Qual è la migliore facoltà di Matematica in Italia?
Salve ho cercato nel forum mi pare non si siano fatte discussioni a riguardo.Domanda rivolta a tutti, studenti, docenti, laureandi..:
Qual è la migliore facoltà di Matematica in Italia?
Qual è la migliore facoltà di Matematica in Italia?
Risposte
In che corso di laurea hai preso triennale + specialistica?
Sarei davvero interessato a questa discussione....
Io ho gia' una laurea triennale + una laurea specialistica e vorrei iscrivermi ad una laurea specialistica in matematica. Purtroppo pur avendo ricevuto la lode sia nella triennale che nella specilistica, non posso iscrivermi alle scuole di eccellenza tipo normale, galileiana ecc in quanto supero chiaramente il limite di eta' imposto (cosa che trova abbastanza ingiusta...). Attualmente sto prendendo in considerazione le seguenti:
_Padova
_Ferrara
_Bologna
_Politecnico Milano - Ingegneria Matematica
_Statale Milano (ma e' quella che mi aggrada di meno)...
Tra queste cosa mi consigliate? Altre universita' di eccellenza?
Io ho gia' una laurea triennale + una laurea specialistica e vorrei iscrivermi ad una laurea specialistica in matematica. Purtroppo pur avendo ricevuto la lode sia nella triennale che nella specilistica, non posso iscrivermi alle scuole di eccellenza tipo normale, galileiana ecc in quanto supero chiaramente il limite di eta' imposto (cosa che trova abbastanza ingiusta...). Attualmente sto prendendo in considerazione le seguenti:
_Padova
_Ferrara
_Bologna
_Politecnico Milano - Ingegneria Matematica
_Statale Milano (ma e' quella che mi aggrada di meno)...
Tra queste cosa mi consigliate? Altre universita' di eccellenza?
"alvinlee88":
[...] e/o i prof non sono dell'idea che un 24 sia già un ottimo voto.
E io sinceramente spero che anche chi da un'esame non parta con l'idea di prendere 24, ritendendolo un "ottimo voto"... si dovrebbe sempre puntare il più in alto possibile, e capire che se si è lontani dal 30 probabilmente non si sono capite bene diverse cose (certo, può aver detto sfortuna, ma io sinceramente se prendo 23/24 a un esame per colpi di sfortuna lo ridò l'appello dopo)... tanto più che per svariate borse di studio bisogna tenere la media del 27, quindi sicuramente è molto impegnativa ma non impossibile da tenere.
"socio1985":
[...] ma si sa che basta un professore "sbadato" che per risparmiare tempo lascia l'orale come facoltativo e buona parte degli studenti impara a macchinetta le varie tipologia di esercizi e non si studia la teoria.
In genere, a meno che non si tratti di un esame "facile", aver capito bene la teoria è necessario per andare bene allo scritto. Se le dimostrazioni fatte non sono state capite si va spesso male, perchè alcuni meccanismi visti nelle dimostrazioni vanno applicati nelle dimostrazioni di esercizi scritti.
Poi, IMAO, è importante capire le dimostrazioni fatte ma ricordarsi ogni singola dimostrazione a memoria per l'orale è una cosa che non mi piace... per questo sono decisamente contro gli orali puramente teorici che chiedono dimostrazioni lunghe e noiose di 4/5 pagine.
si ho specificato questa cosa sui settori perché leggendo i post precedenti, qualcuno ha specificato che ci sono università che sono molto buone su alcuni settori in particolare, per esempio se nn ho capito male pavia è molto buona per l'analisi numerica...
comunque per le città è vero, sono molto diverse, soprattutto perchè io vivo a milano, ma stavo pensando di trasferirmi a pavia... e poi ho sentito dire che pavia è molto buona per le facoltà scientifiche...ma nn mi trasferirei se sapessi che qui ho una università migliore o che dà più possibilità...
comunque grazie per le dritte Leonardo89!
comunque per le città è vero, sono molto diverse, soprattutto perchè io vivo a milano, ma stavo pensando di trasferirmi a pavia... e poi ho sentito dire che pavia è molto buona per le facoltà scientifiche...ma nn mi trasferirei se sapessi che qui ho una università migliore o che dà più possibilità...
comunque grazie per le dritte Leonardo89!
"chica.91":
per scegliere adesso dovrò pur basarmi su qualcosa!
