Ingegneria fisica : PoliTO o PoliMI

nazago
Salvete!

Frequentante l'ultimo anno di liceo classico, ho fatto la mia scelta: ingegneria fisica, per passione. Sono del centro italia ma voglio cambiare vita e studiare altrove e qui sorge il dubbio: PoliMI o PoliTO? Premetto che sono più indirizzato al PoliTo per gli approfondimenti e gli esami e anche perché mi sembra una città più "vivibile" di Milano; in ogni caso nelle classifiche internazionali vedo -dopo le solite scuole americane e inglesi- il nostro PoliMi al 24° posto e il PoliTo al 66° Perché? Come vi pare la scelta?

Grazie per la vostra disponibilità,

-Nazago

Risposte
civamb
Occorre fare una precisazione. Mi riferisco al 3+2 con triennio in matematica per l'ingegneria e magistrale in ingegneria matematica (polito) con orientamento modellistica. Da quest'anno nella magistrale hai 4-5 esami di analisi, 3 di fisica matematica piú moduli di geometria e probabilità.

Per quanto riguarda il percorso finanza (mettiamo anche analisi numerica come branca di ricerca) penso che il politecnico di Milano, invece, sia in netto vantaggio. A dire il vero il polito non propone neanche un indirizzo "finanziario".

Il mondo lavorativo si discosta molto da quello formativo/universitario/ricerca nei dipartimenti, normalmente. A parte rari settori di altissimo livello (vedi aerospaziale, aeronautico, competizioni motoristiche e velistiche, nucleare, CDF ecc...) anche a livello ingegneristico certi problemi sono lasciati da parte, nella maggior parte dei casi per motivi economici.

anonymous_40e072
"civamb":
Il polito attualmente é anche piú interessante del polimi a livello di ingegneria matematica (LM). Hanno aggiunto alcuni esami ; propongono un biennio magistrale ricco di analisi matematica, fisica matematica con i 3/4 esami di ingegneria a fortissimo contenuto matematico (vedi "sistemi non lineari" che tratta la teoria matematica dei sistemi dinamici...)


Assolutamente, sono d'accordo, ha senz'altro piano di studi più accattivante.
D'altra parte però, spesso ciò che risulta interessante, succede non sia troppo "utile".....
Nel mondo lavorativo si fa ciò che serve, non ciò che piace. Concezione profondamentalmente sbagliata a mio parere, ma fintanto viviamo in un mondo schiavo del denaro, così è e così sarà. Ergo, se si è ambiziosi e si vuole fare carriera, penso che il programma PoliMi sia più formativo, almeno per quanto concerne l'ambito lavorativo.
Ho un caro amico che lavora in Finanza e ha fatto Ing Matematica Polimi, lavora in un noto istituto bancario, ecco, diciamo che fa cose banali rispetto quello che ha studiato. Ma non è questione della mansione che occupa, è che le cose funzionano proprio così.
Ti dico, lavora quasi esclusivamente in Excel e SAP. Quindi puoi immaginare che quello che faccia non sia mai troppo complicato. Sia chiaro, comunque molto più complicato per il 99% degli individui che non vengono da una STEM, ma ben lontano da corsi come Analisi Reale e Funzionale o Equazioni Differenziali Stocastiche.

civamb
Il polito attualmente é anche piú interessante del polimi a livello di ingegneria matematica (LM). Hanno aggiunto alcuni esami ; propongono un biennio magistrale ricco di analisi matematica, fisica matematica con i 3/4 esami di ingegneria a fortissimo contenuto matematico (vedi "sistemi non lineari" che tratta la teoria matematica dei sistemi dinamici...)

anonymous_40e072
Fisica dei Sistemi Complessi sembra davvero interessante.
A me al PoliTo la situazione è sempre parsa più vivibile.
Non me ne vogliano i colleghi, ma credo che però la nomea, sia nazionale che internazionale sia superiore al PoliMi.
Sia per le aziende che vi gravitano intorno, sia per le possibilità di laurea magistrale/tesi (ETH, Imperial College, Delft).
So che invece il PoliTo ha degli ottimi contatti con le francesi, che però sono più apprezzate nella ricerca.
Nel complesso io sceglierei PoliTo.
Sono comunque 5 anni della nostra vita, e d'accordo che a imparare si fa fatica, ma non deve essere un incubo.
Da quello che ho sentito l'ambiente è decisamente migliore, pur ottenendo un ottima formazione.
Inoltre gli argomenti e le possibilità delle magistrali a me piacciono di più al PoliTo.

mattbhgh
"civamb":
Oltre ai moduli di fisica 1 e 2 a Torino hai fisica quantistica, fisica dei sistemi complessi, fisica dello stato solido, fisica nucleare, fisica e materiali per le tecnologie avanzate, tecnologie per le nano scienze...oltre a quelli di elettromagnetismo ed elettronica. Misure é a scelta e lo stesso vale per statistica. Per i giovani talenti ci sono 6 crediti in piú a scelta.
Sono due CdL differenti pur avendo lo stesso nome.


