Aiuto [equazione di terzo grado]
ciao a tutti!
mi sapete dare delle indicazioni per risolvere la seguente eq. di terzo grado
x^3-px=-q
sono al corrente della formula risolutiva delle eq. di terzo grado che fa uso delle radici cubiche
ma non riesco a capire come gestire il cambio di segno, visto che la formula classica è:
x^3+px=q
grazie
[mod="Fioravante Patrone"]
Sistemato il titolo e spostato in sezione più adeguata[/mod]
mi sapete dare delle indicazioni per risolvere la seguente eq. di terzo grado
x^3-px=-q
sono al corrente della formula risolutiva delle eq. di terzo grado che fa uso delle radici cubiche
ma non riesco a capire come gestire il cambio di segno, visto che la formula classica è:
x^3+px=q
grazie
[mod="Fioravante Patrone"]
Sistemato il titolo e spostato in sezione più adeguata[/mod]
Risposte
Molto semplicemente, nelle formule sostituisci sistematicamente -p e -q a p e q rispettivamente.
grazie moderatore,
ma non cambia lo sviluppo?
ma non cambia lo sviluppo?
due commenti.
Primo: riflettere! Se tu avessi una equazione a coefficienti numerici in cui p=-5 e q=-2, non faresti nient'altro di diverso da quello che fai nel caso generale
Secondo: certo che la formula la quale ti da la dipendenza della soluzione da p e da q è diversa!
anche qui, partire dalle cose semplici (la matematica è semplice...)
se hai la formula per risolvere ax = b
sai anche risolvere l'equazione ax = -b
e, al di là di caterve di radicali, per le equazioni di terzo grado non cambia un ette rispetto a quello che succede per la più miserevole equazione di primo grado
Primo: riflettere! Se tu avessi una equazione a coefficienti numerici in cui p=-5 e q=-2, non faresti nient'altro di diverso da quello che fai nel caso generale
Secondo: certo che la formula la quale ti da la dipendenza della soluzione da p e da q è diversa!
anche qui, partire dalle cose semplici (la matematica è semplice...)
se hai la formula per risolvere ax = b
sai anche risolvere l'equazione ax = -b
e, al di là di caterve di radicali, per le equazioni di terzo grado non cambia un ette rispetto a quello che succede per la più miserevole equazione di primo grado