Comun divisori

Bohnonlosooos
Ciao a tutti, ho un dubbio su una dimostrazione.
Dati due numeri interi, come è possibile dimostrare che il comun divisore più grande è sempre divisibile per qualunque altro dei divisori comuni?
Grazie.

Risposte
axpgn
Come fa lui ... :-D

- Prendo due interi $a$ e $b$ (per non complicarci la vita li prendiamo positivi, per gli altri casi ci si pensa dopo ... :wink: )
- Prendo tutti i divisori comuni di $a$ e $b$
- Adesso definisco un oggetto che chiamerò "pippo" e che ha le seguenti caratteristiche (se esiste o meno non importa, io vi dico come deve essere fatto): è un numero intero positivo, è un divisore comune di $a$ e $b$ ed è un multiplo tutti i divisori comuni di $a$ e $b$
- Adesso definisco un altro oggetto che chiamerò "paperino" il quale invece ha queste caratteristiche (anche questo se esiste o meno non importa, io vi dico come deve essere fatto): è un numero intero positivo, è un divisore comune di $a$ e $b$ ed è maggiore (o uguale) di tutti i divisori comuni di $a$ e $b$
- Dimostro che sono la stessa "cosa", lo stesso oggetto (prendo a prestito la dimostrazione di bobus): sappiamo che "paperino" è un divisore comune di $a$ e $b$ ed è maggiore (o uguale) di ogni divisore comune $c$; sappiamo anche che, essendo "pippo" un divisore comune, $\text(pippo )<=\text( paperino)$.
Supponiamo per assurdo che sia $\text(pippo )<\text( paperino)$, per quanto detto finora sappiamo che "pippo" è un multiplo di "paperino" (vedi sua definizione) perciò sarà $\text(pippo )=k*\text(paperino)$ con $k$ intero positivo.
Sostituendo otteniamo $k*\text(paperino)<\text(paperino)$ da cui $k<1$. Assurdo, perciò $\text(pippo )=\text( paperino)$.
Attenzione: ho dimostrato solo l'eguaglianza tra i due oggetti non ne ho dimostrato l'esistenza né lo supposta, ho solo utilizzato le caratteristiche, le proprietà dei due oggetti per dimostrarne l'uguaglianza.
Quindi "pippo" e "paperino" sono la stessa cosa ovvero un oggetto che è un numero intero positivo, è un divisore comune di $a$ e $b$ , è maggiore (o uguale) di tutti i divisori comuni di $a$ e $b$ ed è un multiplo di tutti i divisori comuni di $a$ e $b$.
Dulcis in fundo, questo oggetto mi va di chiamarlo MCD ... però non ne ho ancora dimostrato l'esistenza ... :wink: ...

Cordialmente, Alex

Bohnonlosooos
"axpgn":
Come fa lui ... :-D

- Prendo due interi $a$ e $b$ (per non complicarci la vita li prendiamo positivi, per gli altri casi ci si pensa dopo ... :wink: )
- Prendo tutti i divisori comuni di $a$ e $b$
- Adesso definisco un oggetto che chiamerò "pippo" e che ha le seguenti caratteristiche (se esiste o meno non importa, io vi dico come deve essere fatto): è un numero intero positivo, è un divisore comune di $a$ e $b$ ed è un multiplo tutti i divisori comuni di $a$ e $b$
- Adesso definisco un altro oggetto che chiamerò "paperino" il quale invece ha queste caratteristiche (anche questo se esiste o meno non importa, io vi dico come deve essere fatto): è un numero intero positivo, è un divisore comune di $a$ e $b$ ed è maggiore (o uguale) di tutti i divisori comuni di $a$ e $b$
- Dimostro che sono la stessa "cosa", lo stesso oggetto (prendo a prestito la dimostrazione di bobus): sappiamo che "paperino" è un divisore comune di $a$ e $b$ ed è maggiore (o uguale) di ogni divisore comune $c$; sappiamo anche che, essendo "pippo" un divisore comune, $\text(pippo )<=\text( paperino)$.
Supponiamo per assurdo che sia $\text(pippo )<\text( paperino)$, per quanto detto finora sappiamo che "pippo" è un multiplo di "paperino" (vedi sua definizione) perciò sarà $\text(pippo )=k*\text(paperino)$ con $k$ intero positivo.
Sostituendo otteniamo $k*\text(paperino)<\text(paperino)$ da cui $k<1$. Assurdo, perciò $\text(pippo )=\text( paperino)$.
Attenzione: ho dimostrato solo l'eguaglianza tra i due oggetti non ne ho dimostrato l'esistenza né lo supposta, ho solo utilizzato le caratteristiche, le proprietà dei due oggetti per dimostrarne l'uguaglianza.
Quindi "pippo" e "paperino" sono la stessa cosa ovvero un oggetto che è un numero intero positivo, è un divisore comune di $a$ e $b$ , è maggiore (o uguale) di tutti i divisori comuni di $a$ e $b$ ed è un multiplo di tutti i divisori comuni di $a$ e $b$.
Dulcis in fundo, questo oggetto mi va di chiamarlo MCD ... però non ne ho ancora dimostrato l'esistenza ... :wink: ...

