MAGISTRALE STATISTICA PADOVA

rickytorno
Salve a tutti,
Sono uno studente della triennale di scienze bancarie alla Cattolica, profilo metodi quantitativi e innanzitutto vorrei avere qualche opinione sulla sopracitata facoltà(C'è un po di pratica o è c'è quasi solo teoria?E' davvero così difficile come ho letto in giro?). In caso la risposta alla prima domanda sia negativa, sapreste consigliarmi qualche altra università?
Il mio non è un indirizzo prettamente Statistico ma secondo voi sarebbe possibile comunque fare dignitosamente statistica ramo finanziario a Padova?
Ho fatto inferenza e tutte le variabili casuali(più la parte relativa alla matematica attuariale) ma per esempio in triennale da me non si fa nulla di econometria e modelli statistici. Sarei un caso disperato o dovrei recuperare solo qualcosina(oltre a modelli statistici 2)?

Grazie mille in anticipo a chiunque risponderà!!

Risposte
dasalv12
"anonymous_40e072":
A me sembra che abbia una percezione un po' distorta del "modellare fenomeni". Un fenomeno, è un fenomeno, il data mining, un'altra cosa.

Credo che Momo intendesse i fenomeni che riguardano le scienze sociali, la finanza, l'economia o al più la medicina. Per le scienze naturali o per la tecnologia i discorso cambia perché si presuppone che chi fa analisi quantitative abbia almeno un minimo di conoscenza dell' oggetto di indagine, cosa che lo statistico economico certamente non possiede.
Detto questo i metodi della statistica rimangono tali per ambedue gli ambiti.
Poi la statistica non è il data mining (..e qui sei tu ad avere una visione distorta della disciplina), nel caso quest'ultimo è un insieme di tecniche che si basano ovviamente sulla statistica.
"Momo":
Però a me non sembra che un ingegnere sia in grado di costruire un modello matematico di un fenomeno. Però non studio ingegneria e, a differenza tua, ammetto di potermi sbagliare.

No, non ti sbagli: l'ingegnere medio non è in grado di farlo e lo dico con cognizione di causa visto che ho lavorato anche con alcuni ingegneri (anche del Politecnico tanto per chiarire), che poi ci sia una certa percentuale di ingegneri che si specializzano sulla ricerca empirica non stento a crederlo, ma quanti sono? Credo un piccolo sottoinsieme. Tant'è vero che sono i fisici ad essere maggiormente ricercati per queste mansioni.
In ogni caso è vero che ad alcuni ingegneri vengono somministrati corsi su corsi di statistica ed analisi dati nelle aziende, quello che infatti ho detto in altri post è questo: se vi piace la statistica ed in numeri fate ingegneria, guadagnerete di più e vi verrà perdonata ogni cosa (anche la superbia :wink: ).
Se pensate che l'economia sia fuffa lasciate perdere statistica, non fa per voi.

snake-16
Ad oggi lavorare nel settore finanziario , senza voler fare esami di macroeconomia\ economia internazionale\ economia monetaria ecc. e' un po un controsenso

momo16
"anonymous_40e072":

Rispondi sui contenuti, se di contenuti ne hai.
Certo che studio al Poli. Tu invece? Sei quello che pensa di studiare cose "difficili" e che è frustrato, perchè alla fine, dentro di voi avete la consapevolezza che le cose difficili sicuramente non le fate?


No, semplicemente non sono così spocchioso da dare giudizi così forti in merito un'altra disciplina, della quale posso aver studiato al massimo dei rudimenti.
E purtroppo mi spiace dirlo, ma è un atteggiamento tipico di chi frequenta il Politecnico. Ho vissuto due anni e mezzo a Milano e conosciuto molti tuoi colleghi e davvero in molti manifestavano questo senso di superiorità. Poi per carità, alcuni di questi sono anche miei cari amici e ci ridiamo sopra.

