Aiuto!!!

Cheguevilla
Ciao a tutti, io sono un ragazzo di 23 anni che da ripetizioni ai suoi compagni di università (economia).
Ho un piccolo problema; mi è capitata una ragazza che non ha praticamente nessuna conoscenza di matematica (difficoltà a risolvere equazioni anche di 1 grado, mancanza dei concetti fondamentali). Ovviamente, per laurearsi, ha bisogno di passare l'esame di matematica, ma il problema è che sarebbe necessario che io le spiegassi quasi tutto il programma di 5 anni di liceo in un mese e mezzo. Credo che sia pressochè impossibile. Ho pensato che la soluzione migliore sia stimolarla verso la materia e, spiegandole i concetti fondamentali, fare in modo che riesca da sola a comprendere i passaggi logici e le congetture necessarie per passare l'esame. Sfortunatamente, il nostro esame è decisamente atipico, poichè il nostro professore utilizza funzioni particolari, serie di Fourier (molto elementari, e di cui chiede solo il disegno o poco più), algebra lineare e geometria vettoriale. Io penso di essere tranquillamente in grado di spiegarle il tutto, ma temo sia necessario ben più di un anno... Lei per contro non ha interesse nello studio della matematica, ma ritiene lo stesso fine al solo superamento dell'esame. Inoltre è demoralizzata per via degli insuccessi. Io ho provato a spiegarle che le mancano le basi e che sto cercando di costruirle con lei, ma posso capire come si sente...
Qualcuno mi saprebbe suggerire come stimolarla allo studio individuale, convincerla a trovare interesse nella matematica e piacere nello studio?
Personalmente trovo che sia una ragazza con delle discrete capacità, ma a cui non è mai stato insegnato alcunché di matematica.
Grazie a tutti!!!

Risposte
Camillo
Forse chiedi troppo : trovare piacere nello studio etc. se uno non ce l'ha , è difficile che lo trovi.
Certo il caso che ti è capitato è molto difficile.
Io ho seguito(con successo) un ragazzo che non aveva molte basi di matematica a causa degli studi che aveva fatto.
Non conosceva ne' geometria analitica ne' trigonometria e men che meno ovviamente analisi I .
Ho impostato e svolto con lui un "corso" ( condensato in un mese e mezzo : molto intenso quindi) scegliendo solo gli argomenti strettamente necessari per arrivare a svolgere strettamente quello che era il suo programma di Matematica I .
Nello stabilire questo " programma" mi sono fatto aiutare dalla dispensa che conteneva i testi d'esame degli ultimi 2 anni e ho guardato quali fossero gli argomenti toccati più frequentemente e li ho sviluppati con lui adeguatamente: certe parti del programma che non erano mai state toccate allo scritto le ho saltate( certo è un rischio).
Superato lo scritto ci siamo dedicati alla preparazione per l'orale, limitandoci alle definizioni e alle dimostrazioni (indicate nel programma ) che potevano essere chieste all'orale e poco più ( il tempo stringeva).Per rendermi conto di cosa il prof richiedesse all'orale sono stato a sentire alcuni orali.
Ce l'ha fatta : devo dire che il ragazzo, anche se con poche conoscenze matematiche dovute al tipo di scuola fatta, era però assai ricettivo e specialmente era molto determinato a superare l'esame(senza di quello non si poteva laureare).
So che parecchi saranno scandalizzati da quanto da me detto sopra nel senso che la preparazione che ho cercato di dare è stata puramente strumentale al passaggio dell'esame e poco più.
Comunque, e questo è stato di grande soddisfazione per me e per lo studente, l'obbiettivo è stato raggiunto.
Certo il tuo caso mi sembra ancora più impegnativo.
In conclusione il consiglio che ti do' è quello di preparare tu un programma degli argomenti da svolgere in funzione di quello che viene richiesto e di assegnare sempre dei compiti da fare a casa e controllarli insieme la volta successiva: vale più un esercizio fatto da solo che 10 fatti insieme.
Auguri
Camillo

WonderP1
citazione:

Ce l'ha fatta : devo dire che il ragazzo, anche se con poche conoscenze matematiche dovute al tipo di scuola fatta, era però assai ricettivo e specialmente era molto determinato a superare l'esame(senza di quello non si poteva laureare).



