Matematica o statistica?

Ema20031
Buonasera a tutti. Inaspettatamente mi trovo a chiedervi: mi consigliereste laurea in matematica o statistica? Vi spiego un attimo la mia situazione.
Sono sempre stato piuttosto bravo in matematica, mantenendo una media del 9; al linguistico, però. Malgrado ciò, in realtà, ho una conoscenza abbastanza buona della matematica e, a dirvi la verità, posto che comunque faccio il linguistico, fino alla goniometria mi è sempre bastato studiare tipo due giorni prima. Siccome il mio proposito iniziale era di fare economia, oltretutto, ho comunque ricominciato da un mesetto a riprendermi tutto il programma di matematica (anche in modo più approfondito di come l'ho studiato a scuola e, direi, più preciso: ad esempio, prima alla teoria davo giusto una lettura, mentre ora ho capito l'importanza delle definizioni; sto anche usando manuali "blu", non gli "azzurro".) Pertanto, essendo io in quarta, il tempo di rivedere un po' tutto c'è; ovviamente, poi, affronterei il programma dell'anno prossimo in modo molto molto scrupoloso, anche trascurando un po' le mie amate materie umanistiche.
Scusate se mi sono un po' perso. Il punto è: alla luce di ciò, pensate che potrei tentare la laurea in matematica? Il mio problema è fisica: la meccanica l'ho sempre studiata male purtroppo, ma ora posso approfittare della mia, diciamo, nuova coscienza per affrontare al meglio la termodinamica. Quanto ai miei interessi, mi piace sia ciò che è astratto, sia ciò che è più pragmatico: per dire, amo filosofia, ma riconosco che, segnatamente oggi, essa ha bisogno di un supporto pratico. E dunque qui subentra la mia seconda richiesta: qualcuno che abbia fatto i corsi in oggetto, potrebbe parlarmene? Se per fortuna qualcuno avesse studiato matematica o statistica alla Statale o alla Bicocca di Milano, mi direste come vi siete trovati? Anche perché la scuola è un fattore non indifferente: se sapessi, ad esempio, che statistica alla Bicocca fa schifo, o tornerei ad economia, o andrei su matematica; almeno, però, avrei cancellato una delle opzioni. Scusate il messaggio abnorme e perdonatemi se la forma non è ottima, ma, davvero, ho un po' riversato tutti i miei dilemmi a cuore aperto. Se doveste necessitare di altre informazioni per capire meglio le mie inclinazioni, chiedete pure. Buona serata e grazie!

Risposte
gabriella127
"axpgn":

L'avevi visto questo video di Kevin Slavin sugli algoritmi che avevo postato parecchio tempo fa? :D


Non lo ricordavo.
Credo che ancora non si sa se questo algoritmi finanaziari siano stabilizzanti o destabilizzanti per i mercati.
C'è il famoso flash crash del 2010, pare dovuto agli algoritmi.
La finanza è ormai un mondo anche di narrazione 'letteraria', il film 'Il lupo di Wall street' era bello, devo rivederlo, non me lo ricordo.
E chi mai potrà dimenticare le foto di quelli della Lehman Brothers con gli scatoloni sulle spalle? (Ema 2003 però credo sia troppo giovane per ricordarle, erano del 2008).

anonymous_58f0ac
"Ema2003":
i miei timori vertevano più sul fatto che alla Bicocca essa è mischiata ad economia. Ora, sicuramente sono due discipline collegate, però mi sarebbe piaciuto conoscere il parere di chi magari ha frequentato un corso di laurea affine a questo, poiché, sarà che sono maschio e dunque poco multitasking per definizione, ma tendo ad avere poca fiducia nel fare più cose insieme.


Ovviamente ci sarà qualcosina di Economia. All'università non studierai mai una cosa e basta.
Considera comunque che il corso di laurea in Statistica, solitamente, è uno dei più puri!

P.S. Anche a me i corsi di laurea in cui si studiano troppe cose diverse tra loro (come ad esempio Economia e Management, Ingegneria Gestionale, Ingegneria Matematica, ecc.) non mi sarebbero mai piaciuti.

anonymous_58f0ac
Buona serata anche a te!

axpgn
In compenso a Wall Street è pieno di Fisici e Matematici :-D

L'avevi visto questo video di Kevin Slavin sugli algoritmi che avevo postato parecchio tempo fa? :D


Cordialmente, Alex

gabriella127
"Ema2003":
[quote="gabriella127"]
... economia come "crescita personale", "svegliati alle 6 ed investi in azioni" o cagate del genere.
[/quote]

:-D :-D

Non investirei in azioni nemmeno a mezzogiorno, figurati alle 6...

