[parere] Scelta fisica/ingegneria -magistrale-
Salve a tutti, avevo già scritto in questo forum la mia storia: studente laureato triennale in ingegneria dell'informazione che al 3° anno si è accorto del piacere di studiare fisica.
Da giugno 2011 a Marzo 2012 ho fatto una tirata notevole con 60+ crediti di esami + tirocinio e tesi. Ho sacrificato tutto quel che potevo per farla: ho praticamente solo studiato per 9 Mesi. Ancora non so se sia stata una follia, ma ne sono contento.
Questo per iniziare a frequentare corsi singoli di fisica, 4 in particolare. Ho iniziato a frequentarli a corsi iniziati, eppure entro settembre 2012 li ho dati tutti e 4 (24cfu) con ottimi risultati per essere l'outsider della facoltà.
Ho ritardato il più possibile la scelta di passaggio ingegneria->fisica. Un passaggio che mi avrebbe visto recuperare 34 crediti il prossimo anno e iscrivermi alla magistrale l'anno dopo.
Vorrei confrontarmi con voi riguardo alla mia scelta, mi avete sempre consigliato bene e l'utenza è molto eterogenea:
la mia scelta molto sofferta è stata di rimandare fisica dopo la fine di ingegneria. Perché? Molti motivi:
-a fisica sarebbero 3 anni nel caso migliore, ma ho tanto da recuperare e le mie fondamenta non sono solide come quelle che vorrei avere: con ogni probabilità quei 3 anni sarebbero diventati 4.
-la stanchezza prima o poi arriva e continuare col mio masochismo ho paura che prima o poi mi farà perdere un semestre. Ne conosco tanti di ragazzi che ad un certo punto non avevano la concentrazione per studiare e hanno mandato a quel paese una sessione d'esami. Io stesso ho sudato per quei 4 esami di fisica: calo di concentrazione.
-motivi economici: i miei mi sosterrebbero, ma so che sarebbe meglio finire l'università nei prossimi 2 anni per lasciare tutte le finanze di famiglia libere per mia sorella che inizia l'università. Siamo una famiglia normalissima, senza possibilità di pagare due rette universitarie.
-paura di trasformare una bellissima passione in un incubo. Per i motivi sopracitati. Perché se non c'è tempo ogni materia diventa tremenda.
I miei e io siamo arrivati ad una stessa conclusione: è meglio terminare un percorso iniziato, magari già a 24 anni. Solo dopo, certamente più lentamente, intraprendere lo studio di fisica da studente lavoratore. Come fanno in molti qui dentro e sperando di espandere quei 3 anni in 6 e riuscire verso i 30 anni ad essere felice delle mie due lauree (se avrò la volontà di farlo) e tutto sommato ancora abbastanza giovane per sfruttarle.
E' follia? C'è chi ha fatto qualcosa di simile? E' una decisione malinconica la mia, ma forse la più matura.
(aggiungo che in questo modo potrebbero scapparci un po' di mesi all'estero a studiare in inglese, che male non fanno)
Da giugno 2011 a Marzo 2012 ho fatto una tirata notevole con 60+ crediti di esami + tirocinio e tesi. Ho sacrificato tutto quel che potevo per farla: ho praticamente solo studiato per 9 Mesi. Ancora non so se sia stata una follia, ma ne sono contento.
Questo per iniziare a frequentare corsi singoli di fisica, 4 in particolare. Ho iniziato a frequentarli a corsi iniziati, eppure entro settembre 2012 li ho dati tutti e 4 (24cfu) con ottimi risultati per essere l'outsider della facoltà.
Ho ritardato il più possibile la scelta di passaggio ingegneria->fisica. Un passaggio che mi avrebbe visto recuperare 34 crediti il prossimo anno e iscrivermi alla magistrale l'anno dopo.