Penso che questa sia una grossa differenza tra il tuo caso e quello di cheguevilla. Trovo giustissimo quello che ha scritto camillo (tranne gli auguri finali! Si dice "in bocca al lupo!"). A parte le battute speudo-scaramantiche, mi sono trovato anche io a dover avvicinare alla matematica delle persone che la odiavano. Ovviamente non sempre è andato bene. Io cercavo di ridare loro la fiducia nei loro mezzi e capacità. Spesso queste cose si trovano sotto un grosso strato di pessimismo e chisura nei confronti della matematica. Io proponevo dei giochetti matematici (magari furoi dalle ore di lezione) del tipo quelli che trovi anche qui nelle gare di matematicamente. Partivo dai più facili, mettendo ben in risalto che erano problemi A LIVELLO NAZIONALE, magari con qualcuno senza conti ma con disegni, oppure di geometria, insomma qualche cosa di visivo.
Tutto ciò però dubito che ti possa servire, io avevo molto tempo e non c'era l'oppressione di un esame imminente da superare, ma magari ogni tanto butta lì in po' di "divertimento matematico".

In bocca al lupo!

WonderP.

Sk_Anonymous
L'errore l'ha commesso la ragazza nel pensare
di poter condensare ( e quel che peggio, imparare)
la materia di 5 o 6 anni in un mese e mezzo.
E' la prova evidente che questa "sventurata"
(matematicamente parlando,ovviamente) e' agli
antipodi rispetto alla matematica.
Credo che non ci sia nulla da fare:faccio il
mio "in bocca al lupo" non a lei ma a cheguevilla
affinche' possa trovare il modo.... di lasciar perdere.
karl.

Principe2
concordo con Karl: impresa disperata!! d'altra parte, se questa ragazza non sa fare manco le equazioni di primo grado, non è possibile neanche affascinarla con qualche argomento per fargli venire la voglia di studiare... sarebbe come far leggere Leopardi ad uno che non sa la grammatica italiana..

ciao, ubermensch

Camillo
Vale la pena comunque di tentare, ma bisogna preventivare ben più di un mese e mezzo.

WonderP1
Sono anche questa volta d'accordo con camillo. Penso anche io che 1,5 mesi siano pochi e vedo l'impresa disperata, ma tentar non nuoce (non ti porta via molto tempo, vero?). Comunque io non me la sentirei di abbandonarla nello studio.

WonderP.

Sk_Anonymous
Posso sembrare un po' cinico, ma secondo me se veramente ci tiene, può cavarsela da sola; tentare di insegnarle 5 anni di liceo in 1 mese e mezzo e' impossibile; qualcosa poi deve aver fatto, altrimenti non sarebbe diplomata.

Volere e' potere; la Matematica è difficile, ma chiunque e' in grado di comprenderla e usarla, a qualsiasi livello. Basta volerlo veramente.
Putroppo non e' possibile insegnare a volere.

Luca.

Camillo
No, non penso proprio che se la possa cavare da sola: se mancano le basi in maniera grave, come sembrerebbe, qualunque libro di matematica prenda in mano , non lo comprenderebbe in quanto parla una lingua sconosciuta.A questo punto temo che la volontà non basti.
Bisogna che qualcuno la prenda per mano(matematicamente parlando ) e la accompagni in tutto l'iter necessario, iniziando dalle nozioni di terza media: è lì infatti, secondo me che incominciano molte incomprensioni e problemi nei riguardi della matematica.
Tempo necessario : non credo meno di 6 mesi .
A chi vorrà fare questa opera meritoria dò un consiglio:
quando affronti un argomento nuovo, proponi all'inizio esercizi molto, molto facili e solo dopo che ha capito si può passare a esercizi più complessi fino ad arrivare a quelli del tipo e complessità richiesti per superare l'esame.

