Physics of Complex Systems

Ryukushi1
http://areeweb.polito.it/didattica/pcs/ingresso_ITA.htm

Questo innovativo e multidisciplinare corso di laurea magistrale mi sembra molto interessante. Frequento il primo di Gestionale al Polito (classe L-8 settore informazione), e non mi dispiacerebbe da fare come magistrale. Secondo voi è un percorso valido? C'è anche scritto che dando pochi esami in più si può ottenere dal Polito anche una laurea in Ingegneria dell'Informazione, che non sarebbe male in ottica iscrizione albo, visto che la classe LM-44 ancora non è valida per iscriversi agli albi di Ingegneria (e mi sembra incredibile, dovrebbero sistemare questa falla). Opinioni?

Risposte
tecnos1
Ci credo :D

vict85
"rockteo91":
[quote="tecnos"]Comunque nell'anno accademico 2012/2013 gli esami di pura elettronica ad ingegneria fisica sono soltanto 3. Ho notato che hanno inserito dei corsi a scelta (3) alternativi al tirocinio veramente interessanti, come programmazione matematica (MAT), introduzione alle nanotecnologie (FIS) e Chaos and complexity (ING-IND).


il fatto che gli esami di elettronica siano 3 non rende bene l'idea della mole di elettronica che ci facciamo :) te lo posso assicurare.[/quote]

:roll: Immagino sia un po' come dire ad un matematico che fa solo 3-4 esami di analisi :D

rockteo91
"tecnos":
Comunque nell'anno accademico 2012/2013 gli esami di pura elettronica ad ingegneria fisica sono soltanto 3. Ho notato che hanno inserito dei corsi a scelta (3) alternativi al tirocinio veramente interessanti, come programmazione matematica (MAT), introduzione alle nanotecnologie (FIS) e Chaos and complexity (ING-IND).


il fatto che gli esami di elettronica siano 3 non rende bene l'idea della mole di elettronica che ci facciamo :) te lo posso assicurare.

tecnos1
Citando il sito del politecnico (e la presentazione in pdf del dipartimento) :

Il percorso formativo si caratterizza per una natura prettamente metodologica, una solida formazione nelle discipline della fisica statistica e quantistica e dell'ingegneria dell'informazione, e una forte componente computazionale, e si svolge in un contesto internazionale.


Questo corso di laurea magistrale è rivolto in particolare agli studenti in possesso di una laurea triennale in Ingegneria, Fisica, e Matematica.


Potrà anche agevolmente continuare gli studi con un master di secondo livello o un dottorato di ricerca, in fisica o in discipline affini


La laurea triennale in Ingegneria Fisica del Politecnico di Torino trova la sua prosecuzione naturale nelle due lauree magistrali Nanotechnologies for ICTs e Physics of Complex Systems, entrambe proposte dalla Facoltà di Ingegneria dell’Informazione, che sono rispettivamente indirizzate alle nuove micro- e nanotecnologie per l’informazione e la comunicazione (ICT) fondate sulla moderna fisica quantistica della materia e delle nanostrutture, ed alle applicazioni della fisica avanzata e statistica allo studio dei sistemi complessi. A queste lauree magistrali il laureato triennale in Ingegneria fisica accede con una preparazione ottimale.


Quindi ingegneria fisica rappresenta il percorso ideale.

Per quanto riguarda il Politecnico di Torino il corso citato da vict85 è denominato "matematica per l'ingegneria" ed è un corso in scienze matematiche.

Ryukushi1
"vict85":
Penso anche io che, se sei interessato a quel corso, sia meglio cambiare corso di studi alla fine del primo anno. Una cosa sono i regolamenti, un altro sono i reali prerequisiti. Ingegneria fisica o anche matematica per l'ingegneria (non ricordo se si chiama così o ingegneria matematica) ti forniscono probabilmente un numero maggiore di prerequisiti. Siccome le prime due lauree messe sono fisica e matematica direi che il livello di matematica e fisica che ti devi aspettare è almeno paragonabile a quello di un corso avanzato di ingegneria, e probabilmente anche un po' più alto. Tutto sommato sarà paragonabile a quello che trovi abitualmente alla SISSA e al ICTP. In pratica lo trovo abbastanza impraticabile per uno che ha speso così tanti crediti in metodi di produzione ed economia come un ingegnere gestionale.