"anonymous_40e072":
A me sembra che abbia una percezione un po' distorta del "modellare fenomeni". Un fenomeno, è un fenomeno, il data mining, un'altra cosa.


La Statistica modella l'aleatorietà dei fenomeni. Se tu lanci una moneta allora calcolando esattamente tutte le forze in gioco, le condizioni atmosferiche, l'attrito e via dicendo tu saresti in grado di prevedere certamente quale sarà l'esito. Questa sarebbe una modellazione matematica del fenomeno. Tuttavia spesso si preferisce trascurare questa variabilità accidentale perchè impossibile da calcolare o perchè il calcolo è troppo dispendioso. Un modello statistico è un particolare modello matematico che prova invece a stimare la restante variabilità non naturale del fenomeno. Quindi sì, il modello è fortemente diverso da quello che può costruire un matematico specializzato in modellistica o un fisico.
Però a me non sembra che un ingegnere sia in grado di costruire un modello matematico di un fenomeno. Però non studio ingegneria e, a differenza tua, ammetto di potermi sbagliare.

anonymous_40e072
"Intermat":


Come hai capito anche tu, a quanto pare sembra che ci possa arrivare anche te, chiamano una persona che sia in grado di farlo. Questo può essere un gestionale che ha avuto quel tipo di esperienze come un informatico o un matematico. Non tutti i gestionali lo sanno fare come non tutti gli informatici e/o matematici. Questo per dirti che le cose "difficili" le fa chi le vuole fare e le difficoltà non dipendono da 2/3 variabili come, spesso, tu fai passare. Sicuramente ing. meccanica è una laurea difficile, sicuramente i politecnici sono molto selettivi ma tutto il resto non è "facile". Tu non sapresti fare nulla di ottimizzazione, ricerca operativa, machine learning e cose simili ma questo non vuol dire che siano cose facili (come neanche che siano difficili). Nonostante ciò sono argomenti che un gestionale (medio) vede abbastanza. Idem le cose di statistica, tu non le vedi assolutamente (se fai meccanica), uno statistico sì. Poi se tu vuoi pensare che l'unica disciplina difficile sia l'ingegneria meccanica, sei libero. Questo però non ne fa la realtà.

PS: Nei corsi di operations management che ho fatto insieme ai meccanici, ti posso dire che i gestionali andavano mediamente meglio (a detta anche dei docenti). Questo non perché i meccanici siano stupidi e i gestionali più intelligenti, semplicemente perché i meccanici quelle cose le avevano viste di meno di noi.


Faccio un po' di chiarezza generale.
Intermat, stai malinterpretando. Primo, c'è differenza tra stima e rispetto. Secondo, è ovvio che le mie siano opinioni. Poi, che le esponga in maniera a volte un po' "severa", è vero, ma: 2A) Sono abbastanza sicuro di quello che dico, 2B) è il mio carattere. Terzo, non faccio Ing Meccanica. Ho fatto la triennale in Energetica con indirizzo Ingegneria Nucleare, magistrale in Energetica indirizzo Power Production e tesi in Matematica Applicata. Di cose complicate, ne ho viste. La Termo-Fluidodinamica non lo dico io, è una delle materie più complesse in assoluto. La turbolenza è un fenomeno ancora non ben compreso. Mentre, bè, un impianto nucleare è sicuramente una dell'opere ingegneristiche più complesse in assoluto. Attenzione, la mia intenzione non è certo quella di farmi bello, sono tutt'altro che un genio, ma vorrei che fosse importante sottolineare che non sempre si può "opinioniare" tutto quanto. Esiste (e per fortuna) ogni tanto l'oggettività. Non parliamo neanche del fatto che "ognuno è portato per qualcosa, quello che è difficile, per uno, può essere più facile per un altro ecc", certo. Ovvio. Ma quello che ci interessa, come tecnici, come scienziati, è delinerare precisamente come stanno le cose. Altrimenti boh, si fa politica (quella inconcludente).
Detto questo, in generale, non sono particolarmente affascinato dal corso di laurea in Ingegneria Gestionale. E sinceramente nemmeno dall'Informatica (quindi, in verità, mi hai fatto un esempio che a me non suscita particolare romanticismo). Tu, a differenza di quanto pensi, mi sembri particolarmente preparato e ho anche abbastanza stima, anche se spesso non si è d'accordo.

