Cosa sta succedendo al biennio?
Non so se è un caso che io abbia notato questo fatto o meno. Non che io sia sempre presente qui dentro come le colonne di questo forum, ma ho notato che ci sono pochissime, per non dire nessuna, discussioni o richieste di chiarimenti/aiuto in merito agli argomenti di geometria euclidea e nella fattispecie sulle dimostrazioni. Sembra solo a me? Qualche anno fa ce n'erano, non dico tantissime, ma qualcosina c'era. Ora sembrano essere sparite dai programmi dei licei scientifici.
Nessun intento polemico: perché? A nessuno gliene importa? (Può darsi...) Oppure è cambiato qualcosa? Le direttive del ministero si sono orientate altrove? Io mi sono lasciato dietro il biennio da un paio di anni oramai, ma mi ricordo che geometria era tenuta in conto eccome (per due anni ho fatto verifiche che consistevano di algebra per metà e l'altra di geometria (dimostrazioni da fare)). E non mi pareva una scelta "editoriale" della mia prof, anche per gli altri prof la didattica addottata era simile. Invece adesso quelli di prima e di seconda nemmeno sanno cos'è una dimostrazione. Od è un caso?
Nessun intento polemico: perché? A nessuno gliene importa? (Può darsi...) Oppure è cambiato qualcosa? Le direttive del ministero si sono orientate altrove? Io mi sono lasciato dietro il biennio da un paio di anni oramai, ma mi ricordo che geometria era tenuta in conto eccome (per due anni ho fatto verifiche che consistevano di algebra per metà e l'altra di geometria (dimostrazioni da fare)). E non mi pareva una scelta "editoriale" della mia prof, anche per gli altri prof la didattica addottata era simile. Invece adesso quelli di prima e di seconda nemmeno sanno cos'è una dimostrazione. Od è un caso?
Risposte
Forse postano meno studenti dello scientifico e negli altri indirizzi si fa meno geometria sintetica.
Forse ti sei perso qualcuno dei post di geometria, è vero erano pochi, ma qualcuno c'era.
Forse, con il cambiamento dell'esame di stato, più rivolto a casi pratici, si fanno meno problemi di geometria sintetica e più problemi applicati alla realtà. Anche a me negli ultimi anni capita di fare più problemi di realtà che di geometria.
Poi c'è anche un altro fattore, magari è solo un mio pregiudizio, però...
Quando ho iniziato ad insegnare Matematica e Fisica, su 13 docenti della mia scuola c'erano solo 2 fisici, mentre gli altri erano matematici, a distanza di pochi anni i fisici sono diventati 5, ogni matematico che andava in pensione veniva sostituito da un fisico. Se per un matematico la competenza "imparare a risolvere problemi" si esplicita in maggior misura nella soluzione di problemi di geometria sintetica, per un fisico si esplicita spesso in modo diverso, privilegiando i problemi di fisica e quelli di matematica applicata alla realtà.
Forse ti sei perso qualcuno dei post di geometria, è vero erano pochi, ma qualcuno c'era.
Forse, con il cambiamento dell'esame di stato, più rivolto a casi pratici, si fanno meno problemi di geometria sintetica e più problemi applicati alla realtà. Anche a me negli ultimi anni capita di fare più problemi di realtà che di geometria.
Poi c'è anche un altro fattore, magari è solo un mio pregiudizio, però...
Quando ho iniziato ad insegnare Matematica e Fisica, su 13 docenti della mia scuola c'erano solo 2 fisici, mentre gli altri erano matematici, a distanza di pochi anni i fisici sono diventati 5, ogni matematico che andava in pensione veniva sostituito da un fisico. Se per un matematico la competenza "imparare a risolvere problemi" si esplicita in maggior misura nella soluzione di problemi di geometria sintetica, per un fisico si esplicita spesso in modo diverso, privilegiando i problemi di fisica e quelli di matematica applicata alla realtà.
"@melia":
... privilegiando i problemi di fisica e quelli di matematica applicata alla realtà.
