Iscrizione a facoltà scientifiche
Salve.
Studio medicina. Ho 21 anni. Mi appassiona la ricerca, ma non la biologia. Odio imparare a memoria. Amo capire. Non ho la vocazione per favore il medico. Il lavoro in se’ addirittura mi intristisce, perché è molto pratico, carnale. Il prestigio sociale mi fa gola.
Non è una scienza dura. E non è neanche bellezza. E’ sì umanità, ma è anche tecnicismo. E’ protocollo. Io non ho memoria, tra l’altro. E mi perdo nei particolari. Sono molto lenta nel preparare gli esami. vado troppo nel dettaglio. Cerco di sistemare tutto razionalmente, di far discendere una cosa dall'altra. mi sa che per Medicina è il metodo sbagliato se portato all'eccesso. Non funziona. Funzionano le dispense. E temo di non farcela a dare Anatomia, che devo cominciare. Inoltre, non sono per niente motivata.
A volte penso alla vita dei professionisti e mi viene la depressione.
Ho fatto il classico e un anno di biotec, in cui mi sono innamorata di chimica organica. Forse voglio fare chimica. Ci sono cose da capire. E’ una scienza dura. Ma non ne sono sicura.
Io sono più portata per le materie umanistiche.
Fisica mi affascina. Ma solo idealmente?
Chimica in realtà mi sembra abbordabile. Magari non sarò mai un teorico. Mi affascina il lavoro del chimico ricercatore: lo studio, l’idea, il confronto con i calcoli teorici, che vanno ben interpretati. Quindi la mia unica possibilità sarebbe quella di andare all’estero per accaparrarmi un qualche contratto di massimo 3 anni di volta in volta.
Ma non credo che lascerò … Non so cosa farò. Mi dicono che dopo i primi anni di chimica la lascerei, perché mi piacciono solo le materie base e che se devo cambiare, tanto vale fare fisica, che idealmente mi piace di più.
Preciso che ingegneria chimica non mi ispira. Non credo di poter di valere qualcosa come ingegnere. E mi affascina di meno. Mi piace la purezza.
Nel frattempo sto testando le mie capacità logiche e il mio grado di passione per la fisica del livello di difficoltà che incontrerei a chimica, studiando la cinematica da queste dispense: http://enrg55.ing2.uniroma1.it/compiti/ ... /cap03.pdf
Mi perdo quando inizia a parlare di Q in 5.4 e non riesco a fare gli esercizi proposti, a volte persino a capirli… Tipo il fatto di L e l delle cicloidi … Non riesco a immaginarmeli, a rappresentarmeli mentalmente in relazione a oggetti che si muovono (come?!)[[mi ero segnata dei dubbi, ma sicuramente dovrei dare una seconda lettura a queste dispense! magari sono domande stupide
5.4 ATTO DI MOTO RIGIDO ROTOTRASLATORIO
- A causa dell'ortogonalità di vperpendicolare ed w, esiste un particolare punto Q tale che:formula..
- Al fine di determinare il punto Q, si osservi che il prodotto vettoriale wxvperpendicolare rappresenta il vettore di modulo wvperpendicolare (NON DOVREBBE ESSSERE: wvperpendicolare*senodell'angolo tra essi compreso?)
- Il moto risulta elicoidle attorno a un asse passante per Q e parallelo ad w.
- Dunque ogni atto di moto rototraslatorio uniforme può essere ricondotto... Ma non concordo: es prendo una vita che ruota e la sposto lateralmente x es vs destra
- Come la (26) risulta dalle righe immediatamente precedenti
- La retta passante per O, parallela ad ω si chiama asse istantaneo di rotazione, mentre l’asse istantaneo del moto elicoidale,anch’esso parallelo ad ω, si dice asse di moto del sistema rigido nell’istante considerato
- ottenere la 28 da riga precedente]]
Chissà se perché non ho le basi (calcolo vettoriale) o se comunque non capirei.
Mi dicono di non concentrarmi su queste “piccolezze” e di non perdere così i miei giorni (addirittura stavo pensando di prendere lezioni di analisi, per capire appunto quanto mi piaccia, se è solo ideale la passione nata a biotec), ma di pensare alla motivazione.
Sicuramente ho sbagliato scelta. Ho seguito la società e la voglia di essere riconosciuta da determinati amici come una loro “simile”. Poi sono cresciuta. Ma ancora non me la sento di rischiare e in più c’è quello che ho costruito da abbandonare. Anche se non ho più un futuro da sognare.
Ma ora vale la pena cambiare? Non lo so. Godere ed essere saggi è relativizzare i propri desideri e i propri risultati (se volessi ottenere buoni risultati, dovrei scegliere una facoltà umanistica. Non disdegno lettere classiche, moderne, filosofia e storia. Seguirei la mia natura)?
