Calcolo approssimato prossimo numero primo
[mod="WiZaRd"]
Le considerazioni matematiche dell'utente primogramma in questo topic sono errate.
Gli amministratori e i moderatori del forum hanno deliberato di porre questo avviso per evitare che tali affermazioni possano indurre in errore gli utenti del forum e minare la credibilità del forum stesso.
In caso di recidività verranno presi provvedimenti di sospensione dal forum.
Il presente messaggio non deve esser rimosso, pena la sospensione o il ban dal forum
Gli amministratori e i moderatori del forum.
[/mod]
Provo a postare una cosa che spero non sia stupida o arci-nota.
Se si posizionano i primi in posizione dispari sull'asse X e quelli pari su Y, si calcola la distanza fra primi successivi e si plotta si scopre che questa distribuzione si avvicina moltissimo ad una retta.
Per cui è possibile calcolare con una certa approssimazione la posizione del prossimo numero primo (o analogamente la dimensione dell'intervallo in cui potrebbe trovarsi il prossimo numero primo).

Le considerazioni che seguono sulla possibilità di introdurre sistemi di correzione dell'errore anche mediante l'uso di serie note mi pare possa portare ad approssimazioni ancora migliori e forse a far cadere il punto di previsione sufficentemente vicino per determinarlo con certezza.
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Nota: L'ipervolume di cui parlo è un solito che ha infiniti lati ortogonali su ognuno dei quali sta uno ed un solo primo e tutte le sue potenze.
La distanza "spaziale" fra due primi è quindi facilmente calcolabile e rappresentabile sul pirmo grafico del post.
Ciao
Stefano
Le considerazioni matematiche dell'utente primogramma in questo topic sono errate.
Gli amministratori e i moderatori del forum hanno deliberato di porre questo avviso per evitare che tali affermazioni possano indurre in errore gli utenti del forum e minare la credibilità del forum stesso.
In caso di recidività verranno presi provvedimenti di sospensione dal forum.
Il presente messaggio non deve esser rimosso, pena la sospensione o il ban dal forum
Gli amministratori e i moderatori del forum.
[/mod]
Provo a postare una cosa che spero non sia stupida o arci-nota.
Se si posizionano i primi in posizione dispari sull'asse X e quelli pari su Y, si calcola la distanza fra primi successivi e si plotta si scopre che questa distribuzione si avvicina moltissimo ad una retta.
Per cui è possibile calcolare con una certa approssimazione la posizione del prossimo numero primo (o analogamente la dimensione dell'intervallo in cui potrebbe trovarsi il prossimo numero primo).

