MATEMATICA o ECONOMIA

Wario1
Per prima cosa buonasera a tutti.

Detto questo vi espongo il mio caso:

Sono uno studente del Liceo Classico appena diplomato e sono attanagliato dal dubbio. La mia materia da sempre preferita è stata filosofia, ma ho scartato la possibilità di iscrivermi a un CDL in Filosofia per le magrissime condizioni di cui godono i 'filosofi' oggigiorno (scarsa considerazione, sovvenzioni inesistenti e poi sono troppi, troppissimi per quanti in realtà ne servirebbero).
Detto ciò ho considerato la mia seconda passione: la Matematica, disciplina che fino alle scuole medie ho detestato per incapacità totale di fare i conti a mente. Quando poi sono stato introdotto all'algebra e alla matematica per così dire 'in lettere' è stato amore a prima vista, così come per i primi problemi di geometria al liceo, appena spiegati i criteri di congruenza dei triangoli. Non più una disciplina sterile e applicata alle uova della mamma, bensì un mondo teorico in cui l'intuito e il ragionamento che (così dicono) mi sono propri potevano trovare applicazioni anche fantasiose. Da confronti con amici ho scoperto che il programma teorico del mio liceo era lo stesso o poco meno di quello di uno scientifico tradizionale, mentre gli esercizi erano estremamente più semplici, comunque io negli ultimi due anni ho mantenuto la media del 10 in matematica grazie soprattutto agli esercizi da minorati mentali e al fatto che dimostrazioni e teoremi mi piacciono da impazzire. Spesso mi veniva più comodo in un compito di teoria dimostrare sul banco la formula piuttosto che impararla a memoria, anche se la domanda richiedeva appunto solo la formula.

Vi dico tutto questo non per vantarmi, ovviamente, ma perchè possiate avere un quadro quanto più completo per valutare la mia situazione.

Purtroppo i miei interessi culturali sono molto ma molto vari, per cui non ho mai approfondito la matematica al di fuori della scuola se non un paio di libri più di storia della matematica che tecnici, quindi non so a che punto potrei essere davvero bravo a livello universitario.

Un mese fa tuttavia mi sono iscritto anche alla sessione autunnale del test di Economia e Finanza alla Bocconi. L'altro giorno ho scoperto di averlo superato. Ora sono indeciso al 100% e tutti quanti mi danno del pazzo perchè non corro a immatricolarmi a un'università come la Bocconi.
Economia mi attira molto meno, ma fatta in un'università come la Bocconi mi garantisce lavoro sicuro e guadagni probabilmente molto alti, con uno sforzo di certo inferiore che un CDL in Matematica con media alta. Anche matematica pura sono sicuro offra moltissimi sbocchi se fatta bene. La maggioranza sono comunque in ambito economico/statistico, quindi la domanda è: il gioco vale la candela?
Sono sicuro di riuscire a completare un CDL come Matematica, ma a quale prezzo per farlo davvero bene ed eccellere? Io sono sempre andato molto molto bene a scuola (peraltro considerata la più difficile o una delle più difficili della mia città), leggo di tutto, soprattutto filosofia e classici della letteratura, faccio sport e non ho quasi mai rinunciato a nulla per quanto riguarda la mia vita sociale.
Intellettualmente parlando è chiaro che matematica mi soddisferebbe di più anche se le prospettive di riuscire a far ricerca sono pochine, mentre per avere gli stessi sbocchi professionale con uno sforzo minore potendo quindi godermi i miei 18 anni non sarebbe meglio fare la Bocconi?

Quindi Matematica pura all'università di Torino o Economia e Finanza alla Bocconi?

Risposte
vict85
"snake-16":
E cosa te lo hanno fatto a fare il colloquio se non hai né phd né esperienza nella'ambito?!?!?!?! Vedo che i geni delle risorse umane sono anche all'estero


:roll: Anche senza dottorato puoi chiedere il permesso di soggiorno. Da quel che ho capito puoi farlo solo una volta l'anno e c'è una probabilità su 3 di passare. In ogni caso era un lavoro da back office in cui c'era una componente di formazione per diventare un quant (seppur non necessariamente di front office). Ero più vicino ad avere i prerequisiti richiesti di quanto non abbia dimostrato durante il colloquio seppur probabilmente di meno di quel che traspariva dal curriculum.