Vorrei confrontarmi con voi riguardo alla mia scelta, mi avete sempre consigliato bene e l'utenza è molto eterogenea:
la mia scelta molto sofferta è stata di rimandare fisica dopo la fine di ingegneria. Perché? Molti motivi:
-a fisica sarebbero 3 anni nel caso migliore, ma ho tanto da recuperare e le mie fondamenta non sono solide come quelle che vorrei avere: con ogni probabilità quei 3 anni sarebbero diventati 4.
-la stanchezza prima o poi arriva e continuare col mio masochismo ho paura che prima o poi mi farà perdere un semestre. Ne conosco tanti di ragazzi che ad un certo punto non avevano la concentrazione per studiare e hanno mandato a quel paese una sessione d'esami. Io stesso ho sudato per quei 4 esami di fisica: calo di concentrazione.
-motivi economici: i miei mi sosterrebbero, ma so che sarebbe meglio finire l'università nei prossimi 2 anni per lasciare tutte le finanze di famiglia libere per mia sorella che inizia l'università. Siamo una famiglia normalissima, senza possibilità di pagare due rette universitarie.
-paura di trasformare una bellissima passione in un incubo. Per i motivi sopracitati. Perché se non c'è tempo ogni materia diventa tremenda.
I miei e io siamo arrivati ad una stessa conclusione: è meglio terminare un percorso iniziato, magari già a 24 anni. Solo dopo, certamente più lentamente, intraprendere lo studio di fisica da studente lavoratore. Come fanno in molti qui dentro e sperando di espandere quei 3 anni in 6 e riuscire verso i 30 anni ad essere felice delle mie due lauree (se avrò la volontà di farlo) e tutto sommato ancora abbastanza giovane per sfruttarle.
E' follia? C'è chi ha fatto qualcosa di simile? E' una decisione malinconica la mia, ma forse la più matura.
(aggiungo che in questo modo potrebbero scapparci un po' di mesi all'estero a studiare in inglese, che male non fanno)
Risposte
Scusami, non ho letto tutto. Ma hai pensato ad una via di mezzo? Ovvero scegliere un ramo ingegneristico del tuo ateneo con più esami di fisica?
Voglio dire, informatica è proprio priva di esami fisici (o quasi), potresti orientarti a fare la magistrale in elettronica/telecomunicazioni (avendo la possibilità di approfondire campi EM e onde) oppure andare su un indirizzo industriale. Alla fine non è sicuramente come fare fisica, però avresti più esami in quell'ambito!
Saluti
Voglio dire, informatica è proprio priva di esami fisici (o quasi), potresti orientarti a fare la magistrale in elettronica/telecomunicazioni (avendo la possibilità di approfondire campi EM e onde) oppure andare su un indirizzo industriale. Alla fine non è sicuramente come fare fisica, però avresti più esami in quell'ambito!
Saluti
i 4 esami dati sono chimica, ottica, laboratorio di elettronica, metodi matematici per la fisica. Mi sono abbondantemente informato e ho trovato muri molto alti che mi ostacolano la strada.
Molte facoltà (giustamente) richiedono il titolo triennale in fisica, che nel mio caso vuol dire recuperare il 3° anno (fisica della materia, quantistica, etc..) + integrazioni del 1° e 2° anno. Difficilmente si può fare tutto in un anno, anche solo per i laboratori.
Un'altra mi permette di saltare la triennale (avendone già una), a patto di superare 4 corsi per un totale di 38 crediti: neppure tanti, anzi... però mi rendo conto di mio che prima di fare quei 4 corsi dovrei recuperarne almeno 1-2 da solo, anche solo per il formalismo utilizzato. A questo punto il rischio di non farcela è molto elevato.
Sfortunatamente è anche una strada che se non si intraprende ora sarà impossibile da seguire in futuro (onestamente studenti lavoratori di fisica non ne conosco molti e sono giovani e con lavoretti serali).