Le considerazioni che seguono sulla possibilità di introdurre sistemi di correzione dell'errore anche mediante l'uso di serie note mi pare possa portare ad approssimazioni ancora migliori e forse a far cadere il punto di previsione sufficentemente vicino per determinarlo con certezza.
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Nota: L'ipervolume di cui parlo è un solito che ha infiniti lati ortogonali su ognuno dei quali sta uno ed un solo primo e tutte le sue potenze.
La distanza "spaziale" fra due primi è quindi facilmente calcolabile e rappresentabile sul pirmo grafico del post.
Ciao
Stefano
Risposte
[mod="Martino"]Per favore, il titolo in minuscolo. Grazie.[/mod]Osserva che [tex]p_n/p_{n-1}[/tex] tende a 1 (vedi qui alla voce "gaps between primes") quindi [tex]\sqrt{p_n^2+p_{n-1}^2}[/tex] e' asintotico a [tex]\sqrt{2} p_n[/tex]. Questo dovrebbe spiegare il tuo coefficiente [tex]1.4049[/tex]. Ma non ho ancora capito se i punti che plotti sono questi:
[tex](n,\sqrt{p_n^2+p_{n-1}^2})[/tex]
oppure questi:
[tex](p_n,\sqrt{p_n^2+p_{n-1}^2)[/tex].
[tex](n,\sqrt{p_n^2+p_{n-1}^2})[/tex]
oppure questi:
[tex](p_n,\sqrt{p_n^2+p_{n-1}^2)[/tex].
Si grazie, infatti come si vede nel secondo grafico con 32000 primi è già 1.4142... poi Exls (old) si ferma li.
Plotto Pn e la rispettiva distanza dal precedente, altrimenti siamo alle solite con la curva indefinibile.
Ciao
Stefano
Plotto Pn e la rispettiva distanza dal precedente, altrimenti siamo alle solite con la curva indefinibile.
Ciao
Stefano
"primogramma":Quindi i punti che plotti sono questi: [tex](p_n,\sqrt{p_n^2+p_{n-1}^2})[/tex], dico bene?
Plotto Pn e la rispettiva distanza dal precedente, altrimenti siamo alle solite con la curva indefinibile.
Se questo e' corretto allora il comportamento asintotico e' spiegato dalla mia precedente osservazione: siccome [tex]\sqrt{p_n^2+p_{n-1}^2}[/tex] e' asintotico a [tex]\sqrt{2} p_n[/tex], i punti [tex](p_n,\sqrt{p_n^2+p_{n-1}^2})[/tex] si radunano all'infinito vicino alla retta [tex]y = \sqrt{2} x[/tex].
Ripeto: [mod="Martino"]per favore il titolo in minuscolo. Clicca su "modifica" nel tuo intervento. Grazie.[/mod]
Sorry ! Fatto !
Si certo e poi siamo alle solite con la "precisione" richiesta per intercettare almeno l'intorno del prossimo primo...
Ti pare di vedere una opportunità di "correzione" dell'errore che sia davvero incisiva sul risultato ?
Ciao
Stefano
Si certo e poi siamo alle solite con la "precisione" richiesta per intercettare almeno l'intorno del prossimo primo...
Ti pare di vedere una opportunità di "correzione" dell'errore che sia davvero incisiva sul risultato ?
Ciao
Stefano
Non so se mi sono spiegato bene. Quello che voglio dire e' che quello che hai fatto non e' altro - a meno di passare a funzioni asintotiche - che plottare punti del tipo [tex](p_n,f(p_n))[/tex] con [tex]f[/tex] una qualche funzione. E' chiaro che questi punti andranno a finire prima o poi vicino al grafico della funzione [tex]f[/tex], non c'e' niente di sorprendente.
Invece quello che devi fare per ottenere risultati e' comprendere il comportamento di punti del tipo [tex](n,f(p_n))[/tex].
Invece quello che devi fare per ottenere risultati e' comprendere il comportamento di punti del tipo [tex](n,f(p_n))[/tex].
Se non ci è riuscito Riemann... vuol dire che non era la strada giusta.
Il prossimo post se trovo qualcosa di più utile lavorando su quanto sta dietro sto grafichino.
Ciao
Stefano
Il prossimo post se trovo qualcosa di più utile lavorando su quanto sta dietro sto grafichino.
Ciao
Stefano
Nell'altro filone (questo) hai scritto:
Ti faccio un esempio: prova a plottare i punti [tex](p_n,p_{n-1})[/tex]. Quanto scommetti che anche questi si avvicinano a una retta?
"primogramma":Come ti ho gia' detto i punti che plotti sono [tex](p_n,\sqrt{p_n^2+p_{n-1}^2})[/tex], e siccome il rapporto [tex]p_n/p_{n-1}[/tex] tende a 1 si ha [tex]\sqrt{p_n^2+p_{n-1}^2} \sim \sqrt{2} p_n[/tex] e quindi all'infinito e' ovvio che i punti che plotti si avvicineranno alla retta [tex]y=\sqrt{2}x[/tex]. Come ti dicevo, non c'e' nulla di sorprendente. Non so come spiegarmi meglio di cosi'.
Quello che mi fa strano, forse perchè non ho potuto ancora scrivere da dove parte il mio ragionamento, è che il fatto di aver messo tutti i primi vicini ad una retta risulti così banale anche per Martino.