Per quanto riguarda il Politecnico: la mia fonte sono gli stessi studenti che sono venuti a fare la magistrale al Politecnico. Un po' da tutta Italia. Ti consiglio di fare altrettanto, parlaci se ne hai l'occasione e ascolta. Poi, trai pure le tue conclusioni.
La differenza del Poli, a valle dell'opinione personale che mi sono creato, è principalmente lo stress e la competizione. E i voti che, per direttive dall'alto, devono essere ben distribuiti (110 dell'anno scorso in Energetica, mi pare 3,8%). Cosa giustissima tra l'altro e davvero scarsamente applicata nel resto d'Italia. Detto questo, è ovvio, non penso che un qualunque laureato del Poli sia meglio di un laureato dal resto d'Italia, credo però che sì, la media sia un po' più alta. E, senz'altro, prepari meglio a lavorare in aziende ad alti ritmi (consulenza/grandi compagnie settoriali).

Ora, chiudendo il cerchio, vorrei dire che, questo piccolo "flame" , un senso ce l'ha. Si sta cercando di delineare la differenza intrinseca, ontologica delle scienze statistiche. Per far capire che è molto diversa da un corso di laurea in Ingegneria, in Matematica o in Fisica. Uno Statistico non ha minimanente la preparazione Matematica di un Matematico e nè le competenze in modellazione che ha uno un Ingegnere (nel suo campo) o un Fisico. Quindi, quando leggo questo:

"Stat_F":
Rispondo qui in generale perché non riesco a citare e perché almeno il messaggio arriva a chi ha fatto la domanda generale. Nella statistica praticamente si fa solo modellizazione dei fenomeni, che sia una serie storica, dati sulle vendite, risultati di una ricerca, l'obbiettivo finale sarà sempre quello di costruire un modello con performance migliori. Inoltre considera che in molte offerte di lavoro ingegneria, fisica, matematica e statistica sono messe sullo stesso piano, proprio perché ciò che le accomuna è l'abilità di affrontare la realtà nel suo aspetto quantitativo o a volte addirittura di modellizzare fenomeni di natura qualitativa attraverso metodi quantitativi. Quindi per la tua scelta non farti troppi problemi, è vero che un background triennale più forte nella materia aiuta ma ho visto molti studenti farsi il mazzo e laurearsi nei campi più diversi alla magistrale anche con ottimi voti. Detto questo rimango dell'idea che statistica sia un'ottima scelta per lavorare nel campo della finanza, magari nei corsi più ad indirizzo ancora meglio. Per questo ti consiglio di dare un occhiata al corso quantitative insurance di Torino


A me sembra che abbia una percezione un po' distorta del "modellare fenomeni". Un fenomeno, è un fenomeno, il data mining, un'altra cosa. E assolutamente, non è per sconsigliare o sminuire il corso in Scienze Statistiche, è per oggettivare (certo, non è la mia opinione che oggettiva, è la discussione nel suo insieme). Vorrei spiegarmi meglio, ma ho esaurito il mio tempo, ahimè. Magari scrivo meglio più avanti.