Dal punto di vista lavorativo mi piacerebbe molto rimanere nell'ambito della fisica, se facessi fisica. Concludendo gli studi nel miglior modo possibile in base alle mie capacità e, avendo fortuna di questi tempi, andando a lavorare dopo la magistrale, anche in un campo non attinente, ma provando ad avere accesso ad un dottorato nel mentre. Essendo poi la ricerca qualcosa riservata a pochi fortunati, non posso dire che disdegnerei un lavoro normalissimo nel privato, almeno momentaneamente.
In particolare sarebbe assai bello conciliare informatica e fisica, ma con più attenzione verso fisica. Già vedo che ingegneri e informatici in generale sono richiesti in molti programmi di ricerca, ma quel che mi piacerebbe sarebbe stare dalla parte fisica della questione.
Da parte mia c'è fin troppa disponibilità al sacrificio, ma sono anche conscio che studiare con l'acqua alla gola sia devastante alla lunga. Un esame che non va può capitare. Un inghippo nella vita privata pure. Ora sarebbe il momento di chiudere ingegneria nel migliore dei modi, avendone le capacità, i mezzi e il tempo per potersi permettere un semestre in più se necessario, una tesi all'estero per imparare l'inglese per bene e in generale per tutelare anche altri aspetti della vita. Sfortunatamente rispetto anche a soli 2 anni fa il mio interesse per l'ingegneria e l'informatica è scemato.
Molte facoltà (giustamente) richiedono il titolo triennale in fisica, che nel mio caso vuol dire recuperare il 3° anno (fisica della materia, quantistica, etc..) + integrazioni del 1° e 2° anno. Difficilmente si può fare tutto in un anno, anche solo per i laboratori.
Un'altra mi permette di saltare la triennale (avendone già una), a patto di superare 4 corsi per un totale di 38 crediti: neppure tanti, anzi... però mi rendo conto di mio che prima di fare quei 4 corsi dovrei recuperarne almeno 1-2 da solo, anche solo per il formalismo utilizzato. A questo punto il rischio di non farcela è molto elevato.
Sfortunatamente è anche una strada che se non si intraprende ora sarà impossibile da seguire in futuro (onestamente studenti lavoratori di fisica non ne conosco molti e sono giovani e con lavoretti serali).
Dal punto di vista lavorativo mi piacerebbe molto rimanere nell'ambito della fisica, se facessi fisica. Concludendo gli studi nel miglior modo possibile in base alle mie capacità e, avendo fortuna di questi tempi, andando a lavorare dopo la magistrale, anche in un campo non attinente, ma provando ad avere accesso ad un dottorato nel mentre. Essendo poi la ricerca qualcosa riservata a pochi fortunati, non posso dire che disdegnerei un lavoro normalissimo nel privato, almeno momentaneamente.
In particolare sarebbe assai bello conciliare informatica e fisica, ma con più attenzione verso fisica. Già vedo che ingegneri e informatici in generale sono richiesti in molti programmi di ricerca, ma quel che mi piacerebbe sarebbe stare dalla parte fisica della questione.
Da parte mia c'è fin troppa disponibilità al sacrificio, ma sono anche conscio che studiare con l'acqua alla gola sia devastante alla lunga. Un esame che non va può capitare. Un inghippo nella vita privata pure. Ora sarebbe il momento di chiudere ingegneria nel migliore dei modi, avendone le capacità, i mezzi e il tempo per potersi permettere un semestre in più se necessario, una tesi all'estero per imparare l'inglese per bene e in generale per tutelare anche altri aspetti della vita. Sfortunatamente rispetto anche a soli 2 anni fa il mio interesse per l'ingegneria e l'informatica è scemato.
dovresti informarti direttamente all'università presso la quale vorresti fare fisica, ma penso che alcuni esami ti verranno riconosciuti, tipo analisi 1 e 2, forse anche Fisica 1 e 2, sicuramente Chimica, certamente dovrai rifarti tutti i laboratori, poi Meccanica Quantistica e Statistica, Struttura della Materia ed altri. Secondo me ti conviene prima informarti e vedere quali esami eventualmente ti verrebbero riconosciuti.
