Riforma del liceo scientifico!
ciao a tutti
Credo che sia ormai evidente che sono un "sostenitore delle materie scientifiche" !!.
Da indagini personali, che hanno confermato la situazione attuale essere simile a quella di quindici anni fa quando anch'io frequentavo, il liceo scientifico ha un numero di ore e di anni scolastici dedicate alle materie scientifiche pari pressappoco a quelli dei licei classici e sperimentali. Qualche professore che insegna queste materie mi ha confemato questa situazione, se non aggiungere che negli Istituti Tecnici il livello di insegnamento è superiore e con più ore dedicate.
Tenendo presente che gli Istituti tecnici, è in particolare quelli che funzionano meglio, cioè gli ITIS, sono in stretto rapporto con le Facoltà di Ingegneria ( nel mio caso es. Itis di Ivrea, Chivasso, Settimo, sono in contatto e ospitano corsi del Politecnico di Torino), la maggior parte degli studenti si rivolge e continua gli studi alla facoltà di Ingegneria.
Credo che sarebbe il caso di "riformare" il liceo scientifico e dargli un più marcato indirizzo scientifico. Quindi privilegiare sia come ore che come livello di studio le materie scientifiche. Mi chiedo quale istituto di scuola superiore è delegato a formare i nuovi matematici, fisici, chimici e biologi molecolari e genetici?.
Nella situazione attuale i ragazzi si iscrivono al liceo scientifico perchè dichiaratamente vorrebbero studiare la "scienza", ma poi si trovano di fronte a tutt'altre materie che con la scienza nulla hanno a che fare. Io non dico di abolire l'insegnamento generale, ma una maggiore attenzione e dedizione a quelle scientifiche sarebbe auspicabile. Sia in termini di ore di insegnamento sia in termine di programmi di studio più approfonditi (rivedere quindi anche le metodologie e qualità dell'insegnamento).
Non è concebile e tollerabile che gli studenti cinesi e indiani, ma anche finlandesi e norvegesi, abbiano capacità di risolvere problemi matematici e fisici, chimici, biologici nettamente superiori dei pari grado italiani. Un recente studio ci comparazione capacità cognitive tra studenti di varie nazionalità ha rivelato che studenti cinesi della terza media riescono a risolvere problemi di matematica e fisica che neanche i nostri liceali del quinto anno sono in grado di risolvere. Difficile in queste condizioni poter competere o contrastare il trend sempre più negativo di iscrizioni alle facoltà scientifiche e il numero esiguo di laureati in queste discipline, cosa ne pensate voi specialisti del settore?
Credo che sia ormai evidente che sono un "sostenitore delle materie scientifiche" !!.
Da indagini personali, che hanno confermato la situazione attuale essere simile a quella di quindici anni fa quando anch'io frequentavo, il liceo scientifico ha un numero di ore e di anni scolastici dedicate alle materie scientifiche pari pressappoco a quelli dei licei classici e sperimentali. Qualche professore che insegna queste materie mi ha confemato questa situazione, se non aggiungere che negli Istituti Tecnici il livello di insegnamento è superiore e con più ore dedicate.
Tenendo presente che gli Istituti tecnici, è in particolare quelli che funzionano meglio, cioè gli ITIS, sono in stretto rapporto con le Facoltà di Ingegneria ( nel mio caso es. Itis di Ivrea, Chivasso, Settimo, sono in contatto e ospitano corsi del Politecnico di Torino), la maggior parte degli studenti si rivolge e continua gli studi alla facoltà di Ingegneria.
Credo che sarebbe il caso di "riformare" il liceo scientifico e dargli un più marcato indirizzo scientifico. Quindi privilegiare sia come ore che come livello di studio le materie scientifiche. Mi chiedo quale istituto di scuola superiore è delegato a formare i nuovi matematici, fisici, chimici e biologi molecolari e genetici?.
Nella situazione attuale i ragazzi si iscrivono al liceo scientifico perchè dichiaratamente vorrebbero studiare la "scienza", ma poi si trovano di fronte a tutt'altre materie che con la scienza nulla hanno a che fare. Io non dico di abolire l'insegnamento generale, ma una maggiore attenzione e dedizione a quelle scientifiche sarebbe auspicabile. Sia in termini di ore di insegnamento sia in termine di programmi di studio più approfonditi (rivedere quindi anche le metodologie e qualità dell'insegnamento).
