Disciplina
Cari colleghi, volevo un parere perchè qua alla ssis ci insegnano di tutto tranne come si tiene la disciplina in classe.
Ho dei ragazzi molto intelligenti ma purtroppo sono allo stato brado il che, nella scuola privata aime' si traduce in cazzeggio e scherzi eccessivi e pressione sulla sottoscritta perchè devo tenerli buoni.
Fossi nel pubblico, direi: chi è interessato segue, chi non è interessato se ne assume le responsabilità.
Qua devo, diciamo, occuparmi di loro: in un certo senso pagano per questo.
Oggi mi sono molto irritata perchè non riuscivo a far lezione, praticamente la classe si è spaccata in due: quelli, interessati, che non capivano alcune cose, supplicavano per delle spiegazioni che io non riuscivo a fargli arrivare, per colpa degli altri, che cazzeggiavano e facevano casino. I primi allora si sono messi a darmi consigli (!??!?!?) su chi spostare per mantenere una maggiore disciplina.
Ora, io tentando di fare il mio mestiere a volte tendo a lasciare nel loro brodo quelli che chiaccherano ma qui purtroppo la cosa diventa esponenziale e alla fine è tentato di far casino anche chi, di base, non ne farebbe.
Mi sono incazzata.
Ho preparato un bel compito in classe a sorpresa e se il livello di casino supera la soglia, al volo lo distribuisco e glielo faccio fare. Non solo ma in futuro ne terrò sempre uno pronto in borsa a questo scopo (tanto a prepararlo ci metto mezz'ora: ho la casa piena di libri, cosa di cui devo ringraziare la ssis).
Il parere che vorrei è: può bastare? Io non ho idea di come cacchio si mettano le note, di cosa diavolo si debba fare per punirli, di che accidenti dovrei scrivergli sul registro o sul libretto, mettere note e fare prediche è una cosa che mi ripugna, per di più soffro di cali di voce e non intendo rendermi ridicola a urlare, cosa che non posso e non voglio fare. voi che fareste?
la polemica è: ma perchè cavolo alla SSIS ci insegnano di tutto, tranne come si tiene la disciplina???
Voi che fareste al posto mio?
Mando qualcuno dal preside? si ma tecnicamente come si fa? come faccio ad avere la certezza che va dal preside e non passa un'amena mezzoretta al cesso (aumentando il ridicolo della sottoscritta)?
devo prendere la situazione in mano entro la settimana, perchè questi sono in condizioni disperate.
Sono in terza, al biennio non hanno fatto UNA RIGA di geometria, non sanno cos'e' una mediana in un triangolo, se vedono un radicale vanno nel panico, hanno fatto solo algebra con una che gli faceva saltare i passaggi, almeno gli riuscissero i conti... se vogliono imparare qualcosa devono comportarsi più decentemente, ma soprattutto io non posso fare 'ste figure perchè se non li gestisco, mi ritrovo a spasso.
Ho dei ragazzi molto intelligenti ma purtroppo sono allo stato brado il che, nella scuola privata aime' si traduce in cazzeggio e scherzi eccessivi e pressione sulla sottoscritta perchè devo tenerli buoni.
Fossi nel pubblico, direi: chi è interessato segue, chi non è interessato se ne assume le responsabilità.
Qua devo, diciamo, occuparmi di loro: in un certo senso pagano per questo.
Oggi mi sono molto irritata perchè non riuscivo a far lezione, praticamente la classe si è spaccata in due: quelli, interessati, che non capivano alcune cose, supplicavano per delle spiegazioni che io non riuscivo a fargli arrivare, per colpa degli altri, che cazzeggiavano e facevano casino. I primi allora si sono messi a darmi consigli (!??!?!?) su chi spostare per mantenere una maggiore disciplina.
Ora, io tentando di fare il mio mestiere a volte tendo a lasciare nel loro brodo quelli che chiaccherano ma qui purtroppo la cosa diventa esponenziale e alla fine è tentato di far casino anche chi, di base, non ne farebbe.