Stat_F
Rispondo qui in generale perché non riesco a citare e perché almeno il messaggio arriva a chi ha fatto la domanda generale. Nella statistica praticamente si fa solo modellizazione dei fenomeni, che sia una serie storica, dati sulle vendite, risultati di una ricerca, l'obbiettivo finale sarà sempre quello di costruire un modello con performance migliori. Inoltre considera che in molte offerte di lavoro ingegneria, fisica, matematica e statistica sono messe sullo stesso piano, proprio perché ciò che le accomuna è l'abilità di affrontare la realtà nel suo aspetto quantitativo o a volte addirittura di modellizzare fenomeni di natura qualitativa attraverso metodi quantitativi. Quindi per la tua scelta non farti troppi problemi, è vero che un background triennale più forte nella materia aiuta ma ho visto molti studenti farsi il mazzo e laurearsi nei campi più diversi alla magistrale anche con ottimi voti. Detto questo rimango dell'idea che statistica sia un'ottima scelta per lavorare nel campo della finanza, magari nei corsi più ad indirizzo ancora meglio. Per questo ti consiglio di dare un occhiata al corso quantitative insurance di Torino

dasalv12
...ma anche se fosse onestamente il mondo andrebbe avanti comunque e non vedo come questo possa essere di orientamento o semplicemente informativo in una discussione come questa.
In ogni caso non è che esista un'università giusta per occuparsi di machine learning (qui si entra in un terreno accidentato, un po' come il data scientist di cui il machine learning può essere una delle competenze e ricordo che questa categoria è dominata dagli statistici).
Ognuno fa la sua scelta, una persona che si occupa professionalmente di statistica trova ridicoli prodotti come Minitab che vengono apprezzati dagli ingegneri meccanici ed usati quasi universalmente nelle aziende manifatturiere. Forse alcuni ingegneri hanno la stessa sensazione per altre pratiche tipiche di chi si occupano gli statistici, non ne ho idea.

Intermat
"anonymous_40e072":
[quote="Intermat"]
Non lo penserei mai. Le cose difficili si fanno solo ad ing meccanica ed esclusivamente al politecnico. Mai pensato diversamente.

Poi quando un'azienda manifatturiera vuole sviluppare un algoritmo basato sull'addestramento di reti neurali per minimizzare il numero di test da effettuare sui prodotti chiama sicuramente un ing. Meccanico (del Politecnico), ovviamente.


Spero chiamino un Ingegnere Informatico o un Matematico con un po' di esperienza in Machine Learning. Poi, se tu Intermat, mi dici che sei in grado a fare questa cosa, io deduco che sei bravo tu. Ma mica perchè sei un Gestionale.[/quote]
Come hai capito anche tu, a quanto pare sembra che ci possa arrivare anche te, chiamano una persona che sia in grado di farlo. Questo può essere un gestionale che ha avuto quel tipo di esperienze come un informatico o un matematico. Non tutti i gestionali lo sanno fare come non tutti gli informatici e/o matematici. Questo per dirti che le cose "difficili" le fa chi le vuole fare e le difficoltà non dipendono da 2/3 variabili come, spesso, tu fai passare. Sicuramente ing. meccanica è una laurea difficile, sicuramente i politecnici sono molto selettivi ma tutto il resto non è "facile". Tu non sapresti fare nulla di ottimizzazione, ricerca operativa, machine learning e cose simili ma questo non vuol dire che siano cose facili (come neanche che siano difficili). Nonostante ciò sono argomenti che un gestionale (medio) vede abbastanza. Idem le cose di statistica, tu non le vedi assolutamente (se fai meccanica), uno statistico sì. Poi se tu vuoi pensare che l'unica disciplina difficile sia l'ingegneria meccanica, sei libero. Questo però non ne fa la realtà.

PS: Nei corsi di operations management che ho fatto insieme ai meccanici, ti posso dire che i gestionali andavano mediamente meglio (a detta anche dei docenti). Questo non perché i meccanici siano stupidi e i gestionali più intelligenti, semplicemente perché i meccanici quelle cose le avevano viste di meno di noi.

anonymous_40e072
"Intermat":

Non lo penserei mai. Le cose difficili si fanno solo ad ing meccanica ed esclusivamente al politecnico. Mai pensato diversamente.

Poi quando un'azienda manifatturiera vuole sviluppare un algoritmo basato sull'addestramento di reti neurali per minimizzare il numero di test da effettuare sui prodotti chiama sicuramente un ing. Meccanico (del Politecnico), ovviamente.