L'ultima frase è abbastanza vera. Anche al polimi oltre a fisica 1 e 2 abbiamo:
struttura della materia
introduzione alla fisica dei quanti
interazione luce materia, oppure fisica del nucleo
senza contare che anche in corsi che sembrano più applicativi, ti vengon date delle nozioni di base belle spesse, tipo il corso di scienza dei materiali ha un modulo bello corposo di fisica molecolare, quello di principi dei laser è un corso teorico e basta alla fine. Ing fisica al polimi non è ingegneria elettronica, certo ti dà una formazione diversa da quella del polito (che a mio parere è solo un corso di fisica con qualcosa di ingegneria), rispetto al quale è un corso di ingegneria orientato a settori avanzati dell'ingegneria, ma con una solida base teorica (seppur mantiene sempre un occhio al lato sperimentale).

civamb
Oltre ai moduli di fisica 1 e 2 a Torino hai fisica quantistica, fisica dei sistemi complessi, fisica dello stato solido, fisica nucleare, fisica e materiali per le tecnologie avanzate, tecnologie per le nano scienze...oltre a quelli di elettromagnetismo ed elettronica. Misure é a scelta e lo stesso vale per statistica. Per i giovani talenti ci sono 6 crediti in piú a scelta.
Sono due CdL differenti pur avendo lo stesso nome.

mattbhgh
"civamb":

Non le vedo disposte a caso, ma l'idea a mio parere é quella di un triennio strutturato per il biennio successivo in fisica dei sistemi complessi.


come cdl di ingegneria manca molta ingegneria di base (automatica, reti, sistemi energetici, meccanica applicata, misure) mentre molte materie si ripetono (circuiti elettronici, dispositivi elettronici elettronica applicata), non c'è un corso di probabilità e statistica (che invece si rivela molto utile) e vedo pochi esami di fisica applicata, mentre al polimi si trattano già dalla triennale tecnologie ottiche, struttura della materia applicata, interazione luce materia ecc. ingfis al polito sembra più simile ad una laurea in ing matematica con tanta elettronica, quando in realtà l'utilità della fisica nell'ingegneria non è solo il modellismo. diciamo che polimi e polito danno due formazioni radicalmente diverse, ed io ho preferito quella di un fisico per applicazioni tecnologiche e a sfide ingegneristiche (nanoelettronica, comunicazione ottiche/quantistiche, sensoristica, nanochimica, optoelettronica ecc)

civamb
"mattbhgh":
Guarda, io la sto facendo al polimi ed è tanta roba, secondo me il corso del polito ha i corsi troppo disposti a caso (senza parlare delle materie a scelta), mentre qua, almeno la triennale è forse tra le lauree meglio strutturate, dove per ogni materia prima ti vengon dati tutti i fondamenti necessari (tranne per l'esami di chimica e materiali al primo semestre, ma ahimé quello lo si passa solo studiando qualitativamente, poi si riprendono le cose meglio al terzo anno) e viene dedicato il giusto spazio ai vari argomenti. Un filo deboli i laboratori dal punto di vista del tempo dedicato, ma si confida molto nei laboratori di tesi, l'importante è non studiare a macchinetta e magari interessarsi alle cose per conto proprio. L'unica è: ingegneria fisica non è fisica. Qua si trattano gli aspetti più sperimentali/applicativi, ma che non la si prenda come aspetto negativo, poi se si ha un minimo di spirito d'iniziativa e talento si finisce a lavorare su tecnologie avanzate di svariati campi, quasi come essere un "super-ingegnere". In bocca al lupo!

Non le vedo disposte a caso, ma l'idea a mio parere é quella di un triennio strutturato per il biennio successivo in fisica dei sistemi complessi.

mattbhgh
Guarda, io la sto facendo al polimi ed è tanta roba, secondo me il corso del polito ha i corsi troppo disposti a caso (senza parlare delle materie a scelta), mentre qua, almeno la triennale è forse tra le lauree meglio strutturate, dove per ogni materia prima ti vengon dati tutti i fondamenti necessari (tranne per l'esami di chimica e materiali al primo semestre, ma ahimé quello lo si passa solo studiando qualitativamente, poi si riprendono le cose meglio al terzo anno) e viene dedicato il giusto spazio ai vari argomenti. Un filo deboli i laboratori dal punto di vista del tempo dedicato, ma si confida molto nei laboratori di tesi, l'importante è non studiare a macchinetta e magari interessarsi alle cose per conto proprio. L'unica è: ingegneria fisica non è fisica. Qua si trattano gli aspetti più sperimentali/applicativi, ma che non la si prenda come aspetto negativo, poi se si ha un minimo di spirito d'iniziativa e talento si finisce a lavorare su tecnologie avanzate di svariati campi, quasi come essere un "super-ingegnere". In bocca al lupo!

