Non mi è chiara la logica sottostante questa dimostrazione come implicazione

smartword
Vorrei chiedere un gentile aiuto nell'interpretare questa proposizione:

il prof scrive che se ho una relazione binaria $R$ su $A$ (insieme) se R è sia simmetrica che antisimmetrica dati a e b in A vale sempre a=b.

Dimostrazione: aRb (ma essendo simmetrica) => aRb e bRa (ed essendo transitiva) => a=b, in definitiva: aRb =>a=b cvd

Quello che non capisco però è che per simmetria ho che per ogni a e b: aRb =>bRa (definizione), ma come giungo da questa implicazione a dire che aRb e bRa sia vera così da avere => a=b sempre soffisfatta?

aRb e bRa (ed essendo transitiva) => a=b in teroia questa è vera se l'antecedente è vera e il conseguente falso o se l'antecedente è falso e qualsiasi conseguente.

Non ho capito i passi logici :smt012

PROVO ad aggiungere una risposta in attesa di qualcno che passi :) (ditemi se sbaglio perfavore)

forse il senso è che prendendo la tavola di verità notiamo che
aRb e bRa
V-----V
V-----F
F-----V
F-----F

Poiché l'implicazione aRb =>bRa è sempre vera (dall'hp di R simmetrica) abbiamo che la seconda riga non vale mai, quindi ci riduciamo ai casi

aRb e bRa
V-----V
F-----V
F-----F

Se studiamo aRb e bRa con i tre casi sopra garantiti dalla prima implicazione avremo

aRb e bRa
V
F
F

Infine

(aRb e bR a=> a=b)
V
V
V

Sempre vera poiché antisimmetrica?

Non ho però capito se questo studio sia corretto. Mi serve una mano davvero. :roll:
Grazie

Risposte
Studente Anonimo
Studente Anonimo
"smartword":
se ho una relazione binaria $R$ su $A$ (insieme) se R è sia simmetrica che antisimmetrica dati a e b in A vale sempre a=b.
Questo è falso. Se $A$ è un qualsiasi insieme, la relazone di uguaglianza su $A$ è simmetrica e antisimmetrica, ma non è necessariamente vero che $a=b$ per ogni $a,b in A$. Per esempio puoi prendere $A={1,2}$.

smartword
Sì, hai ragione perché l'ho scritta male, perdonami.

Il professore cito dice: Se una relazione R su un insieme Aè contemporaneamente simmetrica e antisimmetrica allora a=b.

Riscrivendola a mio modo, ho in effetti compiuto un errore su ciò che volevo intendere, forse scritta così è corretta: se ho una relazione binaria R su A (insieme) se R è sia simmetrica che antisimmetrica dati a e b in A SE aRb ALLORA vale sempre a=b

Ora la domanda sopra, col mio tentativo di soluzione, spero prenda forma

Grazie :)

Studente Anonimo
Studente Anonimo
"smartword":
come giungo da questa implicazione a dire che aRb e bRa sia vera così da avere => a=b sempre soffisfatta?

Perché se

$P$

è vera e

$P => Q$

è vera allora

$Q$

è vera.

Per definizione di implicazione logica.

smartword
Ok quindi è un modus ponens?

Perché io avevo inteso la dimostrazione

Dimostrazione: aRb (ma essendo simmetrica) => aRb e bRa (ed essendo transitiva) => a=b, in definitiva: aRb =>a=b cvd


come implicazioni materiali. Ossia pensavo di dover mostrare che ogni singola implicazione materiale => con la sua tavola di verità desse valore vero. invece è una implicazione logica in questo caso?

Il fatto è che faccio sempre confusione con 'ste cose, nel senso che non mi è stata chiarita del tutto bene la differenza equando utilizzarel. Faccio un esempio: se io volessi mostrare che un insieme A è sottoinsieme di B mostro che $x in A => x in B$ e in questo caso => è una implicazione materiale.

Quindi non capisco quando struttare una o l'altra nelle dimostrazioni.
Devo cercare di mettereordine alle idee. Ti ringrazio.

Studente Anonimo
Studente Anonimo
Purtroppo non so cosa intendi con implicazione materiale.

smartword
Guarda, in realtà ci sono arrivato per vie traverse nel senso che in algebra 1 che sto seguendo è stata introdotta la logica molto base e trovando delle difficoltà ho cercato di approfondire da solo.

Ho trovato questo testo https://people.dm.unipi.it/dinasso/LM/LM2015-1.0.pdf e ho preso da qui la nomenclatura

In particolare a pag 16-17:

E importante osservare che l’implicazione→(chiamata ancheimplicazione materiale) e l’implicazione logica|= sono sostanzialmentediverse. La prima e un simbolo che fa parte del linguaggio formale, dunque e un oggetto puramente sintattico. La seconda invece e di naturasemantica, ed e una relazione “metalinguistica” (cioe non appartenente al linguaggio formale) che puo sussistere tra formule proposizionali.


Insomma non ci sto più ben capendo nulla perché in certe dimostrazioni mi sembra usi l'implicazione materiale (ossia quella intesa come connettivo logico che ha una sua tavola di verità) mentre in altre come implicazione logica (ossia semantica dato p vero allora q vero)

Studente Anonimo
Studente Anonimo
Io la intendo sempre come connettivo logico con la sua tavola di verità.

smartword
Ok perfetto. L'importante era capirsi :D

però allora non capisco come fare la tavola di verità da te suggerita nel primo messaggi. Intendo dire che io ho

aRb => bRa (def simmetria)

poi ho: aRb e bRa => a=b (def antisimmetria)

Ora lo studio con le tavole non dovrebbe essere quello del mio primo messaggio?

