Forma indeterminata
Qualche anima pia potrebbe spiegarmi nel modo più semplice possibile come si risolve una forma indeterminata del tipo 0 per infinito?? Mi serve entro oggi! Vi pregoooooo
Risposte
posta l esercizio.. cmq si risolve o scomponendo oppure mettendo in evidenza il monomio di grado massimo..
Potresti farmi un esempio tu?
io ho fatto i limiti con le forme indeterminate..sono limiti anke quelli ke intendi tu??
Eh si
hai un esercizio in particolare ke vuoi risolvere...??è difficile trovare esempi su quella forma indeterminata...
Ne prendo uno dal libro tanto per cercare di capire il procedimento...
lim per x --> 0 di [(1-cos2x) cotgx]
lim per x --> 0 di [(1-cos2x) cotgx]
mmh..sto provando a farlo..cmq quel 1-cos2x dev essere x forza un limite notevole...
ti hanno insegnato gli sviluppi di mclaurin?
lasciamo stare, puoi farlo anche così..
il limite di partenza è equivalente a questo, perchè moltiplico e divido per x^2:
sfrutta i limiti notevoli:
lasciamo stare, puoi farlo anche così..
[math] \cos 2x = 1 - 2 \sin^2 x [/math]
il limite di partenza è equivalente a questo, perchè moltiplico e divido per x^2:
[math] \lim_{x \to 0} \frac{1-\cos 2x}{x^2} \frac{x}{\tan x}x [/math]
sfrutta i limiti notevoli:
[math] \lim_{x \to 0} \frac{\sin x}{x} = 1 \\ \lim_{x \to 0} \frac {\tan x}{x} = 1 [/math]
# xico87 :
ti hanno insegnato gli sviluppi di mclaurin?
Mmm...no
Ma non esiste un vero e proprio metodo di risoluzione come nel caso delle altre forme indeterminate vero?
# Whatsername91 :
Mmm...no
Ma non esiste un vero e proprio metodo di risoluzione come nel caso delle altre forme indeterminate vero?
molta osservazione. se non hai limiti notevoli di mezzo, il metodo è quello di portarti ad una forma infinito/infinito (oppure 0/0), e questo è sempre possibile perchè 0 = 1/infinito, detto volgarmente
Ciao
se hai il prodotto di due funzioni G ed F, G-->0 ed F-->infinito, allora a priori il comportamento della funzione prodotto non è deducibile, nel senso che potrebbe tendere a 0, oppure ad un valore finito non nullo, oppure ad infinito, oppure il limite potrebbe non esistere: il dilemma va risolto caso per caso.
Per convincertene, prendo tre funzioni semplicissime (con comportamenti al limite diversi) e le scompongo in prodotti del tipo 0*infinito. I limiti sono da intendersi per x-->infinito.
1)
h(x) = 1 (funzione costante)
ovviamente il suo limite è 1.
Tuttavia, al di fuori dello zero (e quindi in un intorno di infinito) posso scrivere h(x) come prodotto di g(x)=1/x e f(x)=x.
2)
h(x)=x.
Limite infinito, scrivibile come prodotto di g(x)=1/x, f(x)=x^2.
3)
h(x)=1/x
Limite zero, scrivibile come prodotto di g(x)=1/x^2, f(x)=x.
4)
h(x)=senx
Non ha limite, eppure si può scrivere come g(x)=senx/x, f(x)=x.
:hi
se hai il prodotto di due funzioni G ed F, G-->0 ed F-->infinito, allora a priori il comportamento della funzione prodotto non è deducibile, nel senso che potrebbe tendere a 0, oppure ad un valore finito non nullo, oppure ad infinito, oppure il limite potrebbe non esistere: il dilemma va risolto caso per caso.
Per convincertene, prendo tre funzioni semplicissime (con comportamenti al limite diversi) e le scompongo in prodotti del tipo 0*infinito. I limiti sono da intendersi per x-->infinito.
1)
h(x) = 1 (funzione costante)
ovviamente il suo limite è 1.
Tuttavia, al di fuori dello zero (e quindi in un intorno di infinito) posso scrivere h(x) come prodotto di g(x)=1/x e f(x)=x.
2)
h(x)=x.
Limite infinito, scrivibile come prodotto di g(x)=1/x, f(x)=x^2.
3)
h(x)=1/x
Limite zero, scrivibile come prodotto di g(x)=1/x^2, f(x)=x.
4)
h(x)=senx
Non ha limite, eppure si può scrivere come g(x)=senx/x, f(x)=x.
:hi