Numeri primi

antoniomattei1
Buongiorno a tutti e spero di non aver sbagliato forum.
Sono un designer italiano di 56 anni, appassionato di numeri primi, anche se con la matematica ho davvero poco a che fare.
Poco tempo fa riordinando delle carte di miei vecchi progetti, ho scoperto casualmente una perfetta corrispondenza spazio temporale dei numeri primi.
In un primo momento ho pensato ad una casualità non ripetibile, poi ho creduto che fosse una corrispondenza già conosciuta, infine mi sono accorto che in realtà è una cosa un pò strana ed ho fatto una verifica in proprio, verificando che questa corrispondenza, si ripete perfettamente fino al numero primo prossimo a 16000 che è la potenza massima di calcolo di excel.
Ho chiesto un parere a diversi fisici e matematici, tutti dimostratisi interessati al mio modello, ma con nessuno sono riuscito a dipanare il problema.
Ho chiesto aiuto anche ad Odifreddi, che mi ha detto di non essere il suo campo, poi tramite lui, ad un altro matematico di Torino, ma anche lì un buco nell'acqua, infine mi sono rivolto al CNR che mi ha consigliato di rivolgermi al CINECA per effettuare un calcolo più esteso rispetto ad excel, ma anche lì la burocrazia è davvero infinita e per fare un semplice calcolo vogliono un progetto europeo.
Qualcuno qui sul sito potrebbe aiutarmi?
Io vorrei solo capire se:
1) questa corrispondenza nello spazio dei numeri primi che si ripropongono temporalmente nel mio modello è già conosciuta;
2) se questo modello risulta essere corretto anche oltre il numero primo più prossimo a 16000;
3) se una volta visto il modello, qualcuno è in grado di determinarne la formula, visto che non è la mia materia.
Io vivo e lavoro a Berlino e vorrei condividere questa cosa tra italiani; mi rendo conto che non essendo un matematico potrei aver scoperto l'acqua calda, ma fin quando qualcuno non me lo dice, fatico ad averne contezza e vorrei riuscire ad approfondire.
Mi sono accorto che ogni qualvolta si parla di numeri primi, chiunque provi anche solo ad ipotizzarne una linearità di sequenza, gli ascoltatori sono scettici, sarcastici e tendono a farsi gioco del proponente, soprattutto se come me, non appartiene al mondo matematico.
Mi farebbe piacere almeno qui con voi ricevere un aiuto dal forum.
Cordialmente
Antonio Mattei

Risposte
gugo82
[xdom="gugo82"]@antoniomattei: Salve Antonio,
benvenuto sul forum.

L'argomento "numeri primi e loro distribuzione" è uno di quelli molto battuti da appassionati e dilettanti (nel senso buono, cfr. la mia firma) della Matematica ma, a dispetto della sua apparente semplicità, nasconde insidie che solo una vista allenata da decenni di studio specialistico può percepire.
Detto in altri termini, sull'argomento "numeri primi e loro distribuzione" i matematici non specializzati (ma anche i matematici di professione, alle volte) dicono e scrivono continuamente svariate fregnacce.

Per questa ragione, ti invito, se vuoi, a postare qualcosa di degno di nota in tal senso (al momento, il tuo post non contiene nulla di scientificamente rilevante, e.g. una congettura formulata decentemente o, almeno, una galleria di esempi) ed a non prenderla a male se i matematici che si aggirano per queste pagine troveranno obiezioni da fare, se cominceranno a chiederti di formalizzare meglio le tue idee, o a fornire prove di qualche tipo...
La ricerca matematica è fatta così: bisogna essere precisi e produrre materiale a supporto delle proprie congetture.


@utenti del forum: Ricordo a tutta l'utenza del forum che la partecipazione ad una discussione non è prescritta dal medico di base (o da qualsivoglia specialista): insomma, non è obbligatoria.
Se l'argomento non interessa o se non avete nessun commento sensato da fare, vi prego di non intervenire qui dentro.

