Laurea in Matematica e Informatica
Salve a tutti,
sto per cominciare l'ultimo anno di liceo scientifico e voglio prendere una scelta riguardo al futuro percorso universitario.
Premetto: sto per esporvi tutti i miei dubbi riguardo questo argomento, e non sono pochi.
Ho una forte passione sia per matematica che per informatica, e della loro fusione nell'affascinante campo dei sistemi complessi, con le applicazioni corrispondenti (Es. Finanza). Non vorrei scegliere corsi di matematica pura\informatica pura, non perché non mi piacciano singolarmente, ma in quanto credo che concentrarmi solo su una di queste materie sia uno spreco incredibile di passione e (modestamente) di capacità. Le opzioni che ho trovato qui in Italia sono limitate: o un corso in matematica computazionale (Es. Pisa) o uno in ingegneria matematica (Polimi\Polito). In una discussione che avevo aperto sul forum un mese fa (viewtopic.php?f=23&t=149618), ero arrivato alla conclusione che mi conviene andare a fare la triennale in "Matematica per l'ingegneria" al polito e poi fare la specialistica in ingegneria matematica al Polimi. La questione si era chiusa in quanto non credevo che ci fossero alternative migliori.
Di recente però mi sono imbattuto nel sito dell'università di Oxford, e tra le lauree triennali che offrivano vi era una pure in "Mathematics and Computer Science".
Informandomi meglio sul corso e guardando il piano di studi mi si sono illuminati gli occhi, in quanto mi sono subito reso conto che era proprio quello che stavo cercando. Non è un corso che si focalizza sulla matematica applicata, ma è un corso che mi permetterebbe di acquisire, in entrambe le materie, conoscenze avanzate teoriche, non solo "ingegneristiche" (Es. per matematica: Topologia, Analisi Complessa, Geometria differenziale, Teoria dei Numeri etc. e per informatica: Programmazione avanzata, Modelli Computazionali, Programmazione Concorrente, Complessità computazionale, Informatica Quantistica etc. ) insieme anche a corsi di fisica (Meccanica Quantistica, Relatività Generale etc.), al contrario dei corsi che ho trovato in Italia.
Dopo essermi studiato la cosa, sono arrivato alla conclusione che ho una probabilità di entrare abbastanza alta da giustificare un tentativo, e che potrei sostenerla pure finanziariamente, grazie al prestito che il governo britannico mi offrirebbe (me lo sono studiato a fondo ed è fattibile) e alla borsa di studio che mi darebbe l'università.
Dopo la triennale avrei tante possibilità: continuare a studiare, magari prendendomi un Phd in uno dei tanti campi legati alla complessità, oppure specializzarmi e andare a lavorare nel settore industriale.
Però ci sono altre cose che tengo in considerazione nella scelta universitaria, come l'ambiente (in cui dovrò vivere per 3\4 anni minimo).
Quest'estate sono andato a Londra, e ho dedicato una giornata a visitare Oxford, ma non ne sono rimasto colpito positivamente, in quanto i college sono piccoli (imho), ma più generalmente è proprio il paese a essere molto più piccolo di quanto pensassi (me lo sono girato tutto in 2 ore). Dovete sapere che ho una sorta di fobia per gli ambienti piccoli (paesi), tanto più se sono universitari, e per le dinamiche coatte e posticce che vi si instaurano, motivo per cui sono sempre stato riluttante a prendere in considerazione Pisa (che ho sperimentato, essendoci stato per quasi una settimana quest'anno). In sintesi sono, in tutti i sensi, un tipo da città. Fosse stato per me, infatti, sarei rimasto a Roma, il problema è che le università romane non offrono un corso che si avvicini decentemente a quello che vorrei fare io. A dirla tutta neanche Torino mi ispira come città ( sono stato viziato da Roma
), però, se resto Italia, mi sembra il miglior compromesso. Un discorso molto soggettivo, spero che in questa parte non sia stato frainteso.
Se non avessi problemi di soldi, sarei andato dritto in America alla Columbia o a Princeton (mi ero innamorato del loro programma PACM, "Program in Applied and Computational Mathematics" ), però non posso permettermelo.
Ho preso in considerazione tantissime possibilità di studio in Europa (Olanda, Svezia, Danimarca, Germania, UK), però sono in ogni caso per un motivo o per un altro tutte le università che ho preso in considerazione mi avrebbero messo in difficoltà economica, tutte tranne, ironicamente, Oxford\Cambridge (le uniche due università inglesi che ho preso in considerazione), grazie al pacchetto prestito+borsa di studio che offrono. Tra queste due ho scelto Oxford, in quanto mi piace molto di più il loro sistema di ammissione (se volete che scenda nei dettagli, chiedetemelo).
PS: Prenderei in considerazione molto volentieri la Normale di Pisa, se non fosse per il fatto che l'università di Pisa offre un percorso di studi che si avvicina solo marginalmente a quello che vorrei fare io e per il fatto che, come ho già detto, Pisa non mi ha fatto una buona impressione quando ci sono andato.
Ecco, questi sono i fatti (molti e forse confusionari). Non riesco a scegliere. Ho sbagliato qualche punto? Ci sono alternative che non ho preso in considerazione? Qual è la vostra opinione?
Grazie per essere arrivati fin quaggiù
sto per cominciare l'ultimo anno di liceo scientifico e voglio prendere una scelta riguardo al futuro percorso universitario.
Premetto: sto per esporvi tutti i miei dubbi riguardo questo argomento, e non sono pochi.
Ho una forte passione sia per matematica che per informatica, e della loro fusione nell'affascinante campo dei sistemi complessi, con le applicazioni corrispondenti (Es. Finanza). Non vorrei scegliere corsi di matematica pura\informatica pura, non perché non mi piacciano singolarmente, ma in quanto credo che concentrarmi solo su una di queste materie sia uno spreco incredibile di passione e (modestamente) di capacità. Le opzioni che ho trovato qui in Italia sono limitate: o un corso in matematica computazionale (Es. Pisa) o uno in ingegneria matematica (Polimi\Polito). In una discussione che avevo aperto sul forum un mese fa (viewtopic.php?f=23&t=149618), ero arrivato alla conclusione che mi conviene andare a fare la triennale in "Matematica per l'ingegneria" al polito e poi fare la specialistica in ingegneria matematica al Polimi. La questione si era chiusa in quanto non credevo che ci fossero alternative migliori.
Di recente però mi sono imbattuto nel sito dell'università di Oxford, e tra le lauree triennali che offrivano vi era una pure in "Mathematics and Computer Science".
Informandomi meglio sul corso e guardando il piano di studi mi si sono illuminati gli occhi, in quanto mi sono subito reso conto che era proprio quello che stavo cercando. Non è un corso che si focalizza sulla matematica applicata, ma è un corso che mi permetterebbe di acquisire, in entrambe le materie, conoscenze avanzate teoriche, non solo "ingegneristiche" (Es. per matematica: Topologia, Analisi Complessa, Geometria differenziale, Teoria dei Numeri etc. e per informatica: Programmazione avanzata, Modelli Computazionali, Programmazione Concorrente, Complessità computazionale, Informatica Quantistica etc. ) insieme anche a corsi di fisica (Meccanica Quantistica, Relatività Generale etc.), al contrario dei corsi che ho trovato in Italia.
Dopo essermi studiato la cosa, sono arrivato alla conclusione che ho una probabilità di entrare abbastanza alta da giustificare un tentativo, e che potrei sostenerla pure finanziariamente, grazie al prestito che il governo britannico mi offrirebbe (me lo sono studiato a fondo ed è fattibile) e alla borsa di studio che mi darebbe l'università.
Dopo la triennale avrei tante possibilità: continuare a studiare, magari prendendomi un Phd in uno dei tanti campi legati alla complessità, oppure specializzarmi e andare a lavorare nel settore industriale.
Però ci sono altre cose che tengo in considerazione nella scelta universitaria, come l'ambiente (in cui dovrò vivere per 3\4 anni minimo).
Quest'estate sono andato a Londra, e ho dedicato una giornata a visitare Oxford, ma non ne sono rimasto colpito positivamente, in quanto i college sono piccoli (imho), ma più generalmente è proprio il paese a essere molto più piccolo di quanto pensassi (me lo sono girato tutto in 2 ore). Dovete sapere che ho una sorta di fobia per gli ambienti piccoli (paesi), tanto più se sono universitari, e per le dinamiche coatte e posticce che vi si instaurano, motivo per cui sono sempre stato riluttante a prendere in considerazione Pisa (che ho sperimentato, essendoci stato per quasi una settimana quest'anno). In sintesi sono, in tutti i sensi, un tipo da città. Fosse stato per me, infatti, sarei rimasto a Roma, il problema è che le università romane non offrono un corso che si avvicini decentemente a quello che vorrei fare io. A dirla tutta neanche Torino mi ispira come città ( sono stato viziato da Roma