Ti hanno dato un'idea molto distorta dell'economia, gli economisti sono per lo più degli intellettuali, che non c'entrano niente con 'sti forsennati che vogliono investire. :) .

Ci sentiamo con calma, quando hai più tempo. Buona serata!

Ema20031
"anonymous_58f0ac":
Direi che questo è il periodo migliore di sempre per scegliere un corso di laurea in Statistica. Ti apre molte porte, sia in Italia che all'estero.

Per quanto riguarda il liceo di provenienza, molti si laureano in Statistica provenendo da un liceo classico o da un istituto tecnico, quindi non ti preoccupare. Farai un tantino più di fatica i primi 4 mesi, ma poi sarai al passo con tutti se studierai.

Ti ringrazio per l'informazione. In effetti, leggo che non è male come laurea; i miei timori vertevano più sul fatto che alla Bicocca essa è mischiata ad economia. Ora, sicuramente sono due discipline collegate, però mi sarebbe piaciuto conoscere il parere di chi magari ha frequentato un corso di laurea affine a questo, poiché, sarà che sono maschio e dunque poco multitasking per definizione, ma tendo ad avere poca fiducia nel fare più cose insieme. Ciò detto, di per sé il cdl mi ispira parecchio; solo che, non so, ho iniziato ad amare matematica e mi sembra di iniziare a capirla un po' più profondamente rispetto a prima. Poi, è anche vero che sono la persona più volubile al mondo; ma, comunque, per ora non escludo nulla. Mi conviene aspettare di iniziare quei rudimenti di analisi che si fanno in quinta; a quel punto vedrò. Comunque, ti ringrazio per l'interessamento! Buona serata e buon proseguimento di settimana

Ema20031
"gabriella127":
Guarda che di sapere disinteressato a economia ne trovi a pacchi, ci sono parti interessanti e molto sofisticate che in quanto a astrazione hanno poco da invidiare alla matematica. Non devi pensare che l'economia sia solo una cosa pratica e ancorata alla realtà quotidiana.
In realtà l'economia va da tanto lavoro empirico a molta astrazione, con in mezzo tanti possibili livelli intermedi.
Ognuno poi sceglie il suo campo, ma questo dopo la laurea.

Io ti consiglierei al momento di guardare un manuale di macro e uno di micro (o anche due), a livello undergraduated.
Se ti mandassi solo degli indici non capiresti niente.
Poi caso mai dopo, anche qualcosa di più matematico o più avanzato, ma dopo, così, solo per avere un'idea.

Non so cosa trovi su internet, ma la cosa migliore è che tu avessi la possibilità di andare in una biblioteca universitaria di economia e guardarli lì.
Avevo in mente un paio di manuali, che non credo proprio che li trovi da leggere su internet.
Comunque controllo su internet cosa trovo e ci penso un attimo su, e ti dico.
Se ti ricordassi quali manuali hai visto su internet, caso mai fammelo sapere.

Ciao, guarda ti ringrazio per tutti i suggerimenti! Domani ho un po' di verifiche, quindi oggi non ho potuto fare nulla; ti scrivo a partire da domani pomeriggio, d'accordo?
Ti ringrazio anche per avermi dato quest'informazione su economia; onestamente, forse anche a causa dell'immagine conferita da molti presunti e sedicenti "economisti", tendo ad avere un'idea di economia come "crescita personale", "svegliati alle 6 ed investi in azioni" o cagate del genere. Il problema, però, è che, avendo ricominciato a studiare matematica, ho scoperto un fascino inspiegabile, arazionale direi. Davvero, se tento di cercarne i motivi, non riesco a trovarli. " Ero diventato io stesso per me stesso un gran problema. ", come dice Agostino nelle Confessioni. Credo che, a sto punto, tutto si deciderà in base alla sicurezza in matematica che avrò raggiunto l'anno prossimo; per quanto voglia cercare di prendere una decisione al più presto per, diciamo, calmarmi, non riesco proprio. Comunque, che decida di studiare economia, statistica o matematica, col lavoro che sto facendo penso che non avrei troppi problemi in nessuna delle tre, con l'eccezione di fisica (in realtà prevalentemente per la meccanica; d'ora in poi mi impegnerò tantissimo quanto alla termodinamica.) Comunque, scusa al solito i miei romanzi, forse nemmeno scritti in maniera corretta, ma, insomma, non siamo sofisti :-D Buona serata e grazie di tutto ancora!

anonymous_58f0ac
Direi che questo è il periodo migliore di sempre per scegliere un corso di laurea in Statistica. Ti apre molte porte, sia in Italia che all'estero.

