Libro scolastico liceo scientifico

AndreaTo
Buon giorno a tutti,
Volevo chiedere a voi quale di questi libri è il più completo e ideale per la preparazione all esame di stato e all'entrata poi in una facoltà scientifica. Da noi a Torino va molto il Bergamini, Matematica.blu 2.0. (Che ho io) Tuttavia pensavo di approfondire un po'.
Multi.math blu di Baroncini-Manfredi (novità)
La matematica a colori di Sasso (novità)
Entrambe ho notato che mettono l'accento sulla preparazione all' esame di matematica con numerose prove ed esercizi specifici.
Cosa consigliate e perché ne preferite uno ad un altro?
Andrea

Risposte
@melia
Non ti consiglierei un altro libro generalista per la preparazione all'Esame di Stato, ma proprio uno o più di uno, tra i libri specifici di preparazione all'Esame.
La Ghisetti e Corvi, casa editrice del Baroncini, propone Matematica e Modelli
La Zanichelli, casa editrice del Bergamini, propone Mat Tutor (che trovi anche in file su myzanichelli) e Verso la seconda prova di matematica
La ETAS, propone Prepararsi alla seconda prova scritta di fisica e matematica
La Petrini, casa editrice del Sasso, propone LA matematica a colori, verso l'esame, sempre di Sasso.

anto_zoolander
A mio parere i 5 volumi di matematica blu2.0 sono i migliori in circolazione, completi in tutto.

Certo che però per l'esame non puoi studiarti 2000 pagine di teoria :) :lol:

Esercitati anche con le vecchie prove di matematica del liceo scientifico.

@melia
"anto_zoolander":
A mio parere i 5 volumi di matematica blu2.0 sono i migliori in circolazione, completi in tutto.

I miei colleghi non sarebbero tutti d'accordo, il MultiMath del Baroncini ha più dimostrazioni e LA matematica a colori del Sasso, in alcune aree, più applicazioni.
Nel mio liceo si adottano:
Il Baroncini allo Scientifico tradizionale e il Bergamini alle scienze applicate, personalmente preferirei il Sasso in entrambi gli indirizzi, ma c'è uno zoccolo duro, per non scontrarmi uso il Sasso per i compiti e gli approfondimenti.

anto_zoolander
Sulle dimostrazioni sono d'accordo. Infatti le dimostrazioni le studio sul libro di analisi :?
La parte di geometria e geometria analitica e geometria devo ammettere che sono veramente fatta bene. Personalmente ho imparato tutto su quei libri, ma ovviamente l'approfondimento lo si fa da tutte le parti :-D
Non mi è piaciuta moltissimo solo la sezione di combinatoria. Per apprezzarlo al meglio bisogna fare ordinatamente TUTTI gli esercizi :-D

Poi per quanto riguarda i primi 3 libri, sull'algebra di base, secondo me sono tutti uguali.

Indrjo Dedej
Io ho sia "Multimath.blu"(in adozione nella mia scuola) sia "Matematica a colori"(che ho voluto comprare). "Multimath" è un libro che mira molto al rigore nelle dimostrazioni e nelle spiegazioni, mentre "Matematica a colori" mira all'aquisizione di alcuni strumenti e le dimostrazioni sono di meno, ma ha delle interessantissime appendici alla fine di ogni capitolo che trattano brevemente di storia della matematica su quanto trattato nel capitolo. A questo punto dipende dai tuoi gusti perché per me sono entrambi ottimi libri e dall'indirizzo di studi all'università che sceglierai.
Io, personalmente, li preferisco insieme perché uno completa l'altro.

@melia
Quindi approvi la mia scelta: MultiMath.blu come testo in adozione e LA matematica a colori come testo di approfondimento, da cui estraggo argomenti di completamento/approfondimento.

Indrjo Dedej
Assolutamente: penso che prima di tutto venga il rigore e poi con questo si fa tutto.

anto_zoolander
"Indrjo Dedej":
Assolutamente: penso che prima di tutto venga il rigore e poi con questo si fa tutto.