"Mattz":
oddio perdonami per non averti risposto O_O
o meglio, sono certo di aver risposto, ma non ho controllato che il messaggio fosse effettivamente arrivato. Scusa comunque.
Torino è un po' lontana da me e non potrei comunque prendere in considerazione una strada simile, anche solo per motivi economici. Grazie comunque per l'interessamento...
Attualmente ho vagliato ogni possiblità che ho per passare a fisica, ma le strade residue sono due: un anno di corsi fin troppo avanzati per me in un'università rinomata, ma di cui non conosco nulla (quindi avrei difficoltà a recuperare i contenuti che mi mancano) per passare alla magistrale, oppure 2 anni per prendere la triennale in fisica: percorso conveniente anche solo per vivere la scelta in modo decente, oltre che per imparare con calma, ma inattuabile perché peserei troppo sulla famiglia.
Sfortunatamente fisica è una facoltà molto sperimentale, quindi anche pensare di rimandare di 2 anni la scelta e affrontare il tutto da lavoratore è folle: non potrei seguire i laboratori.
In sostanza sono bloccato, questo per aggiornare la situazione.
Bè hai già dato quattro esami -posso chiederti quali?- per me, in un anno, la triennale, sudando un pò, te la prendi.
un anno sono 60 cfu, di materie specifiche, più i 24 arrivi a 84. Poi penso che a ingegneria avrai fatto campi elettromagnetici, metodi matematici per l'ingegneria, quindi andresti a colmare le lacune solo nei campi in cui sei in difetto. Poi che settore della fisica ti interessa? non me ne intendo, ma nella fisica computazionale dovresti essere avvantaggiato.
Io sono studente di ingegneria quindi posso darti consigli seguendo solo il buon senso, anche io ci pensai tuttavia.
Quello che posso dirti è che come fisico molto probabilmente può riciclarti sempre molto bene nel campo dell'informatica, quindi pensaci bene: non è che da una parte hai tutto e dall'altra niente.
Soprattutto se sei disposto a spostarti, potresti avere pari o maggiori possibilità di quelle che avresti da ingegnere.
Secondo me un fattore importante riveste il cosa vuoi farci con la laurea; cioè, se vuoi provare a fare ricerca in fisica cambia facoltà. Se poi vuoi studiare per diletto, puoi prendere una seconda laurea.
Dove è che faresti l'anno di recupero? - giusto per curiosità-
E comunque ti ricordo che una laurea l'hai già presa; hai pensato all'altra eventualità, di prendere la magistrale in ing. inf. dopo la laurea in fisica? sarebbe sicuramente più semplice
Comunque secondo me dipende da cosa vuoi fare lavorativamente parlando.
oddio perdonami per non averti risposto O_O
o meglio, sono certo di aver risposto, ma non ho controllato che il messaggio fosse effettivamente arrivato. Scusa comunque.
Torino è un po' lontana da me e non potrei comunque prendere in considerazione una strada simile, anche solo per motivi economici. Grazie comunque per l'interessamento...
Attualmente ho vagliato ogni possiblità che ho per passare a fisica, ma le strade residue sono due: un anno di corsi fin troppo avanzati per me in un'università rinomata, ma di cui non conosco nulla (quindi avrei difficoltà a recuperare i contenuti che mi mancano) per passare alla magistrale, oppure 2 anni per prendere la triennale in fisica: percorso conveniente anche solo per vivere la scelta in modo decente, oltre che per imparare con calma, ma inattuabile perché peserei troppo sulla famiglia.
Sfortunatamente fisica è una facoltà molto sperimentale, quindi anche pensare di rimandare di 2 anni la scelta e affrontare il tutto da lavoratore è folle: non potrei seguire i laboratori.
In sostanza sono bloccato, questo per aggiornare la situazione.
o meglio, sono certo di aver risposto, ma non ho controllato che il messaggio fosse effettivamente arrivato. Scusa comunque.