Non è concebile e tollerabile che gli studenti cinesi e indiani, ma anche finlandesi e norvegesi, abbiano capacità di risolvere problemi matematici e fisici, chimici, biologici nettamente superiori dei pari grado italiani. Un recente studio ci comparazione capacità cognitive tra studenti di varie nazionalità ha rivelato che studenti cinesi della terza media riescono a risolvere problemi di matematica e fisica che neanche i nostri liceali del quinto anno sono in grado di risolvere. Difficile in queste condizioni poter competere o contrastare il trend sempre più negativo di iscrizioni alle facoltà scientifiche e il numero esiguo di laureati in queste discipline, cosa ne pensate voi specialisti del settore?
Risposte
Guarda, te lo dico da fortissimo sostenitore delle materie scientifiche e da persona uscita da un liceo scientifico due anni fà: la cosa che serve davvero è che gli insegnanti pretendano molto ma molto di più dai loro allievi, è questa la differenza tra noi e l'europa, noi siamo per uno sciocco livellamento al ribasso.
E non è per dire, lasciamo andare alla deriva chi non è bravo, infatti se si pretende di più anche chi non è bravo darà di più, è una cosa provata e provabile.
Inoltre c'è bisogno di dare tutte le possibilità a chi è bravo di apprendere rapidamente e diffondere una cultura che faccia avvertire ai ragazzi che la bravura scuola è cosa prestigiosa e appetibile, in una parola come ti ho già detto: bella!
Il numero di ore è sostanzialmente ininfluente.
E non è per dire, lasciamo andare alla deriva chi non è bravo, infatti se si pretende di più anche chi non è bravo darà di più, è una cosa provata e provabile.
Inoltre c'è bisogno di dare tutte le possibilità a chi è bravo di apprendere rapidamente e diffondere una cultura che faccia avvertire ai ragazzi che la bravura scuola è cosa prestigiosa e appetibile, in una parola come ti ho già detto: bella!
Il numero di ore è sostanzialmente ininfluente.
"metodico":
Non è concebile e tollerabile che gli studenti cinesi e indiani, ma anche finlandesi e norvegesi, abbiano capacità di risolvere problemi matematici e fisici, chimici, biologici nettamente superiori dei pari grado italiani. Un recente studio ci comparazione capacità cognitive tra studenti di varie nazionalità ha rivelato che studenti cinesi della terza media riescono a risolvere problemi di matematica e fisica che neanche i nostri liceali del quinto anno sono in grado di risolvere.
...e non è finita! Guardate un pò qui!
Il nostro è un paese con molto di cui vantarsi

ciao a tutti
ciao Maxos, dici che non ci vogliono più ore per le materie scientifiche
ma allora è un problema di programmi scolastici!! Dai test internazionali risulta che a pari età, sia per i ragazzi del biennio (primi due anni di liceo)
che per quelli del triennio (ultimi tre anni) la preparazione scientifica, in particolare proprio Matematica e Fisica, è nettamente inferiore a quella di altri Paesi europei e internazionali. Quindi è una questione di cosa si insegna e quanto si insegna nell'arco dei cinque anni di scuola superiore.
Infatti guardando i programmi e le cose in esse contenute gli altri Paesi hanno molte più cose da insegnare e da far imparare agli studenti.
Infatti questo poi si ripercuote sia sul numero di iscrizioni alle facoltà scientifiche sia sul numero di abbandoni al primo e secondo anno accademico.
Sicuramente è anche vero quello che dici tu che ci vorrebbe più disciplina e più severità nei giudizi degli alunni: è inspiegabile come in Italia abbiamo il più alto livello di promozioni al diploma d'Europa, una percentuale che ormai da anni è sempre la stessa, il 95-96% di diplomati. Per poi avere un alta percentuale di abbandoni al primo e secondo anno di Università, o peggio ancora un livello alto di "fuori corso". Io stesso mi ricordo che pur avendo ottenuto un ottimo punteggio al diploma di liceo scientifico, mi sono ritrovato alquanto spiazzato e con un livello di preparazione in Matematica e Fisica non adeguato o carente per affrontare gli esami di Analisi Matematica al primo anno di Economia e Commercio a Torino.
