Lanciare una moneta senza moneta, è possibile?
Può una persona reale effettivamente produrre un processo di Bernoulli con parametro \(1/2\), ovvero una successione di variabili aleatorie indipendenti \(X_1,X_2,X_3,\ldots\), dove per ogni \(k\) abbiamo \( X_k = 0 \) con probabilità \(1/2\) e \(X_k=1\) con probabilità \(1/2\) usando soltanto il proprio ragionamento?
Se una persona reale da sola non può, riescono due persone che collaborano?
Per produrre effettivamente intendo: una persona con una moneta riesce, infatti può lanciare la moneta \(20\) volte (testa = 0, croce =1) e ottenere:
0, 1, 0, 1, 0, 0, 0, 0, 0, 1, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 1, 1, 0, 0, ...
ma questa soluzione non è accettabile poiché la persona usa la moneta.
ps: Si ho lanciato davvero una moneta 20 volte
.
pps: Sebbene io abbia qualche idea, non ho una risposta.
Se una persona reale da sola non può, riescono due persone che collaborano?
Per produrre effettivamente intendo: una persona con una moneta riesce, infatti può lanciare la moneta \(20\) volte (testa = 0, croce =1) e ottenere:
0, 1, 0, 1, 0, 0, 0, 0, 0, 1, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 1, 1, 0, 0, ...
ma questa soluzione non è accettabile poiché la persona usa la moneta.
ps: Si ho lanciato davvero una moneta 20 volte

pps: Sebbene io abbia qualche idea, non ho una risposta.
Risposte
"3m0o":
Può una persona reale effettivamente produrre un processo di Bernoulli con parametro \(1/2\), ...
Non e' una domanda semplice e la risposta puo' dipendere da un'infinita' di fattori, come e' gia' stato fatto notare in vari commenti.
La prima risposta che si puo' dare e': no.
Le persone sono notoriamente poco capaci di generare un numero casuale.
Ad es. si chiede ad una persona di dire un numero a caso tra 1 e 100 e si ripete l'esperimento con 1.000.000 di persone, non si osserva affatto una distribuzione uniforme delle risposte. Ad esempio pochi diranno il numero 100 o 1, perche' nella nostra immaginazione un numero causale, per qualche motivo strano, non e' mai agli estremi. Sono stati fatto degli studi a riguardo che evidenziano questo fatto e in rete si trovano anche dei video simpatici a riguardo.
Il nocciolo della questione sta nel fatto se il cervello, mentre pensa ad un numero casuale, puo' accedere ad una sorgente di entropia.
Qualsiasi generatore di numeri casuali infatti deve fare acceso ad una sorgente di entropia, altrimenti non e' un generatore di numeri casuali. La certificazione di una macchina reale che produce numeri casuali sta essenzialmente nel certificare la sorgente di entropia.
Di solito, una macchina per le generazione di numeri casuali e' un microprocessore che usa la temperatura o il rumore termico come sorgente di entropia.
Ora, il cervello chiaramente e' sede di molti processi che sono delle buone sorgenti di entropia, ma il fatto a questo punto diventa quanto e in che modo il cervello puo' accedere a queste sorgenti di entropia e come puo' effettuare la misura di qualche parametro fisico, come ad es. il tempo o la temperatura, per effettuare una misura.