Si tratta di un tipo di studio che non ho mai sperimentato. Ogni passaggio va capito, considerato e tenuto a mente. Ciò è necessario per comprendere. E’ indubbiamente uno studio più faticoso. Come capire se reggerei?
Mi intristisce sapere che io uso il mio tempo per imparare cose a memoria (per un tipo di cultura che non mi interessa, mentre gli studenti di scienze dure capiscono tante cose, vanno nel profondo della propria mente. Per me è un livello superiore. Che mi viene precluso per tutta la vita. Forse la meccanica mi interessa più della vita. I princìpi più della descrizione.
Abbracciare la vita prendendo voti bassi, faticando per Medicina, mi risulta difficile. Non riesco a godere dell’ozio senza avere il bisogno di espandere la mia conoscenza. Ma sono anche una che presto si stanca di studiare cose di fisica, penso.
Non ho una mente “potente”, ma so essere perspicace. Ho anche seri problemi con i calcoli a mente. E con gli orali. Sono insicura e lenta.
Non proponetemi CTF.
Non vorrei comunque iscrivermi a chimica solo perché "più leggera" di medicina.
Studio medicina. Ho 21 anni. Mi appassiona la ricerca, ma non la biologia. Odio imparare a memoria. Amo capire. Non ho la vocazione per favore il medico. Il lavoro in se’ addirittura mi intristisce, perché è molto pratico, carnale. Il prestigio sociale mi fa gola.
Non è una scienza dura. E non è neanche bellezza. E’ sì umanità, ma è anche tecnicismo. E’ protocollo. Io non ho memoria, tra l’altro. E mi perdo nei particolari. Sono molto lenta nel preparare gli esami. vado troppo nel dettaglio. Cerco di sistemare tutto razionalmente, di far discendere una cosa dall'altra. mi sa che per Medicina è il metodo sbagliato se portato all'eccesso. Non funziona. Funzionano le dispense. E temo di non farcela a dare Anatomia, che devo cominciare. Inoltre, non sono per niente motivata.
A volte penso alla vita dei professionisti e mi viene la depressione.
Ho fatto il classico e un anno di biotec, in cui mi sono innamorata di chimica organica. Forse voglio fare chimica. Ci sono cose da capire. E’ una scienza dura. Ma non ne sono sicura.
Io sono più portata per le materie umanistiche.
Fisica mi affascina. Ma solo idealmente?
Chimica in realtà mi sembra abbordabile. Magari non sarò mai un teorico. Mi affascina il lavoro del chimico ricercatore: lo studio, l’idea, il confronto con i calcoli teorici, che vanno ben interpretati. Quindi la mia unica possibilità sarebbe quella di andare all’estero per accaparrarmi un qualche contratto di massimo 3 anni di volta in volta.
Ma non credo che lascerò … Non so cosa farò. Mi dicono che dopo i primi anni di chimica la lascerei, perché mi piacciono solo le materie base e che se devo cambiare, tanto vale fare fisica, che idealmente mi piace di più.
Preciso che ingegneria chimica non mi ispira. Non credo di poter di valere qualcosa come ingegnere. E mi affascina di meno. Mi piace la purezza.
Nel frattempo sto testando le mie capacità logiche e il mio grado di passione per la fisica del livello di difficoltà che incontrerei a chimica, studiando la cinematica da queste dispense: http://enrg55.ing2.uniroma1.it/compiti/ ... /cap03.pdf
Mi perdo quando inizia a parlare di Q in 5.4 e non riesco a fare gli esercizi proposti, a volte persino a capirli… Tipo il fatto di L e l delle cicloidi … Non riesco a immaginarmeli, a rappresentarmeli mentalmente in relazione a oggetti che si muovono (come?!)[[mi ero segnata dei dubbi, ma sicuramente dovrei dare una seconda lettura a queste dispense! magari sono domande stupide
5.4 ATTO DI MOTO RIGIDO ROTOTRASLATORIO
- A causa dell'ortogonalità di vperpendicolare ed w, esiste un particolare punto Q tale che:formula..
- Al fine di determinare il punto Q, si osservi che il prodotto vettoriale wxvperpendicolare rappresenta il vettore di modulo wvperpendicolare (NON DOVREBBE ESSSERE: wvperpendicolare*senodell'angolo tra essi compreso?)
- Il moto risulta elicoidle attorno a un asse passante per Q e parallelo ad w.
- Dunque ogni atto di moto rototraslatorio uniforme può essere ricondotto... Ma non concordo: es prendo una vita che ruota e la sposto lateralmente x es vs destra
- Come la (26) risulta dalle righe immediatamente precedenti
- La retta passante per O, parallela ad ω si chiama asse istantaneo di rotazione, mentre l’asse istantaneo del moto elicoidale,anch’esso parallelo ad ω, si dice asse di moto del sistema rigido nell’istante considerato
- ottenere la 28 da riga precedente]]
Chissà se perché non ho le basi (calcolo vettoriale) o se comunque non capirei.
