Assioma dell'unione

anaiss1
Allora, premetto che in teoria degli insiemi sono alle primissime armi, quindi se scrivo cavolate siate pazienti :D

Ero abituata a pensare all'unione come un' operazione binaria tra insiemi, ma leggendo gli assiomi di Zermelo Fraenkel mi imbatto in questo concetto di "unione di un insieme"

Da quello che ho capito l' assioma garantisce l'esistenza per ogni insieme non vuoto di un secondo insieme i cui elementi appartengono agli elementi del primo.

Per il momento mi sembra di capire che questa "unione di un insieme A" sia quella che avrei chiamato "unione di tutti gli insiemi appartenenti ad A"

Forse è solo un modo per poter definire l'unione, visto che l'assioma della coppia garantiva l'esistenza di un insieme i cui elementi sono una qualsiasi coppia (e per induzione un qualsiasi numero di insiemi)?

Ma allora non capisco perché non definire l'unione al solito modo: per ogni coppia di insiemi esiste un insieme i cui elementi sono tutti e soli gli elementi che appartengono al primo o al secondo...non mi è chiaro in che modo questa definizione strana è più chiara o esaustiva della solita...mi sembrerebbero equivalenti

Risposte
garnak.olegovitc1
@anaiss,

"anaiss":
Allora, premetto che in teoria degli insiemi sono alle primissime armi, quindi se scrivo cavolate siate pazienti :D

Ero abituata a pensare all'unione come un' operazione binaria tra insiemi, ma leggendo gli assiomi di Zermelo Fraenkel mi imbatto in questo concetto di "unione di un insieme"

Da quello che ho capito l' assioma garantisce l'esistenza per ogni insieme non vuoto di un secondo insieme i cui elementi appartengono agli elementi del primo.

Per il momento mi sembra di capire che questa "unione di un insieme A" sia quella che avrei chiamato "unione di tutti gli insiemi appartenenti ad A"

Forse è solo un modo per poter definire l'unione, visto che l'assioma della coppia garantiva l'esistenza di un insieme i cui elementi sono una qualsiasi coppia (e per induzione un qualsiasi numero di insiemi)?

Ma allora non capisco perché non definire l'unione al solito modo: per ogni coppia di insiemi esiste un insieme i cui elementi sono tutti e soli gli elementi che appartengono al primo o al secondo...non mi è chiaro in che modo questa definizione strana è più chiara o esaustiva della solita...mi sembrerebbero equivalenti


non devi vedere l'assioma dell'unione soltanto, quindi separato dal resto degli assiomi di ZF... per il tuo caso devi vedere/applicare prima l'\(\mbox{assioma della coppia}\) e dopo l'\(\mbox{assioma dell' unione}\) (così facendo dovresti capire l'equivalenza di definire l'unione al "solito modo" e nel modo assiomatico ;)

Saluti


anaiss1
Ma allora le due definizioni sono proprio equivalenti? Avevo pensato che magari c'era qualche sottigliezza che mi sfuggiva, e che la vecchia definizione magari non era applicabile in qualche caso, o generava qualche contraddizione.

garnak.olegovitc1
@anaiss,

"anaiss":
Ma allora le due definizioni sono proprio equivalenti? Avevo pensato che magari c'era qualche sottigliezza che mi sfuggiva, e che la vecchia definizione magari non era applicabile in qualche caso, o generava qualche contraddizione.


bhè, diciamo che hai appena dimostrato con gli assiomi di ZF la tua definizione (cioè quella del tipo \( A \cup B=\{x|x \in A \vee x \in B\}\)), per il resto non posso dire altro non essendo esperto in materia (vediamo se vi è qualche esperto che può aiutarti meglio di me :wink: )

Saluti

P.S.=Dipende dall'approccio che ti interessa avere sulla Teoria degli insiemi, assiomatico o meno! ;-)

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