La Casta

Lorenzo Pantieri
La matematica non c'entra, ma a volte sul forum si parla di politica...

Consiglio questo best-seller: sono convinto che fra voi ci sono molti (soprattutto giovani) di destra e di sinistra, che talvolta considerano "nemici" gli "avversari". Per me, dopo averlo letto, i fan della sinistra saranno un po' meno "di sinistra", i fan della destra un po' meno "di destra".

Non è poco, IMHO.

Mi scuso per l'OT.

Risposte
zorn1
E' la cultura che si è voluta diffondere dello scontro tra demoni e angeli (a seconda dei due punti di vista) ma in realtà è tutto un magna magna...

Lorenzo Pantieri
"zorn":
E' la cultura che si è voluta diffondere dello scontro tra demoni e angeli (a seconda dei due punti di vista) ma in realtà è tutto un magna magna...

Già, è proprio questo il punto!

Cheguevilla
Per me, dopo averlo letto, i fan della sinistra saranno un po' meno "di sinistra", i fan della destra un po' meno "di destra".
La casta esiste perchè esistono i fan.
Negli altri paesi europei, la "casta" non è un problema.
Sarà solo un caso o ci sarà qualche ragione?

ntn2
@ Cheguevilla il link che hai indicato è molto ben fatto e pertinente, grazie;
tuttavia a me piace pensare che:


Il fatto che un andamento dei prezzi sia descrivibbile con una legge(formula) economica non significhi che debba solo per questo essere subito o accettato come il miglior esito possibile.

Senza negarne l' esistenza l' Economia è un sapere non un dovere ne tantomeno un insieme di regole che riferito alle loro conseguenza sociali, gli uomini si sono dati con coscienza e volontà.

Forse quel ministro conosce e conosceva fin d' allora la legge della convergenza dei prezzi in regime concorrenziale ed anche quella della domanda e dell' offerta, ma si domandava se fosse in accordo anche con le aspettative della Società Umana oltre a quelle del mondo dell' Economia.

E di questo mondo dell' Economia, la Cultura di base, oggi diffusa tra strati sempre maggiori di popolazione,
non dovrebbe trascurare la conoscenza e le riflessioni globali relative al suo nascere agli inizi delle socializzazioni ed organizzazzioni umane, per isolarne i confini e tentare di scorgere le divergenze dalla condizione ottimale per l' essere umano ed il suo vivere collettivo.

sono stato lungo spero non noioso, ma questo è per mè forse l' origine di tante incomprensioni e "malanni"

Cheguevilla
Il fatto che un andamento dei prezzi sia descrivibbile con una legge(formula) economica non significhi che debba solo per questo essere subito o accettato come il miglior esito possibile.
Conoscere la causa è un primo passo indispensabile.

Senza negarne l' esistenza l' Economia è un sapere non un dovere ne tantomeno un insieme di regole che riferito alle loro conseguenza sociali, gli uomini si sono dati con coscienza e volontà.
Insomma. L'economia è come la fisica sotto questo aspetto. Le sue regole funzionano anche se non sono note agli agenti economici. L'economia come scienza si preoccupa di comprendere ed interpretare queste leggi, per poi poter interagire con l'universo a disposizione e adattarlo alle proprie esigenze.
Tuttavia, prova a pensare a cosa succederebbe se un fisico o un chimico miscelasse sostanze senza sapere granché sulla loro natura e sul loro possibile risultato.
Non capisco perchè molti pensino di conoscere l'economia più della fisica o della chimica.

Sk_Anonymous
Insomma. L'economia è come la fisica sotto questo aspetto.

Uguale proprio!
L'intervento di ntn mi sembra che adotti un po' più di buon senso, si vede che non ha studiato economia e le sue famose """leggi""" deterministiche, simili a quelle delle fisica ( :cry: ), che accadono anche se nessuno se ne accorge (doppio :cry: ).

Fioravante Patrone1
"Gratis!":
Insomma. L'economia è come la fisica sotto questo aspetto.

Uguale proprio!
L'intervento di ntn mi sembra che adotti un po' più di buon senso, si vede che non ha studiato economia e le sue famose """leggi""" deterministiche, simili a quelle delle fisica ( :cry: ), che accadono anche se nessuno se ne accorge (doppio :cry: ).


Cheguevilla ha detto:
L'economia è come la fisica sotto questo aspetto. Le sue regole funzionano anche se non sono note agli agenti economici.

Penso che chiunque possa capire cosa intendeva. Se ti cade una incudine sulla testa, ti fa la bua. Anche se non hai la laurea in fisica. Lo stesso vale per l'economia. Se uno governo, o un commerciante, o un finanziere d'assalto, si comporta così e cosà, indipendentemente dal fatto che lui conosca più o meno bene l'economia, i suoi atti determineranno delle conseguenze cosiddette economiche.