Spero chiamino un Ingegnere Informatico o un Matematico con un po' di esperienza in Machine Learning. Poi, se tu Intermat, mi dici che sei in grado a fare questa cosa, io deduco che sei bravo tu. Ma mica perchè sei un Gestionale.

Intermat
"anonymous_40e072":
[quote="Intermat"][ot][quote="anonymous_40e072"]
Rispondi sui contenuti, se di contenuti ne hai.
Certo che studio al Poli. Tu invece? Sei quello che pensa di studiare cose "difficili" e che è frustrato, perchè alla fine, dentro di voi avete la consapevolezza che le cose difficili sicuramente non le fate?

Dai @anonymous_40e072 non te la prendere, noi che non studiamo al Poli lo sappiamo che facciamo tutte stupidaggini. Tutto il mondo sa che solo al Poli si studiano cose difficili. Che senso ha doverlo ricordare ogni volta?[/ot][/quote]

No ma va, hai ragione, "le cose difficili" si studiano a Gestionale e Statistica. Perfetto.[/quote]
Non lo penserei mai. Le cose difficili si fanno solo ad ing meccanica ed esclusivamente al politecnico. Mai pensato diversamente.

Poi quando un'azienda manifatturiera vuole sviluppare un algoritmo basato sull'addestramento di reti neurali per minimizzare il numero di test da effettuare sui prodotti chiama sicuramente un ing. Meccanico (del Politecnico), ovviamente.

anonymous_40e072
"Intermat":
[ot][quote="anonymous_40e072"]
Rispondi sui contenuti, se di contenuti ne hai.
Certo che studio al Poli. Tu invece? Sei quello che pensa di studiare cose "difficili" e che è frustrato, perchè alla fine, dentro di voi avete la consapevolezza che le cose difficili sicuramente non le fate?

Dai @anonymous_40e072 non te la prendere, noi che non studiamo al Poli lo sappiamo che facciamo tutte stupidaggini. Tutto il mondo sa che solo al Poli si studiano cose difficili. Che senso ha doverlo ricordare ogni volta?[/ot][/quote]

No ma va, hai ragione, "le cose difficili" si studiano a Gestionale e Statistica. Perfetto.

Intermat
[ot]
"anonymous_40e072":
[quote="momo1"][quote="anonymous_40e072"] La Statistica non è considerata una scienza "dura" proprio perchè non c'è modellazione del fenomeno di per sè (sociale o naturale). Con questo non voglio dire che la Statistica non sia utile, anzi, la trovo una scelta molto intelligente.
Semplicemente, Ingegneria, è un'altra roba.


No hai ragione, a Statistica non si modella nessun fenomeno, si progettano aerei. :smt023
Scommetto che studi al Poli, mi sbaglio?[/quote]

Rispondi sui contenuti, se di contenuti ne hai.
Certo che studio al Poli. Tu invece? Sei quello che pensa di studiare cose "difficili" e che è frustrato, perchè alla fine, dentro di voi avete la consapevolezza che le cose difficili sicuramente non le fate?[/quote]
Dai @anonymous_40e072 non te la prendere, noi che non studiamo al Poli lo sappiamo che facciamo tutte stupidaggini. Tutto il mondo sa che solo al Poli si studiano cose difficili. Che senso ha doverlo ricordare ogni volta?[/ot]

anonymous_40e072
"momo1":
[quote="anonymous_40e072"] La Statistica non è considerata una scienza "dura" proprio perchè non c'è modellazione del fenomeno di per sè (sociale o naturale). Con questo non voglio dire che la Statistica non sia utile, anzi, la trovo una scelta molto intelligente.
Semplicemente, Ingegneria, è un'altra roba.