Ed è molto più divertente ...


Cordialmente, Alex
In effetti, anch'io che sono matematica, preferisco problemi legati alla realtà, problemi di algebra, ...
"axpgn":
Ed è molto più divertente ...... che noia la geometria sintetica ...
Anch'io ho sempre trovato più divertente spendere le ore di educazione fisica con caffè e sigaretta in mano, malgrado i richiami del docente di turno. Non per questo è mai stata sostituita la materia "Educazione Fisica" con la ben più attraente "Pausa Caffè-e-Cannello in cortile"; né mai costringerei gli individui che preferiscono correre e sudare a non farlo.
La tendenza è all'applicazione e alla ""realtà"" causa la paura o la stanchezza a rispondere a "sì ma però al salumiere non chiedo \(\int_{10}^{13}2x dx\) etti di prosciutto!1$!$!". Ciò che forse un po' deprime è la risposta, che spesso è "invece puoi/dovresti farlo", sostituita al far capire perché ci ostiniamo ad avere a che fare con $\int$.[ot]Ho sempre trovato queste persone le uniche in grado di avvicinarsi alla superficie della Matematica, piuttosto che quelle per cui annuire al docente e aspirare all'eccellenza alla scuola secondaria sia uno stile di vita.
*opinione personale c:*[/ot]
Mi sa che hai frainteso il mio messaggio: non ho mai detto di sostituire la geometria con qualcosa di antitetico (come nel tuo esempio) ma di raggiungere lo stesso scopo ("imparare a ragionare") usando anche altri argomenti/metodi/mezzi che magari possano anche essere più divertenti e attraenti (come questo per esempio o questo oppure questo )
Che problema c'è a diversificare?
Tra l'altro, con la geometria, in generale, spesso si deve fare un disegno o devi visualizzare il problema mentre non è sempre detto che lo si debba fare con altri tipi di problemi ...
Cordialmente, Alex
Che problema c'è a diversificare?

Tra l'altro, con la geometria, in generale, spesso si deve fare un disegno o devi visualizzare il problema mentre non è sempre detto che lo si debba fare con altri tipi di problemi ...

Cordialmente, Alex
"axpgn":
Mi sa che hai frainteso il mio messaggio: non ho mai detto di sostituire la geometria con qualcosa di antitetico (come nel tuo esempio) ma di raggiungere lo stesso scopo ("imparare a ragionare") usando anche altri argomenti/metodi/mezzi che magari possano anche essere più divertenti e attraenti (come questo per esempio o questo oppure questo )
Non volevo evidenziare nessuna antitesi, solo far notare che la materia è (o dovrebbe essere) "matematica", e non "metodi matematici per l'ammissione a ingegneria". Risolvere gli indovinelli che tu proponi appare divertente ad alcuni ed è un ottimo allenamento per i risposta multipla invalsi-like; imho non è compito del docente di matematica fornire un'adeguata preparazione allo svolgimento fine a se stesso di questi.
Quello che lamentavo è che la presenza sempre maggiore di esercizi tipo "piastrelle alla maturità 2k18" è un sempre maggiore allontanamento da quello che interessa a chi si ritiene convenzionalmente interessato alla matematica. Io la geometria euclidea non l'ho mai sfiorata, di esercizi idioti di algebra però alcuni ne ho fatti[nota]Comunque imparagonabili a quello che intendi tu per "matematica applicata al mondo reale" (che tra l'altro esula dalle mia capacità di attenzione e cognitive

"axpgn":
Che problema c'è a diversificare?
Nessuno.
Per rispondere anche all'OP, sì: si sta diversificando, ma in modo deleterio. Ti basta confrontare un testo di geometria analitica degli anni 70/80 con questo. La differenza è che nel secondo, con l'aggiunta di "esercizi legati a situazioni reali", il livello di idiozia raggiunge il 100%, al posto dell'usuale 85-90.