Ogni intervento volto a generare flame verrà eliminato e l'autore sarà sottoposto provvedimenti disciplinari.[/xdom]

antoniomattei1
Grazie Gugo82,
sono consapevole di espormi al pubblico ludibrio con le mie congetture, ma da umile sperimentatore quale sono, (il design, la mia materia, in fondo non è altro che sperimentazione) mi sottoporrò volentieri alle Vostre osservazioni, ritirandomi in buon ordine qualora qualcuno dall'alto della sua materia, la matematica, mi illustrasse la inefficacia della mia casuale scoperta.
Pubblico qui di seguito la lettera inviata quindi al Cineca.
Perdonatemi se le argomentazioni sono tutt'altro che matematiche, ma esclusivamente sperimentali, però è così che ho scoperto questa strana coincidenza.
Il tutto infatti non nasce da ricerca matematica, ma dalla partecipazione ad un concorso di design nei primi anni 2000, avente per oggetto l'allestimento di una sala del Moma di New York in occasione del 50° anniversario dello sgancio delle due bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki.
Questo il testo inviato al cineca:
Buongiorno Silvia e davvero grazie per la tua risposta che mi consentirà sicuramente di risolvere il mio quesito.
Considera che in realtà la soluzione io l'avrei anche trovata con un normalissimo foglio di calcolo, ma la potenza di calcolo oggi disponibile è di 255 colonne su Numbers di Mac e poco più di 16.000 su Excel di Microsoft, mentre a me servirebbe di capire cosa accade su un database molto più grande, minimo di 266.447 colonne (il progetto che ha dato origine a tutto questo).
Dunque... si tratta di risolvere questo semplice problema, estendendo la tabella qui di seguito, fin dove la Vostra potenza di calcolo, lo consentirà:

ATTENZIONE TABELLA EXCEL NON COPIABILE DAL MESSAGGIO INVIATO AL CINECA PROVO AD AGGIUNGERLA COME IMMAGINE IN FONDO AL TESTO COME ALLEGATO