Grazie per i consigli a tutti quanti. Aspetterò di finire questa sessione d'esami del primo anno, poi nel corso dell'estate, riflettendoci, spero di risolvermi in una convinta decisione. Se qualcuno ha altri consigli e/o pareri, scriva pure :)

vict85
Penso anche io che, se sei interessato a quel corso, sia meglio cambiare corso di studi alla fine del primo anno. Una cosa sono i regolamenti, un altro sono i reali prerequisiti. Ingegneria fisica o anche matematica per l'ingegneria (non ricordo se si chiama così o ingegneria matematica) ti forniscono probabilmente un numero maggiore di prerequisiti. Siccome le prime due lauree messe sono fisica e matematica direi che il livello di matematica e fisica che ti devi aspettare è almeno paragonabile a quello di un corso avanzato di ingegneria, e probabilmente anche un po' più alto. Tutto sommato sarà paragonabile a quello che trovi abitualmente alla SISSA e al ICTP. In pratica lo trovo abbastanza impraticabile per uno che ha speso così tanti crediti in metodi di produzione ed economia come un ingegnere gestionale.

tecnos1
Comunque nell'anno accademico 2012/2013 gli esami di pura elettronica ad ingegneria fisica sono soltanto 3. Ho notato che hanno inserito dei corsi a scelta (3) alternativi al tirocinio veramente interessanti, come programmazione matematica (MAT), introduzione alle nanotecnologie (FIS) e Chaos and complexity (ING-IND).

rockteo91
ciao! io studio ing fisica al polito, se sei convinto di voler fare fisica dei sistemi complessi alla specialistica ti consiglio di cambiare cdl... alla fine del primo anno al poli puoi fare il cambio senza nessun problema essendo il primo anno uguale per tutti. Sappi però che a ingegneria fisica ti aspetta tanta elettronica.. a me non fanno impazzire i corsi di elettronica ma per il resto mi trovo bene :)

tecnos1
La scelta di ingegneria gestionale a mio parere renderà più difficile del previsto sia fisica dei sistemi complessi sia un' altra laurea magistrale di “vera“ ingegneria.

dzcosimo
cioè
ti stai facendo tutti sti problemi per la magistrale
e sei sempre al primo anno? "-.-
In tal caso ti consiglio vivamente di cambiare CdL e di seguire il consiglio di tecnos ;)

Ryukushi1
"tecnos":
Sei sicuro che è già. laureato?dal primo post non si direbbe...


Nono xD sono giovane, sono ancora al primo anno; solo che cambio idea ogni giorno sul mio futuro e non so che fare, rimanderó le decisioni a dopo gli esami di luglio perché sennó impazzisco :S

tecnos1
Sei sicuro che è già. laureato?dal primo post non si direbbe...

dzcosimo
sì ma Ryukushi è già laureato non è che può prendere una seconda laurea triennale che non gli serve XD

tecnos1
Di sistemi bioligici farai solo un esame incluso nei 12 crediti (quindi circa 2) nel secondo semestre dell' ultimo anno. Sono quasi tutti esami di fisica e matematica a parte qualcuno di ingegneria (“teorica“). Secondo me una triennale in ingegneria fisica ti permetterebbe di accedere alla magistrale con ottime basi al contrario di gestionale (che personalmente reputo scadente).

Ryukushi1
Mi ha risposto alla mail la segreteria del politecnico, e ci sono buone notizie.
In pratica al Politecnico con la Laurea di Ingegneria Gestionale di classe L8 posso iscivermi senza debiti formativi a qualunque corso della terza facoltà (ingegneria dell'informazione), ivi compresa fisica dei sistemi complessi.
Mi hanno anche detto che non ci sono problemi ad entrare perché i posti sono 30 e l'anno scorso si sono iscritti in 10.

Ed effettivamente ha un senso visto che si tratta di un corso interdisciplinare tra i sistemi biologici, la fisica e l'ingegneria dell'informazione di cui fa parte il mio CdL. Pertanto nel mio albero di possibili scelte per la magistrale rientra anche questo, sono contento.

tecnos1
A mio parere ingegneria gestionale è il peggior cdl in ingegneria per accedere alla laurea in fisica dei sistemi complessi vista la scarsa preparazione in fisica. Da quanto si legge nella brochure questa laurea magistrale è indicata per chi ha fatto ingegneria fisica (preparazione in nanotecnologie, elettronica, misure,elettromagnetismo,fisica quantistica, nucleare,dei materiali), matematica per l‘ingegneria, fisica o matematica. Questo è un corso internazionale che apre le porte anche per il dottorato di ricerca in fisica (come matematica per l‘ingegneria+ing matematica consente di accedere al dottorato in matematica del polito).
Non credo che ingegneria gestionale sia il background più indicato per affrontare una laurea del genere :

http://areeweb.polito.it/didattica/pcs/percorso_ITA.htm

e non credo che si possa accedere a fisica dei sistemi complessi con ingegneria gestionale, nel senso che ci sarebbero una marea di crediti formativi da integrare. Del resto, come ripeto, questa laurea è il naturale sbocco di ingegneria fisica e credo che si possa accedere senza debiti anche con matematica per l'ingegneria, fisica e matematica.