"marco2132k":
Per rispondere anche all'OP, sì: si sta diversificando, ma in modo deleterio. Ti basta confrontare un testo di geometria analitica degli anni 70/80 con questo. La differenza è che nel secondo, con l'aggiunta di "esercizi legati a situazioni reali", il livello di idiozia raggiunge il 100%, al posto dell'usuale 85-90.
Lo so che è così. Ma volevo qualche conferma. Ci siamo scannati abbastanza in questa sezione sulla didattica della matematica. Volevo evitare di essere polemico, per capire se ci fosse una modifica dei programmi da parte del ministero oppure una cosa come questa:
"@melia":
Poi c'è anche un altro fattore, magari è solo un mio pregiudizio, però...
Quando ho iniziato ad insegnare Matematica e Fisica, su 13 docenti della mia scuola c'erano solo 2 fisici, mentre gli altri erano matematici, a distanza di pochi anni i fisici sono diventati 5, ogni matematico che andava in pensione veniva sostituito da un fisico. Se per un matematico la competenza "imparare a risolvere problemi" si esplicita in maggior misura nella soluzione di problemi di geometria sintetica, per un fisico si esplicita spesso in modo diverso, privilegiando i problemi di fisica e quelli di matematica applicata alla realtà.
quando parlo di problemi applicati alla realtà non intendo solo questioni di logica, ma problemi risolvibili con modelli matematici, per i ragazzi del biennio non è semplice riconoscere in un modello reale gli argomenti di algebra e geometria svolti a scuola.
@marco2132k
Sei proprio fuori strada ... che c'entrano i link che ti ho messo con "metodi matematici per l'ammissione a ingegneria" o "risposta multipla invalsi-like" ? Sono problemi di logica, pura e semplice logica, nient'altro. E servono proprio per "imparare a ragionare" prima che a divertirsi, a trarre conclusioni sensate da ipotesi fatte ...
E quando mai io ho parlato di "matematica applicata al mondo reale"?
Non ho mai detto di sostituire l'insegnamento della Matematica con problemi, quiz o indovinelli ma semplicemente che forse è più varia di quello che sembra (soprattutto a qualcuno) e diversificare non farebbe male (che non significa semplificare come probabilmente hai inteso ...)
Cordialmente, Alex
Sei proprio fuori strada ... che c'entrano i link che ti ho messo con "metodi matematici per l'ammissione a ingegneria" o "risposta multipla invalsi-like" ? Sono problemi di logica, pura e semplice logica, nient'altro. E servono proprio per "imparare a ragionare" prima che a divertirsi, a trarre conclusioni sensate da ipotesi fatte ...
E quando mai io ho parlato di "matematica applicata al mondo reale"?
Non ho mai detto di sostituire l'insegnamento della Matematica con problemi, quiz o indovinelli ma semplicemente che forse è più varia di quello che sembra (soprattutto a qualcuno) e diversificare non farebbe male (che non significa semplificare come probabilmente hai inteso ...)
Cordialmente, Alex
"axpgn":
che c'entrano i link che ti ho messo con "metodi matematici per l'ammissione a ingegneria" o "risposta multipla invalsi-like" ? Sono problemi di logica, pura e semplice logica, nient'altro.
"axpgn":
E servono proprio per "imparare a ragionare" prima che a divertirsi, a trarre conclusioni sensate da ipotesi fatte
Infatti era un discorso generale, mi dispiace che ti sia sembrato riferito solo a quello che hai scritto tu, Alex.