Da quel poco che ho capito a livello di triennale una università o è buona o no, indifferentemente dai settori. Aspetto comunque correzioni da chi ne sa di più.
Ti consiglierei, però, di scegliere anche in base a questioni non di studio: valuta la differenza tra le due città, per esempio: non penso che Milano e Pavia siano uguali, anzi.
nono... so bene che è tutto diverso da quello che si fa alle superiori...ma facendo un po' di orientamento universitario con docenti di matematica e visti anche i miei interessi al momento sono orientata verso questo settore...magari dopo due mesi di università cambierò idea...ma per scegliere adesso dovrò pur basarmi su qualcosa!
"chica.91":
tra i vari ambiti della matematica preferisco l'analisi matematica
Come fai a dirlo ora? Hai già studiato analisi, geometria, algebra (e chiedo scusa per tutti i settori non nominati della matematica

ciao a tutti...
io avrei bisogno di aiuto: mi servirebbe qualche informazione sul corso di laurea in matematica nelle università di milano e pavia.
io sono all'ultimo anno del liceo e sono in dubbio tra queste due università...
per darvi un'idea: tra i vari ambiti della matematica preferisco l'analisi matematica, e dopo l'università vorrei sicuramente insegnare e, se possibile, fare ricerca.
grazie mille!
io avrei bisogno di aiuto: mi servirebbe qualche informazione sul corso di laurea in matematica nelle università di milano e pavia.
io sono all'ultimo anno del liceo e sono in dubbio tra queste due università...
per darvi un'idea: tra i vari ambiti della matematica preferisco l'analisi matematica, e dopo l'università vorrei sicuramente insegnare e, se possibile, fare ricerca.
grazie mille!
"Steven":
Per farti capire, questo è stato il mio esame scritto di Analisi1 l'anno scorso
Anche questo è un segno dei tempi. Giudicate voi se in meglio o in peggio...
20 e passa anni fa ad analisi1 (annuale, si studiava sul Rudin, sul Landau, giusto per citarne qualcuno, niente compitini intermedi, e si dovevano portare all'orale le dimostrazioni del 90% dei teoremi visti, a partire dalla costruzione assiomatica dei campi numerici, fino a tutta la teoria delle funzioni reali di variabile reale, serie di funzioni e combinatoria compresi) si avevano 10 esercizi da fare in un ora, senza dubbio più tosti di quelli del tuo tde, e con richiami teorici "pesanti".
Questo era il pre-scritto. Con 7 perfetti su 10 ti fermavi lì a fare lo scritto. Il giorno dopo o, se era venerdì, il lunedì (wow), l'orale. Una bell'oretta di dimostrazioni.
Già, segno dei tempi, con tutte le conseguenze del caso.
Proverò a scavare nella libreria e trovare i temi d'esame... così ve li posto... per conoscenza.
Ritorno al topic. Senza dubbio c'è un'enorme differenza di insegnamenti e valutazioni tra le varie sedi.
Personalmente mi auguro che da parte degli studenti ci sia "attività", nel senso di partecipazione attiva al lavoro, passione, interesse, voglia di sperimentare, provare, applicare.
E umiltà, e rispetto per il lavoro degli altri. Ci sono un sacco di "primedonne" (parola orrenda, detta da una donna, ma al momento non trovo un sinonimo altrettanto efficace) che solo per il fatto di essere iscritti a matematica se ne riempiono la bocca, ma se scavi un attimo di "sostanza" non ne trovi.
Nelle università del Nord Europa lo spirito collaborativo è sempre stato notevole, e la competizione all'interno delle università americane tipica degli anni 90 adesso sta finalmente trasformandosi in questo senso. Ci sono gruppi di sviluppo veramente notevoli in giro per il mondo, noi italiani stiamo volando a livello sempre più basso dal punto di vista formativo, e stiamo già iniziando a vedere e pagare i danni.
Io dico sempre che la Matematica è uno slow-food, non un McDonald's. E chi ama la matematica e apprezza il buon cibo spero che possa capire il senso della mia affermazione.
A mio figlio cerco di offrire ogni giorno il piacere della scoperta, e fargli capire che "no pain, no gain"... bisogna sbattersi per ottenere un risultato.
Questo è il succo del mio discorso.