Mi dicono di non concentrarmi su queste “piccolezze” e di non perdere così i miei giorni (addirittura stavo pensando di prendere lezioni di analisi, per capire appunto quanto mi piaccia, se è solo ideale la passione nata a biotec), ma di pensare alla motivazione.
Sicuramente ho sbagliato scelta. Ho seguito la società e la voglia di essere riconosciuta da determinati amici come una loro “simile”. Poi sono cresciuta. Ma ancora non me la sento di rischiare e in più c’è quello che ho costruito da abbandonare. Anche se non ho più un futuro da sognare.
Ma ora vale la pena cambiare? Non lo so. Godere ed essere saggi è relativizzare i propri desideri e i propri risultati (se volessi ottenere buoni risultati, dovrei scegliere una facoltà umanistica. Non disdegno lettere classiche, moderne, filosofia e storia. Seguirei la mia natura)?
Si tratta di un tipo di studio che non ho mai sperimentato. Ogni passaggio va capito, considerato e tenuto a mente. Ciò è necessario per comprendere. E’ indubbiamente uno studio più faticoso. Come capire se reggerei?
Mi intristisce sapere che io uso il mio tempo per imparare cose a memoria (per un tipo di cultura che non mi interessa, mentre gli studenti di scienze dure capiscono tante cose, vanno nel profondo della propria mente. Per me è un livello superiore. Che mi viene precluso per tutta la vita. Forse la meccanica mi interessa più della vita. I princìpi più della descrizione.
Abbracciare la vita prendendo voti bassi, faticando per Medicina, mi risulta difficile. Non riesco a godere dell’ozio senza avere il bisogno di espandere la mia conoscenza. Ma sono anche una che presto si stanca di studiare cose di fisica, penso.
Non ho una mente “potente”, ma so essere perspicace. Ho anche seri problemi con i calcoli a mente. E con gli orali. Sono insicura e lenta.
Non proponetemi CTF.
Non vorrei comunque iscrivermi a chimica solo perché "più leggera" di medicina.
Risposte
forse non dovrei concentrarmi su questo..
comunque sto provando a studiarmi questehttp://calvino.polito.it/~fagnani ... si%20I.pdf
comunque sto provando a studiarmi questehttp://calvino.polito.it/~fagnani ... si%20I.pdf
boh è che non ho mai provato a studiare seriamente matematica ecc quindi ho seriamente timore e dubbi riguardo ciò che mi aspetterebbe
Nulla ti deve spaventare, devi soltanto entrare nell'ottica che, a seconda del caso, avrai diverse "croci da portare". Potrebbe anche essere che in un'Università diversa dalla mia i corsi più difficili e scogliosi siano Chimica Analitica 2 e Chimica Organica 2 mentre invece gli altri corsi menzionati delle emerite stupidaggini. Dipende dal caso, ma qualunque corso, anche nel campo umanistico, avrà la sua materia (o le sue materie) che ti farà/faranno sudare le proverbiali sette camicie.
Per me, i corsi singoli e gli indirizzi di specializzazione a carattere ecologico/ambientale non sono per niente male. Sono in pratica corsi che insegnano il risvolto pratico di tutto quello che hai studiato nei corsi di Organica, Analitica, Generale, Industriale e Biochimica nel corso della triennale. Anche qui, stesso discorso del rapporto fra Chimica Fisica 2 e i corsi matematici. Puoi incontrare il docente che chiude un occhio su incomprensioni degli argomenti dei corsi di base così come il docente che esige che le basi siano chiare.
Per me, i corsi singoli e gli indirizzi di specializzazione a carattere ecologico/ambientale non sono per niente male. Sono in pratica corsi che insegnano il risvolto pratico di tutto quello che hai studiato nei corsi di Organica, Analitica, Generale, Industriale e Biochimica nel corso della triennale. Anche qui, stesso discorso del rapporto fra Chimica Fisica 2 e i corsi matematici. Puoi incontrare il docente che chiude un occhio su incomprensioni degli argomenti dei corsi di base così come il docente che esige che le basi siano chiare.
@Vikhr
Eh quelle sono le materie che più mi spaventano.. però dai.. pensando che comunque il livello non arriva a quello di fisica, uno si rassicura xD anche se magari a fisica la prendono in maniera più approfondita
Com'è il corso chimica dell'ambiente?
Eh quelle sono le materie che più mi spaventano.. però dai.. pensando che comunque il livello non arriva a quello di fisica, uno si rassicura xD anche se magari a fisica la prendono in maniera più approfondita
Com'è il corso chimica dell'ambiente?