[ot]Poi (ma è un parere magari personale, che poco centra col post) "siamo venuti su ugualmente" senza che qualcuno ci spingesse artificiosamente a ragionare; la logica però mi attira molto

"melia":
problemi risolvibili con modelli matematici
Un discorso generale, rivolto particolarmente a questi. E quando ho detto che le ore di matematica non dovrebbero essere usate come palestra dove prepararsi ad affrontare dei test (come i test d'ingresso a cdl ingegneristici, come invalsi, ecc...) alludevo appunto alla tendenza attuale ad inculcare nello studente medio l'idea che la matematica sia mero problem solving[nota]Dove, però, il problema da risolvere è trovare il caso stra-particolare da applicare.[/nota], cosa che non è. Diversificare, introdurre problemi dove lo studente medio deve usare la propria testa per arrivare a una soluzione, e non ricopiare la formula scritta su uno sfondo giallo luccicante poche pagine prima, è quello che dovrebbe essere la norma. (La dimostrazione che l'equazione $p^2 = 2$ non è soddisfatta da alcun $p \in \QQ$ mi parve arabo la prima volta che la lessi, alla fine della seconda. Non riuscivo ad individuare un procedimento meccanico per giustificare la scelta di certi passaggi.)
Resto del parere di non essere stata compresa.
Ti faccio un semplice esempio, molto banale per la verità: difficilmente chiedo di razionalizzare una frazione, cosa che richiederebbe di applicare pedestremente una formulina imparata in classe e dove gli unici errori possono essere quelli di calcolo. Però un esempio di razionalizzazione lo metto spesso, a volte chiedo di verificare che tra le soluzioni di un'equazione ce ne sia una in particolare, solo che ciò che esce dall'equazione è scritto in maniera diversa da come lo propongo io, oppure di verificare che due numeri come $sqrt3-sqrt2$ e $sqrt3+sqrt2$ sono reciproci. Ho osservato che i miei studenti non risolvono questi esercizi tutti allo stesso modo. In ogni caso per avere la valutazione piena è necessario spiegare il procedimento adottato, perché la parte di calcolo algebrico è spesso banale.
Ti faccio un semplice esempio, molto banale per la verità: difficilmente chiedo di razionalizzare una frazione, cosa che richiederebbe di applicare pedestremente una formulina imparata in classe e dove gli unici errori possono essere quelli di calcolo. Però un esempio di razionalizzazione lo metto spesso, a volte chiedo di verificare che tra le soluzioni di un'equazione ce ne sia una in particolare, solo che ciò che esce dall'equazione è scritto in maniera diversa da come lo propongo io, oppure di verificare che due numeri come $sqrt3-sqrt2$ e $sqrt3+sqrt2$ sono reciproci. Ho osservato che i miei studenti non risolvono questi esercizi tutti allo stesso modo. In ogni caso per avere la valutazione piena è necessario spiegare il procedimento adottato, perché la parte di calcolo algebrico è spesso banale.
Non mi pare vero che i docenti laureati in Fisica facciano meno Geometria Sintetica. Ho avuto docenti, fisici, che ci tenevano particolarmente alle dimostrazioni. Per sentito dire, poi, un docente laureato in Fisica era praticamente accanito di dimostrazioni di Geometria Sintetica tant'e' che ne lasciava a vagonate ai suoi studenti nel biennio.
Invece posso dire con tutta onesta' che i docenti piu' scarsi erano sempre gli ingegneri. Uno di loro faceva persino battute sull'inutilita' di certe branche della Matematica e io, che all'epoca ero un umile studente di liceo, rimanevo comunque allibito.
La docente del primo anno che ebbi era una matematica e con lei studiammo anche Geometria. Al secondo anno una laureata in ingegneria, invece, fu un disastro. Signori, ero io a doverla correggere dal posto in quei pochi problemi di Geometria (ben presto abbandonati) che svolgeva alla lavagna. Era imbarazzante. Non dico altro.
Ora questa e' la mia esperienza e non mi va di dire che i docenti in Matematica e Fisica piu' scadenti siano gli ingegneri. Pero' esistono ottime ragioni per pensarlo, tra cui l'uso a dir poco quasi nullo di dimostrazioni nelle poche materie di Matematica che fanno nel loro percorso universitario.
Invece posso dire con tutta onesta' che i docenti piu' scarsi erano sempre gli ingegneri. Uno di loro faceva persino battute sull'inutilita' di certe branche della Matematica e io, che all'epoca ero un umile studente di liceo, rimanevo comunque allibito.