Per quanto riguarda il liceo di provenienza, molti si laureano in Statistica provenendo da un liceo classico o da un istituto tecnico, quindi non ti preoccupare. Farai un tantino più di fatica i primi 4 mesi, ma poi sarai al passo con tutti se studierai.

gabriella127
Guarda che di sapere disinteressato a economia ne trovi a pacchi, ci sono parti interessanti e molto sofisticate che in quanto a astrazione hanno poco da invidiare alla matematica. Non devi pensare che l'economia sia solo una cosa pratica e ancorata alla realtà quotidiana.
In realtà l'economia va da tanto lavoro empirico a molta astrazione, con in mezzo tanti possibili livelli intermedi.
Ognuno poi sceglie il suo campo, ma questo dopo la laurea.

Io ti consiglierei al momento di guardare un manuale di macro e uno di micro (o anche due), a livello undergraduated.
Se ti mandassi solo degli indici non capiresti niente.
Poi caso mai dopo, anche qualcosa di più matematico o più avanzato, ma dopo, così, solo per avere un'idea.

Non so cosa trovi su internet, ma la cosa migliore è che tu avessi la possibilità di andare in una biblioteca universitaria di economia e guardarli lì.
Avevo in mente un paio di manuali, che non credo proprio che li trovi da leggere su internet.
Comunque controllo su internet cosa trovo e ci penso un attimo su, e ti dico.
Se ti ricordassi quali manuali hai visto su internet, caso mai fammelo sapere.

Ema20031
"gabriella127":
[quote="Ema2003"]

L'economista in genere dove potrebbe lavorare?

Tra l'altro, sono rimasto sbigottito di fronte al tuo ultimo messaggio. Prima non c'era il TOLC?! Cavolo, fossi nato un po' prima...


E no, prima niente TOLC... :D

Un economista può ovviamente fare ricerca all'università, oppure ci sono centri studio, spesso le banche hanno uffici studio, il più famoso è quello della Banca d'Italia, oppure Confindustria o Confcommercio, o enti come l'Istat, o enti internazionali, piuttosto prestigiosi, come l'Ocse, ad esempio.

Sì, bisogna fare Economia e commercio o Scienze economiche, il nome cambia a seconda delle università, ma è lo stesso.

Per chiarirti le idee tanto hai tempo, se ho capito bene hai un altro anno di scuola. Su internet informati con parsimonia, perché finisci solo per stordirti e non capire niente.
Piuttosto, potresti, con calma, guardare qualche libro di economia o finanza vedendo cosa usano al primo anno nelle università.
Se vuoi, per economia poi posso darti qualche indicazione, per avere un'idea per micro e macro, e anche di metodi matematici. Non è che li devi studiare o leggere, solo sfogliarli, guardare l'indice e gli argomenti quà e là, a seconda della tua curiosità, per vedere che impressione ti fa la materia.
Buona serata e buona settimana a te![/quote]
Guarda, te ne sarei davvero davvero grato! Dell'economia, appunto, so molto poco; però, già soltanto l'idea di capire meglio la realtà circostante (perché, alla fine, economia lo permette; difatti la vedo un po' come fisica, ma sul piano umano: fisica consente di comprendere la natura; economia i mercati, le politiche economiche ecc...) mi piace parecchio e, oltretutto, come dicevi anche te, mi sembra un ottimo connubio tra materie umanistiche e discipline matematiche. Tuttavia, ovviamente, bisogna anche scontrarsi con la realtà: se scoprissi che, in realtà, la vera economia (e non quella "per sentito dire") non mi piace, beh, mi risparmierei un bel po' di tempo ed una quantità considerevole di frustrazione. Dunque, se hai anche solo indici magari di libri di matematica che usavi ad inizio corso, mi farebbe piacere guardarli, anche se, a dire il vero, il problema potrebbe essere la materia in sé. In verità, però, qualche manuale di economia su internet l'avevo trovato e non mi spiaceva affatto! L'unica cosa, mannaggia a me che mi sono così appassionato all'idea di un sapere disinteressato, altrimenti, avrei già scartato aprioristicamente matematica, cosa che, per ora, non voglio fare. In effetti, ho ancora un anno; vedremo, insomma. L'unica certezza è che lavorerò in modo costante ripassando ed approfondendo tutto il programma di matematica e studierò molto meglio fisica, nel caso decidessi di fare matematica. Ti ringrazio di nuovo per la gentilezza e la disponibilità; buona serata!