snake-16
"vict85":
]Tra l'altro potrebbe interessare sapere che ho fatto un colloquio per un importantissimo Hedge Fund di New York, andato malissimo, in cui mi è stato detto che senza dottorato o una notevole esperienza lavorativa è molto difficile entrare negli USA anche con la sponsorizzazione di una azienda come quella (lo stesso discorso vale per Apple, Microsoft, Google o Amazon). Quindi se la vostra intenzione è lavorare per una azienda come quella vi suggerisco di considerare di prendere un dottorato.[/nota]


E cosa te lo hanno fatto a fare il colloquio se non hai né phd né esperienza nella'ambito?!?!?!?! Vedo che i geni delle risorse umane sono anche all'estero

vict85
Io penso che alla fin fine nessuna laurea sia un biglietto della lotteria per una vita ricca e piena. Una volta uscito, ti incontrerai in un mondo del lavoro italiano che ha poca considerazione dei giovani e che è ben poco disposto a pagare le competenza acquisite nella laurea. Insomma si aspettano di avere molto ma non sono disposti a pagare per questo molto. Per capirci ho sentito parlare di stage di 6 mesi sotto i 500€ che richiedevano medie alte in lauree scientifiche, ottima conoscenza dell'inglese, disponibilità a viaggiare e trasferirsi e ovviamente età più bassa possibile. Ovviamente non tutte le società danno stage così mal pagati, ma personalmente ho avuto una pessima impressione del mercato del lavoro italiano in questi mesi di ricerca del lavoro (alla fine ho trovato all'estero[nota]Tra l'altro potrebbe interessare sapere che ho fatto un colloquio per un importantissimo Hedge Fund di New York, andato malissimo, in cui mi è stato detto che senza dottorato o una notevole esperienza lavorativa è molto difficile entrare negli USA anche con la sponsorizzazione di una azienda come quella (lo stesso discorso vale per Apple, Microsoft, Google o Amazon). Quindi se la vostra intenzione è lavorare per una azienda come quella vi suggerisco di considerare di prendere un dottorato.[/nota]).
Ovviamente ci sono differenze nelle lauree ma anche in quelle che ti danno accesso a stipendi molto alti, le persone che effettivamente arrivano ad averli sono molto poche.

Inoltre si deve tenere conto che ciò che va oggi potrebbe non essere il trend futuro. Prendiamo il settore petrolifero, la caduta dei prezzi avvenuto nell'ultimo periodo avrà suppongo ridotto la assunzioni del settore e ridotto i salari.

Perciò consiglio di seguire gli interessi personali e non quello che si pensa fornisca un migliore stipendio. Ritengo inoltre molto importante coltivare competenze e progetti extracurriculari perché sono effettivamente quello che ti distinguono dalla massa. Potrebbero materialmente farti passare davanti a persone con migliori medie.

civamb
Un articolo che consiglia una laurea in geografia per intraprendere una carriera nel settore petrolifero/energetico non é di certo un aiuto visto che il settore é alla ricerca di ingegneri civili, meccanici, elettrici, ambientali, chimici e specializzati nel petrolio (vedi ing geofisica di esplorazione e simili).

Nelle banche d'affari i ruoli piú retribuiti sono quelli a contatto con i clienti e per questo motivo vengono preferiti altri laureati.

PS
Ho esperienze dirette in entrambi i settori.

anto_zoolander
Ogni cosa è da considerarsi una valida fonte di informazione se giustificata. Ho detto che appunto è la magistrale a darti il lavoro, in matematica. A mio modesto parere una laurea in Matematica seguita da una magistrale in finanza/ing. gest/mba, rende più di una laurea di stampo economico/giuridico. Penso che si debba pensare al futuro, visto che comunque è quello il posto in cui si andrà a vivere.

civamb
Il primo link é del 2012 e nelle banche d'affari una delle lauree piú apprezzate é ingegneria (gestionale e matematica le piú indicate). Sempre nelle banche d'affari le mansioni piú retribuite sono in mano a chi ha una formazione economico- giuridica. Al netto della superficialità di quella classifica in cui sono state scritte varie idiozie.
Il secondo link é uno dei tanti casi isolati, come quello dell'uomo piú ricco del mondo (ingegnere).
Fate quello che vi piace senza pensare troppo al futuro.