E questa difficoltà lo riscontrata anche in altri colleghi che invece hanno affrontato più specificatamente facoltà di Matematica e Fisica.
Non so se si può generalizzare, o dipende anche da istituto a istituto, da professori e professori. Ma come ho già detto nel mio intervento precedente, anche professori dei licei scientifici, in particolare quelli giovani, forse più entusiasti e propensi della loro "mission" di insegnare le materie di competenza, mi hanno detto che secondo loro bisognerebbe avere più ore a disposizione e soprattutto un programma di insegnamento più approfondito e corposo. Anche perchè un'altro problema da non sottovalutare è che spesso non si ha il tempo di affrontare del tutto neanche il programma "standart" attuale e si arriva così al quinto anno o in prossimità dell'esame di diploma con affanno e pezzi mancanti.
ciao metodico
ciao Maxos, dici che non ci vogliono più ore per le materie scientifiche
ma allora è un problema di programmi scolastici!! Dai test internazionali risulta che a pari età, sia per i ragazzi del biennio (primi due anni di liceo)
che per quelli del triennio (ultimi tre anni) la preparazione scientifica, in particolare proprio Matematica e Fisica, è nettamente inferiore a quella di altri Paesi europei e internazionali. Quindi è una questione di cosa si insegna e quanto si insegna nell'arco dei cinque anni di scuola superiore.
Infatti guardando i programmi e le cose in esse contenute gli altri Paesi hanno molte più cose da insegnare e da far imparare agli studenti.
Infatti questo poi si ripercuote sia sul numero di iscrizioni alle facoltà scientifiche sia sul numero di abbandoni al primo e secondo anno accademico.
Sicuramente è anche vero quello che dici tu che ci vorrebbe più disciplina e più severità nei giudizi degli alunni: è inspiegabile come in Italia abbiamo il più alto livello di promozioni al diploma d'Europa, una percentuale che ormai da anni è sempre la stessa, il 95-96% di diplomati. Per poi avere un alta percentuale di abbandoni al primo e secondo anno di Università, o peggio ancora un livello alto di "fuori corso". Io stesso mi ricordo che pur avendo ottenuto un ottimo punteggio al diploma di liceo scientifico, mi sono ritrovato alquanto spiazzato e con un livello di preparazione in Matematica e Fisica non adeguato o carente per affrontare gli esami di Analisi Matematica al primo anno di Economia e Commercio a Torino.
E questa difficoltà lo riscontrata anche in altri colleghi che invece hanno affrontato più specificatamente facoltà di Matematica e Fisica.
Non so se si può generalizzare, o dipende anche da istituto a istituto, da professori e professori. Ma come ho già detto nel mio intervento precedente, anche professori dei licei scientifici, in particolare quelli giovani, forse più entusiasti e propensi della loro "mission" di insegnare le materie di competenza, mi hanno detto che secondo loro bisognerebbe avere più ore a disposizione e soprattutto un programma di insegnamento più approfondito e corposo. Anche perchè un'altro problema da non sottovalutare è che spesso non si ha il tempo di affrontare del tutto neanche il programma "standart" attuale e si arriva così al quinto anno o in prossimità dell'esame di diploma con affanno e pezzi mancanti.
ciao metodico

concordo con Maxos, più che dalle ore di lezione la "rivoluzione" deve partire dalla meritocrazia. Lo studente medio non ha alcuna preocccupazione riguardo allo studio e tende a fare il minimo necessario... perchè sa che non sarà mai bocciato! Gli insegnanti nella scuola di oggi contano meno dei genitori, che dopo una bocciatura possono fare ricorso e si sa sempre come finisce in questi casi... E ovviamente a causa di questo basso livello medio (tenuto volontariamente basso dal qualunquismo dei professori*) anche i "più bravi" non hanno la possibilità di accedere ad un'istruzione che li metterebbe al pari dei colleghi cinesi, indiani eccetera. Questo perchè l'assistenzialismo tipico del Belpaese porta sempre ad "aspettare gli ultimi", con un senso distorto dell'uguaglianza e della solidarietà.