Allora, Chimica Organica 2 è complementare a Chimica Organica 1. Praticamente nella 2 studi composti (e relativi meccanismi di sintesi/degradazione) più complessi di quelli della 1, come i composti aromatici. Se hai compreso gli argomenti della 1 non c'è molto di mnemonico, se non i particolari di alcuni meccanismi di reazione, quindi vai tranquilla. Nemmeno Chimica Analitica 2 è tanto ostica se credi in quello che fai, anzi può essere divertente nelle parti applicative, ma effettivamente come quantità di argomenti (perdipiù da mandare a memoria, non c'è parecchio da capire tranne, ad esempio, le varie titolazioni e la legge di Lambert-Beer, ma lo ripeto, una volte capite sono pure divertenti) e di esperienze pratiche è pesante, ma a me è piaciuta molto. Queste due materie le ho passate quasi subito con voti buoni (non eccellenti, dato che il nozionismo fine a se stesso non mi stimola più di tanto).
Per Chimica Fisica 2 il discorso si fa complesso. Per capirla serve aver compreso Analisi 2 (a Chimica quest'ultimo esame contiene la parte di algebra lineare richiesta), Fisica 2 e Chimica Inorganica, alché l'intera materia potrebbe riassumersi in un riassunto delle tre materie suddette unito a qualche nozioncina in più, e in un certo senso i professori di questa materia pretendono che le basi siano chiare. Se in quella materia riscontri difficoltà è perché quelle tre materie alla base non ti sono molto chiare. Anch'io con quella materia ho avuto problemi, comunque, così come ne ho avuti con tutte le materie matematico-teoriche (tranne Chimica Inorganica). Problemi derivanti dal fatto che c'è poco tempo a disposizione per assimilare, e i problemi di studio mnemonico lamentati dai professori ne sono la conferma.
Per Chimica Fisica 2 il discorso si fa complesso. Per capirla serve aver compreso Analisi 2 (a Chimica quest'ultimo esame contiene la parte di algebra lineare richiesta), Fisica 2 e Chimica Inorganica, alché l'intera materia potrebbe riassumersi in un riassunto delle tre materie suddette unito a qualche nozioncina in più, e in un certo senso i professori di questa materia pretendono che le basi siano chiare. Se in quella materia riscontri difficoltà è perché quelle tre materie alla base non ti sono molto chiare. Anch'io con quella materia ho avuto problemi, comunque, così come ne ho avuti con tutte le materie matematico-teoriche (tranne Chimica Inorganica). Problemi derivanti dal fatto che c'è poco tempo a disposizione per assimilare, e i problemi di studio mnemonico lamentati dai professori ne sono la conferma.
"Vikhr":
E praticamente di tutti gli esami che ha fatto a Economia nel passaggio gli hanno riconosciuto solo Statistica, corretto?
Già, qualcosa come 6/7 crediti

"Lavinia Volpe":
meno di 5 anni? non sono 6 anni?
Sì sono 6, sono io che mi ero autoconvinto fossero 5

Ne so poco di calcolo computazionale, mi spaventa per quello che hai detto.
Ho dato solo organica 1 a biotec. Organica due mi spaventa perché credo sia mnemonica. A biotec ci misi molto per preparalo, a differenza di altre mie amiche forse più "logiche" o più veloci o più abituate a quello studio, non lo so. comunque alla fine presi 29. ho un po' esagerato nel dire che mi spaventa
Chimica fisica 2 mi spaventa perché a differenza della 1 ora non ne riesco a capire proprio nulla. Se mi sfoglio un libro di chimica fisica, capisco sommariamente le parti di termodinamica, cinetica e statistica, ma la parte di meccanica quantistica ecc per me è arabo.. un susseguirsi di formule e dimostrazioni.. ci vorrebbero basi di algebra lineare e io so a malapena che esiste.
La chimica ha diverse branche: analitica, organica, inorganica, chimica fisica... un chimico organico deve sì essere a conoscenza degli strumenti analitici, ma non esserne necessariamente un esperto. Sono andata a seguire un corso di strumentale quando però erano già cominciate da un po' le lezioni. Non sapendo i principi di funzionamento di tutti quegli apparecchi, forse sarebbe stato difficile per chiunque farsi piacere la materia. O magari altri sarebbero riusciti a capirli al volo. A naso comunque penso che non mi piacerà mai strumentale e anche a me questo fa venire dubbi. Su internet ho parlato con un chimico analitico padano che addirittura ha iniziato a lavorare riparando strumenti scientifici. Ecco, io non credo varrei molto come riparatrice di strumenti scientifici. Però ho anche parlato con una ricercatrice con phD in organica che condivideva l'odio per analitica strumentale.
Ah, sapevo fossero 6 anni e immaginavo non si potessero fare proprio gli esami di questo sesto anno senza previa iscrizione, ma non mi sono mai informata decentemente a riguardo...sicuramente hai ragione xD
Statistica a medicina non è da 10 cfu e non ci sono altri esami che possano essere convalidati, neanche inglese. L'amico è un grande..