La docente del primo anno che ebbi era una matematica e con lei studiammo anche Geometria. Al secondo anno una laureata in ingegneria, invece, fu un disastro. Signori, ero io a doverla correggere dal posto in quei pochi problemi di Geometria (ben presto abbandonati) che svolgeva alla lavagna. Era imbarazzante. Non dico altro.
Ora questa e' la mia esperienza e non mi va di dire che i docenti in Matematica e Fisica piu' scadenti siano gli ingegneri. Pero' esistono ottime ragioni per pensarlo, tra cui l'uso a dir poco quasi nullo di dimostrazioni nelle poche materie di Matematica che fanno nel loro percorso universitario.
I programmi di scuola sono cambiati con la riforma. I contenuti sono notevolmente aumentati e nei programmi viene esplicitata la voce "imparare a risolvere problemi", se aggiungi il fatto che al biennio, spesso, un unico insegnante si occupa sia di matematica che di fisica con 7 ore totali, puoi spiegarti come sia possibile che il fisico prediliga problemi legati alla fisica e il matematico quelli legati alla geometria. Veramente gli ingegneri non li avevo neanche presi in considerazione, in percentuale, almeno dalle mie parti, sono proprio pochi.
"@melia":
I programmi di scuola sono cambiati con la riforma. I contenuti sono notevolmente aumentati e nei programmi viene esplicitata la voce "imparare a risolvere problemi", se aggiungi il fatto che al biennio, spesso, un unico insegnante si occupa sia di matematica che di fisica con 7 ore totali, puoi spiegarti come sia possibile che il fisico prediliga problemi legati alla fisica e il matematico quelli legati alla geometria.
No, sinceramente non me lo spiego e ho anche riportato esempi tratti da esperienze che ho vissuto.
Un'altra cosa sulla quale non sono d'accordo in generale, comunque, e' che gli studenti di oggi sono meno preparati di quelli di ieri. A mio parere, e' una grossa menzogna affermarlo.
Ci sono parecchi ingegneri che insegnano nelle scuole. Io ne ho avuti due come insegnanti ed entrambi quasi deridevano il modo di fare dei matematici ritenendo inutili tantissime materie di Matematica che, a loro dire "sono ridondanze".
Una, quella di cui ho parlato, era davvero imbarazzante. Un altro era bravino, ma niente di eccezionale (ed era questo che derideva di piu' i matematici).
Anch'io ti sto parlando di esperienze personali, ovviamente abbiamo bazzicato ambienti diversi o in periodi diversi. Comunque dopo la riforma nelle scuole superiori le cose sono molto cambiate.
Per quanto riguarda la preparazione penso che gli studenti bravi siano più preparati di quelli di 10-15 anni fa, mentre lo studente medio lo è di meno, colpa tutto il lavoro di inclusione che spesso viene applicato in modo errato: i presidi premono perché non ci siano bocciature, anche di fronte a situazioni penose.
Per quanto riguarda la preparazione penso che gli studenti bravi siano più preparati di quelli di 10-15 anni fa, mentre lo studente medio lo è di meno, colpa tutto il lavoro di inclusione che spesso viene applicato in modo errato: i presidi premono perché non ci siano bocciature, anche di fronte a situazioni penose.
"@melia":
Anch'io ti sto parlando di esperienze personali, ovviamente abbiamo bazzicato ambienti diversi o in periodi diversi. Comunque dopo la riforma nelle scuole superiori le cose sono molto cambiate.
Per quanto riguarda la preparazione penso che gli studenti bravi siano più preparati di quelli di 10-15 anni fa, mentre lo studente medio lo è di meno, colpa tutto il lavoro di inclusione che spesso viene applicato in modo errato: i presidi premono perché non ci siano bocciature, anche di fronte a situazioni penose.
Io a scuola finora ci sono stato da studente.
