Come farmi pagare per dare e correggere esercizi a distanza
Do ripetizioni (a proposito, ci tengo a precisare che le dichiaro), e riguardo uno studente ho considerato che per lui fosse bene fare esercizi da solo. Così attualmente, oltre alle ripetizioni settimanali, ogni giorno gli assegno degli esercizi via email, lui mi passa quelli del giorni prima, glieli correggo e glieli invio corretti.
Ovviamente scelgo gli esercizi con molta cura: alcuni li invento, altri li prendo dal suo libro di testo, a seconda dei suoi punti deboli.
Non mi sono ancora fatto pagare per questa cosa perché non ho idea di come fare.
Stavo pensano da chiedere un compenso fisso al giorno, ma ci sarebbe un conflitto di interessi da parte mia. Ci sono esercizi più facili da correggere e più difficili da correggere; potrei assegnarli in modo più oculato o meno oculato; potrei assegnarli sempre dal libro invece che inventarli quando serve. Inoltre ho appena deciso di dargliene di meno al giorno (sempre perché penso sia bene per lui).
Quindi il pagamento in base a cosa lo posso chiedere?
Scrivendo il post mi è appena venuta un'idea. Posso chiedere un compenso a tempo.
Per una settimana potrei tenere conto del tempo che ci dedico, decido un prezzo orario e calcolo quanto sarebbe costato. Dico al cliente che mi farò pagare a tempo e che ad esempio questa settimana sarebbe costato X.
Non penso che gli darei mai delle "sorprese" in termini di costi, ma se una volta arrivassi e chiedessi troppo, per me possono anche rifiutarsi e interrompere il rapporto.
Così il mio conflitto d'interessi è risolto: se dò esercizi che costano meno fatica per me vengo anche pagato di meno, e viceversa.
Ovviamente scelgo gli esercizi con molta cura: alcuni li invento, altri li prendo dal suo libro di testo, a seconda dei suoi punti deboli.
Non mi sono ancora fatto pagare per questa cosa perché non ho idea di come fare.
Stavo pensano da chiedere un compenso fisso al giorno, ma ci sarebbe un conflitto di interessi da parte mia. Ci sono esercizi più facili da correggere e più difficili da correggere; potrei assegnarli in modo più oculato o meno oculato; potrei assegnarli sempre dal libro invece che inventarli quando serve. Inoltre ho appena deciso di dargliene di meno al giorno (sempre perché penso sia bene per lui).
Quindi il pagamento in base a cosa lo posso chiedere?
Scrivendo il post mi è appena venuta un'idea. Posso chiedere un compenso a tempo.
Per una settimana potrei tenere conto del tempo che ci dedico, decido un prezzo orario e calcolo quanto sarebbe costato. Dico al cliente che mi farò pagare a tempo e che ad esempio questa settimana sarebbe costato X.
Non penso che gli darei mai delle "sorprese" in termini di costi, ma se una volta arrivassi e chiedessi troppo, per me possono anche rifiutarsi e interrompere il rapporto.
Così il mio conflitto d'interessi è risolto: se dò esercizi che costano meno fatica per me vengo anche pagato di meno, e viceversa.
Risposte
Quando, illo tempore, facevo ripetizioni mi sono sempre fatta pagare a ore.
Si ma il mio problema è che, col lavoro a distanza, cosa ne sanno del tempo che ho impiegato?
Alla fine ho deciso che farò così: se incontro il cliente il giorno X, qualche giorno prima (il giorno Y) gli mando un resoconto di cosa ho fatto dal giorno Y–6 al giorno Y, e quello che sarebbe costato, lo chiedo come pagamento per assegnare e correggere gli esercizi dal giorno X+1 al giorno X+6.
Così possiamo tutti dormire sonni tranquilli, e se una volta decidono di non comprare l'assistenza per la settimana successiva pazienza.
Alla fine ho deciso che farò così: se incontro il cliente il giorno X, qualche giorno prima (il giorno Y) gli mando un resoconto di cosa ho fatto dal giorno Y–6 al giorno Y, e quello che sarebbe costato, lo chiedo come pagamento per assegnare e correggere gli esercizi dal giorno X+1 al giorno X+6.
Così possiamo tutti dormire sonni tranquilli, e se una volta decidono di non comprare l'assistenza per la settimana successiva pazienza.