Riporto per comodità di lettura:
forse il senso è che prendendo la tavola di verità notiamo che
aRb bRa aRb =>bRa
V-----V------V
V-----F------F
F-----V------V
F-----F------V

Poiché l'implicazione aRb =>bRa è sempre vera (dall'hp di R simmetrica) abbiamo che la seconda riga non vale mai, quindi ci riduciamo ai casi

aRb bRa
V-----V
F-----V
F-----F

Se studiamo aRb e bRa con i tre casi sopra garantiti dalla prima implicazione avremo

aRb e bRa
V
F
F

Infine

(aRb e bR a=> a=b)
V
V
V

Sempre vera poiché antisimmetrica?


Insomma, come trovo la tavoladi verità per mostrare quanto hai affermato? Vorrei capirlo :D

Studente Anonimo
Studente Anonimo
Devi dimostrare che aRb implica a=b. È un esercizio base. Non capisco quale sia la difficoltà.

smartword
Si infatti è base, per questo vorrei capire cosa non riesco a comprendere. Sono proprio agli inizi, in ongni caso.

Devo dimostrare quanto dici, e vorrei capire con le tavole di verità dell'implicazione perché valgano i vari passaggi:

aRb => aRb e bRa => a=b

siccome non riesco a capire perché vale quella "catena"

Partendo dalle ipotesi.
- aRb => bRa (def simmetria)
-aRb e bRa => a=b (def antisimmetria)

In particolare mi areno sul perché se aRb => bRa allora avrò aRb e bRa vera che implicherà => a=b.

Vorrei capirlo con le tavole di verità (dato che potrei avere un antecedente falso e un conseguente vero che rende vera => a sua volta, comeda tavola dell'implicazione, perché non teniamo conto di questo fatto?), come mostravo, ma non mi riesce. Era questa la domanda stupida :D
Il mio dubbio è di mera logica.

Studente Anonimo
Studente Anonimo
Supponiamo (1) aRb.

Allora (2) bRa perché R è simmetrica.

Abbiamo quindi che (1) e (2) sono vere, quindi a=b perché R è antisimmetrica.

Più di così non so dirti.

smartword
Ti ringrazio, non so perchéma ero convinto di poterci anche arrivare a livello di tavole di verità.

Ma curiosità.Mi stavo ponendo un esempio simile su queste prime pagine di algebra. Io vorrei dimostrare che dati A e B insiemi.

Voglio dimostrare che c'e transitività nellarelazione di inclusione cioè: se A è incluso in B e B è incluso in C allora A è incluso in C, cioè per definizione di inclusione

$(x in A =>x in B ∧ x in B => x in C) => (x in A => x in C)$

Per svolgere tale dimostrazione parafrasando quello che mi hai spiegato è corretto dire:

siccome A è incluso in B abbiamo che $x in A =>x in B$ vera e $x in A$ vera... quindi $x in B$ vera
inoltre so che $x in B =>x in C$ vera e $x in B$ vera... quindi $x in C$ vera

Ora $x in A$ implica che x sia in B, automaticamente è quindi vera anche che se x è in B allora x è in C, quindi $x in A$ implica $x in C$?

Altrimenti come sarebbe corretto fare il ragionamento? Se ho sbagliato di nuovo

edit: typo

Studente Anonimo
Studente Anonimo
Sì è giusto quello che dici. Se $x in A$ allora $x in B$ perché $A$ è incluso in $B$. Siccome $B$ è incluso in $C$, segue $x in C$. Siccome questo vale per ogni $x in A$, segue che $A$ è incluso in $C$.

Ma questo lo puoi formulare in vari modi, puoi scegliere parole diverse per dirlo o usare tabelle, l'importante è che sia corretto. Cioè se io dico

"Se x sta in A allora sta in B quindi sta in C. Quindi A è incluso in C"

Qui non ho usato grandi giri di parole e sono stato molto sintetico senza ricordare le ipotesi ad ogni passo, ma non si può dire che la dimostrazione sia scorretta. È solo scritta in modo strano.

G.D.5
Ciò che usualmente viene chiamato "implicazione materiale" è il connettivo \(\to\), che è un simbolo del linguaggio oggetto.
Ciò che usualmente viene chiamato "implicazione logica" è un concetto metateorico, espresso dal simbolo \(\models\) che è metalinguistico e non linguistico.
Nell'ambito della logica del primo ordine, i due concetti sono collegati: \(P \to Q\) se e solo se \(P \models Q\).
Quando in matematica si dimostra un teorema, si dimostra un \(\models\), che è però collegato ad un \(\to\).
Le tavole di verità servono a definire semanticamente i connettivi.
Il modus ponens è una regola di inferenza che è collegata alla omonima tautologia, dove una tautologia è una formula sempre vera.

smartword
Grazie per le spiegazioni a entrambi :)

@G.D. ho compreso la tua spiegazione, il punto è che se coincidono ledue implicazioni nella logica del primo ordine mi ritorna il dubbio del perché non riesca ad arrivarci tramite tavole di verita come scrivevo prima in questo messaggio: https://www.matematicamente.it/forum/vi ... 5#p8499652
In teoria non sarebbe del tutto sbagliato provarci, perché potrei anche vederla come implicazione materiale (cioè connetivo logico) che ha la sua bella tavola di verità, no? Posso chiederti cosa ho sbagliato in quel messaggio del link?
Vorrei compilare delle tavole corrette per mostrare il processo logico della implicazione materiale seguita.

Grazie mille G.D.

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