Cordialmente, Alex


Scusa se insisto Alex, ma io penso che la tua dimostrazione (e quella di bobus) dimostrino una cosa diversa da quello che chiede l'esercizio.
L'implicazione che a me interessa dell'esercizio dice: Dimostrare che se [tex]d[/tex] è un divisore comune di [tex]a[/tex] e [tex]b[/tex] tale che per ogni altro divisore comune [tex]c[/tex] di [tex]a[/tex] e [tex]b[/tex] si ha che [tex]c[/tex] è minore o uguale di [tex]d[/tex] allora [tex]d[/tex] è il MCD.

Nella tua dimostrazione tu dimostri che SE il MCD esiste allora deve essere per forza uguale al maggiore tra i comun divisori, mentre il teorema intende che tutte le volte che il massimo nell'insieme dei comun divisori esiste allora automaticamente esiste anche il MCD e le due cose sono uguali. Il teorema ti sta dicendo io ho questo numero [tex]d[/tex] che è il massimo di tutti i divisori, dimostrami che tale numero soddisfa anche le condizioni della definizione di MCD. Praticamente data per ipotesi l'esistenza di [tex]d[/tex] ti chiede di provare l'esistenza del MCD e la loro uguaglianza. L'enunciato altrimenti sarebbe dovuto essere: Supposta l'esistenza del MCD, dimostrare che se [tex]d[/tex] è un divisore comune di [tex]a[/tex] e [tex]b[/tex] tale che per ogni altro divisore comune [tex]c[/tex] di [tex]a[/tex] e [tex]b[/tex] si ha che [tex]c[/tex] è minore o uguale di [tex]d[/tex] allora [tex]d[/tex] è il MCD.
Io sono dell'idea che la il teorema andrebbe enunciato solo dopo aver dimostrato l'esistenza a priori del MCD. Dimostrare che una cosa che esiste (o che si suppone tale, come in questo caso [tex]d[/tex] nell'ipotesi dell'enunciato) è uguale ad un altra vuol dire implicitamente mostrare che supposta l'esistenza della prima allora esiste anche l'altra. La conclusione dell'implicazione deve essere vera o falsa, ma se la cosa non esiste neanche non ha proprio senso l'implicazione.

Martino
Siano $a$ e $b$ due interi positivi. Sia $E$ l'insieme degli interi positivi esprimibili come combinazione $ax+by$ con $x$ e $y$ interi, sia $d$ il minimo degli elementi di $E$ (chiaramente esiste), e scriviamo $d=as+bt$ con $s$ e $t$ interi.

Fatto 1. $d$ è un divisore comune di $a$ e $b$.
[Infatti facendo la divisione con resto di $a$ per $d$ abbiamo $a = qd+r$ con $0 le r
Fatto 2. $d$ è il massimo dei divisori comuni positivi di $a$ e $b$.
[Infatti se $g$ è un divisore comune positivo di $a$ e $b$ allora $g$ chiaramente divide $as+bt = d$, in particolare $g le d$.]

Fatto 3. Tutti i divisori comuni positivi di $a$ e $b$ dividono $d$.
[Stessa dimostrazione del fatto 2.]

Convince?

Bohnonlosooos
Si Martino convince, l'unico problema è che tale dimostrazione nel libro viene dopo l'enunciato, quindi in teoria non si potrebbe usare. In pratica invece secondo me l'unico modo corretto di dimostrare l'enunciato è di usare questo risultato da te citato

G.D.5
Secondo me vi state perdendo e vi state meravigliando dell'ovvio: cioè del fatto che nella soluzione dell'esercizio si dia per buono che esiste, almeno in quel caso, il \( \gcd \). Che è una cosa che succede di continuo: basti pensare alla presentazione assiomatica di \( \mathbb{R} \) o a quella di \( \mathbb{N} \) con gli assiomi di Peano.

Bohnonlosooos
"G.D.":
Secondo me vi state perdendo e vi state meravigliando dell'ovvio: cioè del fatto che nella soluzione dell'esercizio si dia per buono che esiste, almeno in quel caso, il \( \gcd \). Che è una cosa che succede di continuo: basti pensare alla presentazione assiomatica di \( \mathbb{R} \) o a quella di \( \mathbb{N} \) con gli assiomi di Peano.


Non è proprio la stessa cosa però, quelli si chiamano assiomi apposta. Comunque alla fine era solo un mio dubbio, non è così importante.

G.D.5
Più tardi aggiungo qualcosa perché in realtà la similitudine c'è, secondo me.

Martino
Ma io non ho supposto l'esistenza del mcd. Ho solo definito un altro numero d (la cui esistenza è garantita dal principio del buon ordinamento) che ho mostrato essere uguale al massimo dei divisori comuni.

axpgn
@Martino
Non ce la fai, non ce la puoi fare ... a convincerlo ... :-D

G.D.5
Nel testo dell'esercizio si fa esplicita menzione del \( \gcd \).

Bohnonlosooos
"Martino":
Ma io non ho supposto l'esistenza del mcd. Ho solo definito un altro numero d (la cui esistenza è garantita dal principio del buon ordinamento) che ho mostrato essere uguale al massimo dei divisori comuni.


Infatti, tu non hai supposto l'esistenza. L'hai semplicemente dimostrata, che è proprio quello che serve...

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