Buon lavoro, e non appiattitevi sul minimo sindacale (con tutto il rispetto per i sindacati!

S.
Dunque posso raccontarti la mia esperienza personale, sono al secondo anno di matematica a Pavia e mi sono sempre trovato bene.
Come è già stato detto credo sia difficile individuare effettivamente una facoltà migliore in assoluto, però è sicuramente possibile trovare i vari campi in cui alcune sono meglio di altre.
Per esempio più volte discutendo con professori è saltato fuori che Pavia è una delle università più avanzate a livello mondiale nel campo dell'analisi numerica mentre molto indietro a livello algebristico.
Ovviamente essendo informazioni ricevute dai diretti interessati non sono pienamente attendibili tuttavia non le ritengo completamente campate per aria, spero di essere stato utile
Come è già stato detto credo sia difficile individuare effettivamente una facoltà migliore in assoluto, però è sicuramente possibile trovare i vari campi in cui alcune sono meglio di altre.
Per esempio più volte discutendo con professori è saltato fuori che Pavia è una delle università più avanzate a livello mondiale nel campo dell'analisi numerica mentre molto indietro a livello algebristico.
Ovviamente essendo informazioni ricevute dai diretti interessati non sono pienamente attendibili tuttavia non le ritengo completamente campate per aria, spero di essere stato utile
Vado un po' fuori dal coro, ma a mio avviso la preparazione dei laureati non dipende tanto dalla qualità dei corsi ma piuttosto dalla loro difficoltà. Con difficoltà mi riferisco proprio allo "sbarramento" da superare per passare l'esame. Gli argomenti dei corsi di laurea sono piuttosto simili nelle diverse facoltà, ma si sa che basta un professore "sbadato" che per risparmiare tempo lascia l'orale come facoltativo e buona parte degli studenti impara a macchinetta le varie tipologia di esercizi e non si studia la teoria. Per il resto se uno vuole veramente imparare, tra libri, e mettiamoci anche internet, si trova tutto.
"Steven":
Ad esempio, come state messi ad abbandoni dopo il primo anno?
I voti >= 27 sono blindati?
Ad abbandoni al primo anno credo siamo nella media, più che altro qui è facile andare fuori corso (ad esempio io lo sono di circa un semestre). Essenzialmente al primo anno Geometria e algebra lineare ti stronca, è l'esame che oltre il 50% non da al primo anno (me compreso, l'ho data al secondo), e altro tosto è artimetica, che è una specie di teoria dei gruppi elementare, polinomi e campi di spezzamento, congruenze, combinatoria, induzione: la chiamerei algebra 0. Questo varia in realtà da anno in anno, diciamo che di solito fra un anno e il precedente c'è un pò di differenza (cambiano tutti i prof), ed è avvertita omogeneamente in tute le materie: un anno tutti gli esami sono più difficili e l'anno dopo tutti meno difficili. Quantificare la differenza è difficile, questa effettivamente cambia da materia a materia, ma mi son fatto l'idea seguendo quest'anno al primo semestre due esami del primo semestre dell'anno scorso che avevo seguito per metà, non dando i relativi esami: il livello di difficoltà l'ho trovato minore, in termini di generosità nei voti e percentuale di esercizi standard e/o non troppo difficili nei compiti, ma pur impegnativo.
Ci sono esami secondo me molto difficili, come i famigerati strutture algebriche e geometria proiettiva con i prof che ho avuto al secondo anno, dove non ho ricordo di alcun esercizio d'esame facile e quasi nessuno standard. Se ti facevi tutti quelli degli anni passati non era molto utile poichè magari sapevi farli con risultati che il tuo anno il prof aveva fatto ma che non aveva fatto l'anno in cui fu assegnato quel testo (per esempio a strutture algebriche si sono visti diversi risulati sui p-gruppi, nei compiti passati c'erano esercizi in cui usandoli diventavano esercizi standard, senza erano esercizi in cui serviva la classica "idea non banale", che spesso non viene in sede d'esame. Al contrario non si è fatto niente sui teoremi di sylow ma nei compiti del mio anno capitavano risultati in cui sarebbe stato comodo poterli usare, e invece nada, c'era da trovare da soli il modo di risolverli).
