
f(a) = f(b)\; ,
\end{cases}
\]
no?
\[
\begin{cases}
-\imath\ f^\prime (x) = \lambda\ f(x)\\
f(a) = f(b)\; ,
\end{cases}
\]
no?
"Nick_93":
Allora, so che in questo spazio l'operatore $ hat(p)$ è auto-aggiunto!
Per trovare autovalori e autofunzioni, prendo la matrice che rappresenta l'operatore è la applico a una qualsiasi funzione di quello spazio?
Più che altro a me spaventa un po' l'uso della parola "matrice" in questo contesto...

@ Paolo: Concordo. L'avevo notato anch'io prima, ma mi si è sfilato di mente quando ho scritto...
Tuttavia non posso fare a meno di notare che l'analogia tra operatori differenziali e operatori matriciali è stata frutto di feconde scoperte nei primi decenni dell'Analisi Funzionale; in particolare, i membri della scuola tedesca (i vari Hilbert, Schmidt, Fredholm, etc...) hanno costruito larga parte della Teoria degli Operatori Autoaggiunti attorno a teoremi spettrali quasi in tutto analoghi ai teoremi di decomposizione per le matrici simmetriche, proprio perché vedevano gli operatori differenziali come "matrici infinite".
Tuttavia non posso fare a meno di notare che l'analogia tra operatori differenziali e operatori matriciali è stata frutto di feconde scoperte nei primi decenni dell'Analisi Funzionale; in particolare, i membri della scuola tedesca (i vari Hilbert, Schmidt, Fredholm, etc...) hanno costruito larga parte della Teoria degli Operatori Autoaggiunti attorno a teoremi spettrali quasi in tutto analoghi ai teoremi di decomposizione per le matrici simmetriche, proprio perché vedevano gli operatori differenziali come "matrici infinite".
Ok ci dovrei essere. Come ha già accennato gugo, risolvo per esempio
$ hat(p) psi= lambda psi$
$psi(-pi)=psi(pi) $
Cioè se lo studio nello spazio delle funzioni periodiche è un operatore autoaggiunto. In pratica ho un'equazione differenziale del primo ordine (con una costante moltiplicativa che nella risoluzione del problema agli autovalori si semplifica a destra e a sinistra)
E quindi cio che fisserà $\lambda$ sarà la condizione al bordo
Inoltre mi aspetto che, non essendo questo operatore limitato, anche lo spettro sarà illimitato.
$ psi(x,lambda)=e^{i lambda x} \quad \forall lambda in mathbb(C) $
imponendo le condizioni
$ e^{i lambda pi}=e^{-i lambda pi} \to e^{i 2 lambda pi}=1 \to lambda_n=n \quad ,n in Z $
e quindi le autofunzioni saranno
$ psi_n(x)=psi(x, lambda_n)=e^{i n x} $
$ hat(p) psi= lambda psi$
$psi(-pi)=psi(pi) $
Cioè se lo studio nello spazio delle funzioni periodiche è un operatore autoaggiunto. In pratica ho un'equazione differenziale del primo ordine (con una costante moltiplicativa che nella risoluzione del problema agli autovalori si semplifica a destra e a sinistra)
E quindi cio che fisserà $\lambda$ sarà la condizione al bordo
Inoltre mi aspetto che, non essendo questo operatore limitato, anche lo spettro sarà illimitato.
$ psi(x,lambda)=e^{i lambda x} \quad \forall lambda in mathbb(C) $
imponendo le condizioni
$ e^{i lambda pi}=e^{-i lambda pi} \to e^{i 2 lambda pi}=1 \to lambda_n=n \quad ,n in Z $
e quindi le autofunzioni saranno
$ psi_n(x)=psi(x, lambda_n)=e^{i n x} $