Analisi funzionale

Petruccioli1
salve a tutti,so che il titolo del thread è fin troppo generico, ma non riuscivo a racchiudere l'argomento in modo più specifico.
Vengo al punto: relativamente al "foglio" postato mi preme capire in particolare quali sono le implicazioni usate per giungere alla risoluzione del punto ii...qualcuno riesce ad aiutarmi? ( per spazi S intende qui gli spazi a decrescenza rapida)


Risposte
gugo82
Hai le soluzioni scritte... Quindi cosa non ti è chiaro?

[xdom="gugo82"]Il titolo troppo generico; sforzati di trovarne uno migliore.[/xdom]

Petruccioli1
in effetti penso che in questo caso le domande siano tali da essere difficilmente discutibili qui, la stessa formulazione di queste non mi è facile, è più il caso da "ricevimento dal prof." . Pertanto penso che il thread sia eliminamile.

gugo82
"Petruccioli":
in effetti penso che in questo caso le domande siano tali da essere difficilmente discutibili qui, la stessa formulazione di queste non mi è facile, è più il caso da "ricevimento dal prof." . Pertanto penso che il thread sia eliminamile.

In realtà non è troppo difficile, ma devi aver studiato la teoria almeno un minimo... Quindi, ripeto, cosa non ti è chiaro?

Petruccioli1
In effetti il problema è proprio la teoria, nelle poche slides che ho a disposizione non sono arrivato ad un livello di comprensione sufficiente per capire le seguenti implicazioni:
1)$\xi^n hat varphi$ appartiene a L'(R) per ogni n...questo immagino lo si veda "a occhio" giusto?
2) da cosa deriva che $\varphi^((n))$ è continua per ogni n?
3)infine come fa a concludere che $\x^nvarphi(x)$ tende a 0 per x che tende a infinito?
4) e infine, come fa da ciò , a dire che $\varphi$ appartiene allo spazio S delle funzioni a decrescenza rapida
si evince che non so la teoria, ma ripeto, basandomi sulle slides delle lezioni non arrivo a capire queste cose.
grazie.

gugo82
Slides...

Ai miei tempi c'erano degli oggetti strani, che forse adesso non si usano più.
Fondamentalmente erano dei contenitori.
Avevano forma di parallelepipedo, fatti di tanti rettangoli più piccoli impilati e tenuti insieme, in vari modi, su di un lato; inoltre erano protetti da altri rettangoli un po' più spessi, posti uno sopra e l'altro sotto la pila.
Tutti quei rettangoli si potevano muovere intorno al lato in cui erano tanuti insieme, e sulle loro facciate c'erano scritte tante belle cose che costituivano la scarna porzione di sapere umano che i contenitori raccoglievano.
Quei conenitori si chiamavano "libri"... Ma era tanto tempo fa!
Era dai libri che gli studenti leggevano ed imparavano ciò che dovevano sapere per passare un esame.
Ma oggi non si usano più, evidentemente.
Adesso si studia da 100 slides, ognuna di 10 righe, non più... Mentre una pagina di libro conteneva anche 25/35 righe, cioè il 200% di parole in più. :lol:

Insomma, il libro di testo di teoria consigliato dal docente che dice in proposito?
In particolare:
    [*:2ngqsqnt] che vuol dire che una funzione sta in \(L^1(\mathbb{R})\)?[/*:m:2ngqsqnt]
    [*:2ngqsqnt] com'è definito lo spazio di Schwarz?[/*:m:2ngqsqnt]
    [*:2ngqsqnt] che legame c'è tra la sommabilità delle funzioni \(\xi^n\hat{\phi}(\xi)\) e la regolarità delle derivate di \(\phi\)?[/*:m:2ngqsqnt]
    [*:2ngqsqnt] e che legame c'è tra la regolarità della trasformata e la sommabilità delle derivate di \(\phi\))?[/*:m:2ngqsqnt][/list:u:2ngqsqnt]

dissonance
A parte le battute, le slide sono secondo me il peggiore oggetto didattico in assoluto. Una lezione di matematica deve essere fatta alla lavagna, bisogna vedere una persona che scrive e prendere appunti, interagendo il più possibile. A casa lo studio deve essere fatto su un libro con la guida degli appunti, o al limite solo dagli appunti se la lezione è stata seguita con sufficiente attenzione.

Le slide negano tutto questo. Non permettono di vedere come i concetti nascono, te li vomitano addosso già pronti. Non permettono di prendere appunti. Sono illeggibili a casa, pur dando la nefasta impressione di contenere in poche parole tutto il programma di un corso. Tutte le volte che ho seguito un corso basato su slide, invariabilmente non ci ho capito nulla e ho dovuto studiare da autodidatta. Se fossi responsabile della didattica e venissi a sapere che un professore usa esclusivamente le slide, lo riprenderei.

ciampax
Per continuare il discorso di Gugo e Dissonance: la matematica ha bisogno di una discussione chiara, completa, esaustiva e quanto più rigorosa possibile. Una slide (o anche 100000000 di slide) non potranno mai sostituire un buon libro e il caro vecchio metodo di insegnamento che vede il docente alla lavagna "inzaccherarsi" di gesso mentre esegue i conti man mano che spiega, lasciando così il tempo agli studenti di comprendere quello che viene detto, né tantomeno degli appunti scritti bene in cui sia possibile trovare, in maniera compiuta e completa, le definizioni, gli enunciati e le dimostrazioni di ciò che è necessario conoscere. E tra l'altro, il concetto che "meno è scritto, più facile è imparare" è una grandissima e rovinosissima modalità di approcciarsi ad un esame!

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