Il modello di istruzione superiore sarebbe quello della vecchia Unione Sovietica (propaganda politica nelle scuole a parte ovviamente), che in parte nell'Est Europa è stato preservato: istruzione gratis per tutti; con i più meritevoli portati nei migliori licei con i migliori professori (ad esempio Gagarin era figlio di contadini della steppa). Se uno non ce la fa proprio a cavare un ragno dal buco o non mostra interesse però va a lavorare nei campi. Da noi invece accade l'esatto contrario! Ormai chiunque può prendere un diploma, basta che il paparino abbia i soldi per mandarlo in una scuola privata "parificata" **.
*per fortuna ci sono anche le eccezioni, ma ahimè io ne ho incontrate poche.
**si potrebbe notare che esistono anche licei privati seri, ma temo che ad esempio in Lombardia si contino sulle dita di una mano.
Il modello di istruzione superiore sarebbe quello della vecchia Unione Sovietica (propaganda politica nelle scuole a parte ovviamente), che in parte nell'Est Europa è stato preservato: istruzione gratis per tutti; con i più meritevoli portati nei migliori licei con i migliori professori (ad esempio Gagarin era figlio di contadini della steppa). Se uno non ce la fa proprio a cavare un ragno dal buco o non mostra interesse però va a lavorare nei campi. Da noi invece accade l'esatto contrario! Ormai chiunque può prendere un diploma, basta che il paparino abbia i soldi per mandarlo in una scuola privata "parificata" **.
*per fortuna ci sono anche le eccezioni, ma ahimè io ne ho incontrate poche.
**si potrebbe notare che esistono anche licei privati seri, ma temo che ad esempio in Lombardia si contino sulle dita di una mano.
ciao allora bisognerebbe tornare al vecchio sistema delle bocciature!!
Altro che crediti e debiti, qui bisognerebbe rintrodurre la selezione naturale, chi è bravo va avanti, chi non riesce a stare al passo, se vuole ricomincia da zero!!
Forse avete ragione voi più che di programmi si tratta di tornare alla disciplina e alla severità di una volta!!
Comunque trovo giusto che se si predente più rigore e serietà dagli studenti, più verifiche del loro operato, lo si debba predendere anche dai professori, con verifiche e controlli sul loro operato e capacità di insegnamento. Se ci deve essere un principio di Meritocrazia dell'alunno questo deve valere anche per i professori.
Rimango anche un pò perplesso sul fatto che i programmi di studio degli istituti italiani sono allo stesso livello di approfondimento e difficoltà di quelli cinesi, indiani, finlandesi. Le questioni sono due: ho negli istituti italiani per diversi motivi non si riesce a completare i programmi del quinquennio, o quelli degli altri sono più "sofisticati" e difficili, se no non si spiega come mai risultiamo tra gli ultimi nei test internazionali riguardo le materie matematica, fisica, chimica.
Sinceramente c'è qualcosa che non torna nei discorsi enunciati!!
ciao metodico
Altro che crediti e debiti, qui bisognerebbe rintrodurre la selezione naturale, chi è bravo va avanti, chi non riesce a stare al passo, se vuole ricomincia da zero!!
Forse avete ragione voi più che di programmi si tratta di tornare alla disciplina e alla severità di una volta!!
Comunque trovo giusto che se si predente più rigore e serietà dagli studenti, più verifiche del loro operato, lo si debba predendere anche dai professori, con verifiche e controlli sul loro operato e capacità di insegnamento. Se ci deve essere un principio di Meritocrazia dell'alunno questo deve valere anche per i professori.
Rimango anche un pò perplesso sul fatto che i programmi di studio degli istituti italiani sono allo stesso livello di approfondimento e difficoltà di quelli cinesi, indiani, finlandesi. Le questioni sono due: ho negli istituti italiani per diversi motivi non si riesce a completare i programmi del quinquennio, o quelli degli altri sono più "sofisticati" e difficili, se no non si spiega come mai risultiamo tra gli ultimi nei test internazionali riguardo le materie matematica, fisica, chimica.