No hai ragione, a Statistica non si modella nessun fenomeno, si progettano aerei. :smt023
Scommetto che studi al Poli, mi sbaglio?[/quote]

Rispondi sui contenuti, se di contenuti ne hai.
Certo che studio al Poli. Tu invece? Sei quello che pensa di studiare cose "difficili" e che è frustrato, perchè alla fine, dentro di voi avete la consapevolezza che le cose difficili sicuramente non le fate?

dasalv12
Più che altro "Data scientist" non è nemmeno un lavoro e di certo non è una posizione di ingresso per un laureato (poi c'è gente che si autodefinisce data scientist e guarda caso erano i peggiori del mio corso, magari ci credono davvero).
Il fatto è che si cerca di seguire le mode, da quando le università sono gestite come aziende cercano di strapparsi gli studenti a suon di marketing ed offerte seducenti. Inoltre si segue la deriva che ha preso il mercato del lavoro: specie nel marketing e nei servizi internet la prima cosa che si chiede ad un neolaureato e fare delle query di base e qualche analisi esplorativa di base utile alla reportistica aziendale. Quindi un corso come quello, che ti insegna l'accoppiata sql + R/Python può effettivamente essere utile per trovare il primo lavoro.
Inoltre mi chiedo il senso di creare un corso apposta quando la domanda in Italia è piuttosto scarsa (io stimo che si aprano circa 80/100 posizioni all'anno come veri data scientist), dal momento in cui c'è la concorrenza di PhD in fisica, ingegneri ed altre specialistiche in matematica che stanno andando in quella direzione.
Per quello ne concludo che è meglio il percorso attuariale con approfondimenti in economia e finanza (che non sono affatto fuffa se fatti come si deve).

momo16
"Injuria":

In realtà io dicevo l'opposto: in Bicocca a mio parere e in base alla mia esperienza di ex studente c'è un approccio troppo tecnico/pratico alla Statistica e ci sono troppi esami di Economia nel corso magistrale.
Detto in altri termini, si "smanetta" con R e SAS senza capire a fondo le varie metodologie usate.


Le motivazioni le avevamo già discusse mi pare: in buona sostanza la statistica universitaria nasce storicamente come preparazione per la professione di attuario, negli ultimi 10/15 anni ha sconfinato allargandosi ad altri ambiti. La neonata Bicocca a parer mio non sapeva che pesci prendere e voleva fare un'offerta omnicomprensiva creando una babele di studenti insoddisfatti. Recentemente hanno rimediato i danni creando la magistrale in data science e lasciando larghe opzioni di scelta agli studenti sul curriculum. La specialistica in scienze statistiche ed economiche rimane comunque di stampo, appunto, economico-finanziario (c'è anche chi si è lamentato che di finanza ce n'era poca). Se qualcuno si aspetta di diventare un drago nel machine learning non è lì che deve andare.


Sì hai ragione, ne avevamo già discusso quando ero io a fare domande su che magistrale scegliere :-D
Sulla magistrale in Data Science per ora non sto sentendo dei gran bei pareri da chi la frequenta. C'è da dire che uno con un minimo di cognizione di cosa sia il Data Mining/Statistical Learning capisce che quel corso magistrale è fatto per fare il Data Technician più che il Data Scientist.

dasalv12

In realtà io dicevo l'opposto: in Bicocca a mio parere e in base alla mia esperienza di ex studente c'è un approccio troppo tecnico/pratico alla Statistica e ci sono troppi esami di Economia nel corso magistrale.
Detto in altri termini, si "smanetta" con R e SAS senza capire a fondo le varie metodologie usate.


Le motivazioni le avevamo già discusse mi pare: in buona sostanza la statistica universitaria nasce storicamente come preparazione per la professione di attuario, negli ultimi 10/15 anni ha sconfinato allargandosi ad altri ambiti. La neonata Bicocca a parer mio non sapeva che pesci prendere e voleva fare un'offerta omnicomprensiva creando una babele di studenti insoddisfatti. Recentemente hanno rimediato i danni creando la magistrale in data science e lasciando larghe opzioni di scelta agli studenti sul curriculum. La specialistica in scienze statistiche ed economiche rimane comunque di stampo, appunto, economico-finanziario (c'è anche chi si è lamentato che di finanza ce n'era poca). Se qualcuno si aspetta di diventare un drago nel machine learning non è lì che deve andare.

momo16
"dugongo96":
Innanzitutto grazie a tutti per il contributo. momo1 non ho preso in considerazione la bicocca appunto perché c'è troppa economia!!(alias niente pratica tutta teoria con un briciolo di fuffa inutile).