Non vedo che senso abbia fare della polemica fine a se stessa, stravolgendo quello che un altro ha scritto.

ntn2
Su una cosa deve essere inutile discutere " niente polemica" mai non sarebbe costruttiva e non sarebbe una discussione da forum, ovvio?

Chiarito questo, quello su cui desideravo confrontarmi, approfittando della presenza nella discussioni dei chi ha studiato e si occupa professionalmente di Economia è il diverso modo con cui dobbiamo interagire con le leggi economiche e con quelle degli ambiti scientifico matematici.

Intendo chimica fisica ingegneria in genere, e biologia medicina anche se in queste ultime due la differente valenza dello strumento della dimostrazione crea degli ambiti di validità meno costanti nello spazio e nel tempo.

A mio avviso una legge di una materia Scientifico matematica và consciuta ed usata, occorre tenerne conto ogni volta che essa entra in gioco nelle attività umane, và accettata, non avrebbe senso confutarla solo perchè le sue conseguenze non ci fanno comodo, possimo però cercare di annullare le conseguenze limitatamente al sistema di cui ci occupiamo, magari combinandone altre per realizzare una contro misura. ma ad esempio dire che le leggi sull' andamnto dell' Entropia Termica sono ingiuste e contrarie al buon andamento del mondo mi sembra inutile prima che sbagliato.
E questo perchè siamo ospiti del cosmo che non è opera dell' Uomo, diversamente :

l' Universo Economico non solo nasce dopo l' uomo ma è frutto della catena storica delle sue scelte piu' o meno consapevoli. Quando una di queste leggi economiche successive sovvertono con le loro conseguenze gli obbiettivi di prosperità e benessere collettivo perchè accettarle passivamente? Quindi una legge della domada e dell' offerta, o la remunerazione del capitale non dovrebbe ne essere bandita in quanto tale ne sempre accettata come ineluttabile o peggio sempre Giusta,( nel senso di ottimale).

quanto sopre è soggettivo, ridondante e male espresso confido in Voi.

Cordialità

ntn2
Scusate ho iniziato a scrivere prima del pst di Sergio, se serve tenetene conto, soprattutto Sergio.

sono lungo a scrivere quasi quanto ad imparare, quando ci riesco!

Fioravante Patrone1
"Sergio":
Be', mi pare che si stia semplificando parecchio ;-)


interessante intervento, che condivido pienamente
solo che non capisco a chi ti riferisci dicendo che "si sta semplificando parecchio"

permettimi di usare un po' di "realismo da 4 soldi" e di ripetere quanto ho detto:
"Se ti cade una incudine sulla testa, ti fa la bua. Anche se non hai la laurea in fisica."
mi sbaglio?

non vedo cosa c'entri Kuhn
se poi vogliamo aprire un dibattito epistemico sulla natura delle "leggi della fisica", sugli aspetti sociali di consenso che loro sono immanenti, sui problemi di codifica-trasmissione-decodifica dei simboli con cui tali leggi vengono espresse e del significato che ne viene "carpito", si può fare

Cheguevilla
Credo che la risposta di Fioravante sia ancora più valida dopo il messaggio di Sergio.
Non parliamo di leggi della scienza, se non vi piace il termine, parliamo di rapporto causa-effetto.
Il non sapere cosa sia un'incudine, cosa sia la forza di gravità, come si comportino i trasmettitori della sensazione di dolore nel nostro organismo, se un'incudine ci cade sulla testa, al minimo, sentiamo dolore.
Spero che su questo siamo tutti d'accordo.
Nell'economia, succede la stessa cosa. Che qualcuno sappia o meno come funzioni il rapporto tra domanda e offerta, quello funziona in un certo modo.
Quanto al cartello, negare l'esistenza della convergenza dei prezzi sulla base dell'equilibrio domanda offerta, significa ipotizzare la presenza di cartelli in ogni mercato ad ogni turbativa dell'equilibrio. Mi sembra eccessivo.

Fioravante Patrone1
per fa prima, taglio e numero...
"Sergio":

1. Mi riferivo, aggiungendo una faccina, a chiunque parli di "leggi dell'economia".

2.
non vedo cosa c'entri Kuhn

Aiuta me a non pensare alle leggi delle scienze esatte come a immutabili leggi di natura.

3.
Più ci penso, meno questa mi sembra la sede adatta.



1. penso che Cheguevilla ti abbia sostanzialmente risposto.

2. "leggi delle scienze esatte come a immutabili leggi di natura" mammamia! Potrebbe essere carino e forse tranquillizzante, ma mi sa che tanto immutabili non sono (anche senza Kuhn tra i piedi!)

3. beh, siamo ultra off-topic. Possiamo continuare altrove e lasciare spazio a chi è interessato alla casta.

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