Torino è un po' lontana da me e non potrei comunque prendere in considerazione una strada simile, anche solo per motivi economici. Grazie comunque per l'interessamento...
Attualmente ho vagliato ogni possiblità che ho per passare a fisica, ma le strade residue sono due: un anno di corsi fin troppo avanzati per me in un'università rinomata, ma di cui non conosco nulla (quindi avrei difficoltà a recuperare i contenuti che mi mancano) per passare alla magistrale, oppure 2 anni per prendere la triennale in fisica: percorso conveniente anche solo per vivere la scelta in modo decente, oltre che per imparare con calma, ma inattuabile perché peserei troppo sulla famiglia.
Sfortunatamente fisica è una facoltà molto sperimentale, quindi anche pensare di rimandare di 2 anni la scelta e affrontare il tutto da lavoratore è folle: non potrei seguire i laboratori.
In sostanza sono bloccato, questo per aggiornare la situazione.
"Mattz":
Salve a tutti, avevo già scritto in questo forum la mia storia: studente laureato triennale in ingegneria dell'informazione che al 3° anno si è accorto del piacere di studiare fisica.
Da giugno 2011 a Marzo 2012 ho fatto una tirata notevole con 60+ crediti di esami + tirocinio e tesi. Ho sacrificato tutto quel che potevo per farla: ho praticamente solo studiato per 9 Mesi. Ancora non so se sia stata una follia, ma ne sono contento.
Questo per iniziare a frequentare corsi singoli di fisica, 4 in particolare. Ho iniziato a frequentarli a corsi iniziati, eppure entro settembre 2012 li ho dati tutti e 4 (24cfu) con ottimi risultati per essere l'outsider della facoltà.
Ho ritardato il più possibile la scelta di passaggio ingegneria->fisica. Un passaggio che mi avrebbe visto recuperare 34 crediti il prossimo anno e iscrivermi alla magistrale l'anno dopo.
Vorrei confrontarmi con voi riguardo alla mia scelta, mi avete sempre consigliato bene e l'utenza è molto eterogenea:
la mia scelta molto sofferta è stata di rimandare fisica dopo la fine di ingegneria. Perché? Molti motivi:
-a fisica sarebbero 3 anni nel caso migliore, ma ho tanto da recuperare e le mie fondamenta non sono solide come quelle che vorrei avere: con ogni probabilità quei 3 anni sarebbero diventati 4.
-la stanchezza prima o poi arriva e continuare col mio masochismo ho paura che prima o poi mi farà perdere un semestre. Ne conosco tanti di ragazzi che ad un certo punto non avevano la concentrazione per studiare e hanno mandato a quel paese una sessione d'esami. Io stesso ho sudato per quei 4 esami di fisica: calo di concentrazione.
-motivi economici: i miei mi sosterrebbero, ma so che sarebbe meglio finire l'università nei prossimi 2 anni per lasciare tutte le finanze di famiglia libere per mia sorella che inizia l'università. Siamo una famiglia normalissima, senza possibilità di pagare due rette universitarie.
-paura di trasformare una bellissima passione in un incubo. Per i motivi sopracitati. Perché se non c'è tempo ogni materia diventa tremenda.
I miei e io siamo arrivati ad una stessa conclusione: è meglio terminare un percorso iniziato, magari già a 24 anni. Solo dopo, certamente più lentamente, intraprendere lo studio di fisica da studente lavoratore. Come fanno in molti qui dentro e sperando di espandere quei 3 anni in 6 e riuscire verso i 30 anni ad essere felice delle mie due lauree (se avrò la volontà di farlo) e tutto sommato ancora abbastanza giovane per sfruttarle.
E' follia? C'è chi ha fatto qualcosa di simile? E' una decisione malinconica la mia, ma forse la più matura.
(aggiungo che in questo modo potrebbero scapparci un po' di mesi all'estero a studiare in inglese, che male non fanno)
potresti valutare questa strada:
http://areeweb.polito.it/didattica/pcs/