Sinceramente c'è qualcosa che non torna nei discorsi enunciati!!
ciao metodico

"wedge":
concordo con Maxos, più che dalle ore di lezione la "rivoluzione" deve partire dalla meritocrazia. Lo studente medio non ha alcuna preocccupazione riguardo allo studio e tende a fare il minimo necessario... perchè sa che non sarà mai bocciato! Gli insegnanti nella scuola di oggi contano meno dei genitori, che dopo una bocciatura possono fare ricorso e si sa sempre come finisce in questi casi... E ovviamente a causa di questo basso livello medio (tenuto volontariamente basso dal qualunquismo dei professori*) anche i "più bravi" non hanno la possibilità di accedere ad un'istruzione che li metterebbe al pari dei colleghi cinesi, indiani eccetera. Questo perchè l'assistenzialismo tipico del Belpaese porta sempre ad "aspettare gli ultimi", con un senso distorto dell'uguaglianza e della solidarietà.
Il modello di istruzione superiore sarebbe quello della vecchia Unione Sovietica (propaganda politica nelle scuole a parte ovviamente), che in parte nell'Est Europa è stato preservato: istruzione gratis per tutti; con i più meritevoli portati nei migliori licei con i migliori professori (ad esempio Gagarin era figlio di contadini della steppa). Se uno non ce la fa proprio a cavare un ragno dal buco o non mostra interesse però va a lavorare nei campi. Da noi invece accade l'esatto contrario! Ormai chiunque può prendere un diploma, basta che il paparino abbia i soldi per mandarlo in una scuola privata "parificata" **.
*per fortuna ci sono anche le eccezioni, ma ahimè io ne ho incontrate poche.
**si potrebbe notare che esistono anche licei privati seri, ma temo che ad esempio in Lombardia si contino sulle dita di una mano.
Concordo in pieno.Inoltre da ossevare(io faccio il quarto anno dello scientifico) che le persone più meritevoli nelle materie letterarie al liceo scientifico hanno la strada spianata.
ciao MarinaLab, vedo che anche tu porti degli esempi di "incongruenza" nelle finalità del liceo scientifico. Mi sembra che più che scientifico si dovrebbe chiamare Classico 2 !!
ciao metodico
ciao metodico
Qualche giorno fa si è discusso di un argomento simile;eccolo:
https://www.matematicamente.it/f/viewtop ... ght=#84347
https://www.matematicamente.it/f/viewtop ... ght=#84347
Dalle varie risposte colgo sostanzialmente un anelito al ritorno di una
maggiore serieta'di studi, di un serio accertamento culturale
ed attitudinale per i prof. ed infine della meritocrazia.
Meritocrazia,un termine di cui si e' smarrito il significato dopo anni
in cui ,al partire dal "glorioso '68" ,un populismo subdolo e cinico
ha corrotto la Scuola fino a portarla all'infimo livello attuale.
Un livello nel quale s'impastano inefficienza del corpo insegnante
(ben coadiuvato in questo da sindacati bassamente politicizzati),
lassismo delle famiglie soprattutto preoccupate delle ferie (estive od invernali
che siano ! ) e naturale tendenza dei giovani a far di "ogni Santo una festa".
Certo ci sono le eccezioni in questa catastrofe nazionale ma
"rari nantes in gurgite vasto" (questa e' per maxos!!).
Voi pensate che l'attuale governo vorra' rimediare?
A parole forse ma nei fatti...
Vorra' esso mettersi contro le famiglie di cui sopra ?
Vorra' esso mettersi contro sindacati di cui sopra (timorosi di perdere
il consenso dei prof. dequalificati e da essi innalzati al rango di educatori)?
Vorra' esso mettersi contro gli stessi studenti in una certa misura
ormai desueti ad uno studio serio e rigoroso?
E non rispondete che sono "catastrofista":l'eclissi culturale l'avete descritta voi
nei vostri post....
karl
maggiore serieta'di studi, di un serio accertamento culturale
ed attitudinale per i prof. ed infine della meritocrazia.
