Tesina sullo zero

stefystefy891
vorrei fare la tesina sullo zero...ho letto un libro che parla di questo, ma non so proprio da dove partire.....qualcuno ha qualche consiglio da darmi....???grazie mille

Risposte
motorhead
Il libro "Da zero a infinito" di John D. Barrow magari ti può essere utile, lo hai già letto?

_admin
Tra le tesine pubblicate ce ne dovrebbero essere 1 o 2 proprio sullo zero. Prova a cercarle.
C'è anche il libro di
Robert Kaplan, Zero, storia di una cifra, Rizzoli
però è esclusivamente dedicato alla storia della matematica

Sk_Anonymous
Non so quanto possa esserti utile, ma quel "numero" tanto strano che noi chiamiamo "Zero" ci è arrivato dall'Oriente con il significato di "Assenza"; pare che i commercianti indiani (dell'India...) del sesto secolo della nuova era, utilizzando i "calculus-calculi" (cioè: pietruzza) in un sistema di conteggio delle merci, quando vendendo (sottraendo pietruzze) un tipo di merce questa si esauriva, anche le pietruzze si esaurivano e lasciavano un "vuoto". Pare che questo "vuoto" o "assenza" venisse indicato con il termine "siv" che, passando da pronuncia a pronuncia, divenisse "sivir", poi "zefiro" in Europa del 1300, poi "zevero" nel 1600 e, infine, "zero".
Lo zero è, per me, un'ossessione perché: 1) è l'unico "numero" che non ha significato se posto a sinistra di un altro; 2) Non ha un opposto se non sè stesso; 3) Non è nè pari, nè dispari; 4) per qualunque altro numero lo si moltiplichi, il risultato è sempre zero, tanto che da' adito ad assurdità del tipo: a x 0 = b x 0, con a diverso da b, che, quando si incontrano, sono difficili da individuare.
Mio padre insiste nel dire che non si tratta di un vero numero, ma piuttosto di una necessità di cui non si può fare a meno (la necessità del Nulla, una vera acrobazia filosofica); secondo lui, non è nemmeno un numero dato che si sottrae alle regole a cui gli altri, per vari motivi, si attengono. E' come la discussione, ancora aperta, su ciò che chiamiamo "materia" che per alcuni (Positivisti) esiste "in sè", per altri (Negativisti) la si può solo descrivere in termini di astratte formule matematiche (come la formula da cui si trae la certezza dell'esistenza del neutrino, di Chadwick). Se Dio ha utilizzato lo zero per creare (pensiero che si ritrova in alcune considerazioni fideistiche del passato), allora ha diviso sè stesso per questa "assenza" ottenendo il tutto, pertanto avrebbe creato dal "Nulla"....

Chevtchenko
"IvanTerr":
Lo zero è, per me, un'ossessione perché: 1) è l'unico "numero" che non ha significato se posto a sinistra di un altro; 2) Non ha un opposto se non sè stesso; 3) Non è nè pari, nè dispari; 4) per qualunque altro numero lo si moltiplichi, il risultato è sempre zero, tanto che da' adito ad assurdità del tipo: a x 0 = b x 0, con a diverso da b, che, quando si incontrano, sono difficili da individuare.

Veramente zero sarebbe pari...

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