Scomposizione polinomi, non riesco a capire
Salve, avrei un quesito che sarà sicuramente molto semplice da parte vostra, un po' meno da parte mia:
Sto da poco studiando il principio di induzione ma sto avendo delle difficoltà banali sulla scomposizione dei polinomi. Ad esempio, questo:
$((n+1)*(n+2))/2$
come fa a diventare (suppongo usando la scomposizione):
$(n^2+3n+2) /2$
Oppure un altro esempio, questo:
$(n(n+1)+2(n+1))/2$
diventa come quello di prima:
$(n^2+3n+2) /2$
Non riesco proprio a capirlo, eppure dalle proprietà delle scomposizioni dei polinomi non mi trovo per niente. Inoltre sembra essere tutto così semplice. Grazie per gli aiuti.
Sto da poco studiando il principio di induzione ma sto avendo delle difficoltà banali sulla scomposizione dei polinomi. Ad esempio, questo:
$((n+1)*(n+2))/2$
come fa a diventare (suppongo usando la scomposizione):
$(n^2+3n+2) /2$
Oppure un altro esempio, questo:
$(n(n+1)+2(n+1))/2$
diventa come quello di prima:
$(n^2+3n+2) /2$
Non riesco proprio a capirlo, eppure dalle proprietà delle scomposizioni dei polinomi non mi trovo per niente. Inoltre sembra essere tutto così semplice. Grazie per gli aiuti.
Risposte
Ciao.
Le operazioni che evidenzi non sono affatto scomposizioni, ma altro non sono che i risultati degli svolgimenti dei prodotti, quindi, in un certo senso, si tratta proprio del concetto opposto a quello che hai nominato.
Esempio:
$(a-b)(a+b)=a^2-b^2$ questo è un esempio di prodotto (notevole).
La corrispondente scomposizione (in fattori) di $a^2-b^2$ è, quindi, data da $(a-b)(a+b)$
Spero di aver chiarito la questione.
Saluti.
Le operazioni che evidenzi non sono affatto scomposizioni, ma altro non sono che i risultati degli svolgimenti dei prodotti, quindi, in un certo senso, si tratta proprio del concetto opposto a quello che hai nominato.
Esempio:
$(a-b)(a+b)=a^2-b^2$ questo è un esempio di prodotto (notevole).
La corrispondente scomposizione (in fattori) di $a^2-b^2$ è, quindi, data da $(a-b)(a+b)$
Spero di aver chiarito la questione.
Saluti.
Guarda, il termine "scomposizione" indica il fatto che si "scompone" (appunto!); ad esempio: $n^2+3n+2 rarr (n+1)(n+2)$, e non viceversa! Il viceversa, che è quello che ti crea problemi, non è per niente una scomposizione: semplicemente vengono effettuate le moltiplicazioni.
$(n+1)(n+2)=n*n+n*2+1*n+1*2=n^2+2n+n+2=n^2+3n+2$
[EDIT] Non avevo letto la risposta, già completa, di @ alessandro8.
$(n+1)(n+2)=n*n+n*2+1*n+1*2=n^2+2n+n+2=n^2+3n+2$
[EDIT] Non avevo letto la risposta, già completa, di @ alessandro8.
Grazie moltissimo per i chiarimenti... In questo nuovo esempio però non ho capito da dove è uscito il 2 davanti ad n+1
$(n(n+1))/2 + (n+1) = (n(n+1)+2(n+1))/2$

$(n(n+1))/2 + (n+1) = (n(n+1)+2(n+1))/2$
Semplicemente $2$ è il minimo comun denominatore. Si ragiona come con le frazioni.
"Bubbino1993":
Semplicemente $2$ è il minimo comun denominatore. Si ragiona come con le frazioni.
...anche perchè si tratta proprio di frazioni.
Saluti.