gabriella127
"Ema2003":


L'economista in genere dove potrebbe lavorare?

Tra l'altro, sono rimasto sbigottito di fronte al tuo ultimo messaggio. Prima non c'era il TOLC?! Cavolo, fossi nato un po' prima...


E no, prima niente TOLC... :D

Un economista può ovviamente fare ricerca all'università, oppure ci sono centri studio, spesso le banche hanno uffici studio, il più famoso è quello della Banca d'Italia, oppure Confindustria o Confcommercio, o enti come l'Istat, o enti internazionali, piuttosto prestigiosi, come l'Ocse, ad esempio.

Sì, bisogna fare Economia e commercio o Scienze economiche, il nome cambia a seconda delle università, ma è lo stesso.

Per chiarirti le idee tanto hai tempo, se ho capito bene hai un altro anno di scuola. Su internet informati con parsimonia, perché finisci solo per stordirti e non capire niente.
Piuttosto, potresti, con calma, guardare qualche libro di economia o finanza vedendo cosa usano al primo anno nelle università.
Se vuoi, per economia poi posso darti qualche indicazione, per avere un'idea per micro e macro, e anche di metodi matematici. Non è che li devi studiare o leggere, solo sfogliarli, guardare l'indice e gli argomenti quà e là, a seconda della tua curiosità, per vedere che impressione ti fa la materia.
Buona serata e buona settimana a te!

Ema20031
"gabriella127":
Ema 2003.
Non ti preoccupare, non spari cavolate :) , in genere nessuno sa niente di economia prima di entrare all'università, io quando mi sono iscritta a economia non sapevo che fosse.

Sì, bisogna distinguere tra economia, management e finanza.
L'economia è lo studio del sistema economico nel suo complesso. Cerca di capire le leggi del funzionamenmto del sistema economico, anche per potere indicare alle autorità cosa fare per ovviare a certi problemi (ossia, indicare la politica economica opportuna). Problemi tipici studiati dall'economia sono ad esempio le cause della disoccupazione, perché ci sono le crisi, l'inflazione, il bilancio pubblico, l'economia internazionale (cioè gli scambi tra paesi), la crescita economica dei paesi e simili. Questi sono temi della macroeconomia.
Problematiche che sono proprie della microeonomia sono invece ad esempio i monopoli, o le esternalità, o la formazione dei prezzi in singoli mercati.

In genere la microeconomia si occupa del comportamento dei singoli agenti economici (tipicamente consumatori e imprese) e della loro interazione sui mercati.
La macroeconomia prende invece in consideraione direttamente grandezze aggregate, cioè ampie categorie , a livello nazionale: ecco quindi ad esempio il PIL (cioè praticamente il reddito di un paese nel suo complesso), il mercato del lavoro nel suo complesso, il livello generale dei prezzi etc..
La microeconomia è più matematica della macroeconomia? Boh, dipende dal livello a cui si fa, più si va avanti più entrambe diventano matematizzate. Sì, forse la microeconomia di più, ma dipende dai campi.


L'economia si distingue dalla finanza perché si occupa di tutti i mercati, mercato del lavoro, mercato dei beni, mercato delle attività finanziarie etc. , mentre la finanza è lo studio di un solo mercato, quello delle attività finanziarie.
Quindi chi si occupa di finanza si occuperà ad esempio di capire e prevedere l'andamento di titoli, azioni etc., fare ad esempio previsioni finanziarie per investitori istituzionali, ma non avrà vera competenza nello studiare il sistema economico nel suo complesso.
Mentre un economista in genere non avrà una conoscenza così approfondita delle attività finanziarie e dei metodi (anche matematici) per fare previsioni.