Se non avessi problemi di soldi, sarei andato dritto in America alla Columbia o a Princeton (mi ero innamorato del loro programma PACM, "Program in Applied and Computational Mathematics" ), però non posso permettermelo.
Ho preso in considerazione tantissime possibilità di studio in Europa (Olanda, Svezia, Danimarca, Germania, UK), però sono in ogni caso per un motivo o per un altro tutte le università che ho preso in considerazione mi avrebbero messo in difficoltà economica, tutte tranne, ironicamente, Oxford\Cambridge (le uniche due università inglesi che ho preso in considerazione), grazie al pacchetto prestito+borsa di studio che offrono. Tra queste due ho scelto Oxford, in quanto mi piace molto di più il loro sistema di ammissione (se volete che scenda nei dettagli, chiedetemelo).
PS: Prenderei in considerazione molto volentieri la Normale di Pisa, se non fosse per il fatto che l'università di Pisa offre un percorso di studi che si avvicina solo marginalmente a quello che vorrei fare io e per il fatto che, come ho già detto, Pisa non mi ha fatto una buona impressione quando ci sono andato.
Ecco, questi sono i fatti (molti e forse confusionari). Non riesco a scegliere. Ho sbagliato qualche punto? Ci sono alternative che non ho preso in considerazione? Qual è la vostra opinione?
Grazie per essere arrivati fin quaggiù