Ho dato solo organica 1 a biotec. Organica due mi spaventa perché credo sia mnemonica. A biotec ci misi molto per preparalo, a differenza di altre mie amiche forse più "logiche" o più veloci o più abituate a quello studio, non lo so. comunque alla fine presi 29. ho un po' esagerato nel dire che mi spaventa
Chimica fisica 2 mi spaventa perché a differenza della 1 ora non ne riesco a capire proprio nulla. Se mi sfoglio un libro di chimica fisica, capisco sommariamente le parti di termodinamica, cinetica e statistica, ma la parte di meccanica quantistica ecc per me è arabo.. un susseguirsi di formule e dimostrazioni.. ci vorrebbero basi di algebra lineare e io so a malapena che esiste.
La chimica ha diverse branche: analitica, organica, inorganica, chimica fisica... un chimico organico deve sì essere a conoscenza degli strumenti analitici, ma non esserne necessariamente un esperto. Sono andata a seguire un corso di strumentale quando però erano già cominciate da un po' le lezioni. Non sapendo i principi di funzionamento di tutti quegli apparecchi, forse sarebbe stato difficile per chiunque farsi piacere la materia. O magari altri sarebbero riusciti a capirli al volo. A naso comunque penso che non mi piacerà mai strumentale e anche a me questo fa venire dubbi. Su internet ho parlato con un chimico analitico padano che addirittura ha iniziato a lavorare riparando strumenti scientifici. Ecco, io non credo varrei molto come riparatrice di strumenti scientifici. Però ho anche parlato con una ricercatrice con phD in organica che condivideva l'odio per analitica strumentale.
Ah, sapevo fossero 6 anni e immaginavo non si potessero fare proprio gli esami di questo sesto anno senza previa iscrizione, ma non mi sono mai informata decentemente a riguardo...sicuramente hai ragione xD
Statistica a medicina non è da 10 cfu e non ci sono altri esami che possano essere convalidati, neanche inglese. L'amico è un grande..
"Lavinia Volpe":
ciò che mi spaventa di più di chimica è calcolo computazionale (magistrale), chimica fisica 2, analisi 1 e 2, organica 2
e poi so che odierei analitica strumentale, ma pazienza per una materia
Perché ti spaventa calcolo computazionale? Solo perché è scientifico e ha a che fare con i PC o c'è dell'altro? Chimica fisica 2 e organica 2 ti spaventano perché hai dato gli 1 a biotech? Comunque se odierai chimica analitica strumentale cosa ti fa pensare che non odierai anche fare il chimico?
"Lavinia Volpe":
meno di 5 anni? non sono 6 anni?
Anche a me stupisce il dato, ma non sono 6 anni: sono 360cfu. In un anno puoi dare fino a 80cfu, quindi in teoria si può fare in 5 anni. Di fatto basterebbe farne 72 all'anno, anche 70 se gli hanno passato almeno 10cfu. D'altra parte mi sembra difficile farcela a medicina, per lo meno in alcune università (non che sia facile farlo in altri corsi di laurea).
ciò che mi spaventa di più di chimica è calcolo computazionale (magistrale), chimica fisica 2, analisi 1 e 2, organica 2
e poi so che odierei analitica strumentale, ma pazienza per una materia
e poi so che odierei analitica strumentale, ma pazienza per una materia
(cosa significa "testo nascosto"? lo posso vedere solo io?)
grazie del consiglio, hai ragione. ho seguito qualche lezione di analisi e fisica1 a chimica (oltre che di tante materie di chimica) , ma mai dall'inizio dei corsi purtroppo (perciò di analisi ho capito solo quello che già sapevo dal corso di biotec, che ho seguito senza dare l'esame e invece fisica era una lezione banalissima su tensioni, fili, pesi, cose ben fatte nel corso di medicina) e ora ho poco tempo...ho perso già 2 mesi..mi vergogno tra l'altro! soprattutto a fisica dove si conoscono tutti.. magari potrei provare a ingegneria.
Domani rispondo a Vikhr, grazie comunque e buonanotte
grazie del consiglio, hai ragione. ho seguito qualche lezione di analisi e fisica1 a chimica (oltre che di tante materie di chimica) , ma mai dall'inizio dei corsi purtroppo (perciò di analisi ho capito solo quello che già sapevo dal corso di biotec, che ho seguito senza dare l'esame e invece fisica era una lezione banalissima su tensioni, fili, pesi, cose ben fatte nel corso di medicina) e ora ho poco tempo...ho perso già 2 mesi..mi vergogno tra l'altro! soprattutto a fisica dove si conoscono tutti.. magari potrei provare a ingegneria.
Domani rispondo a Vikhr, grazie comunque e buonanotte
meno di 5 anni? non sono 6 anni?
E praticamente di tutti gli esami che ha fatto a Economia nel passaggio gli hanno riconosciuto solo Statistica, corretto?

