Principio di induzione

marco9551
Il mio libro riporta il principio di induzione nel seguente modo:
$[p(0)^^AAn[p(n)->p(n+1)]}->AAnp(n)$ $ninN$

1)Adesso mi chiedo perchè nelle dimostrazioni, quando si sceglie l'elemento generico con cui dimostrare il passo induttivo, esso viene scelto uguale a n? In base alla logica matematica non dovrebbe essere diverso.

Io so che per il quantificatore universale vale la seguente regola di inferenza:
$(P(a))/(AAxP(x))$ purchè P(a) sia ricavata da precedenti premesse universali.

Come potete osservare il termine "particolare" a è diverso da quello generale x.

2)Facendo una ricerca su wikipedia(quello inglese),(https://en.wikipedia.org/wiki/Mathematical_induction) nel paragrafo "Axiom of induction" potete osservare che nel passo induttivo sceglie come termine generale k($AAk$)(utilizzandolo anche come elemento particolare nelle dimostrazioni) anzichè n($AAn$). Come si giustifica formalmente ciò?

Risposte
Dr. Akim
"marco955":
Il mio libro riporta il principio di induzione nel seguente modo:
$[p(0)^^AAn[p(n)->p(n+1)]}->AAnp(n)$ $ninN$

1)Adesso mi chiedo perchè nelle dimostrazioni, quando si sceglie l'elemento generico con cui dimostrare il passo induttivo, esso viene scelto uguale a n? In base alla logica matematica non dovrebbe essere diverso.

Io so che per il quantificatore universale vale la seguente regola di inferenza:
$(P(a))/(AAxP(x))$ purchè P(a) sia ricavata da precedenti premesse universali.

Come potete osservare il termine "particolare" a è diverso da quello generale x.

2)Facendo una ricerca su wikipedia(quello inglese),(https://en.wikipedia.org/wiki/Mathematical_induction) nel paragrafo "Axiom of induction" potete osservare che nel passo induttivo sceglie come termine generale k($AAk$)(utilizzandolo anche come elemento particolare nelle dimostrazioni) anzichè n($AAn$). Come si giustifica formalmente ciò?


Ciao Marco!
1) Beh, è molto semplice, viene scelto uguale ad $ n $ perchè ricordati che il P.D.I. vale solo sull'insieme $ mathbb(N) $, quindi per comodità. Poi ricordati anche che quando fai il Passo Base te valuti $ P(n) $ per un valore preciso $ bar(n) $ che per te sarebbe $ P(a) $, quindi non fai altro che fare l'uguaglianza $ a = bar(n) $. Quindi $ (P(a))/(AAxP(x)) -= (P(bara))/(AAaP(a)) -= (P(barn))/(AAnP(n)) $

2) Per quanto riguarda l'assioma in questione, puoi vedere benissimo che scrive proprio $ k in mathbb(N) -= n in mathbb(N) -= marco in mathbb(N) $. Te una incognita puoi chiamarla come vuoi, l'importante è che qualunque sia il suo nome, valga che $ in mathbb(N) $.

P.s. Il passo base, ossia la verifica che la Proposizione $ P(n) $ sia verificata non la fai per un valore qualsiasi, bensì valutandola nel valore $ n = min{n in mathbb(N) | P(n) } $, cioè il PRIMO $n$ per cui quella proprietà è vera (infatti con il metodo dell'induzione andrai a dimostrare che da quello in poi, per tutti i successivi vale $ P(n) $.

Spero di esserti stato utile.
Ciao :)

Oshawott277
Anche io su libri americani ho studiato la formula con $k$. Ne fai una questione di puntiglio, perché la variabile $n$ di cui parli è saturata dal quantificatore $AA$ nelle due volte in cui compare nella definizione, quindi puoi chiamarla come vuoi. (è una "variabile muta").
Quello che mi urta della formula che hai riportato dal libro è che non specifica dove sta questo $k$ o $n$ che dir si voglia.
E' ovvio che, avendo preso lo zero come base per la tua induzione, questo $n$ stia in $NN$, ma bisognerebbe riscriverla in modo più preciso così:
$(p(0)^^ (AAn in NN, p(n)=>p(n+1)))=>AAn in NN,p(n).$
Oppure ancor più in generale (ma meno comprensibile) l'induzione si può formulare così:
$((EEk:p(k))^^ (AAn: n in NN ^^n>=k, p(n)=>p(n+1)))=>AAn: n in NN^^n>=k,p(n).$
E qui sì che devi aggiungere una nuova lettera $k$, perché è la base dell'induzione ed è un valore fissato, può variare a seconda dell'enunciato, ma all'interno di una dimostrazione e all'interno del passo induttivo viene fissato, è quello da cui "parte" l'induzione.

In modo molto esotico, avresti potuto pure scrivere:
$(p(0)^^ (AAT in NN, p(T)=>p(T+1)))=>AAdelta in NN,p(delta)$
è chiaro che però aumentando le lettere strane la formula risulta meno comprensibile e dato che stiamo parlando di numeri naturali, la $n$ è sempre quella che assicura una comprensione più facile di quello che stiamo dicendo...
Quindi quello che sta scritto nel tuo libro va più che bene.

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.