A un economista quindi si potrà chiedere cose come: bisogna aumentare la spesa pubblica? Bisogna abbassare i tassi di interesse? Ma se un investitore gli chiede consigli su investimenti finanziari, è probabile che l'economista lo mandi in rovina. E viceversa, un esperto di finanza potrebbe mandare in rovina una nazione se messo a gestire la politica economica. :)

Il management è invece lo studio della gestione di una azienda, studierà materie più aziendali, anche se naturalmente avrà comunque bisogno di conoscenze base di economia.


Gli esami di diritto, utili sono utili, qualcuno è necessario per un economista, ma dipende da cosa si vuole fare.
Se si vuole fare il commercialista, per forza ne devi fare.
Non so i piani di studio attuali, io a suo tempo li ho minimizzati, scegliendo un piano di studio statistico-matematico, e ho fatto solo diritto privato e diritto pubblico. Nemmeno diritto commerciale, che è quasi obbligatorio.
Pesanti? Sì e no, sono lunghi in genere, ma è poi questione di gusti.

Spero di non averti annoiato con questo 'papiello' :D , ma non è facile sintetizzare.

Assolutamente! Questo è proprio ciò che cercavo. Scartando management che non mi interessa molto, vorrei chiederti: l'economista in genere dove potrebbe lavorare? E per farlo, quale tipo di economia bisogna studiare? Andando per esclusione, suppongo economia e commercio, ma non saprei con certezza.
Ti ringrazio per il chiarimento quanto a finanza: tutto ciò che trovo su internet è piuttosto astruso, mentre ora capisco più o meno cosa sia la finanza. Per ora, è quello che mi interessa di più. Nel frattempo, in matematica ho anche appena iniziato la statistica, quindi, insomma, diciamo che, soprattutto grazie alla tua ottima descrizione, sto iniziando ad avere gli strumenti per prendere in mano la scelta. Mi resta solo da vedere un po' se mi piaccia l'analisi matematica e che livello di matematica riuscirei a raggiungere per l'anno prossimo (in realtà a matematica il TOLC, contrariamente ad economia, non è vincolante; se avessi lacune, avrei quindi tutta l'estate per colmarle.)
Tra l'altro, sono rimasto sbigottito di fronte al tuo ultimo messaggio. Prima non c'era il TOLC?! Cavolo, fossi nato un po' prima... Scherzo, in realtà è uno strumento utile: se non avessi saputo del TOLC, non avrei iniziato a ripassare matematica; tuttavia, ho una concezione disinteressata del sapere e, coerentemente con ciò, odio le verifiche. Ad ogni modo, grazie infinite per il tuo messaggio! Non mi è pesato per nulla. Buona serata e buona settimana

gabriella127
"axpgn":

Peraltro non sapevo ci fosse il numero chiuso, pardon programmato, anche nei CdL di Economia ma gabriella127 è molto (ma molto :D ) più addentro ...
Cordialmente, Alex


Grazie della stima, Alex, ma è mal riposta , di TOLC e procedure del numero programmato non so un tubo... :D

gabriella127
Ema 2003.
Non ti preoccupare, non spari cavolate :) , in genere nessuno sa niente di economia prima di entrare all'università, io quando mi sono iscritta a economia non sapevo che fosse.

Sì, bisogna distinguere tra economia, management e finanza.
L'economia è lo studio del sistema economico nel suo complesso. Cerca di capire le leggi del funzionamenmto del sistema economico, anche per potere indicare alle autorità cosa fare per ovviare a certi problemi (ossia, indicare la politica economica opportuna). Problemi tipici studiati dall'economia sono ad esempio le cause della disoccupazione, perché ci sono le crisi, l'inflazione, il bilancio pubblico, l'economia internazionale (cioè gli scambi tra paesi), la crescita economica dei paesi e simili. Questi sono temi della macroeconomia.
Problematiche che sono proprie della microeonomia sono invece ad esempio i monopoli, o le esternalità, o la formazione dei prezzi in singoli mercati.

In genere la microeconomia si occupa del comportamento dei singoli agenti economici (tipicamente consumatori e imprese) e della loro interazione sui mercati.
La macroeconomia prende invece in consideraione direttamente grandezze aggregate, cioè ampie categorie , a livello nazionale: ecco quindi ad esempio il PIL (cioè praticamente il reddito di un paese nel suo complesso), il mercato del lavoro nel suo complesso, il livello generale dei prezzi etc..
La microeconomia è più matematica della macroeconomia? Boh, dipende dal livello a cui si fa, più si va avanti più entrambe diventano matematizzate. Sì, forse la microeconomia di più, ma dipende dai campi.