Io mi sono trovato nella tua stessa situazione alla fine della 4° superiore, tanti temi affascinanti ma nulla che mi appassionasse veramente, ho molta poca memoria, generalmente gli orali e le parti puramente teoriche all'interno delle prove , sono quelli in cui impegnandomi molto rendo veramente poco.
Quando ho dovuto scegliere ho inizialmente rimosso tutte gli indirizzi umanistici, successivamente tutte le facoltà che richiedevano un livello a cui, onestamente, non sarei mai potuto arrivare, cioè matematica e fisica e ho cercato all'interno di tutte quei CDL scientifici corsi che mi permettessero di presentarmi decentemente nel mondo del lavoro una volta lauerato, finendo così per scegliere ingegneria e ora (all'inizio del 3° anno) mi trovo da dio.
Secondo me penso sia solamente una questione di "buttarsi" e provare se quello che ti attrae idealmente corrisponde a quello che vorresti veramente studiare inoltre il primo anno di ingegneria e fisica hanno molti esami in comune e un cambio tra le due, anche a metà anno lo potrai tranquillamente fare.
Un mio amico entrò in crisi alla fine del secondo anno ad economia, sentiva che non era quelllo che voleva veramente studiare, nonostante avesse dato tutti gli esami decise di cambiare iscrivendosi a medicina, qualche mese fa si è laureato con il massimo dei voti in poco meno di 5 anni.
Allora, studio Chimica Industriale e sono da pochissimo al primo anno fuoricorso. Direi che l'ultimo esame di Matematica ha consumato la maggior parte del mio tempo, impegnandomi per ben due anni (ma, nel frattempo, ne ho dati altri 4)
La parte di Matematica e Fisica ha la sua importanza anche presso Chimica Industriale, essendo sì una specie di Ingegneria Chimica più orientata verso la chimica, ma pur sempre un corso scientifico. Sì, a differenza che presso Ingegneria e Fisica direi che in effetti è mediamente più facile sfangarla agli esami matematici e fisici tramite una preparazione superficiale e mnemonica, semplicemente con l'accortezza di fare esercizi fino alla nausea, pur non comprendendoli. Non a caso un professore di un corso dell'ultimo anno da me si lamenta che al suo esame molti studenti mostrano incertezze con le derivate, fino al punto di ignorarne completamente il significato. Perciò mi sembra che anche a Chimica la tendenza sia quella di macinare registrazioni, appunti e esercizi senza comprendere veramente i fenomeni analizzati di volta in volta, al solo scopo di togliersi il più velocemente possibile di mezzo gli esami. Per me trattasi di comportamento sbagliato, mentre per gli altri pare che il giusto sia solamente l'uscire il prima possibile dall'Università.
Io personalmente ho scelto di andare un po' più in profondità per capire quello che studiavo, al punto di studiarmi per intero (e non dico leggere distrattamente, ma leggere con attenzione e soffermandomi a ogni punto poco chiaro) il "Fisica Generale" (il volume di elettromagnetismo e ottica) di Amaldi e ho comunque avuto le mie difficoltà e i miei ostacoli e ora sono fuoricorso in un corso triennale con tutte le conseguenze che il fuoricorso può e potrà comportare. Solo ora studio corsi che i miei colleghi avevano cominciato a studiare a Settembre dell'anno scorso e non nascondo che ora che fra l'altro non seguo più (volendo concludere il più in fretta possibile) ho molte più difficoltà e incertezze che negli anni precedenti.
Quello che ti dico per concludere è che non puoi sapere cosa accadrà in futuro, perciò cerca un punto fermo, un corso che ti dia la maggior soddisfazione possibile (e il corso al quale sono iscritto all'inizio me la dava eccome, è solo da quest'anno in poi che le cose si sono fatte un po' meno entusiasmanti). Quello che succederà dopo non lo sai, ma intanto avrai una laurea. Tutte le discipline tecniche, medicina e CTF inclusa, sono materie valide, così come lo sono anche le materie umanistiche. Però devi trovare una decisione tenendo a mente che qualsiasi cosa valida comporta fatica e il superare degli ostacoli, e il non disperarsi se le cose non vanno come pronosticato.
Farsi un'idea di un corso di Fisica leggendo una dispensa (nemmeno frequentando un corso, che spesso è più chiaro della dispensa!) di Meccanica Razionale è un po' come leggere un testo in giapponese per la prima volta. Devi cominciare con l'Analisi Matematica, che è la scrittura per ideogrammi, che a sua volta per essere capita richiede di padroneggiare la scrittura per parole, ovvero le disequazioni e le equazioni e la trigonometria. Successivamente devi studiare e padroneggiare la cinematica di Fisica 1. Solo dopo puoi sperare di capire qualche cosa di quelle dispense.