Diplomacy1
"civamb":
Tutto ok. Come ti stai trovando al polimi?


Mmm.... Boh.
Dal punto di vista didattico da Dio. Davvero stupendo.
Però, cercano di inquadrarti un po troppo per i miei gusti.
La stragrande maggioranza dei compagni di corso e dei professori ritengono che se non fai il Poli non sei nessuno. Questa è una pecca enorme che mi fa davvero imbestialire

civamb
Tutto ok. Come ti stai trovando al polimi?

Diplomacy1
No scusami, io intendevo che se entri da laureato triennali di ing. fisica non hai debiti formativi.
Per le altre ingegnerie non so nulla

civamb
Questo non lo sapevo, credevo che il tuo riferimento fosse riferito alla frase che hai riportato ; in questo senso non credo che un ingegnere edile possa accedere senza debiti formativi.

Diplomacy1
"civamb":
Centra perché con ingegneria fisica non hai alcun debito formativo all'ingresso.


Si ma visto che l'utente chiede se farla al PoliMi o al PoliTo, non hai debiti all'ingresso in nessuno dei due casi (fidati, faccio ing. fisica al PoliMi e al tempo della scelta universitaria avevo contattato il professor Alessandro Pelizzola per informazioni)

civamb
Centra perché con ingegneria fisica non hai alcun debito formativo all'ingresso.

Diplomacy1
"civamb":
Polito senza dubbio, fra l'altro credo che a Milano stiano rifacendo il secondo e terzo anno. Presso il politecnico di Torino puoi accedere al biennio magistrale in fisica dei sistemi complessi che é un gioiello, oltre al dottorato in fisica.


Al bienno magistrale in fisica dei sistemi complessi si può accedere se si è: " in possesso di una laurea triennale in Fisica, in Matematica, e in Ingegneria". L'ateneo di provenienza non conta, bisogna solo superare il concorso (è a numero chiuso).

civamb
Ora li vedo, era un problema di qualche tempo fa. Le due lauree magistrali (una mi interesserebbe anche ma ormai ho un lavoro stabile) offerte dai politecnici di Milano e Torino sono radicalmente diverse. Il polimi offre un biennio basato sulla fisica sperimentale ed applicata mentre al polito si affronta un percorso basato sulla fisica teorica.

Raptorista1
Non vedi il secondo e terzo anno perché devi selezionare l'indirizzo dal menù prima...

Siccome ing fisica è un corso poco standard, ti consiglio di guardare in cosa si specializzano i due dipartimenti: al polimi le tre specialistiche sono photonics and nano optics, nanophysics and nanotechnology e semiconductor nanotechnologies.
Se ti interessa uno di questi argomenti e a torino non hanno la corrispondente specialistica, è probabile che milano offra una formazione migliore.

civamb
"iMatteo1":
[quote="civamb"]a Milano stiano rifacendo il secondo e terzo anno.


Scusate l'intrusione, anche io sono interessato a ingegneria fisica, che significa che stanno rifacendo il secondo e terzo anno? [emoji55][/quote]
Che non risultano attivati, magari era un problema legato al server quando ho guardato io...

Ingegneria fisica fatta al politecnico di Torino approfondisce la fisica che interessa ad un ingegnere orientato all'elettronica (parliamo di un campo molto vasto) e getta le basi per il biennio in fisica dei sistemi complessi o ingegneria nucleare.
Di certo non é un corso che può essere visto come un punto di arrivo, ma una base per un biennio (almeno) successivo.

renat_1
Scusate la mia ignoranza, ma, pur avendo letto la descrizione del corso di laurea in ingegneria fisica non riesco a capire i suoi obbiettivi, cioè, perché uno studente dovrebbe scegliere ingegneria fisica invece che fisica/un'altro corso di laurea in ingegneria? Dando un occhiata al corso di studi la preparazione che ti dà è lontana da quella di un fisico, più vicina a quella di un ingegnere (elettronico?), ma effettivamente ingegnere di cosa? Quello che mi colpisce di più (in maniera negativa) è che non ci sia un filo logico tra i vari insegnamenti.. c'è una base di ingegneria elettronica con qualche esame sparso di fisica moderna/laboratorio/ing.meccanica, ma a che pro?
Detto questo non voglio fare nessuna polemica ho espresso un giudizio personale che, personalmente, spero sia sbagliato...magari c'è qualcuno che ne sa di più sull'argomento ;)

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