L'economia si distingue dalla finanza perché si occupa di tutti i mercati, mercato del lavoro, mercato dei beni, mercato delle attività finanziarie etc. , mentre la finanza è lo studio di un solo mercato, quello delle attività finanziarie.
Quindi chi si occupa di finanza si occuperà ad esempio di capire e prevedere l'andamento di titoli, azioni etc., fare ad esempio previsioni finanziarie per investitori istituzionali, ma non avrà vera competenza nello studiare il sistema economico nel suo complesso.
Mentre un economista in genere non avrà una conoscenza così approfondita delle attività finanziarie e dei metodi (anche matematici) per fare previsioni.

A un economista quindi si potrà chiedere cose come: bisogna aumentare la spesa pubblica? Bisogna abbassare i tassi di interesse? Ma se un investitore gli chiede consigli su investimenti finanziari, è probabile che l'economista lo mandi in rovina. E viceversa, un esperto di finanza potrebbe mandare in rovina una nazione se messo a gestire la politica economica. :)

Il management è invece lo studio della gestione di una azienda, studierà materie più aziendali, anche se naturalmente avrà comunque bisogno di conoscenze base di economia.


Gli esami di diritto, utili sono utili, qualcuno è necessario per un economista, ma dipende da cosa si vuole fare.
Se si vuole fare il commercialista, per forza ne devi fare.
Non so i piani di studio attuali, io a suo tempo li ho minimizzati, scegliendo un piano di studio statistico-matematico, e ho fatto solo diritto privato e diritto pubblico. Nemmeno diritto commerciale, che è quasi obbligatorio.
Pesanti? Sì e no, sono lunghi in genere, ma è poi questione di gusti.

Spero di non averti annoiato con questo 'papiello' :D , ma non è facile sintetizzare.

axpgn
"Ema2003":
Beh per entrare ad economia abbastanza, ce ne sono tantissimi che tentano quindi non basta fare il punteggio minimo per essere considerati in graduatoria.

Appunto, il problema non è il TOLC :wink:

Peraltro non sapevo ci fosse il numero chiuso, pardon programmato, anche nei CdL di Economia ma gabriella127 è molto (ma molto :D ) più addentro ...


Cordialmente, Alex

Ema20031
"axpgn":
ll TOLC non è un problema ...

Beh per entrare ad economia abbastanza, ce ne sono tantissimi che tentano quindi non basta fare il punteggio minimo per essere considerati in graduatoria. Poi, almeno così mi è parso; non escludo però che mi sbagli. Insomma, da studente tutto incerto sul suo futuro il TOLC mi sembra una cosa insormontabile e difficilissima, ma, ecco, sono uno studente, suggestionabile al massimo grado. Poi, beh, se davvero non è così complesso, sono solo più contento! Buona giornata

Ema20031
"gabriella127":
[quote="Ema2003"]
. Solo che giuro sono indeciso, ma proprio sullo stile di vita da condurre: ho da sempre apprezzato la figura di intellettuali che si dedicano un po' a tutto; pertanto, se mi dedicassi alla ricerca in matematica non so quanto tempo avrei per dedicarmi alle discipline umanistiche (ovviamente potrei cambiare idea.) Se, invece, l'opzione fosse lavorare in campo economico, non so tra quale scegliere: mi interessa molto l'economia (in particolare le cose che udiamo spesso tipo PIL, TAEG, ecc..., penso se ne occupi la macroeconomia, però, ecco, anche qui non ne so molto di economia, per cui se qualcuno l'avesse studiata, mi piacerebbe discutere di cosa si faccia esattamente) e mi affascina anche la statistica; la laurea in statistica della Bicocca, che mescola un po' entrambe, mi consentirebbe di studiarle, ma questa miscela di economia e statistica, bah, non mi convince. Matematica mi piace molto, però, non so, forse sarebbe un po' sprecata per lavorare in campo economico.


Ciao Ema2003, capisco i tuoi dubbi, perché io ho alle spalle una storia simile alla tua, venivo dal campo quasi esclusivamente umanistico (liceo classico dove non si faceva niente di matermatica, etc.), e tardivamente mi sono accorta che a me in realtà piaceva la matematica.