Mi sono incazzata.
Ho preparato un bel compito in classe a sorpresa e se il livello di casino supera la soglia, al volo lo distribuisco e glielo faccio fare. Non solo ma in futuro ne terrò sempre uno pronto in borsa a questo scopo (tanto a prepararlo ci metto mezz'ora: ho la casa piena di libri, cosa di cui devo ringraziare la ssis).
Il parere che vorrei è: può bastare? Io non ho idea di come cacchio si mettano le note, di cosa diavolo si debba fare per punirli, di che accidenti dovrei scrivergli sul registro o sul libretto, mettere note e fare prediche è una cosa che mi ripugna, per di più soffro di cali di voce e non intendo rendermi ridicola a urlare, cosa che non posso e non voglio fare. voi che fareste?
la polemica è: ma perchè cavolo alla SSIS ci insegnano di tutto, tranne come si tiene la disciplina???
Voi che fareste al posto mio?
Mando qualcuno dal preside? si ma tecnicamente come si fa? come faccio ad avere la certezza che va dal preside e non passa un'amena mezzoretta al cesso (aumentando il ridicolo della sottoscritta)?
devo prendere la situazione in mano entro la settimana, perchè questi sono in condizioni disperate.
Sono in terza, al biennio non hanno fatto UNA RIGA di geometria, non sanno cos'e' una mediana in un triangolo, se vedono un radicale vanno nel panico, hanno fatto solo algebra con una che gli faceva saltare i passaggi, almeno gli riuscissero i conti... se vogliono imparare qualcosa devono comportarsi più decentemente, ma soprattutto io non posso fare 'ste figure perchè se non li gestisco, mi ritrovo a spasso.
Risposte
Guarda, io sono ancora studente liceale.
Per quanto mi riguarda
Cioè non sai cosa scrivere? Per quanto ne so io, i professori a volte si tengono generici, con cose tipo
"L'alunno Marco Pincopallo, nonostante i ripetuti richiami alla calma, seguita a mantenere attegiamenti non consoni e dannosi per l'attenzione complessiva". (inventata sul momento)
Esistono i bidelli in questa scuola?
Quando fui mandato dal preside io, alle medie, ricordo che la professoressa incaricò il bidello del piano di accompagnarci in presidenza, mentre lei stava in classe.
Mi hai fatto venire in mente un supplente che venne l'anno scorso. Molto giovane, e era al primo incarico.. era abbastanza emozionato, risultato: se lo sono mangiato.
Quello che posso dirti è questo: mantieniti ferma, non tornare sui tuoi passi.
In bocca al lupo!
Ciao
Per quanto mi riguarda
Io non ho idea di come cacchio si mettano le note
Cioè non sai cosa scrivere? Per quanto ne so io, i professori a volte si tengono generici, con cose tipo
"L'alunno Marco Pincopallo, nonostante i ripetuti richiami alla calma, seguita a mantenere attegiamenti non consoni e dannosi per l'attenzione complessiva". (inventata sul momento)
Mando qualcuno dal preside? si ma tecnicamente come si fa? come faccio ad avere la certezza che va dal preside e non passa un'amena mezzoretta al cesso (aumentando il ridicolo della sottoscritta)?
Esistono i bidelli in questa scuola?
Quando fui mandato dal preside io, alle medie, ricordo che la professoressa incaricò il bidello del piano di accompagnarci in presidenza, mentre lei stava in classe.
Mi hai fatto venire in mente un supplente che venne l'anno scorso. Molto giovane, e era al primo incarico.. era abbastanza emozionato, risultato: se lo sono mangiato.
Quello che posso dirti è questo: mantieniti ferma, non tornare sui tuoi passi.
In bocca al lupo!
Ciao
"+Steven+":
Esistono i bidelli in questa scuola?