Meritocrazia,un termine di cui si e' smarrito il significato dopo anni
in cui ,al partire dal "glorioso '68" ,un populismo subdolo e cinico
ha corrotto la Scuola fino a portarla all'infimo livello attuale.
Un livello nel quale s'impastano inefficienza del corpo insegnante
(ben coadiuvato in questo da sindacati bassamente politicizzati),
lassismo delle famiglie soprattutto preoccupate delle ferie (estive od invernali
che siano ! ) e naturale tendenza dei giovani a far di "ogni Santo una festa".
Certo ci sono le eccezioni in questa catastrofe nazionale ma
"rari nantes in gurgite vasto" (questa e' per maxos!!).
Voi pensate che l'attuale governo vorra' rimediare?
A parole forse ma nei fatti...
Vorra' esso mettersi contro le famiglie di cui sopra ?
Vorra' esso mettersi contro sindacati di cui sopra (timorosi di perdere
il consenso dei prof. dequalificati e da essi innalzati al rango di educatori)?
Vorra' esso mettersi contro gli stessi studenti in una certa misura
ormai desueti ad uno studio serio e rigoroso?
E non rispondete che sono "catastrofista":l'eclissi culturale l'avete descritta voi
nei vostri post....
karl
Ovviamente, karl, non riesci a farla nel vaso, vero?
Che cos'e' ?
Il tipico modo di esprimersi dei compagnucci della
"gloriosa repubblica di Staglieno"?
karl
Edit
Mi sono scordato di aggiungere "popolare"!!
Il tipico modo di esprimersi dei compagnucci della
"gloriosa repubblica di Staglieno"?
karl
Edit
Mi sono scordato di aggiungere "popolare"!!
"karl":
"rari nantes in gurgite vasto" (questa e' per maxos!!).
E per me no??!? Anche io sono un latinista!



Che cos'e' ?
Il tipico modo di esprimersi dei compagnucci della
"gloriosa repubblica di Staglieno"?
No, è un modo per dirti che, come al solito, il tuo intervento è decisamente fuori luogo.
Est modus in rebus.
Non oso pensare a che cosa mi diresti se l'Italia fosse
gia' un'altra repubblica popolare.
@fireball
Il tuo latino e' certamente ottimo (mi ricordo del nove che
ci facesti notare per una versione in classe...)
Roba che io non ho mai visto ,nemmeno col cannocchiale!
karl
Non oso pensare a che cosa mi diresti se l'Italia fosse
gia' un'altra repubblica popolare.
@fireball
Il tuo latino e' certamente ottimo (mi ricordo del nove che
ci facesti notare per una versione in classe...)
Roba che io non ho mai visto ,nemmeno col cannocchiale!
karl
Credo che metodico abbia fortemente ragione.La meritocrazia e la validità didattica dei professori sono cose che non si dovrebbero neppure discutere, dovrebbero esserci per forza di cose e basta, ma è necessario riformare il liceo scientifico e aumentare il numero di ore fruibili per l'insegnamento di discipline scientifiche a scapito di altre. Uno potrebbe obiettare dicendo che tali studi possono essere approfonditi in sede extrascolastica; tuttavia, se uno vuole studiare la matematica e le altre materie, quando gli rimane il tempo per vivere?Se uno è razionale sa che il numero di ore pomeridiane e serali, nonchè quelle del tempo libero, è quello e va amministrato bene per studiare anche altre materie formative.Io penso quindi che siano le materie umanistiche che dovrebbero essere studiate più approfonditamente come autodidatta e non quelle scientifiche (latino e tedesco a parte che potenziano la capacità di ragionamento a mio vedere). Lo dico dopo aver io stessa esperito le contraddizioni del liceo scientifico: 5 anni in cui ho cambiato 7 professori di matematica, di cui solo uno valido al 3° e 4° anno. E mi sono ritrovata al 5°,a maggio, con una potentissima gastrite, senza sapere cosa fosse un limite,un integrale ecc, sapendo solo risolvere meccanicamente degli esercizi. Tutto ciò è vergognoso, aggiungendo che come libro di testo ci era stato assegnato un testo che sembrava ermeneutica pura, in pratica un esperimento di poesia simbolista; così ho dovuto comprare io un testo molto più chiaro (penso pure che la chiarezza sia cosa fondamentale per studiare matematica e invece si danno troppe cose per scontate e in tal modo si spaventano gli studenti meno motivati ma intelligenti) e studiare da sola in un mese quello che non avevo saputo studiare in 9, per fare una prova in 6 ore e prendere 14/15, ma in 6 ore!!!!!!!!E su 30 solo io e un mio amico appassionato di matematica riuscimmo a fare il compito (lui 15/15 a riprova che una passione coltivata fino in fondo da i suoi frutti ed eccome..).Alla fine poi sono stati assegnati voti altissimi al diploma, perchè molti eccellevano in materie letterarie. Infatti il 90% dei miei amici frequenta facoltà umanistiche.Che vergogna, ragazzi!!!