In bocca al lupo.
Camillo




Modificato da - camillo il 13/06/2004 17:50:05

Cheguevilla
Intanto vi ringrazio per l'attenzione e i suggerimenti.
Camillo mi ha dato conforto. Sono molto d'accordo sul tuo ultimo intervento; essendo allenatore di pallavolo, ho una breve esperienza nel campo dell'insegnamento e quindi ne traggo un vantaggio anche quando devo insegnare matematica. La differenza sostanziale è che le mie bimbe (oramai non sono più bimbe, hanno 16-18 anni :)) sono li perchè a loro piace la palla volo, questa ragazza è li perchè deve passare un esame, non di certo perchè le piace la matematica.
Comunque, di sicuro non mi sento di lasciarla sola a se stessa nello studio, perché so che nelle condizioni in cui è adesso, senza qualcuno che la segue da vicino passo dopo passo, si rassegnerebbe e rinuncerebbe a laurearsi perchè non potrebbe dare gli esami dell'area matematica.
Per WonderP, sono molto convinto di quello che dici, e credo che sia la cosa migliore quella di avvicinare i ragazzi alla matematica in maniera graduale e cercando di presentarla come un gioco. Ho capito a cosa ti riferisci, potrei usare alcuni quesiti del concorso o simili. Per quanto riguarda il mollare, per me sarà difficile, visto che non ricordo di essermi arreso da molti anni a questa parte...
Non mi sta prendendo molto, direi 4-6 ore a settimana, ma tenete presente che lei ora non sta studiando altro, poichè tutti gli esami delle aree non matematiche li ha già dati, e gli altri sono bloccati da matematica.
Luca, non so quale sia il tuo livello di conoscenza e preparazione in questo campo, ma credi che l'apprendimento della matematica sia diverso dall'apprendimento di qualsiasi altra cosa in generale? Io, penso al contrario di te, ritengo che sia assai più difficile. Se così non credi, prova ad imparare a giocare a pallavolo senza un allenatore, poi quando ne incontrerai uno, ti dirà che quello che hai imparato con la pallavolo non c'entra nulla...
Per il fatto che sia diplomata, ho acceso un nuovo topic di preoccupazioni...
Grazie ancora a tutti quanti.

Sk_Anonymous
La Matematica e' difficile, e chiunque cerca di sostenere il contrario non sa che cosa sia veramente la Matematica. Di conseguenza anche il suo appprendimento e' difficile.

Secondo me pero' se uno VUOLE veramente ottenere qualcosa, riesce, indipendentemente dalle condizioni in cui e'. Con questo non ho detto che la ragazza DEVE cavarsela da sola; ho solo detto che SE VUOLE, PUO' cavarsela da sola; e chiunque se vuole puo'. Personalmente ne sono convinto.

Luca.

Principe2
ehi cheguevilla.. non ho ben capito il paragone con la palla volo!! è più difficile imparare a giocare a pallavolo che imparare la matematica...!?!? bah... meno male che non gioco a palla volo allora!! forse non ci riuscirei...

"il dubbioso" ubermensch

Cheguevilla
No, il paragone con la pallavolo era inteso nel senso che, come per ogni cosa, l'apprendimento non può essere limitato a ciò che è scritto su un libro.
Le scuole esistono, esistono gli insegnanti, esistono gli allenatori...
Fortuna che l'apprendimento non avviene solo tramite lettura di libri vel similia, altrimenti perderei due lavori in uno!
Poi, il problema non è giocare a pallavolo - sapere la matematica; come nella matematica, nella pallavolo c'è chi invece di imparare quello che sanno gli altri, inventa una cosa nuova, per cui tutti a quel punto dobbiamo imparare da lui. Ma solo perchè lui riesce a fare quello che per noi prima era impossibile.
Resta che non ho mai conosciuto nessuno che abbia imparato qualcosa solo sui libri, senza averlo mai visto prima e senza nessuno che glielo spieghi.
Magari mi sbaglio...

Sk_Anonymous
Si, e' piu' diffcile imparare a giocare a pallavolo che imparare la Matematica.

Ciao, Luca.

Camillo
Avevo preparato questo testo qualche giorno fa : poi i ben noti problemi del Forum hanno bloccato tutto.
Forse è un po' superato, ma lo propongo lo stesso.

Io ho strutturato così il " programma di recupero":
*GEOMETRIA ANALITICA :
-coordinate cartesiane nel piano
-distanza tra 2 punti
-coordinate del punto medio di un segmento
-equazione della retta, coefficiente angolare
-rette parallele e perpendicolari
-fascio di rette per un punto
-retta per 2 punti
-distanza di un punto da una retta
-determinazione del punto di intersezione tra rette e in generale fra
curve
-Equazione della Circonferenza - rette tangenti, secanti, esterne alla crf.
-Parabola , iperbole , ellisse.