Risposte
"lorenzom97":
Per comprendere meglio il corso di laurea di Oxford, vi consiglio di dare un'occhiata a questi link:
http://www.cs.ox.ac.uk/teaching/mcs/
https://www.maths.ox.ac.uk/system/files ... ok15_0.pdf
http://www0.maths.ox.ac.uk/courses/material
Mi sa che non hai guardato questi link...
"vict85":
Rispetto al corso di Oxford io ho in realtà qualche perplessità sulla scelta dei corsi di matematica. Insomma, ad ingegneria informatica in Italia si fanno vari corsi di analisi, ma hai tanti corsi di fisica ed elettronica che la motivano.
https://www0.maths.ox.ac.uk/courses. Di fisica ce n'è quanta ne vuoi:
-Waves and Fluids
-Quantum Theory
-Topics in Fluid Mechanics
-General Relativity I/II
-Dynamical Systems and Energy Minimization
-Electromagnetism
-etc.
"vict85":
Ma nel corso di Oxford sembra che tu faccia corsi di matematica al solo scopo di vedere argomenti casuali di matematica. Insomma fai algebra, ma non ho visto un corso di crittografia o altre applicazioni di quegli argomenti. Fai tanta analisi ma non c'è un corso di fisica e poca roba di analisi numerica. Fai probabilità ma non ci sono corsi di economia e/o finanza. L'analisi numerica o altri corsi di matematica computazione sono pressoché assenti (ma hanno spazio per mettere un corso sulle martingale).
-Computer Security (che include Access control, Symmetric key ciphers, Cryptographic hash functions, Asymmetric key ciphers, Message authentication & digital signatures, Security Protocols)
-Intelligent Systems(che include anche Algoritmi Genetici e Reti Neurali)
-Computational Mathematics
-Numerical Analysis
-Mathematical Models of Financial Derivatives
-Techniques of Applied Mathematics
-Numerical Solution of Differential Equations I\II
-etc.
"vict85":
Se il tuo scopo è di occuparti di matematica computazione/applicata quello non è un corso adatto alla scopo.

"vict85":
Anche perché non ne vedi quasi per nulla e non hai alcuna base sulle possibili applicazioni. In compenso hai molte basi su argomenti che ti sono inutili (insomma se vuoi occuparti di finanza non ti interessa come funzionano i compilatori, i sistemi operativi o i database e ancora meno ti interessa la teoria che ci sta dietro).
Per diventare programmatore non penso sia così migliore di altri corsi di informatica, anche perché la maggior parte del lavoro la dovresti comunque fare tu a casa e c'è un consenso piuttosto unanime nella comunità informatica su fatto che non sia necessaria una laurea per essere un buon programmatore (pertanto è secondario che la laurea sia in informatica).
In sostanza è un discreto corso di informatica, forse un po' meglio di quelli in Italia. Ma a quel punto andrei a fare direttamente il corso di computer science invece che questo ibrido.
Gli ultimi anni c'è sempre una maggiore scelta di selezione dei corsi, così lo studente (se vuole) si può "specializzare" in matematica o informatica. Però posso capire il vostro punto di vista. Il fatto è che questo corso (anche se potrebbe non sembrare) è molto diverso da i corsi in matematica\informatica a cui siamo abituati.
Vi spiego il mio (forse erroneo) punto di vista riguardo questo corso.
Partiamo col dire che è molto di più di un "discreto corso di informatica". Certo, magari non prepara lo studente a un mestiere specifico, ma gli fornisce (decisamente più importante) un eccellente (e lungimirante)metodo.
In un mondo dove aumenta esponenzialmente la ricerca di individui con competenze che non si riducano solo all'informatica o solo alla matematica, ma che si estendano in entrambi i settori (e oltre), una persona con tali competenze ha un potenziale immenso. Stiamo vivendo un periodo in cui la dogmatica e tradizionale separazione a compartimenti stagni della scienza sta crollando, pensa solo alla "scienza" (anche se tecnicamente ancora non lo è) dei sistemi complessi, campo che ha attratto, sin dal suo stato embrionale, grandi scienziati quali: Von Neumann, Wolfram, Holland etc. e che è stato definto da Hawking "la scienza del 21° secolo". La particolarità di questo campo (come anche molti altri suoi coetanei) è che sta rendendo sempre più sottili i "confini" tra i vari campi scientifici, e arriverà a eliminarli. Fino a qualche mese fa non ne ho mai sentito parlare, ma la verità è che sta cambiando (e imo, cambierà per sempre) la nostra concezione tradizionale di scienza. In questo campo ci vedo un potenziale immenso e non serve essere solo "matematici" o "informatici". Una "rivoluzione silenziosa". Vi invito fortemente a informarvi al riguardo.
Nel campo lavorativo, avere tali competenze (magari accompagnate a un master, per essere un pò più specializzati, ma non necessariamente) ti rende una risorsa preziosissima, capace di eccellere in un'immensità di campi. Uscito da questo corso puoi ad esempio costruire da zero un cluster di computer e simultaneamente implementare un programma di computazione distribuita per analizzare dati, per eseguire una simulazione cosmologica, oppure per simulare una rete neurale\algoritmo genetico, che in questo periodo stanno trovando sempre più applicazioni industriali.
Quindi, per finire, questo corso ha un impostazione molto differente da quella che siamo abituati a vedere(ma non per questo è inutile), poichè risponde a cambiamenti scientifici\industriali che qui in italia (imho) , per una miriade di motivi, non stiamo vedendo\vivendo.
Rispetto al corso di Oxford io ho in realtà qualche perplessità sulla scelta dei corsi di matematica. Insomma, ad ingegneria informatica in Italia si fanno vari corsi di analisi, ma hai tanti corsi di fisica ed elettronica che la motivano. Ma nel corso di Oxford sembra che tu faccia corsi di matematica al solo scopo di vedere argomenti casuali di matematica. Insomma fai algebra, ma non ho visto un corso di crittografia o altre applicazioni di quegli argomenti. Fai tanta analisi ma non c'è un corso di fisica e poca roba di analisi numerica. Fai probabilità ma non ci sono corsi di economia e/o finanza. L'analisi numerica o altri corsi di matematica computazione sono pressoché assenti (ma hanno spazio per mettere un corso sulle martingale
).
Se il tuo scopo è di occuparti di matematica computazione/applicata quello non è un corso adatto alla scopo. Anche perché non ne vedi quasi per nulla e non hai alcuna base sulle possibili applicazioni. In compenso hai molte basi su argomenti che ti sono inutili (insomma se vuoi occuparti di finanza non ti interessa come funzionano i compilatori, i sistemi operativi o i database e ancora meno ti interessa la teoria che ci sta dietro).
Per diventare programmatore non penso sia così migliore di altri corsi di informatica, anche perché la maggior parte del lavoro la dovresti comunque fare tu a casa e c'è un consenso piuttosto unanime nella comunità informatica su fatto che non sia necessaria una laurea per essere un buon programmatore (pertanto è secondario che la laurea sia in informatica).
In sostanza è un discreto corso di informatica, forse un po' meglio di quelli in Italia. Ma a quel punto andrei a fare direttamente il corso di computer science invece che questo ibrido.