In realtà io dicevo l'opposto: in Bicocca a mio parere e in base alla mia esperienza di ex studente c'è un approccio troppo tecnico/pratico alla Statistica e ci sono troppi esami di Economia nel corso magistrale.
Detto in altri termini, si "smanetta" con R e SAS senza capire a fondo le varie metodologie usate.
Ovviamente sono discorsi in media.


Inoltre analisi II è un esame che ho già sostenuto quindi non ci sarebbe alcun problema da quel punto di vista.


Ti consiglio di informarti bene per il riconoscimento dell'esame di Matematica che hai fatto. Da quanto mi è stato detto viene riconosciuto Analisi II se uno viene da Statistica, Matematica, Fisica, Ingegneria o simili.

dasalv12
A mio parere se sei residente a Milano trovo inutile uno spostamento, sebbene Padova abbia meriti storici indiscutibili su questa disciplina, non c'è nulla che non puoi trovare nella città in cui sei già: non ti garba l'economia? Vedi se ti ammettono ad ing matematica o alla specialistica di data science in Bicocca. C'è finanza in Bocconi, scienze attuariali in Cattolica (non capisco perché esclusa a priori). In Bicocca io feci almeno 4/5 esami su R, 1 su SAS ed altri due basati su Stata, quindi direi che è abbastanza pratico come corso (il suo difetto non è certo quello comunque, ma il calendario didattico e l'eccesso di corsi). Se vuoi qualcosa di realmente pratico lascia perdere la magistrale e fai un master, lì stai sul pezzo tutta la giornata.
Io credo che comunque le ossa te le devi fare per conto tuo da un punto di vista operativo.
No hai ragione, a Statistica non si modella nessun fenomeno, si progettano aerei.

Quello che penso anche io, al di là dell'ironia: se ti piace la statistica fai aerospaziale, forse uscirai dall'università quasi totalmente ignorante in materia, ma sul lavoro avrai pane per i tuoi denti.
Se invece non ti piace l'economia non fare statistica: la miglior carriera per uno statistico è nel settore finanziario e assicurativo, se no ti garba quella roba lì lascia perdere e fai ingegneria.

rickytorno
Innanzitutto grazie a tutti per il contributo. momo1 non ho preso in considerazione la bicocca appunto perché c'è troppa economia!!(alias niente pratica tutta teoria con un briciolo di fuffa inutile). Inoltre analisi II è un esame che ho già sostenuto quindi non ci sarebbe alcun problema da quel punto di vista.

Il mio unico dubbio ormai rimane la "praticità del corso" visto che comunque siamo in Italia.... All'estero non c'è niente che prepara bene e ci si focalizza sulla pratica? Magari anche ad un prezzo ragionevole :D :D :D

momo16
"Stat_F":
ìGuarda io studio statistica alla triennale in Bicocca e ho avuto una persona in famiglia che ha fatto più o meno quello che vorresti fare tu e ti dico: le magistrali di statistica spesso sono più pensate per chi non ha studiato statistica alla triennale; gli esami vengono ripresi e guardati attentamente, la solita struttura della statistica teorica per affrontare i problemi viene praticamente tutta affrontata forse ad eccezione di statistica descrittiva univariata.


Anche io ho studiato Statistica in triennale in Bicocca e confermo che i due corsi magistrali sono strutturati in modo da poter accogliere studenti di Economia (per Scienze Statistiche ed Economiche) e Biologia (per Biostatistica) e quindi moltissimi argomenti trattati nella triennale vengono ripresi tramite corsi introduttivi obbligatori.

