Maggiorazione errore assoluto

marcus1121
il seguente numero: 9,6 è il valore arrotondato all'ultima cifra decimale di un numero incognito.
Calcolare una maggiorazione dell'errore assoluto e relativo da cui è affetto.

Chi può farmi un esempio ? :-D

Risposte
adaBTTLS1
provo ad interpretare che cosa possa richiedere l'esercizio: $9.5 $0.1/9.7

marcus1121
Ragioniamo: se 9,6 è il valore arrotondato all'ultima cifra decimale di un numero incognito ciò significa che l'ultima cifra decimale di $x$ era una cifra in
centesimi $> 4$ altrimenti son sarebbe stato arrotondato a $9.6$. Detto questo il numero $x$ deve essere un numero $9.54 $x$ $9.55$ avremo $ e = |c - a|= |-0.05|=0.05$ e come$er$ $0.05/9.60=0.005208333333$ che trasformato in % diventa $0.53%$ o meglio $0.52%$.
Qui si chiede una maggiorarione dell'errore assoluto e relativo cioè : $\epsilon$ e $\epsilonr$.
Dunque la maggiorazione del''errore relativo cioè $\epsilonr$ è $< 0.03%$ mentre la maggiorazione dell'errore assoluto cioè $\epsilon$ è $< 0.1$ come dicevi tu, ma se vogliamo essere più precisi possiamo dire che $\epsilon$ corrisponde a $\epsilonr *|9.6|=0.05088 $ che arrotondato alla seconda cifra decimale diventa:$0.05$ quindi $\epsilon <0.05$.

Ciò che mi chiedo è perchè viene chiesta una maggiorazione dell'errore assoluto $\epsilon$ se l'errore assoluto corrisponde precisamente a 0.05
assumendo come valore di $x$ $ 9.55$? Infatti io calcolo $\epsilon$ con la formula $\epsilonr *|9.6|=0.05088 $ per cui posso dire che $<0.05$ altrimenti
dicendo che $\epsilon$ è $<0.05$ sbaglirei dovrei dire $\epsilon$ è $<0.01$.
Spero di essere stato chiaro.
Aspetto un confronto....grazie

adaBTTLS1
quando si parla di errori, non mi pare corretto dire "se vogliamo essere più precisi ... " e passare all'arrotondamento alla seconda cifra, perché spesso la maggiore "precisione" corrisponde a "maggiore certezza di errore".
se l'esercizio ti chiede di calcolare l'errore, di solito conviene considerare la previsione più pessimistica, e se il testo non specifica esplicitamente che la misura è approssimata "conoscendo" la prima cifra decimale che non compare, non mi pare saggio ipotizzare delle conoscenze simili: io ho supposto che $9.6$ fosse la misura che, a occhio, approssimava meglio il dato reale, ma non sapendo nulla sul valore centesimale.
sono punti di vista, ed io non sono una specialista dell'argomento, anzi non sono una "fisica", però mi è stato insegnato a diffidare dall'usare troppe cifre significative ed anche la notevole differenza che passa tra $9.6$ e $9.60$.
un confronto lo auspico anch'io da parte di qualcun altro che se ne intende più di me. ciao.

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