Per esempio, questo fu il primo compitino di strutture algebriche dell'anno scorso (con ancora poche e confuse nozioni di algebra) http://www.dm.unipi.it/~dvornicich/sa/compiti0809.pdf , e a seguire tutti gli altri scritti di quell'anno. Ancora un esempio, l'appello di settembre di geometria e algebra lineare dell'anno appena finito conteneva un problema di ammissione in Normale al 4° anno. Non uno dei più difficili, onestamente, e di sicuro risolubile con gli strumenti del primo anno, ma pur sempre un esercizio di livello alto.
Come ho già avuto modo di scrivere in un quasi-sfogo, l'esame di strutture algebriche mi ha impiegato qualcosa come un semestre passato a studiare solo quello, alla fine l'ho dato con un voto "medio" ,ma che mi è costato molta più fatica di altri voti più alti. In compenso posso dire di essermi studiato tanta algebra, e ripetute volte, ogni volta capendo di più e più approfonditamente, e visto che è la materia che mi piace di più ciò è stato un bene. Quindi questa è la categoria di esami che li devi studiare tanto e a fondo, capire e poi ricominciare per capirli di più, fare tutti gli esercizi e i problemi che ti capitano a tiro, o almeno provarci, stare anche qualche giorno su un solo esercizio senza leggere la soluzione, studiare molto con altri perchè di sicuro ti accorgerari che cose che ti sembravano chiare in realtà non lo sono così tanto (almeno per me è stato così), e poi sperare di essere al top della forma quando farai lo scritto, in termini di qaulità del ragionamento, inventiva e rapidità di esecuzione. E non è affatto detto che arrivi a 18.
Ci sono poi esami "normali", che se li segui, li studi bene e fai tanti esercizi li passi quasi sicuramente, poi per il voto >=27 serve averli capiti veramente a fondo e essersi cimentato anche con esercizi non facili (penso ad esempio a geometria e algebra lineare che ho fatto un anno in ritardo e a quanto mi è servito (provare a) fare gli esercizi del Broglia-Fortuna-Luminati, o alle analisi). Ci sono infine esami più facili, che sempre a patto di studiarli e di fare esercizi si passano "agevolmente", poichè i testi dei compiti hanno più esercizi standard e/o i prof non sono dell'idea che un 24 sia già un ottimo voto,: voglio dire che se fai uno scritto buono (>=23), dove magari i prof sono stati generosi nella correzione, e un bell'orale, al 27 ci arrivi, e magari di più, e il 30 e quindi abbordabile. (penso ad esempio a ricerca operativa e a analisi numerica). Alcuni esami cambiano "categoria" in base al prof, quasi tutti i professori fanno l'orale dubito dopo lo scritto, se non il giorno stesso, e puo capitare che se hai diversi esami da preparare non sei subito pronto, quindi devi rimandare l'esame all'appello successivo. Altri professori invece ti vengono piu incontro per quanto riguarda il giorno dell' orale, e questo tende a far diventare piu' "facile" l' esame in questione, ma non in un senso dispregiativo: ti viene messa meno fretta e puoi quindi prepararlo meglio dando l orale magari una settimana dopo lo scritto, mentre con i prof "intransigenti" (la maggioranza di quelli con cui ho avuto a che fare finora) per studiare meglio un esame sei obbligato ad aspettare l'appello successivo il mese dopo, che inevitabilmente ti porta a perdere del tempo. Ma credo che questo capiti un po' dappertutto.
In generale per ora nella mia carriera i maggiori scogli sono stati gli scritti (mai preso voti alti negli scritti), gli orali se lo fai bene e con sicurezza alzi anche 3-4 punti (ovviamente ci sono eccezioni in entrambi i sensi)
In definitiva quindi per rispondere alla domanda se il >=27 è un voto blindato, direi che dipende dall'esame e dal professore, nonché all'importanza che attribuisci a un >=27 invece di un 23 a costo di impiegare più tempo del dovuto e finire quindi fuori-corso ( questo nel caso tu non sia uno di quelli che io reputo con una marcia in più, che fanno tutto in tempo e benissimo). Io ho studiato sempre molto e i miei voti sono in prevalenza nella fascia 25-27, un picco in discesa (19), qualcosa sopra il 27 e nessun 30, ma non so se rappresento bene lo studente medio di Pisa.
Spero di aver risposto alle tue domande.
Ciao.