Sono laureata in economia, l'economia è un possibile compromesso per abbracciare sia materie di tipo più umanistico (storico-sociale- giuridico) e materie più sul versante matematico (matematica, statistica, econometria).
Poi ognuno che voglia proseguire gli studi di economia deve scegliere quale indirizzo più specifico prendere.
Tieni presente però che, se ti interessa la matematica in sé, a economia puoi rimanere deluso, almeno alla triennale, perché si fa matematica non come a matematica, molte meno cose, ovviamente, ma soprattutto con metodo diverso, molto ritagliata sull'applicazione all'economia e poco profonda dal punto di vista teorico.
Se vuoi matematica-matematica dovrai probabilemente studiarla a parte.

Dal punto di vista della ricerca, in economia si possono fare tante cose diverse.
Esiste anche l'economia matematica, che è un campo molto teorico e molto sofisticato, pensa che ci sono matematici, perfino qualche medaglia Fields, che poi si sono dati all'economia.

Comunque, sì, il PIL si studia in macroeconomia, il TAEG invece non c'entra niente, è una cosa di matematica finanziaria.
Una cosa che dico sempre è di fare attenzione a non confondere economia con finanza, sono due cose distinte, con studi distinti, anche se interrelate (pensa che spesso sono dipartimenti diversi, gli economisti all' università in genere nemmeno conoscono quelli che fanno finanza). E possono portare a mestieri molto diversi.
Quindi bisogna fare attenzione a cosa si va studiare, altrimenti si può restare fortemente delusi.

Comunque, puoi farmi tutte le domande che vuoi su economia e dintorni, sarò lieta di risponderti.[/quote]
Ciao, grazie mille per la gentilezza e la disponibilità. Ho pensato ad economia proprio per quello che mi hai detto tu: è un compromesso tra matematica e materie umanistiche. Scusa la confusione su PIL e TAEG ma di economia ne so molto poco; appunto per questo mi sarebbe piaciuto studiarla, anche perché, alla fine, economia non si fa alle superiori se non tipo nei tecnici(?) e pertanto partirei allo stesso livello degli altri tendenzialmente, il che non accadrebbe con fisica a matematica. La ricerca in economia mi ispira molto di più di quella in matematica, a dire il vero; il problema è che non ho avuto che un assaggio della matematica e dunque non so come sia la matematica astratta tipica dell'università. Credo proprio dipenderà molto dal livello che avrò raggiunto l'anno prossimo, anche alla luce dei primi argomenti di analisi.
Comunque, mi parleresti un po' di economia in generale? Nel senso, ho saputo un po' per sentito dire che microeconomia è una disciplina piuttosto matematica mentre macroeconomia più qualitativa, diciamo. Gli esami di diritto sono pesanti e, eventualmente, utili? Oltretutto, mi parleresti, se ti va, della differenza tra economia e management e finanza? A me piacerebbe fare finanza eventualmente, ma un po', anche qui, per sentito dire. Il lavoro che più mi piacerebbe in ambito economico sarebbe o lavorare in banca, ma non come sportellista, più come colui che stabilisce, ad esempio, se a qualcuno si può stipulare un mutuo sulla base delle sue condizioni economiche, o lavorare nei mercati, tipo analizzare l'andamento delle azioni e così via. Scusa se ho sparato qualche cavolata ma purtroppo (uno dei maggiori tra i miliardi di limiti della scuola italiana) so pochissimo di economia, se non poche nozioni apprese in storia. Ti auguro un buon pomeriggio e ti ringrazio nuovamente per la cordialità!

gabriella127
"Ema2003":

. Solo che giuro sono indeciso, ma proprio sullo stile di vita da condurre: ho da sempre apprezzato la figura di intellettuali che si dedicano un po' a tutto; pertanto, se mi dedicassi alla ricerca in matematica non so quanto tempo avrei per dedicarmi alle discipline umanistiche (ovviamente potrei cambiare idea.) Se, invece, l'opzione fosse lavorare in campo economico, non so tra quale scegliere: mi interessa molto l'economia (in particolare le cose che udiamo spesso tipo PIL, TAEG, ecc..., penso se ne occupi la macroeconomia, però, ecco, anche qui non ne so molto di economia, per cui se qualcuno l'avesse studiata, mi piacerebbe discutere di cosa si faccia esattamente) e mi affascina anche la statistica; la laurea in statistica della Bicocca, che mescola un po' entrambe, mi consentirebbe di studiarle, ma questa miscela di economia e statistica, bah, non mi convince. Matematica mi piace molto, però, non so, forse sarebbe un po' sprecata per lavorare in campo economico.