anto_zoolander
Io ho il tuo stesso dubbio, ma sono troppo attratto dalla matematica per fare qualsiasi altra cosa. Pensa a Varoufakis, è laureato in matematica. La matematica di per se non ti fa guadagnare un solo centesimo, non puoi costruirci nulla. La matematica ti forma, ti offre la possibilità di apprendere una delle(a mio parere) arti più nobili e intellettuali. Considera che un matematico potrebbe fare tutto, solo che deve studiare di più! Perché? Beh ti laurei in matematica, ma poi devi decidere dove applicarti :-D è sostanzialmente che lì nasce quello che sarà il tuo lavoro. Io ad esempio non scambierei con nulla il PdL in matematica che inizierò a settembre, però dopo mi applicherò ai mercati finanziari e concilierò due mie passioni(in realtà tre).

Probabilmente un matematico ha bisogno di più tempo, ma sa sempre quello che sta facendo e sopratutto, conosce i migliori metodi di ragionamento. Forse 20 anni fa un matematico non aveva le stesse possibilità di oggi, ma appunto oggi, le possibilità sono tantissime, basta vedere in quali settori li cercano:

Assicurazioni, finanza, istruzione secondaria/universitaria, sviluppo software, aziende varie, etc.

Devi soltanto chiederti se vuoi spendere 3 anni della tua vita, per poi spenderne altri 2 per raggiungere il traguardo.

Guarda quì chi spunta al primo posto e che lauree cercano.

O anche questo.

egregio
Io sono iscritto al secondo anno di Matematica alla Federico II.
E' vero, la matematica è una scelta di vita, ma assolutamente non ti rende asociale.
Ti parlo di esperienza personale, talvolta le proprie capacità aiutano.
P.s. Non lasciare che l'incertezza del futuro condizioni la tua scelta, nel periodo in cui cresciamo, tutte le strade non sono semplici.

giulia.cona
io ho fatto una scelta a metà e mi sono immatricolata proprio una settimana fa...frequenterò Matematica Applicata che prevede dal secondo anno anche studi di economia, appunto applicati alla matematica...dato che sei indeciso tra le due potrebbe essere una buona soluzione...

Wario1
Sto frequentando qualche giorno alla Bocconi (sono iscritto ma non immatricolato, ergo frequento senza pagare, almeno fino alla scadenza, tra pochi giorni) e qualche giorno palazzo Campana a Torino, non sembra malaccio, anche se sono nozioni elementari. I compagni infine sono meno 'disadattati' di quanto credessi, anche se la Bocconi è ovviamente organizzatissima e quantomai moderna.
Oggi come oggi però sceglierei Matematica teorica.

^Bellatrix^11
"vict85":
[quote="^Bellatrix^"][...] A economia probabilmente perchè appunto non troverai mai la soddisfazione intellettuale che la matematica può darti..

Hai parlato di Torino, a mio tempo avevo visto che lì c'era un corso interfacoltà in Matematica per la Finanza (o qualcosa del genere..)..non so come sia la realtà effettiva di quel corso di laurea, però potrebb essere un compromesso interessante..


Personalmente vorrei comunque dire che l'economia può darti soddisfazione. E matematica dà soddisfazioni se ti piace davvero... Cosa che comunque sulla base di un paio di argomenti superbase come quelli che si fanno alle superiori non si può certo affermare. Matematica non è una facoltà da prendere alla leggera...
[/quote]

Certamente, mi riferivo più a una "soddisfazione intellettuale" del puro ragionamento e dell'astrazione..che da quel che diceva l'autore del topic mi sembrava ciò che più l'affascinava della matematica..che poi sia cosa ben diversa da quella che si vede alle superiori e che matematica non vada presa alla leggera, son pienamente d'accordo :-D

G.D.5
@unnio
Pienamente d'accordo. E proprio per questo non condividevo il porsi domande circa il profitto economico derivante da un CDL in Matematica.

vict85
"^Bellatrix^":
[...] A economia probabilmente perchè appunto non troverai mai la soddisfazione intellettuale che la matematica può darti..

Hai parlato di Torino, a mio tempo avevo visto che lì c'era un corso interfacoltà in Matematica per la Finanza (o qualcosa del genere..)..non so come sia la realtà effettiva di quel corso di laurea, però potrebb essere un compromesso interessante..


Personalmente vorrei comunque dire che l'economia può darti soddisfazione. E matematica dà soddisfazioni se ti piace davvero... Cosa che comunque sulla base di un paio di argomenti superbase come quelli che si fanno alle superiori non si può certo affermare. Matematica non è una facoltà da prendere alla leggera...