Se il tuo scopo è di occuparti di matematica computazione/applicata quello non è un corso adatto alla scopo. Anche perché non ne vedi quasi per nulla e non hai alcuna base sulle possibili applicazioni. In compenso hai molte basi su argomenti che ti sono inutili (insomma se vuoi occuparti di finanza non ti interessa come funzionano i compilatori, i sistemi operativi o i database e ancora meno ti interessa la teoria che ci sta dietro).
Per diventare programmatore non penso sia così migliore di altri corsi di informatica, anche perché la maggior parte del lavoro la dovresti comunque fare tu a casa e c'è un consenso piuttosto unanime nella comunità informatica su fatto che non sia necessaria una laurea per essere un buon programmatore (pertanto è secondario che la laurea sia in informatica).
In sostanza è un discreto corso di informatica, forse un po' meglio di quelli in Italia. Ma a quel punto andrei a fare direttamente il corso di computer science invece che questo ibrido.
"lorenzom97":
[quote="Intermat"]Fare tanti corsi insieme genera confusione
Naturalmente non è un corso di laurea per tutti.
[/quote]
Quando poi ti immatricolerai e ti troverai ad avere 4/5 esami a semestre ne riparliamo.
"lorenzom97":
[quote="Intermat"][...]accavallamento di esami (in Italia sicuro)
In Italia, appunto.
[/quote]
Probabile ma considera che spesso all'estero c'è una sola sessione d'esami (non so a Oxford) oppure ne puoi usare una sola (come alcune università in Italia). E se ci aggiungi tanti esami in contemporanea non è una cosa bella (anche se fossi un genio).
"lorenzom97":
[quote="Intermat"]Secondo me meglio alcuni esami in meno e, quelli previsti, fatti bene.
Perché? Pensi che ad Oxford facciano una cosa raffazzonata? (Non è una domanda retorica)
Secondo me, ancora meglio è fare molti esami fatti bene.

Non credo facciano corsi "raffazzonati" ma semplicemente, come ti hanno già spiegato, si tagliano delle parti perché per fare tante cose se ne devono saltare altre. Come dice Ryukushi il tempo è standard (dato dagli ECTS) quindi se in quelle ore devi fare un programma più ampio, e lo vuoi fare bene, vuol dire che stai tagliando qualcos'altro.
"Ryukushi":
Quindi da valutare non è tanto quello. Fare più esami potrebbe voler dire semplicemente anche spezzare corsi che qua sono uniti in un esamone da 8-10 crediti.
Il che, soprattutto se te li parallelizzano, non è una bella cosa. Non so come funzioni a Oxford, è un giudizio personale e generale.
ora che il sistema è uniformato a ects i carichi di lavoro sono più o meno uguali in tutta europa, uk compresa. Anche a oxford saranno una media di 60 ects all'anno che equivalgono a circa 60*25 ore di impegno complessivo (tra studio, lezioni, lab, ecc.).
Quindi da valutare non è tanto quello. Fare più esami potrebbe voler dire semplicemente anche spezzare corsi che qua sono uniti in un esamone da 8-10 crediti.
Quindi da valutare non è tanto quello. Fare più esami potrebbe voler dire semplicemente anche spezzare corsi che qua sono uniti in un esamone da 8-10 crediti.
"lorenzom97":
[quote="Intermat"]Fare tanti corsi insieme genera confusione
Naturalmente non è un corso di laurea per tutti.
"Intermat":
[...]accavallamento di esami (in Italia sicuro)
In Italia, appunto.
"Intermat":
Secondo me meglio alcuni esami in meno e, quelli previsti, fatti bene.
Perché? Pensi che ad Oxford facciano una cosa raffazzonata? (Non è una domanda retorica)
Secondo me, ancora meglio è fare molti esami fatti bene.

Riguardo all'ultimo punto do una mia opinione strettamente personale (forse anche totalmente sbagliata): secondo me essendoci più corsi (sia di matematica che si informatica), prenderei in considerazione la possibilità che (alcuni) siano trattati un po superficialmente poiché la scuola deve lasciare allo studente un minimo di tempo per lo studio a casa perciò: o ci sono più esami (piu corsi da seguire) ma di meno ore e ciò (penso) implichi meno approfondimento delle materie o sono in Italia che approfondiscono troppo limitando le materie ad un numero ridotto.
Chiedo scusa se ho detto cose in parte o totalmente sbagliate [emoji16]
"Intermat":
Fare tanti corsi insieme genera confusione
Naturalmente non è un corso di laurea per tutti.
"Intermat":
[...]accavallamento di esami (in Italia sicuro)
In Italia, appunto.
"Intermat":
Secondo me meglio alcuni esami in meno e, quelli previsti, fatti bene.
Perché? Pensi che ad Oxford facciano una cosa raffazzonata? (Non è una domanda retorica)
Secondo me, ancora meglio è fare molti esami fatti bene.