Io non conosco Pisa di persona (ci sono stato solo per i test SNS ma l'ambiente lo ignoro), quindi mi baso su impressioni derivanti da testimonianze sul web (tu stesso a volte hai raccontato qualcosa del dipartimento qua nel forum).
L'idea che mi son fatto io è che effettivamente da voi a Pisa c'è da lavorare.
Cercando a volte esercizio in rete, è capitato che mi sono imbattuto in vecchi esami del dip. di matematica di Pisa e il livello l'ho trovato alto rispetto a come sono ero abituato io (il primo anno ho frequentato a Catania, come forse sai).
Per farti capire, questo è stato il mio esame scritto di Analisi1 l'anno scorso (abbastanza strano, tra parentesi, visto che il prof non era un ingenuo o cose simili. Non me lo spiego).
In altre materie come Algebra invece già la difficoltà era maggiore, in Topologia generale invece l'esame era solo orale e il docente piuttosto generoso di voti, e pure in Geometria (uno 12 scritto si è trasformato in un 29 dopo l'orale). Ovviamente ci sono casi anche di maggior rigore, comunque.
Da quello che sento da colleghi qua a Roma1 già è diverso, nel senso più rigoroso. Ora assoderò.
Come sicuramente penserai anche tu, ritengo che la pesante presenza della Scuola Normale sia un po' l'enzima di questa situazione.
Ad esempio, come state messi ad abbandoni dopo il primo anno?
I voti >= 27 sono blindati?
"alvinlee88":
Inoltre sono curioso di sapere se a Pisa è oggettivamente difficile o se sono io ad essere parecchio duro.
Io non conosco Pisa di persona (ci sono stato solo per i test SNS ma l'ambiente lo ignoro), quindi mi baso su impressioni derivanti da testimonianze sul web (tu stesso a volte hai raccontato qualcosa del dipartimento qua nel forum).
L'idea che mi son fatto io è che effettivamente da voi a Pisa c'è da lavorare.
Cercando a volte esercizio in rete, è capitato che mi sono imbattuto in vecchi esami del dip. di matematica di Pisa e il livello l'ho trovato alto rispetto a come sono ero abituato io (il primo anno ho frequentato a Catania, come forse sai).
Per farti capire, questo è stato il mio esame scritto di Analisi1 l'anno scorso (abbastanza strano, tra parentesi, visto che il prof non era un ingenuo o cose simili. Non me lo spiego).
In altre materie come Algebra invece già la difficoltà era maggiore, in Topologia generale invece l'esame era solo orale e il docente piuttosto generoso di voti, e pure in Geometria (uno 12 scritto si è trasformato in un 29 dopo l'orale). Ovviamente ci sono casi anche di maggior rigore, comunque.
Da quello che sento da colleghi qua a Roma1 già è diverso, nel senso più rigoroso. Ora assoderò.
Come sicuramente penserai anche tu, ritengo che la pesante presenza della Scuola Normale sia un po' l'enzima di questa situazione.
Ad esempio, come state messi ad abbandoni dopo il primo anno?
I voti >= 27 sono blindati?

"Sirya88":
PS confrontando con pisa, a bari mi sembra MOLTO più facile soprattutto in materie quali geometria proiettiva
Hai conosciuto entrambe le realtà? Piuttosto distanti devo dire...magari potresti raccontare la tua esperienza (se non è un problema).
Potrebbe essere utile per chi si trovasse a scegliere fra queste due università. Inoltre sono curioso di sapere se a Pisa è oggettivamente difficile o se sono io ad essere parecchio duro.
tic tic... muovo timidamente un passettino per dire la mia piccola esperienza... spero di non essere di disturbo
io frequento l'uni di bari e posso dire che salvo alcuni professori non è male. ci stanno prof (alcuni ancora non ho capito se ci sono ancora ma questo spero sia un dettaglio) che mi sono piaciuti davvero tanto e mi hanno appassionata, altri che sono eccessivi nelle nozioni teoriche (talvolta inutili) e altri che sono carenti (e qui non dico altro) però nel complesso non la boccerei del tutto. se ci si trova nell'anno buono (alcuni prof si alternano quindi intendo dire se si ha la fortuna di beccare l'anno di quello migliore) e si supera il primo anno, il percorso è in discesa ed estremamente piacevole.
solo una pecca sul primo anno: in alcune materie potrebbero sostituire i prof... al primo anno ritengo che i prof debbano essere più ordinati, chiari e "metodici" perchè non tutti "nascono imparati" e io mi aspetterei che almeno al primo anno indichino la giusta via per studiare questa materia piuttosto che confondere le idee....
spero di non esser stata troppo lunga e ripetitiva
buona serata!