Nella mia esperienza di professori laureati in Fisica, insegnanti di Matematica, non ne ho avuti. Avevo professori di Fisica che insegnavano Fisica ed erano (a parte una) eccellenti professori, i quali spesso richiedevano parecchio rigore matematico. Poi ho avuto insegnanti di Fisica e Matematica laureati in Matematica ed erano bravi anche loro, sebbene in Fisica notavo qualche tentennamento. Infine ho avuto professori laureati in ingegneria ed erano pessimi a parte un solo caso il quale, pero', si faceva beffe dei matematici.
Ho avuto anche professori laureati in Biologia che insegnavano Chimica e Geografia Astronomica che erano un orrore, ma su questo stendiamo un velo pietoso.
Per quanto riguarda il discorso scuola: secondo me e' proprio come dici tu. Adesso i ragazzi bravi sono molto bravi, ma magari la media e' leggermente piu' bassa tra quelli meno bravi. C'e' da dire che adesso ci sono molti piu' studenti di prima e molti piu' indirizzi quindi anche qui ci andrei cauto a fare paragoni.
Ma, mediamente, a mio avviso uno studente medio di oggi ha molte piu' competenze di uno studente "di ieri".
Anche, forse, per la facilita' con cui si puo' avere oggi accesso alle risorse scolastiche (internet tra le tante).
Sul discorso bocciature.
Secondo me bocciare uno studente, nel senso di costringerlo a ripetere l'anno scolastico, e' inutile e dannoso. Sarebbe meglio invece cambiare l'impostazione di base, facendo in modo che i ragazzi possano personalizzare parte del loro curriculum scolastico e, coloro che rimangono indietro nelle materie di base e conoscenze basilari, abbiano in piu' esami integrativi i quali, se non vengono superati, debbono essere annotati nell'attestato finale.
Cosi', ho dato una idea generale.
Ovviamente e' una idea personale la quale potrebbe benissimo essere sbagliata ma che, in parte o forse totalmente, risolverebbe il problema che tu denunci secondo cui gli studenti vengono promossi senza filtrare tra quelli piu' competenti e quelli meno.
E' chiaro che nel mio discorso i bulli/antisociali devono essere preventivamente messi in una sorta di "riformatorio" a parte che gli insegni la disciplina, non per forza allontanandoli dalla parte "buona" della classe ma de facto forzandoli ad attuare comportamenti virtuosi come, ad esempio, pulire la classe, svolgere attivita' giornaliere sociali che, permetterebbero a questi ragazzi, una riformazione di abilita' sociali piu' funzionali (magari anche con insegnanti integrati con adeguata formazione) e magari costringendoli ad una minore permanenza nell'ambiente familiare, spesso fonte di tali disagi nei giovani (quando si verificano).
Essenzialmente il fatto è questo, ripulendo il discorso da altre "impurità": c'è una tendenza pericolosa a parer mio ed è quella di snobbare l'aspetto più puro e dimostrativo per far vedere le applicazioni alla realtà. Non a caso ho tirato in ballo la geometria euclidea, ampiamente tacciata di inutilità e di rindondanza. Inutile? Certamente. Rindondante? Ficcatelo. Sì, è inutile, ma non per questo da bollare in maniera dispregiativa. Con la geometria euclidea non ci mangio, non ci costruisco una sedia, non ci faccio un ponte. Ho avuto diverse occasioni in cui ho sostenuto la necessità di far leggere gli Elementi e di operarne con gli insegnanti di matematica una critica, allo stesso modo della Divina Commedia. Esagero? Non tanto, un pochino sì, ma mica tanto. È fattibile? Niente si ottiene senza fatica, ma sì. Il risultato? Gli Elementi sono il primo pilastro matematico nel senso moderno (a parte alcuni "errori", ma il pensiero matematico si è ssviluppato...) e uno studente potrà imparare un po' di più come si fa matematica. La matematica non interessa? Come per tre anni si è costretti a fare la Divina Commedia, non ci vedo nulla di male.