"lorenzom97":
2) A me sembra che la triennale in matematica computazionale a Pisa abbia oggettivamente molti meno corsi rispetto a Oxford ( sia di matematica che di informatica ). Sbaglio?
Link corso di laura a Pisa : http://www.unipi.it/index.php/lauree/corso/10299
Il fatto che un corso di laurea abbia meno esami non è una cosa negativa, anzi potrebbe essere molto positivo. Fare tanti corsi insieme genera confusione, accavallamento di esami (in Italia sicuro) etc. Secondo me meglio alcuni esami in meno e, quelli previsti, fatti bene.
Grazie per le risposte
1) Probabilmente se andassi veramente a Oxford, sceglierei il percorso di 4 anni, prendendomi così un MMathCompSci.
Per comprendere meglio il corso di laurea di Oxford, vi consiglio di dare un'occhiata a questi link:
http://www.cs.ox.ac.uk/teaching/mcs/
https://www.maths.ox.ac.uk/system/files ... ok15_0.pdf
http://www0.maths.ox.ac.uk/courses/material
Su quali basi si fonda questa affermazione?
2) A me sembra che la triennale in matematica computazionale a Pisa abbia oggettivamente molti meno corsi rispetto a Oxford ( sia di matematica che di informatica ). Sbaglio?
Link corso di laura a Pisa : http://www.unipi.it/index.php/lauree/corso/10299

1) Probabilmente se andassi veramente a Oxford, sceglierei il percorso di 4 anni, prendendomi così un MMathCompSci.
Per comprendere meglio il corso di laurea di Oxford, vi consiglio di dare un'occhiata a questi link:
http://www.cs.ox.ac.uk/teaching/mcs/
https://www.maths.ox.ac.uk/system/files ... ok15_0.pdf
http://www0.maths.ox.ac.uk/courses/material
"Half95":
c'è qualcosina in più di matematica ma gli argomenti in più penso che vengano trattati tutti abbastanza superficialmente perché servirebbero basi che non penso abbiano per approfondire e per fare quel poco in più si perdono qualcosa in informatica
Su quali basi si fonda questa affermazione?
2) A me sembra che la triennale in matematica computazionale a Pisa abbia oggettivamente molti meno corsi rispetto a Oxford ( sia di matematica che di informatica ). Sbaglio?
Link corso di laura a Pisa : http://www.unipi.it/index.php/lauree/corso/10299
Ciao ! Sono un neo studente universitario in matematica. Non ho esperienza diretta ma conosco abbastanza bene i piani di studio del corso, all'Università di Pisa (che se non sbaglio per quanto riguarda matematica é una delle migliori in Italia, correggetemi altrimenti), e alla triennale il corso si suddivide in due curriculum, da quanto ho letto il curriculum che più si addice a te é quello computazionale ovvero esami di matematica (quasi gli stessi dell'altro curriculum) senza trascurare però la programmazione (infatti ci sono esami come algoritmi ecc)
Spero di esserti stato di aiuto e buona fortuna per il futuro !
Spero di esserti stato di aiuto e buona fortuna per il futuro !
ciao ho dato un'occhiata veloce al programma di Oxford... da quello che ho visto non si distacca troppo da una comune laurea in informatica in Italia... c'è qualcosina in più di matematica ma gli argomenti in più penso che vengano trattati tutti abbastanza superficialmente perché servirebbero basi che non penso abbiano per approfondire e per fare quel poco in più si perdono qualcosa in informatica. Comunque a mio parere rimane un po' un misto che non ti prepara in nessuna delle due con precisione... detto questo non si distacca troppo da informatica in Italia e con un paio di corsi a scelta presi da matematica copri tutto! Io invece se fossi in te farei matematica e userei i corsi in più per studiarmi qualcosa di informatica, ma questo è solo un parere personale

Qualcuno conosce un altro corso universitario come quello di Oxford (la stessa impostazione)?
"lorenzom97":
Bhè... non sono d'accordo. Se guardassi i piani di studi ti accorgeresti che Oxford offre molti più corsi e molto più teorici di quelli del Politecnico, con un impostazione completamente diversa, volta a proseguire verso percorsi inaccessibili (se non con sforzi immensi) a uno studente di un politecnico.
Gli ho dato un'occhiata. Effettivamente lato informatica non è molto vicino a un corso di ingegneria, quando a un corso di informatica pura. Tolti programmazione funzionale, programmazione parallela e lambda calculus comunque tutti gli altri corsi della triennale li ho seguiti al Polimi a ing. informatica. Lato matematica invece non saprei che dire, quasi tutti quei corsi li ho seguiti al Polimi a ing. informatica (sparsi tra triennale e specialistica). Magari a Oxford l'approccio è diverso, nel mio caso mi hanno permesso di accedere senza grossi problemi a una specialistica in matematica.
Non capisco come fai a dire che Oxford offre più corsi quando la laurea magistrale dura 4 anni invece che 5.
Però non voglio sminuire questo programma, sicuramente l'università è più che seria e questa laurea è un'ottima opportunità. Però non condivido che sia volta a percorsi inaccessibili a uno studente del politecnico, o di altre università (sempre parlando solo di percorso, il nome dell'università ovviamente ha la sua importanza).
"lorenzom97":
Si, lo so che l'università è gratuita (inizialmente ero fortemente convinto di andare a studiare a Lund, Svezia). Però ti sei mai chiesto perché di media gli studenti svedesi che escono dall'università siano indebitati quanto quelli americani? Il costo della vita ( soprattutto l'alloggio ) è altissimo, e io non potrei permettermelo (me lo sono studiato bene). A Torino\Milano avrei l'alloggio gratuito con la borsa di studio.
Mah… Io a Lund ci ho studiato e vissuto per un paio d'anni, non mi è sembrato proprio che gli studenti si indebitassero. All'inizio avevo una stanza in uno studentato e pagavo 250€ al mese, poi mi sono trasferito in un appartamento tutto mio (minuscolo