Riguardo al corso interfacoltà ho guardato ora il programma e credo che sia migliorato molto dall'ultima volta che l'ho guardato... Secondo me ora può essere considerato un corso interessante.

unnio
WiZaRd:
[quote=unnio]la femmina che per alcuni test d'intelligenza viene a volte considerata la persona più intelligente del mondo, mi pare sia vos savant(in nomen women), ha lasciato l'università e si è sposata un multimilionario.
asia carrera era circa una bambina prodigio figlia di un professore di harvard, ha fatto la pornoattrice e adesso ha supervilla e compagno modello.
enrico bombieri era figlio di un economista e si faceva prestare la ferrari del papà per fare il figo cogli amici, ma a quanto pare uno dei suoi massimi piaceri della vita è pensare alla matematica andando nei boschi a cercare funghi e forse a parlare cogli extraterrestri.(a parte il riferimento a orwell nella fattoria degli animali in cui i figli dei capi venivano su intelligenti e incollati ai conti, tipo come nel film "wall street" con douglas)
riina si è arrangiato con quello che aveva.


Io non ho capito dove vuoi andare a parare.[/quote]

magari che il benessere è più semplice da ottenere con l'ingegneria sociale che tentando di fare qualcosa che dà la sensazione di essere utile(poi in italia....). quando i sistemi economici hanno come obiettivo diminuire i costi e aumentare i profitti spesso fare carriera significa aver dimostrato di saper "convincere" tante più persone possibile a lavorare gratis contro il proprio e comunitario interesse col sorriso. chissà se c'è qualche additivo alimentare che può aiutare in tale senso...

G.D.5
"unnio":
la femmina che per alcuni test d'intelligenza viene a volte considerata la persona più intelligente del mondo, mi pare sia vos savant(in nomen women), ha lasciato l'università e si è sposata un multimilionario.
asia carrera era circa una bambina prodigio figlia di un professore di harvard, ha fatto la pornoattrice e adesso ha supervilla e compagno modello.
enrico bombieri era figlio di un economista e si faceva prestare la ferrari del papà per fare il figo cogli amici, ma a quanto pare uno dei suoi massimi piaceri della vita è pensare alla matematica andando nei boschi a cercare funghi e forse a parlare cogli extraterrestri.(a parte il riferimento a orwell nella fattoria degli animali in cui i figli dei capi venivano su intelligenti e incollati ai conti, tipo come nel film "wall street" con douglas)
riina si è arrangiato con quello che aveva.


Io non ho capito dove vuoi andare a parare.

unnio
la femmina che per alcuni test d'intelligenza viene a volte considerata la persona più intelligente del mondo, mi pare sia vos savant(in nomen women), ha lasciato l'università e si è sposata un multimilionario.
asia carrera era circa una bambina prodigio figlia di un professore di harvard, ha fatto la pornoattrice e adesso ha supervilla e compagno modello.
enrico bombieri era figlio di un economista e si faceva prestare la ferrari del papà per fare il figo cogli amici, ma a quanto pare uno dei suoi massimi piaceri della vita è pensare alla matematica andando nei boschi a cercare funghi e forse a parlare cogli extraterrestri.(a parte il riferimento a orwell nella fattoria degli animali in cui i figli dei capi venivano su intelligenti e incollati ai conti, tipo come nel film "wall street" con douglas)
riina si è arrangiato con quello che aveva.

^Bellatrix^11
Wario, mi ricordi molto me di un paio di anni fa..
Vorrei darti un consiglio, ma sinceramente non mi sento di farlo..visto che ancora oggi non ho capito se ho fatto la scelta giusta o sbagliata :-D (alla fine io mi sono iscritta a matematica)..Quello che penso è che, soprattutto quando uno ha molti interessi, un po' di dubbio, un po' di rimorso, ti resterà in ogni caso..A matematica forse perchè ti troverai a sudare e faticare su tanta astrazione, mentre vedrai le persone accanto a te imparare qualcosa del mondo reale, facendo molta meno fatica e con prospettive future più certe..A economia probabilmente perchè appunto non troverai mai la soddisfazione intellettuale che la matematica può darti..

Hai parlato di Torino, a mio tempo avevo visto che lì c'era un corso interfacoltà in Matematica per la Finanza (o qualcosa del genere..)..non so come sia la realtà effettiva di quel corso di laurea, però potrebb essere un compromesso interessante..