"karl":
"rari nantes in gurgite vasto" (questa e' per maxos!!).
Ehm... ho lasciato il latino da 2 anni ormai... che vuol dire tale affermazione? Per caso "Pochi sono coloro che nuotano nel mare grande"? O cos'altro?
"karl":
@fireball
Il tuo latino e' certamente ottimo (mi ricordo del nove che
ci facesti notare per una versione in classe...)
Roba che io non ho mai visto ,nemmeno col cannocchiale!
karl
Perdonami tanto Enea, ma il tuo è un tipico intervento
che merita un bel "Sti grandissimi cazzi" come
risposta, mi spiace ma me l'hai proprio tirata
fuori con la forza e alla fine hai vinto.
Anche un'altra volta, io avevo detto "non tutti a
scuola studiano i numeri complessi" riferendomi
a un qualche tipo di esercizio postato mi pare proprio
in "Medie e Superiori", o una cosa del genere, e tu hai
risposto con "io si" senza aggiungere altro, e lì mi sono trattenuto,
ma ora mi dispiace, proprio non ho potuto farne a meno.
Chiudiamo qui e riprendiamo il tema principale.
che merita un bel "Sti grandissimi cazzi" come
risposta, mi spiace ma me l'hai proprio tirata
fuori con la forza e alla fine hai vinto.
Anche un'altra volta, io avevo detto "non tutti a
scuola studiano i numeri complessi" riferendomi
a un qualche tipo di esercizio postato mi pare proprio
in "Medie e Superiori", o una cosa del genere, e tu hai
risposto con "io si" senza aggiungere altro, e lì mi sono trattenuto,
ma ora mi dispiace, proprio non ho potuto farne a meno.
Chiudiamo qui e riprendiamo il tema principale.
"fireball":
Perdonami tanto Enea, ma il tuo è un tipico intervento
che merita un bel "Sti grandissimi cazzi" come
risposta
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Sto piangendo dalle risate
Scusate se vado parzialmente OT, ma sinceramente, voi avete mai conosciuto una persona bravissima in Matematica e scarsa in Italiano (il viceversa può essere solo per ragioni patologiche del concetto di essere bravo in italiano)? Io no.
E se le avete viste, allora restringiamo il campo: avete mai visto un persona a cui piaccia una cosa a scuola e non sia bravo in quella?
Io no.
E si ritorna al problema dell'estetica della conoscenza.
P.S.
Apparent rari nantes in gurgite vasto
arma virum tabulaeque et Troia gaza per undas
Aeneis, I vv.118-119
trad. mia:
Si vedono pochi (naufraghi) che nuotano nel vasto gorgo,
armi di uomini e tavole, e i tesori troiani fra le onde
P.P.S.
[size=200]MUAHAHAHAHAH MUAHAHAHAHA[/size]
E se le avete viste, allora restringiamo il campo: avete mai visto un persona a cui piaccia una cosa a scuola e non sia bravo in quella?
Io no.
E si ritorna al problema dell'estetica della conoscenza.
P.S.
Apparent rari nantes in gurgite vasto
arma virum tabulaeque et Troia gaza per undas
Aeneis, I vv.118-119
trad. mia:
Si vedono pochi (naufraghi) che nuotano nel vasto gorgo,
armi di uomini e tavole, e i tesori troiani fra le onde
P.P.S.
[size=200]MUAHAHAHAHAH MUAHAHAHAHA[/size]