*ALGEBRA :
-equazioni e disequazioni algebriche di primo e di secondo grado
-fattorizzazioen di un polinomio ( regola di Ruffini)
-modulo-valore assoluto ( con abbondanza di esempi in quanto risulta -uno degli argomenti più ostici)-grafici relativi
-disequazioni irrazionali
-richiami sulle proprietà dei logaritmi, cambio di base
- equazioni/disequazioni esponenziali e logaritmiche (altro argomento ostico)-grafici relativi-introduzione del numero : e .

*TRIGONOMETRIA :
-angoli espressi in radianti e in gradi : formula di conversione
- cerchio trigonometrico -definizione delle funzioni trigonometriche ; funzioni periodiche
-grafici relativi
- identità trigonometrica fondamentale
-valori delle funzioni trigonometriche degli angoli associati e di angoli notevoli
-funzioni trigonometriche inverse
-semplici equazioni e disequazioni trigonometriche
-cenni su formule di addizione e sottrazione , duplicazione e bisezione.


A questo punto si è pronti per iniziare un corso di Matematica I.

Per iniziare un corso invece di Analisi I ( per le Facoltà di Matematica,Fisica o Ingegneria serve una base più completa ed approfondita).
ciao

Camillo

Principe2
ehi Luca... stai ubriaco??

Sk_Anonymous
Perche' ubriaco? Io proprio che bevo lo spumante a Natale e Capodanno, e basta?

Se ti riferisci alla pallavolo, si', secondo me e' piu' facile imparare bene la Matematica piuttosto che imparare a giocare bene a pallavolo: le capacità per imparare la Matematica le abbiamo tutti; le attitudini per diventare bravi pallavolisti non le abbiamo tutti.

Ciao, Luca.

Principe2
non credo che tutti abbiano le capacità per diventare bravi matematici... anche nella mia finora breve esperienza universitaria, incontro persone che magari si impegnano, ma per "vedere" le cose, ci vuole classe, qualcosa in più.. che, credo, sono davvero pochi ad avere.. sempre per la mia modesta esperienza sono portato a credere che la matematica sia qualcosa di elitario che può essere affrontata, seriamente, solo da poche persone..
e non credo affatto che imparare a giocare a pallavolo sia più difficile che fare della buona matematica... non potrei crederlo!!... sarebbe una grande sconfitta per l'umanità..

ciao, ubermensch

p.s. Vai Cassano!!

Sk_Anonymous
Il problema e' che poche persone vogliono essere bravi matematici; ma chi lo vuole seriamente lo diventa.
Ti faccio l'analogia con il computer: la cosa importante e' avere l'hardware abbastanza potente, in modo da poter montare un software adeguato. Ecco: l'hardware lo abbiamo tutti, tutti siamo intelligenti, ed il gene della matematica non esiste. Le capacità che ci connsentono di fare matematica le abbiamo tutti. Sta poi a noi montare sul nostro cervello il software correttamente.
L'hardware per giocare a pallavolo non lo abbiamo tutti: avere un certo fisico e' una questione anche ereditaria; per cui se uno e' negato per natura, per lui sarà molto piu' difficile imparare a giocare a pallavolo bene.
Ritengo poi non sia una sconfitta per l'umanita': anzi, molto meglio che tutti potrebbero imparare la Matematica! Peccato solo che la maggior parte non la conoscano. Ma ripeto: e' come un computer che potrebbe supportare un programma, ma il programma non e' stato montato.

Ciao, Luca.

Principe2
non sono tanto d'accordo Luca.. per fare un esempio, qualche anno fa c'era un giocatore dell'NBA alto 1,61... nello sport, come nella matematica, ed in tutte le cose, ci vuole impegno, costanza e, soprattutto, talento... dovremmo chiederci se il talento matematico è più o meno comune di quello sportivo... io credo di no: sia per la particolare situazione sociale (dove sono pochissimi che si occupano di matematica) sia perchè deve essere qualcosa di puro, di incontaminato... e, quando mi guardo intorno, vedo ben poco di puro e incontaminato...

ciao, ubermensch

p.s. forse sono deliri di un "idealista matematico"... bah..

Sk_Anonymous
Sono d'accordo che ci vuole impegno e costanza; non credo invece che esista il talento in Matematica, ma credo che esista il talento sportivo. Questo pero' e' soggettivo, non voglio imporre a nessuno cio' in cui credo.

Ciao, Luca.

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.