PS confrontando con pisa, a bari mi sembra MOLTO più facile soprattutto in materie quali geometria proiettiva
io frequento l'uni di bari e posso dire che salvo alcuni professori non è male. ci stanno prof (alcuni ancora non ho capito se ci sono ancora ma questo spero sia un dettaglio) che mi sono piaciuti davvero tanto e mi hanno appassionata, altri che sono eccessivi nelle nozioni teoriche (talvolta inutili) e altri che sono carenti (e qui non dico altro) però nel complesso non la boccerei del tutto. se ci si trova nell'anno buono (alcuni prof si alternano quindi intendo dire se si ha la fortuna di beccare l'anno di quello migliore) e si supera il primo anno, il percorso è in discesa ed estremamente piacevole.
solo una pecca sul primo anno: in alcune materie potrebbero sostituire i prof... al primo anno ritengo che i prof debbano essere più ordinati, chiari e "metodici" perchè non tutti "nascono imparati" e io mi aspetterei che almeno al primo anno indichino la giusta via per studiare questa materia piuttosto che confondere le idee....
spero di non esser stata troppo lunga e ripetitiva
buona serata!
PS confrontando con pisa, a bari mi sembra MOLTO più facile soprattutto in materie quali geometria proiettiva
"ferraris":
Ciao!
Posso fare una critica pure io?
Avevate cominciato a parlare di un argomento serio, come la validità delle università di matematica. Potrebbe essere lo spunto per fare una mappa, in questo sito, delle università italiane ed europee, con la possibilità di ogni utente di commentare la sua e dire quali sono i settori in cui è valida o meno. Nel progetto, magari anche le amminisrtrazioni delle università dovrebbero essere conivolte, distinguendo bene dove lo sono e dove no. Potrebbe anzi essere l'occasione per collegare direttamente questo sito alle università, cosa che mi pare manchi del tutto. (idea buttata lì senza pensarci troppo...).
Ci sono (o dovrebbero esserci) già agenzie italiane/europee/internazionali che si occupano di questo.
Noi siamo solo un forum di appassionati e non disponiamo dei mezzi per fare tali valutazioni, né ci interessa la questione; tutt'al più ci sono utenti che condividono le loro esperienze riguardo la buona/mala gestione di università/facoltà/corsi di laurea, ma il tutto senza pretese di "valutazione scientifica".
"ferraris":
Da qui si è scaduti in una, per me sterile discussione sull'apostrofo. [...]
P.S. La questione "qual'è" o "qual è" non è ancora del tutto risolta, ci sono varie scuole di pensiero ma in generale !udite udite! si può dire in tutti e due i modi!
http://www.mauriziopistone.it/testi/dis ... _qual.html
Sterile, non so... Può darsi che qualcuno abbia imparato qualcosa di nuovo.
Ad ogni modo, non è dipeso da me.
Come chiami il comportamento di qualcuno che insulta appena sente una piccola critica, invece di portare argomenti contro tale critica? (Mmm... Giochiamo a "Chi ci ricorda?"

Su un forum si dovrebbe discutere -pacatamente o anche in maniera accesa- così come nel forum dei Romani, ma non si dovrebbe mai varcare la soglia dell'insulto.
(Noto inoltre con piacere che l'articolo linkato si esprime a favore di "qual è".)
Penso che nessuno possa avere una idea chiara della qualità del proprio corso di studi... Le persone hanno esigenze differenti e sono abituati a cose differenti. Una persona abituata ad un sistema abbastanza efficiente rimane sconvolta dall'inefficienza del proprio corso ma se è abituata alla più totale inefficienza potrebbe trovare lo stesso corso molto organizzato. Il luogo in cui si trova e la provenienza degli studenti quindi sul modo in cui essa è giudicata.
Una analisi più seria necessiterebbe la creazione di una lista di parametri abbastanza oggettivi ed un processo di analisi dati statisticamente corretto. Credo che questo esili dai compiti del sito e che sia meglio non spacciare le nostre opinioni come "ufficiali"
Una analisi più seria necessiterebbe la creazione di una lista di parametri abbastanza oggettivi ed un processo di analisi dati statisticamente corretto. Credo che questo esili dai compiti del sito e che sia meglio non spacciare le nostre opinioni come "ufficiali"
Ciao!