Ma, ci sono sempre dei "ma"... il ministero della pubblica (d)istruzione concepisce la scuola come una fabbrica di futuri lavoratori e da qui i tagli a destra e manca. Siccome questo non basta, i matematici sono una specie a rischio di estinzione. E riempiamo i buchi con fisici e ingegneri. Sì, saranno anche bravi a trasmettere dei contenuti, ma per la loro formazione non trasmetteranno una cosa ben più importante, la sensibilità. Anzi, come ha detto gmorrk, seppur bravi tra questi ve ne sono alcuni che sviliscono - facciamo: violentano - la matematica.
Ma, ci sono sempre dei "ma"... il ministero della pubblica (d)istruzione concepisce la scuola come una fabbrica di futuri lavoratori e da qui i tagli a destra e manca. Siccome questo non basta, i matematici sono una specie a rischio di estinzione. E riempiamo i buchi con fisici e ingegneri. Sì, saranno anche bravi a trasmettere dei contenuti, ma per la loro formazione non trasmetteranno una cosa ben più importante, la sensibilità. Anzi, come ha detto gmorrk, seppur bravi tra questi ve ne sono alcuni che sviliscono - facciamo: violentano - la matematica.
Be', io sono un fisico (futuro) e quindi un po' tendo a difendere la mia categoria, sebbene io soffra particolarmente la classificazione delle persone in categorie.
...
...
Ritengo che la distinzione in categorie sia essa stessa violenza all'intelletto. Esistono al mondo diversi tipi di persone e siamo tutti diversi. Tuttavia ci sono anche le persone curiose e appassionate di sapere. Poi ci sono le altre, che fanno del sapere il mantello di saccenza con il quale coprirsi nel pungente soffio artico della bruttezza e grettezza del mondo composto da fiumi di teste ripiene di preconcetti. Aride menti pronte ad incasellare qualunque cosa e restii a soffermarsi sull'importanza delle poche cose essenziali. Dunque ha senso porsi il problema di colui che in un'aula di giovini audaci si compiace delle proprie conoscenze, al pari di un pastore che vanta sul gregge di pecore la possessione del bastone?
Esistono persone che brillano di fame di conoscenza le quali si entusiasmano e fanno entusiasmare i propri ragazzi. Che un fisico si diletti in letture di Logica Fuzzy o si nutra nelle ore notturne dei capolavori della Logica Matematica al pari di un analista che non ha smesso di chiedersi che senso abbia la Fisica Quantistica. Questo non deve stupire.
Poi esistono le persone morte, da elettroencefalogramma piatto, le quali trascinano con se' quel grezzume di ridicola consistenza nei loro risultati universitari raggiunti i quali credono attestino una loro validita' intrinseca immutabile.
In questa coppia di estremi esiste un continuum di variabilita' per la quale la definizione di una quantita' numerabile di categorie di persone e' del tutto inutile e senza senso.
Per chi questo spettro continuo lo vede. Per chi lo sente, per chi lo respira.
Sulla Geometria Euclidea: secondo me e' utilissima, anzi. La gente comune la usa tutti i giorni, ma non se ne rende conto.
...
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Ritengo che la distinzione in categorie sia essa stessa violenza all'intelletto. Esistono al mondo diversi tipi di persone e siamo tutti diversi. Tuttavia ci sono anche le persone curiose e appassionate di sapere. Poi ci sono le altre, che fanno del sapere il mantello di saccenza con il quale coprirsi nel pungente soffio artico della bruttezza e grettezza del mondo composto da fiumi di teste ripiene di preconcetti. Aride menti pronte ad incasellare qualunque cosa e restii a soffermarsi sull'importanza delle poche cose essenziali. Dunque ha senso porsi il problema di colui che in un'aula di giovini audaci si compiace delle proprie conoscenze, al pari di un pastore che vanta sul gregge di pecore la possessione del bastone?