Il rigore è una cosa che non danno i libri ma l'esperienza personale. Un libro può darti l'impostazione, ma devi trovare la tua. Per questo, secondo me, è bene acquisire determinate 'skill' sperimentando. Tipo discutere i teoremi, fare gli stessi esercizi in modo diverso. Sopratutto inventarsi problemi, o allungare il brodo di altri. Io personalmente ho studiato tutto da solo, anche con l'aiuto delle persone meravigliosamente disponibili su questo forum e le difficoltà più grandi sono capire da soli il 'perché delle cose'.

Anzi certe volte, il rigore lo acquisisce dopo di tutto. Sbagliando e cercando di capire il perché si è sbagliato.

Naturalmente ti sto riportando un'esperienza personale. Molte volte l'eccesso o rigore iniziale porta solo a sbagliare strada, poiché si tende a voler fare qualcosa di forzatamente corretto, senza magari averne la piena certezza.

Tutto ovviamente imho.

Naturalmente però per fare tutto da solo, devi studiare 5 volte quello che studi a scuola, sennò non stiamo parlando di niente. La matematica è bellissima per questo: se ti piace, studiarla non ti pesa.

Indrjo Dedej
Io con rigore intendo il saper mettere ordine in un pensiero perché la matematica non è solo equazioni, derivate, integrali,... come si potrebbe pensare, ma una forma di pensiero, un qualcosa con cui si può interagire. Gli "strumenti" matematici di per sé non varrebbero niente se dietro non c'è la ratio. Concordo con te quando dici che "un libro può darti l'impostazione, ma devi trovare la tua." e quando sottolinei l'utilità di "discutere i teoremi, fare gli stessi esercizi in modo diverso,inventarsi problemi, o allungare il brodo di altri." perchè pure io ho fatto così iniziando nel mettere ordine al pensiero. Però inizialmente ho imitato il linguaggio di Multimath.blu scandagliando in profondità e capendo profondamente quello che mi si diceva e come mi si diceva. Adesso ho imparato (ma ne ho ancora) a fare le cose con rigore e a giustificare ogni cosa che faccio, ad andare oltre (aquisendo capacità di astrazione)... in breve sto rifacendo io stesso la matematica(seppur ristretta, ma qualcosa, perchè la matematica è un universo infinito) e ampliare quello che già sapevo. Morale "so" più del libro(non voglio assolutamente vantarmi) e oso sempre di più, cosa impossibile se non avessi "vissuto" e se non fossi "cresciuto" nella matematica. Il metodo migliore di comprendere la matematica è viverci e discuterci(che poeta eh?). Sinceramente nella mia formazione il "dubitare" di alcune cose(discutendo pure gli assiomi o postulati) mi ha aiutato moltissimo, perché così ripercorrevo i passi fatti prima e mi faceva trovare dei modi diversi per arrivare a un risultato.

anto_zoolander
Sono d'accordo :-)

TonyCOD
Un libro carino per ripassare i requisiti necessari per passare eventuali test di ingresso in facoltà scientifiche è Precalculus di James Stewart.

smarcos
Salve,
ho fatto il liceo scientifico molti anni fa, ed ovviamente all'epoca non esistevano tutte queste possibilita' di scelta. Ben venga poter scegliere, pero' penso che al giorno d'oggi stiamo veramente esagerando. Non credete che sia assurdo dover usare due libri di testo per poter studiare matematica? Dovete pensare che la stessa cosa si dovrebba applicare anche alle altre materie. E poi cambi continui di versione che impediscono l'uso di un testo di solo 2 o 3 anni prima. Scusatemi ma dietro a questo per me c'e' solo un business, non venite a dirmi che la matematica e' cambiata! E' vero che la metodologia di insegnamento e' differente, pero' stiamo toccando livelli assurdi. Le famiglie hanno difficolta' economiche, non possono permettersi 500/600€ di libri all'anno, che poi i figli piu' piccoli non possono riusare.Questo gia' succedeva alla mia eopoca, pensate che non avevo potuto riusare il libro di religione di mia sorella di 2 anni piu' grande.
Ora io penso che la scuola stessa debba fornire i mezzi per poter permettere ad uno studente di svolgere il proprio lavoro di studio. Voglio dire che un professore dovrebbe spiegare la teoria , e la pratica, in modo che gli studenti prendano appunti senza necessita' di usare 2 libri per la teoria, altri 2 per la pratica. Se un professore lo ritiene opportuno dovrebbe leggersi lui stesso i 2 libri e poi spiegare ai ragazzi il concetto. Oggi invece basta dire, studiate da pagina 15 a pagina 30 e fate i seguenti esercizi .......
E' vero che il libro e' importante, serve per approfondire e chiarire dei concetti che non sono stati capiti, ma per questo basterebbe poter accedere, quando necessario, alla copia che viene fornita gratuitamente al professore.
Ricordo che all'universita' la maggior parte dei professori ci "invitava" a comprare i loro libri di testo, gia' che le domande all'esame poi vertevano su quello che avevano scritto sul libro e non spiegato a lezione. Solo un professore di matemetica, il piu' duro la il migliore ci disse: < Voi gia' pagate le tasse per venire qui, ed e' mio obbligo insegnare tutto quello che poi vi chiedero' all'esame, ergo comprate il libro che volete se ne avete bisogno, ma ricordate che io sono pagato per insegnarvi e se voi seguite e prendete appunti e' sufficiente.