Posso fare una critica pure io?
Avevate cominciato a parlare di un argomento serio, come la validità delle università di matematica. Potrebbe essere lo spunto per fare una mappa, in questo sito, delle università italiane ed europee, con la possibilità di ogni utente di commentare la sua e dire quali sono i settori in cui è valida o meno. Nel progetto, magari anche le amminisrtrazioni delle università dovrebbero essere conivolte, distinguendo bene dove lo sono e dove no. Potrebbe anzi essere l'occasione per collegare direttamente questo sito alle università, cosa che mi pare manchi del tutto. (idea buttata lì senza pensarci troppo...). Da qui si è scaduti in una, per me sterile discussione sull'apostrofo.
Grazie per l'attenzione
Ciao
P.S. La questione "qual'è" o "qual è" non è ancora del tutto risolta, ci sono varie scuole di pensiero ma in generale !udite udite! si può dire in tutti e due i modi!
http://www.mauriziopistone.it/testi/dis ... _qual.html
Posso fare una critica pure io?
Avevate cominciato a parlare di un argomento serio, come la validità delle università di matematica. Potrebbe essere lo spunto per fare una mappa, in questo sito, delle università italiane ed europee, con la possibilità di ogni utente di commentare la sua e dire quali sono i settori in cui è valida o meno. Nel progetto, magari anche le amminisrtrazioni delle università dovrebbero essere conivolte, distinguendo bene dove lo sono e dove no. Potrebbe anzi essere l'occasione per collegare direttamente questo sito alle università, cosa che mi pare manchi del tutto. (idea buttata lì senza pensarci troppo...). Da qui si è scaduti in una, per me sterile discussione sull'apostrofo.
Grazie per l'attenzione
Ciao
P.S. La questione "qual'è" o "qual è" non è ancora del tutto risolta, ci sono varie scuole di pensiero ma in generale !udite udite! si può dire in tutti e due i modi!
http://www.mauriziopistone.it/testi/dis ... _qual.html
"ZartoM":Impara ad accettare le critiche quando sono costruttive e soprattutto quando chi te le fa ha ragione, indipendentemente da chi sia.
I rimbrotti si accettano dalle persone che si conoscono non da una persona che si incontra su un forum per scambiare idee inerenti il campo della matematica e delle scienze. Ma la cosa che infastidisce non è tanto il "rimbrotto" in sè, quanto OSTENTARE le proprie conoscenze..infastidisce e sottolinea la mancanza di educazione
Poi, ognuno è libero di fare ciò che più gli pare, ma a titolo di suggerimento personale, bisogna cercare di essere "open minded" nei confronti delle critiche ricevute, altrimenti si pecca gravemente di presunzione.
da individualista incallito ho fiducia nelle persone, nessuna struttura trasforma un ronzino in un purosangue; al massimo, e questo è il male peggiore di questo mondo, fa apparire un ronzino un purosangue.Quindi è totalmente casuale il fatto che esistano università di eccellenza, che i ricercatori migliori provengano prevalentemente dalle stesse università, e via dicendo?
Allora perchè preoccuparsi della qualità dell'insegnamento in Italia?
Anzi, aboliamo le università, suggeriamo i libri su cui studiare e finiamola li.
Sai quanti soldi ci risparmia lo Stato in questo modo?
"Gugo82":
Questo è l'ultimo che faccio, altrimenti mi licenziano da moderatore...
[OT]
Finalmente qualcuno che esprime un'opinione circa la lingua italiana, invece che accusare di maleducazione!
Ad ogni modo, difendo la mancanza dell'apostrofo in "qual è" per due motivi: visto che "qual" esiste (si dice "in un certo qual modo", ad esempio) non vedo perchè non usarlo quando è possibile; fattore estetico e nobiltà della lingua italiana dei "poeti dell'Ottocento".
Che la grammatica non sia prescrittiva lo sapevo già, ma grazie per avermelo ricordato.
Inoltre ti ringrazio per avermi fatto notare la questione dei congiuntivi; ci starò più attento in futuro.
[/OT]

Bravissimo.