Ciao Ema2003, capisco i tuoi dubbi, perché io ho alle spalle una storia simile alla tua, venivo dal campo quasi esclusivamente umanistico (liceo classico dove non si faceva niente di matermatica, etc.), e tardivamente mi sono accorta che a me in realtà piaceva la matematica.

Sono laureata in economia, l'economia è un possibile compromesso per abbracciare sia materie di tipo più umanistico (storico-sociale- giuridico) e materie più sul versante matematico (matematica, statistica, econometria).
Poi ognuno che voglia proseguire gli studi di economia deve scegliere quale indirizzo più specifico prendere.
Tieni presente però che, se ti interessa la matematica in sé, a economia puoi rimanere deluso, almeno alla triennale, perché si fa matematica non come a matematica, molte meno cose, ovviamente, ma soprattutto con metodo diverso, molto ritagliata sull'applicazione all'economia e poco profonda dal punto di vista teorico.
Se vuoi matematica-matematica dovrai probabilemente studiarla a parte.

Dal punto di vista della ricerca, in economia si possono fare tante cose diverse.
Esiste anche l'economia matematica, che è un campo molto teorico e molto sofisticato, pensa che ci sono matematici, perfino qualche medaglia Fields, che poi si sono dati all'economia.

Comunque, sì, il PIL si studia in macroeconomia, il TAEG invece non c'entra niente, è una cosa di matematica finanziaria.
Una cosa che dico sempre è di fare attenzione a non confondere economia con finanza, sono due cose distinte, con studi distinti, anche se interrelate (pensa che spesso sono dipartimenti diversi, gli economisti all' università in genere nemmeno conoscono quelli che fanno finanza). E possono portare a mestieri molto diversi.
Quindi bisogna fare attenzione a cosa si va studiare, altrimenti si può restare fortemente delusi.

Comunque, puoi farmi tutte le domande che vuoi su economia e dintorni, sarò lieta di risponderti.

axpgn
ll TOLC non è un problema ...

Ema20031
"axpgn":
Mi sbaglierò ma da quello che dici a me sembra che tu c'entri poco con Ingegneria; anche se c'è l'aggettivo "matematica", rimane sempre un CdL di Ingegneria con tante materie tipiche, soprattutto all'inizio, e con quel tipo di approccio e forma mentis che non mi pare sia la tua. IMHO.
Probabilmente un CdL in Statistica fortemente orientato verso argomenti economici è il compromesso migliore ma solo tu puoi decidere per te, qualche post in un Forum non possono fare più di tanto; tieni conto che non esistono CdL che coprono tutti i tuoi interessi (e di conseguenza qualcuno lo dovrai coltivare a parte se proprio sarI interessato) anzi più vai avanti e più ti specializzerai ...

Cordialmente, Alex

Ti ringrazio sia per i consigli sia per l'onestà; non ha senso dire sempre tipo yesman "Ma sì, ce la farai" ecc... ecc...
Quanto all'approccio e forma mentis sono d'accordissimo. Sono sempre stato un umanista e solo ora vedo chiaramente che, in realtà, mi piacerebbe darmi alla matematica o, comunque, non "perdere i rapporti" con essa. Ho guardato anche il programma di ingegneria matematica e mi fa una paura immane, quindi ahimè lascerei stare. Quanto a Statistica, condivido il tuo pensiero: è esattamente ciò che mi è venuto in mente. In definitiva, per ora non so; devo lasciar uscire compiutamente la mia passione per la matematica e, insomma, vedremo, complici anche le sessioni di iscrizione all'uni (vorrei tentare il TOLC, se dovessi fare economia, a partire da marzo: se non mi andasse bene, avrei ancora due/tre tentativi visto che la prima sessione scade tendenzialmente a giugno; preferisco la prima sessione perché ammettono più persone rispetto alla seconda.) Ti ringrazio di nuovo infinitamente per i consigli e ti auguro una buona giornata ed un buon proseguimento di settimana

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