Per le borse di studio in effetti era complicato, io mi ero interessato solo alla fine, e non avendo un conto là non potevo nemmeno fare domanda. Ricordo che c'erano alcune borse solo per i cittadini, ma altre aperte a tutti, però adesso non so come sia la situazione.
"lorenzom97":
Per quanto riguarda la prima parte, riguardo i progetti\studi, mi riferisco al libri di informatica ( programmazione, architettura di network ) su cui ho studiato autonomamente e ai corsi offerti online (MIT OpenCourseWare ) che ho seguito online di matematica(calculus 1 e 2)\economia(teoria finanziaria 1), accompagnati da vari approfondimenti che ho condotto successivamente.
Capito. Effettivamente adesso con l'avvento dei MOOC è molto semplice seguire corsi autonomamente. Se non l'hai già visto, ti consiglio questo corso, è fatto davvero bene. Pensavo che avessi anche qualche progetto (comunque non ho idea di quanto siano valutati in sede di ammissione).
"lorenzom97":
Ho aperto questa discussione solo per sentire varie opinioni, sperando di incontrare persone che volevano intraprendere (o hanno intrapreso ) un percorso simile al mio. Mi rendo conto che chiedo troppo, ma è una decisione che mi porto appresso da mesi e volevo sentire anche il parere di altri, senza, naturalmente, farmi influenzare troppo.
Beh, allora tanto vale accennarti anche il mio percorso: laurea triennale in ing. informatica al Polimi (polo di Como per la precisione

Ciao,
prova a dare uno sguardo un po' più dettagliato a quei programmi che hai menzionato. A me sembra una mole di materiale difficile da fare in 3 anni. Se trovi soddisfacenti i programmi fai un tentativo per essere ammesso.
prova a dare uno sguardo un po' più dettagliato a quei programmi che hai menzionato. A me sembra una mole di materiale difficile da fare in 3 anni. Se trovi soddisfacenti i programmi fai un tentativo per essere ammesso.
"claudio86":
Però è una cosa che devi valutare tu, io non me la prendo la responsabilità né farti desistere dai tuoi obiettivi, né di farti passare anni in un posto che detesti
Hai ragione

Ho aperto questa discussione solo per sentire varie opinioni, sperando di incontrare persone che volevano intraprendere (o hanno intrapreso ) un percorso simile al mio. Mi rendo conto che chiedo troppo, ma è una decisione che mi porto appresso da mesi e volevo sentire anche il parere di altri, senza, naturalmente, farmi influenzare troppo.
Grazie della risposta
Bhè... non sono d'accordo. Se guardassi i piani di studi ti accorgeresti che Oxford offre molti più corsi e molto più teorici di quelli del Politecnico, con un impostazione completamente diversa, volta a proseguire verso percorsi inaccessibili (se non con sforzi immensi) a uno studente di un politecnico.
Si, lo so che l'università è gratuita (inizialmente ero fortemente convinto di andare a studiare a Lund, Svezia). Però ti sei mai chiesto perché di media gli studenti svedesi che escono dall'università siano indebitati quanto quelli americani? Il costo della vita ( soprattutto l'alloggio ) è altissimo, e io non potrei permettermelo (me lo sono studiato bene). A Torino\Milano avrei l'alloggio gratuito con la borsa di studio.
Il prestito di Oxford (come ho già detto) me lo sono studiato bene e sono arrivato alla conclusione che è fattibile, una volta uscito dall'università non mi troverei soffocato come se avessi accettato un prestito bancario.
Per quanto riguarda la prima parte, riguardo i progetti\studi, mi riferisco al libri di informatica ( programmazione, architettura di network ) su cui ho studiato autonomamente e ai corsi offerti online (MIT OpenCourseWare ) che ho seguito online di matematica(calculus 1 e 2)\economia(teoria finanziaria 1), accompagnati da vari approfondimenti che ho condotto successivamente.
Per la seconda parte (sulle certificazioni)... Mi sa che non hai letto bene il messaggio.
Questo perché (come si capisce dal testo) non ho molte certificazioni rilevanti.