"dugongo96":
Salve a tutti,
Sono uno studente della triennale di scienze bancarie alla Cattolica, profilo metodi quantitativi e innanzitutto vorrei avere qualche opinione sulla sopracitata facoltà(C'è un po di pratica o è c'è quasi solo teoria?E' davvero così difficile come ho letto in giro?). In caso la risposta alla prima domanda sia negativa, sapreste consigliarmi qualche altra università?
Il mio non è un indirizzo prettamente Statistico ma secondo voi sarebbe possibile comunque fare dignitosamente statistica ramo finanziario a Padova?
Ho fatto inferenza e tutte le variabili casuali(più la parte relativa alla matematica attuariale) ma per esempio in triennale da me non si fa nulla di econometria e modelli statistici. Sarei un caso disperato o dovrei recuperare solo qualcosina(oltre a modelli statistici 2)?

Grazie mille in anticipo a chiunque risponderà!!


No non saresti assolutamente un caso disperato. Il passaggio da Economia a Statistica è piuttosto frequente. A Padova è richiesto di passare l'esame di Analisi II per potersi iscrivere alla magistrale, oltre a dover inserire un esame della triennale (Modelli II, come dicevi tu) nel piano di studi. Sicuramente il primo anno sarebbe faticoso, ma non impossibile.
A parer mio il passaggio a Statistica rimanendo a Milano in Bicocca sarebbe più semplice: sia perchè non è richiesto di passare l'esame di Analisi II, sia perchè il corso magistrale in Scienze Statistiche ed Economiche prevede molta Economia e la parte metodologica è meno presente rispetto a Padova.

"anonymous_40e072":
La Statistica non è considerata una scienza "dura" proprio perchè non c'è modellazione del fenomeno di per sè (sociale o naturale). Con questo non voglio dire che la Statistica non sia utile, anzi, la trovo una scelta molto intelligente.
Semplicemente, Ingegneria, è un'altra roba.


No hai ragione, a Statistica non si modella nessun fenomeno, si progettano aerei. :smt023
Scommetto che studi al Poli, mi sbaglio?

anonymous_40e072
"Stat_F":
Guarda io studio statistica alla triennale in Bicocca e ho avuto una persona in famiglia che ha fatto più o meno quello che vorresti fare tu e ti dico: le magistrali di statistica spesso sono più pensate per chi non ha studiato statistica alla triennale; gli esami vengono ripresi e guardati attentamente, la solita struttura della statistica teorica per affrontare i problemi viene praticamente tutta affrontata forse ad eccezione di statistica descrittiva univariata. Detto questo io la metterei su un piano simile a quello di ingegneria, in quanto materia intrinsecamente operativa, il cui ambito di ricerca più astratto ha a che fare con la statistica metodologica. La difficoltà può essere maggiore o minore a seconda di ciò che a te riesce meglio, per farti un esempio questa persona ha trovato molto più complicato l'esame di serie storiche piuttosto che quello di finanza matematica (che io ritengo davvero complicato). Quindi non farti problemi e affronta il corso (che tra l'altro si dice che sia il migliore in Italia) senza paranoie, esame dopo esame entrerai nella mentalità di uno statistico!


Per favore, non diciamo fesserie. Hai parzialmente dato anche tu la risposta, tra l'altro. Una magistrale in Ingegneria non può essere affrontata senza aver affrontato una triennale in Ingegneria (al limite, nelle relative scienze pure, ma a valle di un consistente numero di CFU da recuperare), a differenza di come tu stesso hai detto, per Statistica. La Statistica non è considerata una scienza "dura" proprio perchè non c'è modellazione del fenomeno di per sè (sociale o naturale). Con questo non voglio dire che la Statistica non sia utile, anzi, la trovo una scelta molto intelligente.
Semplicemente, Ingegneria, è un'altra roba.

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