Aiuto

[danca92]

qualcuni è in grado di risolvere questo problema??
Nel triangolo rettangolo ABC l'ipotenusa BC è di 6 cm. e l'angolo AC^B è di 60°.Preso un punto D sull'ipotenusa si determini la distanza di D da C in modo che la somma dei quadrati delle distanze di D dai cateti sia 7 cmquad.
Grazie

[Fioravante Patrone1]

Ho spostato qui perché ad occhio mi sembra il posto adatto.
Certamente NON era adatta la sezione in cui l'avevi postato.
Sei invitato a fare attenzione, grazie.

[codino75]

"danca92":qualcuni è in grado di risolvere questo problema??
Nel triangolo rettangolo ABC l'ipotenusa BC è di 6 cm. e l'angolo AC^B è di 60°.Preso un punto D sull'ipotenusa si determini la distanza di D da C in modo che la somma dei quadrati delle distanze di D dai cateti sia 7 cmquad.
Grazie

hai provato ad impostare il problema?
a che punto 6 arrivato?

[danca92]

che ci crediate o no la mia prof di mate è tremenda.questo problema fa parte di un elenco tra cui sceglierà per la verifica.Spiegazioni 0 esercitazioni in classe 0.Anche i secchioni sono impantanati.Dove sono arrivato?Al disegno!!!!!!
Grazie per l'aiuto.

[Sk_Anonymous]

"danca92":che ci crediate o no la mia prof di mate è tremenda.

Non tanto, io non ho mai dato un elenco di esercizi che comprendesse gli esercizi della prova.
Comincia con il portare le proiezioni di D sui cateti.
Osserva che i triangoli che si formano sono anch'essi metà di un triangolo equilatero, come il triangolo ABC.
Indica con x il segmento CD.
Il segmento CB sarà....
Adesso prova a trovare la misura delle due proiezioni in funzione di x.
Poi posta i risultati e vediamo se sono corretti.

[Sk_Anonymous]

Si ha: $(bar(DC)*sen60°)^2+(bar(DC)*cos60°)^2=7$, si ricava: $bar(DC)=sqrt(7)$. Infatti: $(sqrt(7)*sen60°)^2+(sqrt(7)*cos60°)^2=(sqrt(7)*sqrt(3)/2)^2+(sqrt(7)*1/2)^2=21/4+7/4=28/4=7$

[gugo82]

[OT]

"amelia":[quote="danca92"]che ci crediate o no la mia prof di mate è tremenda.

Non tanto, io non ho mai dato un elenco di esercizi che comprendesse gli esercizi della prova.
[/quote]
Ricordo il mio professore di matematica del triennio: prima dei compiti in classe di IV e V ci portava dei fogli con una decina (o anche più, quando si trattava di Termodinamica) di esercizi e ci diceva: "Questi esercizi sono simili a quelli che avrete nel compito di dopodomani; cambieranno un po' i numeri, ma le tipologie sono queste"... I due giorni che seguivano li passavo a casa dei miei compagni a spiegar loro come gli esercizi andavano fatti.
In un pomeriggio, da dopo pranzo ad ora di cena, riuscii a girare tre case ed a spiegare gli stessi esercizi a tipo una dozzina di compagni... Beata gioventù.

Scusate la divagazione, sono stato sopraffatto dai ricordi a tarda notte.
[/OT]

[Sk_Anonymous]

Che carino che sei stato. Avessi avuto io un amico così (invece di quel burbero di padre che mi ritrovo...) probabilmente adesso sarei molto più avanti e potrei aiutare, io stesso, meglio gli altri. Bravo. Veramente encomiabile; un giovanotto di rara generosità va sempre additato quale raro esempio di disinteressata abnegazione.
Ivan, da Salerno.