"claudio86":
3) L'università ti da un'area di competenze molto sfumata, dubito ci saranno possibilità future a cui avresti accesso solo da Oxford, e non dall'accoppiata Polito/Polimi (lasciando da parte il nome dell'università, solo come "argomenti studiati").
Bhè... non sono d'accordo. Se guardassi i piani di studi ti accorgeresti che Oxford offre molti più corsi e molto più teorici di quelli del Politecnico, con un impostazione completamente diversa, volta a proseguire verso percorsi inaccessibili (se non con sforzi immensi) a uno studente di un politecnico.
"claudio86":
Davvero? Nei paesi nordici l'università è gratuita (o quasi, io pagavo la quota di iscrizione all'unione degli studenti, quasi 18 € a semestre) e il costo della vita non è poi stratosferico (soprattutto paragonato a Milano). Inoltre mi sembra di capire che a Oxford usufruiresti di un prestito (che immagino andrà restituito in qualche modo).
Si, lo so che l'università è gratuita (inizialmente ero fortemente convinto di andare a studiare a Lund, Svezia). Però ti sei mai chiesto perché di media gli studenti svedesi che escono dall'università siano indebitati quanto quelli americani? Il costo della vita ( soprattutto l'alloggio ) è altissimo, e io non potrei permettermelo (me lo sono studiato bene). A Torino\Milano avrei l'alloggio gratuito con la borsa di studio.
Il prestito di Oxford (come ho già detto) me lo sono studiato bene e sono arrivato alla conclusione che è fattibile, una volta uscito dall'università non mi troverei soffocato come se avessi accettato un prestito bancario.
"claudio86":
Per curiosità, qualche dettaglio su "numerosi progetti\studi che ho portato avanti in questi anni in totale autonomia" e "certificazioni che posseggo"?
Per quanto riguarda la prima parte, riguardo i progetti\studi, mi riferisco al libri di informatica ( programmazione, architettura di network ) su cui ho studiato autonomamente e ai corsi offerti online (MIT OpenCourseWare ) che ho seguito online di matematica(calculus 1 e 2)\economia(teoria finanziaria 1), accompagnati da vari approfondimenti che ho condotto successivamente.
Per la seconda parte (sulle certificazioni)... Mi sa che non hai letto bene il messaggio.
Penso di avere una chance, perché sono molto appassionato e motivato [...] non tanto per i voti\certificazioni che posseggo.
Questo perché (come si capisce dal testo) non ho molte certificazioni rilevanti.
Quindi il tuo dubbio principale è di non sopportare la vita a Oxford? Se davvero temi possa vivere questa città così male, da sentirti oppresso, e che possa influenzare il tuo rendimento o la tua serenità, allora è un problema da affrontare. Puoi provare a pensare a questi 3/4 anni come a un sacrificio necessario per studiare quello che ti interessa (in fondo c'è chi fa sacrifici anche più grandi).
Però è una cosa che devi valutare tu, io non me la prendo la responsabilità né farti desistere dai tuoi obiettivi, né di farti passare anni in un posto che detesti
Comunque, a occhio mi sembra che tu sia un po' troppo preoccupato sui piani di studi. Certo, Oxford sembra proprio quello che cercavi, ma probabilmente Milano e Torino (ma anche altre) ci si avvicinano abbastanza. Senza contare che:
1) Quello che non è offerto ai politecnici potrai comunque studiartelo per conto tuo (non mi sembri il tipo a cui serva dire di approfondire nel tempo libero).
2) Certamente, e intendo proprio 100%, a Oxford ci sarà qualcosa che non sarà esattamente come volevi / verrà trattato in modo diverso. È impossibile trovarsi a fare esattamente quello che si vuole, qualcosa di cui lamentarsi lo si trova sempre.
3) L'università ti da un'area di competenze molto sfumata, dubito ci saranno possibilità future a cui avresti accesso solo da Oxford, e non dall'accoppiata Polito/Polimi (lasciando da parte il nome dell'università, solo come "argomenti studiati").
In sostanza, se riesci a entrare bene, è un'ottima università e il programma è quello che ti interessa. Altrimenti non è un dramma, farai qualcosa di un po' diverso, pazienza. Non cambierà per forza qualitativamente la tua carriera (sempre parlando solo di piani di studi).
Davvero? Nei paesi nordici l'università è gratuita (o quasi, io pagavo la quota di iscrizione all'unione degli studenti, quasi 18 € a semestre
) e il costo della vita non è poi stratosferico (soprattutto paragonato a Milano). Inoltre mi sembra di capire che a Oxford usufruiresti di un prestito (che immagino andrà restituito in qualche modo).
Per curiosità, qualche dettaglio su "numerosi progetti\studi che ho portato avanti in questi anni in totale autonomia" e "certificazioni che posseggo"?
Però è una cosa che devi valutare tu, io non me la prendo la responsabilità né farti desistere dai tuoi obiettivi, né di farti passare anni in un posto che detesti

Comunque, a occhio mi sembra che tu sia un po' troppo preoccupato sui piani di studi. Certo, Oxford sembra proprio quello che cercavi, ma probabilmente Milano e Torino (ma anche altre) ci si avvicinano abbastanza. Senza contare che:
1) Quello che non è offerto ai politecnici potrai comunque studiartelo per conto tuo (non mi sembri il tipo a cui serva dire di approfondire nel tempo libero).
2) Certamente, e intendo proprio 100%, a Oxford ci sarà qualcosa che non sarà esattamente come volevi / verrà trattato in modo diverso. È impossibile trovarsi a fare esattamente quello che si vuole, qualcosa di cui lamentarsi lo si trova sempre.
3) L'università ti da un'area di competenze molto sfumata, dubito ci saranno possibilità future a cui avresti accesso solo da Oxford, e non dall'accoppiata Polito/Polimi (lasciando da parte il nome dell'università, solo come "argomenti studiati").
In sostanza, se riesci a entrare bene, è un'ottima università e il programma è quello che ti interessa. Altrimenti non è un dramma, farai qualcosa di un po' diverso, pazienza. Non cambierà per forza qualitativamente la tua carriera (sempre parlando solo di piani di studi).
Ho preso in considerazione tantissime possibilità di studio in Europa (Olanda, Svezia, Danimarca, Germania, UK), però sono in ogni caso per un motivo o per un altro tutte le università che ho preso in considerazione mi avrebbero messo in difficoltà economica
Davvero? Nei paesi nordici l'università è gratuita (o quasi, io pagavo la quota di iscrizione all'unione degli studenti, quasi 18 € a semestre