Quando fui mandato dal preside io, alle medie, ricordo che la professoressa incaricò il bidello del piano di accompagnarci in presidenza, mentre lei stava in classe.
Ah perfetto, ottima idea non ci avevo pensato.
"+Steven+":
Mi hai fatto venire in mente un supplente che venne l'anno scorso. Molto giovane, e era al primo incarico.. era abbastanza emozionato, risultato: se lo sono mangiato.
Quello che posso dirti è questo: mantieniti ferma, non tornare sui tuoi passi.
In bocca al lupo!
Ciao
Non sono particolarmente emozionata, sono incazzata nera, è diverso

ormai l'emozione l'ho smaltita, adesso voglio vederli lavorare.
grazie cmq

anch'io sono una liceale e ho la fortuna di essere in una classe abbastanza tranquilla ma ogni tanto capita di non riuscire a fare lezione. Credo che l'unica soluzione sia mostrarsi fermi e cercare di far piacere la materia agli alunni, cosa ardua me ne rendo conto. Comunque essere rigidi è fondamentale: alla fine i prof. più "duri" sono anche quelli più amati perchè riescono a darti di più.
Una volta Alessandro C. stava battendo su un banco un ritmo da stadio..
"L'alunno Alessandro C. crede di essere in un'orchestra" Clara Papa
Quindi... bah le note non penso servano a molto
Il problema è "bisogna mostrarsi CATTIVI", io la penso così.
"L'alunno Alessandro C. crede di essere in un'orchestra" Clara Papa
Quindi... bah le note non penso servano a molto
Il problema è "bisogna mostrarsi CATTIVI", io la penso così.
Cara Rowena, capisco il tuo problema. Io insegno matematica da 25 anni, di cui gli ultimi 21 nella stessa scuola, ho una voce tonante e, ormai, anche un aspetto molto severo. Per questo per me non è un problema tenere la disciplina ed è molto facile tenere i ragazzi in riga. Ma 25 anni fa quando ho iniziato ad insegnare in una scuola professionale privata è stata dura, al mio primo ingresso nella scuola il bidello mi ha sgridato perchè "gli studenti non possono girare per i corridoi durante il cambio dell'ora". Ho dovuto spiegargli che non ero uno degli studenti, questo per dire che avevo qualche difficoltà a vedere in me un insegnante.
I consigli che mi sento di darti sono questi:
1) stabilisci con loro poche regole chiare da rispettare e fai in modo da rispettarle tu per prima;
2) se metti una nota non sparare nel mucchio, ma prendi un singolo o al massimo due persone (non c'è niente che unisce di più in negativo una classe delle note collettive) e riporta la nota anche sul libretto personale perchè la facciano firmare ai genitori;
3) se lo ritieni opportuno manda a chiamare qualche genitore e, senza prediche, spiegagli che sei molto preoccupata per il rendimento di suo figlio, che tu vedi capace ma troppo poco impegnato nella scuola (se dici la verità sul figliolo il genitore prenderà le sue parti, ma se ti mostri preoccupata il genitore vorrà riprendersi il ruolo di educatore);
4) mandare uno studente dal preside, sempre e solo accompagnato da un bidello, funziona solamente se il preside è una persona intelligente e autorevole, altrimenti è controproducente;
5) la minaccia del compito a sorpresa (ricordati che questa è una punizione collettiva, quindi di quelle che ti si possono ritorcere contro) funziona solo se sei sicura che
a) quasi tutti quelli che sono stati attenti potranno raggiungere la sufficienza (altrimenti alla lezione successiva ti troverai anche loro contro);
b) una buona parte dei cazzeggiatori saranno insufficienti;
c) ne terrai conto nella valutazione;
d) farai una sorveglianza stretta in modo che non sia assolutamente possibile copiare (i cazzeggiatori sono degli artisti della copiatura).
Comunque io parlo, ma non conosco esattamente la situazione né le dinamiche di quel gruppo classe, mentre tu sei lì e senti che aria tira.