La parte di Matematica e Fisica ha la sua importanza anche presso Chimica Industriale, essendo sì una specie di Ingegneria Chimica più orientata verso la chimica, ma pur sempre un corso scientifico. Sì, a differenza che presso Ingegneria e Fisica direi che in effetti è mediamente più facile sfangarla agli esami matematici e fisici tramite una preparazione superficiale e mnemonica, semplicemente con l'accortezza di fare esercizi fino alla nausea, pur non comprendendoli. Non a caso un professore di un corso dell'ultimo anno da me si lamenta che al suo esame molti studenti mostrano incertezze con le derivate, fino al punto di ignorarne completamente il significato. Perciò mi sembra che anche a Chimica la tendenza sia quella di macinare registrazioni, appunti e esercizi senza comprendere veramente i fenomeni analizzati di volta in volta, al solo scopo di togliersi il più velocemente possibile di mezzo gli esami. Per me trattasi di comportamento sbagliato, mentre per gli altri pare che il giusto sia solamente l'uscire il prima possibile dall'Università.
Io personalmente ho scelto di andare un po' più in profondità per capire quello che studiavo, al punto di studiarmi per intero (e non dico leggere distrattamente, ma leggere con attenzione e soffermandomi a ogni punto poco chiaro) il "Fisica Generale" (il volume di elettromagnetismo e ottica) di Amaldi e ho comunque avuto le mie difficoltà e i miei ostacoli e ora sono fuoricorso in un corso triennale con tutte le conseguenze che il fuoricorso può e potrà comportare. Solo ora studio corsi che i miei colleghi avevano cominciato a studiare a Settembre dell'anno scorso e non nascondo che ora che fra l'altro non seguo più (volendo concludere il più in fretta possibile) ho molte più difficoltà e incertezze che negli anni precedenti.
Quello che ti dico per concludere è che non puoi sapere cosa accadrà in futuro, perciò cerca un punto fermo, un corso che ti dia la maggior soddisfazione possibile (e il corso al quale sono iscritto all'inizio me la dava eccome, è solo da quest'anno in poi che le cose si sono fatte un po' meno entusiasmanti). Quello che succederà dopo non lo sai, ma intanto avrai una laurea. Tutte le discipline tecniche, medicina e CTF inclusa, sono materie valide, così come lo sono anche le materie umanistiche. Però devi trovare una decisione tenendo a mente che qualsiasi cosa valida comporta fatica e il superare degli ostacoli, e il non disperarsi se le cose non vanno come pronosticato.
Farsi un'idea di un corso di Fisica leggendo una dispensa (nemmeno frequentando un corso, che spesso è più chiaro della dispensa!) di Meccanica Razionale è un po' come leggere un testo in giapponese per la prima volta. Devi cominciare con l'Analisi Matematica, che è la scrittura per ideogrammi, che a sua volta per essere capita richiede di padroneggiare la scrittura per parole, ovvero le disequazioni e le equazioni e la trigonometria. Successivamente devi studiare e padroneggiare la cinematica di Fisica 1. Solo dopo puoi sperare di capire qualche cosa di quelle dispense.
Cosa potrei studiarmi per capire se questo tipo di studio faccia per me?
"Bubbino1993":
L'unica cosa che posso dirti è che quella dispensa, per me, non è adatta ad iniziare, tantomeno per chi viene dal Classico. L'ha scritta il Papa (Prof. T. Papa, non Francesco), brava persona, recentemente scomparso, che ha insegnato alla Sapienza, dove studio io (per questo, la conosco). Però contiene elementi di Meccanica Razionale, oltre che di Fisica Generale. Ciao.
grazie dell'avvertimento. il fatto è che partire dalle basi non mi dà l'idea della reale difficoltà e mi annoia anche
Sicuramente l'esame di fisica di medicina non me lo convalidano! E ho preso anche un voto basso: avevamo poco tempo a disposizione, non potevamo usare la calcolatrice, né un foglio di brutta e come ho già detto non sono molto abile nel fare calcoli a mente velocemente.
Analisi l'ho seguita soltanto. Ho provato recentemente a studiarmela da sola su ****, ma non mi convince il sito.
E poi da sola mi impegno poco, mi scoccio a partire dalle basi, effettivamente non mi ricordo neanche le disequazioni.
Ho parlato con 3 ricercatori con phD che lavorano all'estero nel campo della chimica organica e loro dicono che all'estero ci sono molte opportunità. Poi inizierei quest'anno, fino al 23 mi posso iscrivere a Modena, pagando una penale.
Mi convaliderebbero forse qualche cfu degli esami di chimica organica1 e chimica inorganica1 da biotecnologie e sicuramente biochimica da medicina. Nel peggiore dei casi? Medico che dimette le persone dal pronto soccorso. Oppure entro solo a chirurgia. Oppure dermatologo o nutrizionista. Psichiatra in qualche centro per pazzi. Con chimica disoccupazione innanzitutto, poi analisi chimiche dell'acqua o in un ospedale o informatore del farmaco. Mi piacerebbe più la seconda probabilmente, ma non so se così tanto da sceglierla sapendo che guadagnerei la metà della metà del medico e farei comunque un lavoro che non mi entusiasma, però ameno avrei a che fare con la chimica e per fare bene qualsiasi cosa ci abbia a che fare, bisogna saperla bene.