Per curiosità, qualche dettaglio su "numerosi progetti\studi che ho portato avanti in questi anni in totale autonomia" e "certificazioni che posseggo"?
"vict85":
Stiamo comunque parlando del 18% del miglior 5%. La maggior parte delle persone non prova ad entrare a matematica ad Oxford. Quindi non stai andando contro a studenti del livello dei tuoi compagni di classe, ma a studenti con il massimo dei voti in matematica e verosimilmente molto motivati.
Davvero? Grazie... Non l'avevo preso in considerazione!

Ironia a parte, con quel PS intendevo che il rapporto successi/tentativi (ho sbagliato probabilmente a usare il termine probabilità di ammissione ) di matematica a Oxford (definito molto basso dall'utente Intermat) è molto più alto di altre università... Naturalmente con questo non intendevo dire che entrare fosse più "facile" (per i motivi che hai esposto).
"vict85":
Detto questo i corsi undergraduate degli USA sono di livello più basso che quelli italiani
Generalizzazione alquanto esagerata. Dipende sempre dalle università che prendi in considerazione... Non penso che una triennale al MIT o Princeton, sia di livello più basso a una triennale italiana (imho).
"vict85":
Sinceramente trovo che l'università in Europa non abbia nulla da invidiare alle blasonate università americane.
Lo credo pure io... Lungi da me dire il contrario. Avevo preso in considerazione Priceton e la Columbia, in quanto offrono dei corsi triennali molto ben strutturati che si avvicinano molto alle mie esigenze (Es. programma PACM di Princeton).
"lorenzom97":
PS: possibilità di entrare a matematica a Oxford nel 2014 è stata del 18%, molto alto rispetto, ad esempio, alle università americane come Princeton, dove è circa il 5%
Stiamo comunque parlando del 18% del miglior 5%. La maggior parte delle persone non prova ad entrare a matematica ad Oxford. Quindi non stai andando contro a studenti del livello dei tuoi compagni di classe, ma a studenti con il massimo dei voti in matematica e verosimilmente molto motivati.
Detto questo i corsi undergraduate degli USA sono di livello più basso che quelli italiani, durano un anno in più (iniziano un anno prima) e costano 20 volte tanto. La vera selezione negli USA la fanno nei corsi graduate. Vari studenti universitari italiani studiano su libri per corsi graduate e ignorano i libri undergraduate. Sinceramente trovo che l'università in Europa non abbia nulla da invidiare alle blasonate università americane.
"Intermat":
[quote="lorenzom97"]Dopo essermi studiato la cosa, sono arrivato alla conclusione che ho una buona probabilità di entrare a Oxford
Complimenti per la fiducia in te stesso. Non so in base a cosa tu dica ciò ma, che io sappia (cinque anni fa mi interessai anche io ad oxford e cambridge per poi lasciare stare), il tasso di ammissione è veramente basso e "solo" [nota]Tra "" perché se una università italiana avesse questa attrattività sarebbe un risultato epico.[/nota] il 17% degli undergraduate sono stranieri.
Insomma, tieniti altre porte aperte perchè Oxford potrebbe essere un piacevole risultato positivo mentre Torino e Milano, citando una pubblicità, potrebbero essere "una solida realtà".
PS: Effettivamente a Roma (almeno Tor Vergata, che conosco meglio) non mi pare abbia cdl molto affini alle tue richieste. In ogni caso potrei sbagliare.
EDIT: Ho scritto la risposta mentre tu scrivevi la tua.[/quote]
Si, effettivamente mi sono espresso male.
Con quella frase intendevo: penso di avere una probabilità di entrare abbastanza alta da giustificare un tentativo.
PS: possibilità di entrare a matematica a Oxford nel 2014 è stata del 18%, molto alto rispetto, ad esempio, alle università americane come Princeton, dove è circa il 5%
"lorenzom97":
Dopo essermi studiato la cosa, sono arrivato alla conclusione che ho una buona probabilità di entrare a Oxford
Complimenti per la fiducia in te stesso. Non so in base a cosa tu dica ciò ma, che io sappia (cinque anni fa mi interessai anche io ad oxford e cambridge per poi lasciare stare), il tasso di ammissione è veramente basso e "solo" [nota]Tra "" perché se una università italiana avesse questa attrattività sarebbe un risultato epico.[/nota] il 17% degli undergraduate sono stranieri.
Insomma, tieniti altre porte aperte perchè Oxford potrebbe essere un piacevole risultato positivo mentre Torino e Milano, citando una pubblicità, potrebbero essere "una solida realtà".
PS: Effettivamente a Roma (almeno Tor Vergata, che conosco meglio) non mi pare abbia cdl molto affini alle tue richieste. In ogni caso potrei sbagliare.
EDIT: Ho scritto la risposta mentre tu scrivevi la tua.