Esistono persone che brillano di fame di conoscenza le quali si entusiasmano e fanno entusiasmare i propri ragazzi. Che un fisico si diletti in letture di Logica Fuzzy o si nutra nelle ore notturne dei capolavori della Logica Matematica al pari di un analista che non ha smesso di chiedersi che senso abbia la Fisica Quantistica. Questo non deve stupire.
Poi esistono le persone morte, da elettroencefalogramma piatto, le quali trascinano con se' quel grezzume di ridicola consistenza nei loro risultati universitari raggiunti i quali credono attestino una loro validita' intrinseca immutabile.
In questa coppia di estremi esiste un continuum di variabilita' per la quale la definizione di una quantita' numerabile di categorie di persone e' del tutto inutile e senza senso.
Per chi questo spettro continuo lo vede. Per chi lo sente, per chi lo respira.
Sulla Geometria Euclidea: secondo me e' utilissima, anzi. La gente comune la usa tutti i giorni, ma non se ne rende conto.
E riempiamo i buchi con fisici e ingegneri. Sì, saranno anche bravi a trasmettere dei contenuti, ma per la loro formazione non trasmetteranno una cosa ben più importante, la sensibilità. Anzi, come ha detto gmorrk, seppur bravi tra questi ve ne sono alcuni che sviliscono - facciamo: violentano - la matematica.
Per insegnare alle superiori (in particolare al biennio) non vedo come fisici e ingegneri possano "violentare" la matematica, visti anche gli argomenti che vengono trattati. Voglio dire, seguiranno il programma e faranno quanto scritto sul libro di testo, come farebbe qualsiasi collega laureato in matematica, non penso si mettano a semplificare differenziali.
Non li hai visti, allora. Ce ne sono alcuni che sono veramente bravi - che fanno acquisire i concetti agli alunni -, ma il punto è un'altro: la didattica. Un matematico come prof di mate sa destreggiarsi meglio, sa impartire dei contenuti, al punto da modificare quando serve l'approccio, "la via per arrivare a...". Un fisico fa matematica perché gli serve per le sue equazioni, un ingegnere lo fa per costruire i ponti. Punto. O no? Tanto che un fisico o un ingegnere ricorre molte volte a frasi del tipo "Vedrete in seguito con i limiti come si fanno", "Non abbiamo al momento gli strumenti adatti per...", ... Di fronte a domande innocenti - e ce ne sono... - ci si può bloccare. E come la affronti? Può sembrare una sottigliezza, ma è importante. E da come le affronti, i risultati si vedono...
Poi ci sono quelli che insegnando matematica, la snobbano "I matematici non fanno un c****, sono dei buontemponi, che farebbero meglio a trovarsi un lavoro". Fidati che cose del genere hanno un impatto brutale. "Cosa fai dopo?" "Matematica." "E che c**** fa un matematico? Serve più un fisico o un ingegnere che la applicano per costruirmi la tv e la casa." E tu cosa vorresti rispondere?
Così come una prof di latino insegna il latino non stando a dire che il latino è utile, non vedo perché un prof di mate debba dire che qualcosa serve per fare qualcos'altro di pratico. Si lamentano che il latino non serve? Non farebbero meglio a rimpiazzarlo con um'altra lingua, magari viva? Facciamo pure. Gli Elementi a cosa mi servono? A niente.
Poi ci sono quelli che insegnando matematica, la snobbano "I matematici non fanno un c****, sono dei buontemponi, che farebbero meglio a trovarsi un lavoro". Fidati che cose del genere hanno un impatto brutale. "Cosa fai dopo?" "Matematica." "E che c**** fa un matematico? Serve più un fisico o un ingegnere che la applicano per costruirmi la tv e la casa." E tu cosa vorresti rispondere?
Così come una prof di latino insegna il latino non stando a dire che il latino è utile, non vedo perché un prof di mate debba dire che qualcosa serve per fare qualcos'altro di pratico. Si lamentano che il latino non serve? Non farebbero meglio a rimpiazzarlo con um'altra lingua, magari viva? Facciamo pure. Gli Elementi a cosa mi servono? A niente.