Ryukushi1
Sembra senz'altro interessante in assoluto: tuttavia, per quanto mi riguarda, la progettazione di macchine o di robot non mi entusiasma particolarmente. Senz'altro gli sbocchi possono essere anche di altro tipo, però non so, non mi convince appieno come CdL vestito nei miei panni. Sicuramente è comunque un'ipotesi da considerare: non si può escludere mai nulla e le passioni fino alla mia laurea triennale potranno senz'altro cambiare. Dunque grazie per le info!

dzcosimo
Mah, senti, si sta parlando di nomi, quindi le differenze potrebbero essere molte o nessuna

Da un punto di vista concettuale però i due nomi si riferiscono a cose molto diverse: per meccatronica si intende genericamente l'applicazione dell'elettronica alla meccanica, e con automazione si intende quella disciplina a metà fra la matematica applicata e l'ingegneria di cui parlavo prima.
Le due discipline hanno una larga interesezione, o meglio vengono applicate assieme
Fondamentalmente con l'automazione sviluppi l'aspetto teorico, e con la meccatronica lo realizzi nel caso di applicazione meccanica

fractalius
"dzcosimo":
Ingegneria Robotica e dell'automazione
A mio avviso il nome è un po' fuorviante e preferisco la vecchia denominazione, ovvero "Ingegneria dell'Automazione" (come da avatar)
Si tratta di un corso di laurea magistrale fortemente interdisciplinare, pensato principalmente per ingegneri elettrici informatici e meccanici ma aperto a molti atri cdl (e.g. matematici ing gestionali ing biomedici), e al contempo estremamente specializzante.
Per farla breve si studia sia meccanica sia elettronica sia informatica, sia le loro applicazioni, e questa è la parte interdisciplinare. Il cuore del cdl poi è fatto dallo studio dei controlli automatici. In breve su wiki trovi la descrizione della disciplina
http://it.wikipedia.org/wiki/Controlli_automatici
in estrema sintesi si studiano i mezzi matematici per modellare sistemi dinamici, il che ricopre un range enorme di applicazioni, dalla meccanica alla dalla medicina dalla chimica all'economia, e per portarli nello stato che si desidera in maniera automatica.
L'applicazione più nota di queste teoria è la robotica, ovvero l'applicazione dell'automazione in ambito elettro-meccanico (o più sinteticamente meccatronico), di cui la mia università è leader, in particolare uno dei miei professori, il professor Bicchi, è uno dei massimi esperti riconosciuti a livello internazionale di mani robotiche antropomorfe. Per questo hanno deciso di cambiare nome, che adesso risulta in effetti più figo, ma a mio avviso più forviante.
Per dirti, nel tuo campo, sono note e largamente utilizzate le applicazioni di questa teoria in ambito economico, finanziario e simili.
Questo il manifesto del corso di laurea:
http://www.ing.unipi.it/Presidenza/dida ... azione.pdf
se hai dubbi chiedi pure ;-)


per curiosità,qual è la differenza fra ingegneria dell'automazione e ingegneria meccatronica?

dzcosimo
Ingegneria Robotica e dell'automazione
A mio avviso il nome è un po' fuorviante e preferisco la vecchia denominazione, ovvero "Ingegneria dell'Automazione" (come da avatar)
Si tratta di un corso di laurea magistrale fortemente interdisciplinare, pensato principalmente per ingegneri elettrici informatici e meccanici ma aperto a molti atri cdl (e.g. matematici ing gestionali ing biomedici), e al contempo estremamente specializzante.
Per farla breve si studia sia meccanica sia elettronica sia informatica, sia le loro applicazioni, e questa è la parte interdisciplinare. Il cuore del cdl poi è fatto dallo studio dei controlli automatici. In breve su wiki trovi la descrizione della disciplina
http://it.wikipedia.org/wiki/Controlli_automatici
in estrema sintesi si studiano i mezzi matematici per modellare sistemi dinamici, il che ricopre un range enorme di applicazioni, dalla meccanica alla dalla medicina dalla chimica all'economia, e per portarli nello stato che si desidera in maniera automatica.
L'applicazione più nota di queste teoria è la robotica, ovvero l'applicazione dell'automazione in ambito elettro-meccanico (o più sinteticamente meccatronico), di cui la mia università è leader, in particolare uno dei miei professori, il professor Bicchi, è uno dei massimi esperti riconosciuti a livello internazionale di mani robotiche antropomorfe. Per questo hanno deciso di cambiare nome, che adesso risulta in effetti più figo, ma a mio avviso più forviante.
Per dirti, nel tuo campo, sono note e largamente utilizzate le applicazioni di questa teoria in ambito economico, finanziario e simili.
Questo il manifesto del corso di laurea:
http://www.ing.unipi.it/Presidenza/dida ... azione.pdf
se hai dubbi chiedi pure ;-)

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.