Vicino vuol dire che intorno a valori di 800000 faccio un errore medio assoluto di circa 20, e senza applicare alcun algoritmo di correzione.
Ti faccio un esempio: prova a plottare i punti [tex](p_n,p_{n-1})[/tex]. Quanto scommetti che anche questi si avvicinano a una retta?
Si, certo, ma fino ad ora non avevo mai visto nessuno usare questo "semplice trucchetto" per dire dove stanno i primi successivi o per tracciare una curva più approssimata di quanto fatto da Gauss...
E tu lo hai mai visto usare ? Come hai mai visto usare quello precedente della Tangente che si basava sullo stessa idea, ma essendo in "curva" non era così evidente ?
Ora torna sulla mia considerazione: se sono così vicini e c'è la possibilità di introdurre un algoritmo di correzione cosa ottieni ?
...forse la funzione che passa nell'intorno (enorme) di ciascun primo: Pn-1.999 Pn+1.999.
La funzione perfetta, lo dico e lo nego, è una chimera perchè dagli indizzi presenti è un polinomio a infinite variabili. Su quella strada non hanno cavato nulla le menti più illustri, figurati io !
E' un po' come Einstein e i modelli probabilistici..., uno era un genio, gli altri degli ingegneri che avevano bisogno di far funzionare subito 'na roba, per quanto non esattamene sconosciuta...
O No ?
Non ho tempo ora di postarti lo stesso grafico, ma sdoppiato in due curve dei soli Pn con n pari e quelli Pm con m dispari... è una bellissima elica con passo e ampiezza irregolare, ma pur sempre un'elica, che non sembra divergere e che con un semplice seno o un coseno e un paio di altre correzioni ricavabili dall'analisi della linea di tendenza consentono di abbattere l'errore in modo notevole... quanto notevole te lo saprò dire fra, bo', un paio di mesi forse...
Ciao
Stefano
E tu lo hai mai visto usare ? Come hai mai visto usare quello precedente della Tangente che si basava sullo stessa idea, ma essendo in "curva" non era così evidente ?
Ora torna sulla mia considerazione: se sono così vicini e c'è la possibilità di introdurre un algoritmo di correzione cosa ottieni ?
...forse la funzione che passa nell'intorno (enorme) di ciascun primo: Pn-1.999
La funzione perfetta, lo dico e lo nego, è una chimera perchè dagli indizzi presenti è un polinomio a infinite variabili. Su quella strada non hanno cavato nulla le menti più illustri, figurati io !
E' un po' come Einstein e i modelli probabilistici..., uno era un genio, gli altri degli ingegneri che avevano bisogno di far funzionare subito 'na roba, per quanto non esattamene sconosciuta...
O No ?
Non ho tempo ora di postarti lo stesso grafico, ma sdoppiato in due curve dei soli Pn con n pari e quelli Pm con m dispari... è una bellissima elica con passo e ampiezza irregolare, ma pur sempre un'elica, che non sembra divergere e che con un semplice seno o un coseno e un paio di altre correzioni ricavabili dall'analisi della linea di tendenza consentono di abbattere l'errore in modo notevole... quanto notevole te lo saprò dire fra, bo', un paio di mesi forse...
Ciao
Stefano
Scusa, dimenticavo....
I primi così rappresentati stanno in due posti ben definiti, o l'asse X o quello Y e, quindi, hanno 2 coordinate, di cui una, del prossimo primo "sconosciuto, E' CERTA !
I geni hanno pensato a "i"... che poi è lo stesso... ma è tanto più dura usare l'immaginazione.
Ripeto il prossimo numero primo E' CERTAMENTE POSIZIONATO SULL'ASSE OPPOSTO... o, in un'altra rappresentazione mantiene, alternativamente, invariata una delle due coordinate X o Y...
Forse questo vi è sfuggito, ma è, almeno per me, la replica del principio di indeterminazione di Heisenberg.
Ciao
Stefano
I primi così rappresentati stanno in due posti ben definiti, o l'asse X o quello Y e, quindi, hanno 2 coordinate, di cui una, del prossimo primo "sconosciuto, E' CERTA !
I geni hanno pensato a "i"... che poi è lo stesso... ma è tanto più dura usare l'immaginazione.
Ripeto il prossimo numero primo E' CERTAMENTE POSIZIONATO SULL'ASSE OPPOSTO... o, in un'altra rappresentazione mantiene, alternativamente, invariata una delle due coordinate X o Y...
Forse questo vi è sfuggito, ma è, almeno per me, la replica del principio di indeterminazione di Heisenberg.
Ciao
Stefano
Fatto ecco il grafico:

Spero sia più stuzzicante....
Ciao
Stefano

Spero sia più stuzzicante....
Ciao
Stefano
edit: fatto troppo in fretta mi sa che XLS mi ha fregato mal ricopiando una furmula... verifico e correggo entro lunedì (spero)
******************
Scusate se no mi ditte "bella scoperta" se li metti tutti su X è la stessa cosa...
No perchè così facendo si individua un budello molto stretto e con dei confini CERTI, cioè siamo certi che il prossimo primo sta sull'altro asse alla stessa ordinata o ascissa E NON OLTRE il valore definito dal budello.
Cosa che non puoi dire se prendi i primi cento numeri primi, li metti uno a fianco all'altro fai la linea di tendenza e tenti di dire se il prossimo sta nel budello che hai creato (a meno di fare un budello largo come un corso di Brasilia...)
IN OLTRE L'ERRORE DI PREVISIONE, PUR SPOSTANDOSI AVANTI CON LA PREVISIONE DI DIVERSI NUMERI, RESTA SEMPRE MOLTO PICCOLO.
Il Piccolo, per ora, è troppo, ma tempo al tempo...
Ciao
Stefano
******************
Scusate se no mi ditte "bella scoperta" se li metti tutti su X è la stessa cosa...
No perchè così facendo si individua un budello molto stretto e con dei confini CERTI, cioè siamo certi che il prossimo primo sta sull'altro asse alla stessa ordinata o ascissa E NON OLTRE il valore definito dal budello.
Cosa che non puoi dire se prendi i primi cento numeri primi, li metti uno a fianco all'altro fai la linea di tendenza e tenti di dire se il prossimo sta nel budello che hai creato (a meno di fare un budello largo come un corso di Brasilia...)
IN OLTRE L'ERRORE DI PREVISIONE, PUR SPOSTANDOSI AVANTI CON LA PREVISIONE DI DIVERSI NUMERI, RESTA SEMPRE MOLTO PICCOLO.
Il Piccolo, per ora, è troppo, ma tempo al tempo...
Ciao
Stefano
Nel grafico con errore nella formula, fortunatamente, il risultato non cambia molto. provvederò a breve a correggerlo.
Sono, intanto, andato un po' avanti, senza ovviamente scoprire nulla di nuovo in campo matematico, ma forse di interessante in campo fisico...
Analisi della distribuzione delle Distanze Calcolate come distanza Euclidea fra i primi e la retta $Y=sqrt(2) * X$
1) Le distanze calcolate sono: $D= sqrt( P_n^2 + P_(n-1)^2)$
dove Pn è il generico numero primo e Pn-1 è il primo precedente
La dispersione dei primi 30 punti rispetto alla retta si vede nel grafico che segue:

Come si vede i punti si avvicinano abbastanza ad una retta, e si posizionano ora sopra ora sotto a distanze contenute.
Ampliando il numero di punti fino al primo n.30000 (quanto XLS) concede abbiamo la conferma che i punti sono MOLTO vicini alla retta, tando da non poterli distinguere

Se studiamo come varia la distanza dei punti rispetto alla retta troviamo che essi si distribuiscono attorno a livelli molte ben delimitati il primo dei quali è quasi pari a $sqrt(2)$.
Ordinando i punti per distanza dalla retta troviamo, con mio ingenuo stupore, la gradinata che segue:

In particolare i punti stanno solo sui ripiani dei gradini che presentano bordi leggermente arrotondati. Su ogni ripiano c’è una nutrita rappresentativa dei valori dell’intervallo dei numeri primi fra 1 e 830000 circa.
Cioè su ogni gradino si trovano “un po’ di tutti i numeri dell'intervallo…”.
Se avessimo ampliato l’intervallo fino a $10^12$, avremmo trovato su ogni gradino molti altri valore compresi fra 800000 e $10^12$ che vanno quindi a cadere vicini ai valori 1,4142… 2,8... e ad ogni altro livello successivo, fino a quello massimo raggiungibile in quell'intervallo di osservazione.
E anche chiaro che ad un numero primo $P_2 >>P_1$ corrisponderanno un numero di livelli maggiore rispetto a quelli evidenziati dai soli numeri primi fino a $P_1$.
Come si vede nel grafico sotto, il primo "salto" avviene fra i punti corrispondenti al numero primo 3 (in posizione 6904 in ordine di valore di distanza dalla retta $Y=sqrt(2) * X$) ed il numero primo 821063 (in posizione 6905 in ordine di valore di distanza dalla retta $Y=sqrt(2) * X$)