A questo punto il cambio potrebbe derivare dalla consapevolezza di non voler assumersi le responsabilità di un medico o dal vedere un'autopsia o un intervento e provare orrore e ribrezzo.
Comunque grazie per avermi proposto questo criterio e per aver letto
Analisi l'ho seguita soltanto. Ho provato recentemente a studiarmela da sola su ****, ma non mi convince il sito.
E poi da sola mi impegno poco, mi scoccio a partire dalle basi, effettivamente non mi ricordo neanche le disequazioni.
Ho parlato con 3 ricercatori con phD che lavorano all'estero nel campo della chimica organica e loro dicono che all'estero ci sono molte opportunità. Poi inizierei quest'anno, fino al 23 mi posso iscrivere a Modena, pagando una penale.
Mi convaliderebbero forse qualche cfu degli esami di chimica organica1 e chimica inorganica1 da biotecnologie e sicuramente biochimica da medicina. Nel peggiore dei casi? Medico che dimette le persone dal pronto soccorso. Oppure entro solo a chirurgia. Oppure dermatologo o nutrizionista. Psichiatra in qualche centro per pazzi. Con chimica disoccupazione innanzitutto, poi analisi chimiche dell'acqua o in un ospedale o informatore del farmaco. Mi piacerebbe più la seconda probabilmente, ma non so se così tanto da sceglierla sapendo che guadagnerei la metà della metà del medico e farei comunque un lavoro che non mi entusiasma, però ameno avrei a che fare con la chimica e per fare bene qualsiasi cosa ci abbia a che fare, bisogna saperla bene.
A questo punto il cambio potrebbe derivare dalla consapevolezza di non voler assumersi le responsabilità di un medico o dal vedere un'autopsia o un intervento e provare orrore e ribrezzo.
Comunque grazie per avermi proposto questo criterio e per aver letto
Mi sembri una molto indecisa e mi lascia molto perplesso che tu abbia aspettato 3 anni prima di cominciare a pensare ad abbandonare. Rimanere a medicina solo per il prestigio sociale mi pare assurdo.
Sinceramente dubito che chimica sia più facile di medicina, ha uno studio diverso, forse è un po' più semplice di fisica ma non direi che è facile. O per lo meno immagino dato che non la faccio.
Detto questo, il primo approccio a fisica o ingegneria è spesso difficile per gli studenti del classico. Seppur nel giro di 6 mesi, massimo un anno, riprendono gli altri. Tu, con quattro anni passati in facoltà con una bassa quantità di matematica, sei verosimilmente messa molto peggio.
Ma medicina non prevede un esame di fisica al primo anno? Certo non te lo passerebbe nessuna facoltà scientifica.
Prima di fare fisica seriamente penso sia meglio studiare qualcosina di analisi matematica.
Comunque non possiamo essere noi a scegliere cosa studiare. Il mio consiglio è di pensare alla peggiore delle ipotesi e non a lavori ideali. Insomma pensa per ogni facoltà cosa finiresti a fare nella peggiore delle ipotesi e a cosa ti farebbe più piacere fare.
Sinceramente dubito che chimica sia più facile di medicina, ha uno studio diverso, forse è un po' più semplice di fisica ma non direi che è facile. O per lo meno immagino dato che non la faccio.
Detto questo, il primo approccio a fisica o ingegneria è spesso difficile per gli studenti del classico. Seppur nel giro di 6 mesi, massimo un anno, riprendono gli altri. Tu, con quattro anni passati in facoltà con una bassa quantità di matematica, sei verosimilmente messa molto peggio.
Ma medicina non prevede un esame di fisica al primo anno? Certo non te lo passerebbe nessuna facoltà scientifica.
Prima di fare fisica seriamente penso sia meglio studiare qualcosina di analisi matematica.
Comunque non possiamo essere noi a scegliere cosa studiare. Il mio consiglio è di pensare alla peggiore delle ipotesi e non a lavori ideali. Insomma pensa per ogni facoltà cosa finiresti a fare nella peggiore delle ipotesi e a cosa ti farebbe più piacere fare.
L'unica cosa che posso dirti è che quella dispensa, per me, non è adatta ad iniziare, tantomeno per chi viene dal Classico. L'ha scritta il Papa (Prof. T. Papa, non Francesco), brava persona, recentemente scomparso, che ha insegnato alla Sapienza, dove studio io (per questo, la conosco). Però contiene elementi di Meccanica Razionale, oltre che di Fisica Generale. Ciao.