Dove B=BORN
Come vedi si tratta di un normalissimo foglio excel (limitato qui, per ragioni di spazio, a 29 colonne e 29 righe), che io sono riuscito ad estendere fino a 16384 colonne (limite massimo di colonne di excel).
Nella prima riga, così come nella prima colonna, trovi i numeri in sequenza, diciamo pure da 1 ad infinito.
La tabella è poi formata, per ogni riga, da una sequenza di numeri uguale al numero di riga corrispondente e che inizia con 1 e termina con 0, a titolo di esempio valga quanto segue:
riga 2: sequenza di 2 numeri, 1 e 0, che si ripetono all'infinito;
riga 5: sequenza di 5 numeri, 1, 2, 3, 4 e 0, che si ripetono all'infinito;
riga 11: sequenza di 11 numeri, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10 e 0, che si ripetono all'infinito e via dicendo.
Come vedi all'inizio di ogni sequenza c'è la lettera B, che sta per Born e di cui ti spiegherò più avanti il significato e che nel database può anche essere sostituita dal numero 1, cosicché la prima e solo la prima sequenza abbia due numeri 1 iniziali.
Come puoi vedere questa tabella ha una particolarità:
Se scorri tutte e 29 le colonne, ti accorgerai che alcune di esse, non includono nessuno 0 tra i numeri in colonna.
Anche se tu scorressi tutte le 16334 colonne del foglio di calcolo che io sono riuscito ad elaborare con Microsoft Excel, ti accorgeresti che molte colonne non hanno alcuno 0.
In queste prime 29, le colonne che non hanno uno 0 sono la 2, la 3, la 5 la 7, la 11, la 13, la 17, la 19, la 23 e la 29.
Questi sono tutti numeri primi.
Anche tutte le colonne della tabella Excel di 16334 colonne che non hanno uno 0, sono corrispondenti esclusivamente a dei numeri primi senza alcuna eccezione.
Questo significa che almeno fino al numero 16334, c'è un pattern preciso che identifica la sequenzialità dei numeri primi, cosa che al momento nessuno sembra aver mai registrato nelle proprie ricerche.
Della mia casuale scoperta, ho investito lo scorso hanno il Professor Odifreddi (che immagino tu conoscerai almeno di fama mediatica), che mi disse di non essere competente sui numeri primi, indirizzandomi ad un altro matematico di Torino.
Anche questi mi disse di non avere gli strumenti per verificare che la mia sequenza si estendesse su valori statisticamente rilevanti e quindi abbandonai il progetto.
Nello scorso settembre ebbe molta eco la notizia che un professore di chimica a Princetown, insieme con altri ricercatori, hanno trovato un pattern nei materiali cristallini, che "potrebbe" corrispondere come sequenzialità a dei numeri primi.
"Potrebbe".
Io dovrei verificare se la mia sequenza che deriva dal progetto di un allestimento museale risalente al 2000, si riconfermi oltre il numero 16334, ma non ho accesso alla tecnologia necessaria.
Durante la notte della scienza, ho incontrato al CNR di Roma una Vostra persona che mi ha detto di rivolgermi a Voi e cosi vi ho contattato.
Considera che sono anche in contatto con Princeton e sto attendendo una risposta da loro a verificare questa cosa, ma di certo, come italiano, mi piacerebbe che siate voi a verificarla e non dover arrivare agli Stati Uniti.
Capire se la sequenza è corretta, è il primo passo per arrivare ad una formula per determinare la sequenza dei numeri primi, che non è mai stato possibile trovare.
Di seguito ti scrivo, la genesi di questa vicenda in un testo che mi consigliarono di inviare alla rivista SCIENCE, ma che poi non ho mai inoltrato.
Spero di ricevere da te un aiuto.
Saluti
Antonio Mattei

Testo per Science:




Problema:



Ora gentilissima Silvia, ti prego di farmi sapere se questa cosa può, per così dire stuzzicare la Vostra curiosità o meno e se potete prestarvi a dedicare del tempo di calcolo per questa tabella.
Fammi sapere.
Credo la mia esposizione non sia troppo facile da interpretare.
Se vuoi possiamo parlarne al telefono.
il mio numero è [hide="."]351.0327124[/hide].
Fammi sapere.
Per correttezza invio questo email ad altri tre miei collaboratori che a Berlino mi hanno dato una mano per riprendere la simulazione.
Tanto per lasciare una traccia di quello che stiamo facendo.
Grazie
Antonio Mattei

gugo82
La cosa è banale e basta usare l’Aritmetica delle scuole elementari per capire come stanno le cose.

Per prima cosa, studiamo le informazioni presenti nella tabella.


Analizzate le informazioni presenti nella tabella, vediamo come sono collegate ai numeri primi e composti.


Ecco spiegato l’arcano: non c’entra nulla la “distribuzione dei primi” (c.v.d.), perché la tabella ha il solo pregio di segnalare, in una maniera diversa dal solito, che un numero è primo perché soddisfa la definizione.
Inoltre, no, non c'è alcun pattern preciso nella distribuzione delle colonne in cui mancano gli zeri.

antoniomattei1
Grazie davvero.
Mi hai tolto la curiosità di non capire come mai ci fosse questo (per me) strano scenario.
Vorrei infine chiederti una cosa.
Quando ci trovammo ad affrontare il problema, nessuno riuscì a darci una soluzione per effettuare la programmazione della macchina fotografica, in quale secondo avrebbe dovuto scattare. Ovvero i secondi corrispondenti ai timer che visualizzassero tutti contemporaneamente una cifra diversa da 0.
Vista la banalità, sareste in grado di darmi una formula per questo calcolo?
Cordialmente
Antonio

otta96
Basta fare le foto quando il timer conta un numero primo di secondi (e non si può fare altrimenti).

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