Il primo salto (riporto anche il precedente ed il successivo valore di $P_n$):
6903 5 -1.53125745517715 -6
6904 3 -1.58831120772602 -2
6905 821053 -2.82843056973069 821050
6906 820789 -2.82843057066202 -264
Il secondo (riporto solo più i due valori a sinistra e a destra del salto):
13834 7 -3.13890987379363 -6
13835 821063 -4.24264843785203 821056
Il terzo:
25257 23 -4.48659911206231 -8
25258 821081 -5.65686802845448 821058
Il quarto:
29970 89 -5.77845081890671 -270
29971 821089 -7.07108934107236 821000
Il quinto:
35941 139 -7.19379242676118 -42
35942 821069 -8.48531237710267 820930
Il sesto:
42621 199 -8.60942964193475 -12
42622 821039 -9.89953713654540 820840
7)
48569 1831 -11.33831677516490 -102
48570 820873 -12.72799183451570 819042
8)
52624 523 -12.83557535433530 -546
52625 820691 -14.14222178235650 820168
9)
54604 887 -14.22096336197410 -750
54605 820969 -15.55645340285260 820082
Etc….
XLS ci consente di arrivare solo fino a 30000 punti quindi vediamo solo i primi 5 scalini.

Affinando l’analisi e volendo vedere come sono disposti i punti che definiscono il profilo del gradino che sembrava quasi piatto nella scala maggiore scopriamo che sono disposti come segue:

Questa curva assomiglia molto ad un iperbole. (Se affinassimo ancora la ricerca scopriremmo che la distanza dei punti da un iperbole non è molta e varia approssimativamente secondo un arco crescente, convesso, di parabola)
Conclusioni (metafisiche) visto che di analisi rigorosa, per il momento non v’è l’ombra:
Da questa prima semplice analisi emerge una probabile similitudine fisica con il modello atomico e la distribuzione dei livelli degli orbitali: se questa fosse una distribuzione degli orbitali avremmo una netta distinzione fra i livelli, ma anche, diversamente dal modello classico “rigido”, la possibilità di avere in corrispondenza dei vari livelli “stabili e noti” degli scostamenti in alto ed in basso che non comportino salti, ma solo variazioni elastiche.
Lo scostamento però non può superare dei valori "limiti" (vedi esempio nei salti sopra riportati come valore a sinistra e a destra del gradino) o si ha il salto ad un livello inferiore o superiore. Un po’ come se in corrispondenza di ogni livello ci fossero delle molle in grado di trattenere l’elettrone attorno a quel livello, ma solo finchè l’energia fornita non è superiore alla resistenza della molla.
Questa considerazione è tutt’altro che banale, almeno per chi ha un’istruzione “generale” in fisica e conosce solo il modello atomico a livelli “rigidi” proposto anche nei corsi universitari di fisica generica.
se la corrispondenza fosse confermata questo modello, infatti, spiegherebbe che fornendo gradualmente energia ad un elettrone questo modifica la sua orbita in modo "elastico" fin tanto che l'energia fornita non raggiunge un livello sufficiente a far compiere il salto.
Agli esperti di fisica atomica la valutazione se queste mie considerazioni possano o meno essere vere o, quantomeno, interessanti.
Spero la cosa interessi a qualcuno...
Sono, intanto, andato un po' avanti, senza ovviamente scoprire nulla di nuovo in campo matematico, ma forse di interessante in campo fisico...
Analisi della distribuzione delle Distanze Calcolate come distanza Euclidea fra i primi e la retta $Y=sqrt(2) * X$
1) Le distanze calcolate sono: $D= sqrt( P_n^2 + P_(n-1)^2)$
dove Pn è il generico numero primo e Pn-1 è il primo precedente
La dispersione dei primi 30 punti rispetto alla retta si vede nel grafico che segue:

Come si vede i punti si avvicinano abbastanza ad una retta, e si posizionano ora sopra ora sotto a distanze contenute.
Ampliando il numero di punti fino al primo n.30000 (quanto XLS) concede abbiamo la conferma che i punti sono MOLTO vicini alla retta, tando da non poterli distinguere

Se studiamo come varia la distanza dei punti rispetto alla retta troviamo che essi si distribuiscono attorno a livelli molte ben delimitati il primo dei quali è quasi pari a $sqrt(2)$.
Ordinando i punti per distanza dalla retta troviamo, con mio ingenuo stupore, la gradinata che segue:

In particolare i punti stanno solo sui ripiani dei gradini che presentano bordi leggermente arrotondati. Su ogni ripiano c’è una nutrita rappresentativa dei valori dell’intervallo dei numeri primi fra 1 e 830000 circa.
Cioè su ogni gradino si trovano “un po’ di tutti i numeri dell'intervallo…”.
Se avessimo ampliato l’intervallo fino a $10^12$, avremmo trovato su ogni gradino molti altri valore compresi fra 800000 e $10^12$ che vanno quindi a cadere vicini ai valori 1,4142… 2,8... e ad ogni altro livello successivo, fino a quello massimo raggiungibile in quell'intervallo di osservazione.
E anche chiaro che ad un numero primo $P_2 >>P_1$ corrisponderanno un numero di livelli maggiore rispetto a quelli evidenziati dai soli numeri primi fino a $P_1$.
Come si vede nel grafico sotto, il primo "salto" avviene fra i punti corrispondenti al numero primo 3 (in posizione 6904 in ordine di valore di distanza dalla retta $Y=sqrt(2) * X$) ed il numero primo 821063 (in posizione 6905 in ordine di valore di distanza dalla retta $Y=sqrt(2) * X$)

Il primo salto (riporto anche il precedente ed il successivo valore di $P_n$):
6903 5 -1.53125745517715 -6
6904 3 -1.58831120772602 -2
6905 821053 -2.82843056973069 821050
6906 820789 -2.82843057066202 -264
Il secondo (riporto solo più i due valori a sinistra e a destra del salto):
13834 7 -3.13890987379363 -6
13835 821063 -4.24264843785203 821056
Il terzo:
25257 23 -4.48659911206231 -8
25258 821081 -5.65686802845448 821058
Il quarto:
29970 89 -5.77845081890671 -270
29971 821089 -7.07108934107236 821000
Il quinto:
35941 139 -7.19379242676118 -42
35942 821069 -8.48531237710267 820930
Il sesto:
42621 199 -8.60942964193475 -12
42622 821039 -9.89953713654540 820840
7)
48569 1831 -11.33831677516490 -102
48570 820873 -12.72799183451570 819042
8)
52624 523 -12.83557535433530 -546
52625 820691 -14.14222178235650 820168
9)
54604 887 -14.22096336197410 -750
54605 820969 -15.55645340285260 820082
Etc….
XLS ci consente di arrivare solo fino a 30000 punti quindi vediamo solo i primi 5 scalini.

Affinando l’analisi e volendo vedere come sono disposti i punti che definiscono il profilo del gradino che sembrava quasi piatto nella scala maggiore scopriamo che sono disposti come segue:

Questa curva assomiglia molto ad un iperbole. (Se affinassimo ancora la ricerca scopriremmo che la distanza dei punti da un iperbole non è molta e varia approssimativamente secondo un arco crescente, convesso, di parabola)
Conclusioni (metafisiche) visto che di analisi rigorosa, per il momento non v’è l’ombra:
Da questa prima semplice analisi emerge una probabile similitudine fisica con il modello atomico e la distribuzione dei livelli degli orbitali: se questa fosse una distribuzione degli orbitali avremmo una netta distinzione fra i livelli, ma anche, diversamente dal modello classico “rigido”, la possibilità di avere in corrispondenza dei vari livelli “stabili e noti” degli scostamenti in alto ed in basso che non comportino salti, ma solo variazioni elastiche.
Lo scostamento però non può superare dei valori "limiti" (vedi esempio nei salti sopra riportati come valore a sinistra e a destra del gradino) o si ha il salto ad un livello inferiore o superiore. Un po’ come se in corrispondenza di ogni livello ci fossero delle molle in grado di trattenere l’elettrone attorno a quel livello, ma solo finchè l’energia fornita non è superiore alla resistenza della molla.
Questa considerazione è tutt’altro che banale, almeno per chi ha un’istruzione “generale” in fisica e conosce solo il modello atomico a livelli “rigidi” proposto anche nei corsi universitari di fisica generica.
se la corrispondenza fosse confermata questo modello, infatti, spiegherebbe che fornendo gradualmente energia ad un elettrone questo modifica la sua orbita in modo "elastico" fin tanto che l'energia fornita non raggiunge un livello sufficiente a far compiere il salto.
Agli esperti di fisica atomica la valutazione se queste mie considerazioni possano o meno essere vere o, quantomeno, interessanti.
Spero la cosa interessi a qualcuno...
Dimenticato:
La cosa più interessante (in campo matematico) potrebbe essere il fatto che è possibile definire una serie di insiemi di appartenenza dei primi (o dei dispari).
La considerazioni sulla previsione del prossimo primo, resta ancora, invece, sempre affetta dal una cosa simile al principio di indeterminazione di Heisenberg:
Sappiamo che preso un intervallo più ampio di quello in esempio: magari fra 1 e 10 milioni, ci saranno sicuramente molti primi che andranno a cadere sui gradini già noti ai livelli 1 41 - 2,8 etc... quindi possiamo CERTAMENTE dire che fra due valori calcolati su un gradino ci sarà (sicuramente) un altro valore intermedio, diverso, corrispondente ad un numero primo MAGGIORE di quello che abbiamo preso come limite superiore dell'intervallo di osservazione dei primi 8in questo caso 830000).
Considerazione sulla precisione dello strumento per discernere fra una distanza e l'altra: come avrete visto le differenze fra le distanze sono PICCOLISSIME.
Non bastano i decimanli di XLS per discernere fra due punti vicin, anche solo fermandosi ad 8*10^5... figuriamoci per andare oltre a numeri veramente grandi.
La cosa più interessante (in campo matematico) potrebbe essere il fatto che è possibile definire una serie di insiemi di appartenenza dei primi (o dei dispari).
La considerazioni sulla previsione del prossimo primo, resta ancora, invece, sempre affetta dal una cosa simile al principio di indeterminazione di Heisenberg:
Sappiamo che preso un intervallo più ampio di quello in esempio: magari fra 1 e 10 milioni, ci saranno sicuramente molti primi che andranno a cadere sui gradini già noti ai livelli 1 41 - 2,8 etc... quindi possiamo CERTAMENTE dire che fra due valori calcolati su un gradino ci sarà (sicuramente) un altro valore intermedio, diverso, corrispondente ad un numero primo MAGGIORE di quello che abbiamo preso come limite superiore dell'intervallo di osservazione dei primi 8in questo caso 830000).
Considerazione sulla precisione dello strumento per discernere fra una distanza e l'altra: come avrete visto le differenze fra le distanze sono PICCOLISSIME.
Non bastano i decimanli di XLS per discernere fra due punti vicin, anche solo fermandosi ad 8*10^5... figuriamoci per andare oltre a numeri veramente grandi.
Tre cose.
Primo: passati i 30 post, inserire le formule almeno usando il MathML diventa obbligatorio: adattati.
Secondo: se evitassi di inserire figure così grandi renderesti meno difficile la lettura dei tuoi post. (Prova con dei thumbnail.)
Terzo: quando si fa ricerca si cerca di chiarire i punti che si affrontano, perciò non si usa fare analogie azzardate tra teorie totalmente diverse senza adeguate giustificazioni.
Detto ciò, spero tu voglia modificare i tuoi post come suggerito; poi, casomai, si potrà anche entrare nel merito.
Primo: passati i 30 post, inserire le formule almeno usando il MathML diventa obbligatorio: adattati.
Secondo: se evitassi di inserire figure così grandi renderesti meno difficile la lettura dei tuoi post. (Prova con dei thumbnail.)
Terzo: quando si fa ricerca si cerca di chiarire i punti che si affrontano, perciò non si usa fare analogie azzardate tra teorie totalmente diverse senza adeguate giustificazioni.
Detto ciò, spero tu voglia modificare i tuoi post come suggerito; poi, casomai, si potrà anche entrare nel merito.
Grazie, cominciata la revisione e fatto per quanto possibile.
Avrei anche solo messo un link al mio sito, ma mi è stato detto che è pubblicità ingannevole
Ora attendo tue gradite considerazioni in merito.
Ciao
Stefano
Avrei anche solo messo un link al mio sito, ma mi è stato detto che è pubblicità ingannevole

Ora attendo tue gradite considerazioni in merito.
Ciao
Stefano
Il seguito sulla mio blog:
http://www.maruelli.com/prime_study.htm
Perchè non riesco a tenere aggiornato in due posti
Grazie
Stefano
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Perchè non riesco a tenere aggiornato in due posti
Grazie
Stefano