@melia
smarcos, non ci siamo capiti. Sono l'insegnante e io uso 2, anche 3, libri per spiegare e trovare esercizi interessanti e applicazioni di quanto studiato nella teoria. I miei studenti hanno un libro solo e, al massimo, qualche fotocopia. Possono tranquillamente usare l'edizione precedente e, se manca qualcosa, ho sempre fornito materiale multimediale.
Secondo me è importante che abbiano un libro di testo a cui fare riferimento, c'è chi ha bisogno di 10 esercizi e chi ha bisogno di 100. Sul testo trovano tutti gli esercizi che vogliono.
Dopo un'ora di spiegazione dico studiate da pag. x a pag. y, che significa: trovate tutto quello che ho spiegato in quelle pagine. E poi fate gli esercizi da pag. z, che non significa fateli tutti, ma fatene un po' per vedere se avete capito la teoria. Non sono d'accordo di farli usare solo gli appunti, per me questo significa tarpare loro le ali, perché il mio scopo non è solo quello di trattare alcuni argomenti, ma quello di insegnare loro come si studiano la matematica e la fisica.

smarcos
Salve,
premetto che rispetto la sua opinione, ma il mio punto di vista e' completamente diverso. Io parlo come ex studente, come zio e come genitore. I libri di scuola sono diventati un onere troppo grande per le famiglie, hanno un costo spropositato, e si continuano a pubblicare nuove edizioni ogni 3 x 2. Inoltre si fa in modo tale che i libri usati non possano piu' essere rimessi in commercio, rendendoli obsoleti. La forma piu' semplice e' quella di permettere ad una classe dell'anno precedente di usare libri di diversi editori. Mi spiego, sono in quarta e boccio, devo ripetere la quarta ma i professori sono diversi ed usano libri diversi, devo ricomprare tutto. Inoltre i testi pesano tonnellate, sono peggio dei tomi universitari, i miei libri di ingegneria erano piu' piccoli di quelli del liceo. Un professore ha il tempo di fare circa un quarto di quello che c'e' scritto nel libro.
Poi per quanto riguarda gli esercizi, non me ne voglia male, le do ragione sul fatto che ogni studente e' diverso, uno avra' bisogno di fare solo un esercizio, ma altri ne dovranno fare 50. Pero' questi esercizi li dovete dare voi professori, nel senso che siete pagati per 8 ore al giorno, fate voi gli esercizi e distribuiteli su internet ai ragazzi.
Saluti

@melia
"smarcos":

Poi per quanto riguarda gli esercizi, non me ne voglia male, le do ragione sul fatto che ogni studente e' diverso, uno avra' bisogno di fare solo un esercizio, ma altri ne dovranno fare 50. Pero' questi esercizi li dovete dare voi professori, nel senso che siete pagati per 8 ore al giorno, fate voi gli esercizi e distribuiteli su internet ai ragazzi.
Saluti

Caro smarcos, non so che lavoro fai, e neppure mi interessa, ma non mi permetterei mai di dirti come devi impiegare le tue ore di lavoro o come devi svolgere il tuo lavoro. Ti prego di rispettare la mia professionalità come io rispetto la tua.

smarcos
Salve,
il mio discorso era generale,rivolto a tutti i professori e non solo a Lei. Tra tutti i professori e' compreso anche mio padre.

Saluti.

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.