Potenze con esponente reale

Ema20031
Ciao a tutti, non capisco come mai nelle potenze ad esponente reale l'esponente debba essere $>0$. Ad esempio, $2^-sqrt2$ si può fare, che io sappia: lo riscrivo sotto forma di frazione, ossia $1/2^sqrt2$, che fa $0,3752...$ Quale sarebbe dunque il problema con esponenti reali negativi?

Risposte
giammaria2
Hai frainteso: è la base che deve essere positiva. Ad esempio, non si può fare $(-3)^0.5$, dato che varrebbe $(-3)^(1/2)=sqrt(-3)$.
Il tuo ragionamento dice che l'esponente può invece essere negativo, purché la base sia diversa da zero: in questo caso infatti otterresti un denominatore nullo.

Folpo13
L'esponente può essere anche negativo come hai scritto te.

È la base che non può essere negativa in quanto una potenza con base negativa e un esponente $\notinNN$ non è definita:

$(-2)^3=-2^3$ perché ha esponente dispari e $(-2)^2=2^2$ per esponente pari

ma $(-2)^π$ è uguale a $-2^π$ o a $2^π$? Non ha senso dire che $π$ è pari o dispari.

Inoltre $(-8)^(1/3)$ sarebbe uguale a $root(3)(-8)=-2$ ma $(-8)^(1/2)$ ovviamente non è definibile in $RR$ perché sarebbe $=sqrt(-8)\notinRR$. Quindi ricordando che le potenze con esponenti in $RR$ si calcolano come approssimazioni di potenze in $QQ$, sarebbe definita la potenza $(-8)^π$?

Ema20031
D'accordo; ma allora non capisco la definizione che dà il libro: "In generale, si definisce la potenza $a^x$ di un numero reale $a>1$, che abbia esponente reale $x>0$, come quell'unico numero reale..." Poi naturalmente fa lo stesso discorso per i numeri compresi tra 0 e 1, ma sempre dicendo che $x>0$. Non so dunque se abbia capito male io o cosa...
Per quanto riguarda la tua domanda @Folpo13, direi di no; potrei avere, per esempio, $(-8)^(314/100)$, che è indefinito. Giusto?
Grazie comunque ad entrambi per avermi risposto! Buona serata

Quinzio
Credo che sia solo una formalita' per dare una definizione di potenza con esponente reale.
Poi, continuando nella spiegazione, il libro dira' sicuramente che $a^x = 1/(a^{-x})$. Da quel punto in poi la spiegazione copre anche il caso $x<0$.

giammaria2
@Ema2003
Come dice Quinzio, e come avevi già capito, sicuramente il libro considera poi il caso $x<0$: quindi alla fine non ci sono limitazioni sul segno di $x$. Tu non hai badato al fatto che i casi considerati sono $a>1$ e $0

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