Cheguevilla
Ho parlato con amici e conoscenti laureati (molto bene) alla Bocconi e ora con impieghi formidabili e ben pagati in tutto il mondo. Non è lo stesso per i laureati (sempre bene) alle Statali, che faticano di più a trovare buoni lavori. Non so se questo derivi solo dal nome prestigioso dell'università milanese, ma è un fatto.
Io ti posso raccontare la mia esperienza personale e fare riferimento ad alcune persone che conosco, per il significato che può avere.
Ovviamente, per fare asserzioni di carattere generale, servirebbero dei dati allargati che dimostrino come un laureato della Bocconi guadagni di più di un laureato di un'altra facoltà. Attenzione ad un particolare: se si confrontano, ad esempio i laureati della Bocconi con i laureati dell'Università di Catania, naturalmente i laureati della Bocconi guadagnano di più, ma non perchè sono laureati alla Bocconi.
Generalmente, un laureato lavorerà: nel luogo di residenza, o in quello della facoltà o si sposterà altrove.
Se il luogo in cui lo studente si è laureato coincide con il luogo di residenza (la maggior parte dei casi in Italia), è presumibile che il laureato resti nello stesso luogo a lavorare. Pertanto, un laureato alla Bocconi con buona probabilità resterà a lavorare a Milano, mentre un laureato a Catania resterà a lavorare a Catania.
La differenza di retribuzione non è dovuta al fatto che uno è laureato a Catania piuttosto che alla Bocconi, ma al fatto che gli stipendi a Milano sono generalmente più elevati rispetto a Catania (e al resto d'Italia).

Io sono banalmente laureato alla umile Università di Genova, ora lavoro in Danimarca per una grande azienda leader nel suo settore e sono soddisfatto del mio lavoro.
Qua non interessa a nessuno dove mi sia laureato, la Bocconi non sanno neppure cosa sia. E non ho ragione di ritenere che in altri stati sia diverso.

G.D.5
Quanto al testo di Analisi, la letteratura matematica ne è piena.
Quel testo personalmente non lo conosco, ma dei buoni testi che mi sento di consigliarti sono l'Acerbi-Bittazzo, il Prodi, il De Marco e il Rudin (l'ultimo da leggere magari dopo avere studiato un bel pò di Analisi, perché è di un altro livello).

G.D.5
Uno che sceglie Matematica la sceglie perché a Matematica si fa Matematica. Punto, stop, fine del discorso.
Se uno sceglie Matematica pensando in che modo alla fine del suo percorso di studi potrà guadagnare 2000 € anziché 1000 €, sfruttando magari il nome dell'Università presso la quale si è laureato, allora ha sbagliato palazzo. La Matematica è un'arte che non mi risulta abbia mai fatto guadagnare 3000 € al mese a qualche matematico.
La domanda sensata che deve porsi uno che si laurea in Matematica non è se alla fine sarà retribuito bene o male, ma se alla fine potrà interessarsi a quel particolare ramo della Matematica del quale risulterà ammirato durante il suo percorso di studi. Uno che si interessa di Matematica pura si interessa di problemi e teoremi, tutte robe teoriche che poi vengono "sfruttate" dagli ingegneri per alzare i palazzi, e chi viene pagato per il palazzo è l'ingegnere, non il Matematico.
Se uno parte con l'idea di iscriversi a Matematica domandandosi se questa laurea gli permetterà di guadagnare bene, secondo me sbaglia: si può guadagnare bene facendo ricerca sulle equazioni differenziali, sulla geometria algebrica, sull'algebra astratta? Quale azienda privata ti paga un netto mensile sostanzioso per avere i tuoi studi su questi argomenti?

Qanto alla vita sociale, caro Wario, quella dipende da te. Non è l'Università che ti corre dietro, sei tu che corri dietro all'Università. Quindi sei tu che decidi se vuoi stare sui libri 2 ore al giorno anziché 10, oppure se il sabato sera andare a ballare in discoteca oppure no. Dialogare sulla scorta di argomenti vari coi tuoi colleghi? Io prima mi preoccuperei di trovare colleghi che studiano o che si interessano di qualche cosa: la gioventù di oggi, anche quella universitaria, è composta per il 60-70% da perditempo; trova il restante 30% e non avrai problemi.

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