Se qualcuno dei miei consigli può esserti utile mi fa piacere, in ogni caso in bocca lupo e benvenuta nella fossa dei leoni.
Ciao Amelia
I consigli che mi sento di darti sono questi:
1) stabilisci con loro poche regole chiare da rispettare e fai in modo da rispettarle tu per prima;
2) se metti una nota non sparare nel mucchio, ma prendi un singolo o al massimo due persone (non c'è niente che unisce di più in negativo una classe delle note collettive) e riporta la nota anche sul libretto personale perchè la facciano firmare ai genitori;
3) se lo ritieni opportuno manda a chiamare qualche genitore e, senza prediche, spiegagli che sei molto preoccupata per il rendimento di suo figlio, che tu vedi capace ma troppo poco impegnato nella scuola (se dici la verità sul figliolo il genitore prenderà le sue parti, ma se ti mostri preoccupata il genitore vorrà riprendersi il ruolo di educatore);
4) mandare uno studente dal preside, sempre e solo accompagnato da un bidello, funziona solamente se il preside è una persona intelligente e autorevole, altrimenti è controproducente;
5) la minaccia del compito a sorpresa (ricordati che questa è una punizione collettiva, quindi di quelle che ti si possono ritorcere contro) funziona solo se sei sicura che
a) quasi tutti quelli che sono stati attenti potranno raggiungere la sufficienza (altrimenti alla lezione successiva ti troverai anche loro contro);
b) una buona parte dei cazzeggiatori saranno insufficienti;
c) ne terrai conto nella valutazione;
d) farai una sorveglianza stretta in modo che non sia assolutamente possibile copiare (i cazzeggiatori sono degli artisti della copiatura).
Comunque io parlo, ma non conosco esattamente la situazione né le dinamiche di quel gruppo classe, mentre tu sei lì e senti che aria tira.
Se qualcuno dei miei consigli può esserti utile mi fa piacere, in ogni caso in bocca lupo e benvenuta nella fossa dei leoni.
Ciao Amelia
@amelia
Si vede che hai studiato scientificamente il problema! Magari i miei studenti di TdG fossero così bravi...
Si vede che hai studiato scientificamente il problema! Magari i miei studenti di TdG fossero così bravi...
Se posso dire la mia di ex-studente liceale (solo da un anno, quindi mi sento ancora tale), la prof più rispettata e che, al contempo, stava molto simpatica alla classe, era quella di matematica e fisica. La conoscemmo il primo anno, quando ci faceva "laboratorio di informatica", e già dal primo giorno mandò due persone dal preside (gente piuttosto viaziata, a dire il vero, dalla nostra prof di mate del biennio), nello sconcerto generale. La volta dopo si ripetè la situazione, e propose una sospensione (e vedevamo questa prof un'ora a settimana, quindi neanche da dire che la esasperassimo). Dalla terza volta in poi ci fu molto più ordine, e le lezioni procedevano bene. Così per 2 anni. In terza è diventata la nostra prof id mate e fisica, e le prime due ore di lezione mi ricordo furono i "trattati di alleanza".
Siccome sapevamo già che non era una da minacce a vuoto, quasi senza sforzo riuscì a imporre disciplina in classe, mostrandosi le prime volte molto come "generale tedesco". Nelle sue ore d'improvviso calava il silenzio generale, tutti a seguire, perfino i casinisti stavano zitti.
All'inizio era odiata. Col tempo, quando ormai l'autorità era imposta definitivamente, iniziò a sciogliersi , e le lezioni diventarono davvero belle. Specie quelle di fisica, con lei che stava in mezzo alla classe, con matite, astucci, diari ecc...cercando di coinvolgerci il più possibile negli esperimenti, pur restando in classe. Con quest'atmosfera idonea, si scherzava, iniziò a raccontarci di quando lei fu mandata dal preside, degli scherzi che faceva ai soi tempi ai prof, in modo da diventare anche simpatica a tutti. Alcune lezioni le passavamo a parlare anche di fatti di politica, di avvenimenti del periodo, di disquisizioni filosofiche.
