Poesia enigmatica
Ciao matematici e non!
Pubblico una mia produzione che cela un enigma :)
A voi svelarlo...
Tradens Simul Constantem Abscondita
"Il treno corre svelto, a muso duro,
qualcuno si fa strada nel vagone:
quatto piegato l'ombra si compone
e bruno si avvicina un volto scuro;
c'inquieta mentre parla nel mio sogno
annoverando diavoli e papesse,
che duellano strappandomi promesse
se il mio terror ne causerà il bisogno.
C'inquieta il suono d'urti e di catene
del treno nella steppa sì inquietante,
cinquanta miglia ancora sono tante.
L'ottobre che mi rivedrà ad Atene
annovera importante commissione:
settembre sigillava la missiva,
hanno versato ceralacca viva
tremando ricevetti la missione.
Duecentodue didracmi il ricompenso,
tremenda la mia voglia di rifiuto
e lotto con la pancia e sudo e sputo;
soqquadro dentro un cuore triste e denso.
Se i posteri vorran ricompensate
l'assidue mie fatiche e il freddo affanno,
li rosei panorami mi vedranno
nell'acqua trovar Elle, dea, mio vate.
Ma tremo per il ghiaccio e me ne pento.
Potrei aver mai lasciato Siracusa,
abbottonato alla mia calda musa
estremamente dolce sentimento.
Residue poche forze. Il freddo eccede.
Settembre lo spavento, ottobre il pianto.
Sono vetusti numeri soltanto.
C'inquieta questa lettera" - Archimede -
Pubblico una mia produzione che cela un enigma :)
A voi svelarlo...
Tradens Simul Constantem Abscondita
"Il treno corre svelto, a muso duro,
qualcuno si fa strada nel vagone:
quatto piegato l'ombra si compone
e bruno si avvicina un volto scuro;
c'inquieta mentre parla nel mio sogno
annoverando diavoli e papesse,
che duellano strappandomi promesse
se il mio terror ne causerà il bisogno.
C'inquieta il suono d'urti e di catene
del treno nella steppa sì inquietante,
cinquanta miglia ancora sono tante.
L'ottobre che mi rivedrà ad Atene
annovera importante commissione:
settembre sigillava la missiva,
hanno versato ceralacca viva
tremando ricevetti la missione.
Duecentodue didracmi il ricompenso,
tremenda la mia voglia di rifiuto
e lotto con la pancia e sudo e sputo;
soqquadro dentro un cuore triste e denso.
Se i posteri vorran ricompensate
l'assidue mie fatiche e il freddo affanno,
li rosei panorami mi vedranno
nell'acqua trovar Elle, dea, mio vate.
Ma tremo per il ghiaccio e me ne pento.
Potrei aver mai lasciato Siracusa,
abbottonato alla mia calda musa
estremamente dolce sentimento.
Residue poche forze. Il freddo eccede.
Settembre lo spavento, ottobre il pianto.
Sono vetusti numeri soltanto.
C'inquieta questa lettera" - Archimede -
Risposte
huauhahua stupendo...
nello spoiler ci sarà solo una lettera per farti capire che ho capito...dimmi se ho indovinato ehuehuehu xD








nello spoiler ci sarà solo una lettera per farti capire che ho capito...dimmi se ho indovinato ehuehuehu xD
La risposta nello spoiler è quasi corretta
diciamo che era abbastanza palese la costante protagonista del poemetto...
Il vero enigma però è un altro...
Voglio capire se hai capito dove ho incastonato la risposta...!

Il vero enigma però è un altro...
Voglio capire se hai capito dove ho incastonato la risposta...!

Ciao
Bravisssssimo!
You win!
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