Prese molte volte le nostre difese ai consigli, quando alcuni professori veramente odiosi cercavano in tutti i modi di farci passare da ignoranti svogliati.
Una volta, un insulso professore di astronomia fece una domanda su un compito scritto non ambigua, ma certamente non chiarissima. Conoscendo la sua mancanza di capacità logica, mi chiesi se rispondere sbagliando a livello formale, e cioè interpretando la domanda come sapevo che voleva lui, ossia scorrettamente a livello logico, oppure rispondere giustamente pronto alle contestazioni. Risposi come voleva la logica, me la segnò sbagliata, stetti un quarto d'ora a cercare di fargli notare come avessi risposto in effetti giustamente, dato quello che chiedeva la domanda. Non mi importava niente di quel singolo punto, solo non tolleravo il fatto di farmi giudicare erroneamente da una persona così stupida, così lo dissi alla prof di matematica, sapendo di trovare un alleato in questa battaglia logica, la quale parlò con mister ignoranza, lo distrusse intellettualmente (era molto carismatica) e fece ristabilire la giusta valutazione non solo a me ma anche a altri nella mia situazione. Morale della favola, nessunò disturbò mai più le sue lezioni, non più però per paura, ma per rispetto.
Questa è solo la storia, vista da uno studente, di come questa insegnante ha affrontato con successo il problema: non so se ti possa servire, ma spero di si.
ciao
Siccome sapevamo già che non era una da minacce a vuoto, quasi senza sforzo riuscì a imporre disciplina in classe, mostrandosi le prime volte molto come "generale tedesco". Nelle sue ore d'improvviso calava il silenzio generale, tutti a seguire, perfino i casinisti stavano zitti.
All'inizio era odiata. Col tempo, quando ormai l'autorità era imposta definitivamente, iniziò a sciogliersi , e le lezioni diventarono davvero belle. Specie quelle di fisica, con lei che stava in mezzo alla classe, con matite, astucci, diari ecc...cercando di coinvolgerci il più possibile negli esperimenti, pur restando in classe. Con quest'atmosfera idonea, si scherzava, iniziò a raccontarci di quando lei fu mandata dal preside, degli scherzi che faceva ai soi tempi ai prof, in modo da diventare anche simpatica a tutti. Alcune lezioni le passavamo a parlare anche di fatti di politica, di avvenimenti del periodo, di disquisizioni filosofiche.
Prese molte volte le nostre difese ai consigli, quando alcuni professori veramente odiosi cercavano in tutti i modi di farci passare da ignoranti svogliati.
Una volta, un insulso professore di astronomia fece una domanda su un compito scritto non ambigua, ma certamente non chiarissima. Conoscendo la sua mancanza di capacità logica, mi chiesi se rispondere sbagliando a livello formale, e cioè interpretando la domanda come sapevo che voleva lui, ossia scorrettamente a livello logico, oppure rispondere giustamente pronto alle contestazioni. Risposi come voleva la logica, me la segnò sbagliata, stetti un quarto d'ora a cercare di fargli notare come avessi risposto in effetti giustamente, dato quello che chiedeva la domanda. Non mi importava niente di quel singolo punto, solo non tolleravo il fatto di farmi giudicare erroneamente da una persona così stupida, così lo dissi alla prof di matematica, sapendo di trovare un alleato in questa battaglia logica, la quale parlò con mister ignoranza, lo distrusse intellettualmente (era molto carismatica) e fece ristabilire la giusta valutazione non solo a me ma anche a altri nella mia situazione. Morale della favola, nessunò disturbò mai più le sue lezioni, non più però per paura, ma per rispetto.
Questa è solo la storia, vista da uno studente, di come questa insegnante ha affrontato con successo il problema: non so se ti possa servire, ma spero di si.
ciao