Ingegneria e nuovo ordinamento
Vorrei un vostro parere sulle attuali lauree in ingegneria. Molti ritengono che con il nuovo ordinamento ingegneria sia stata colpita in modo duro. Sinceramente guardando altre lauree non sembra una situazione pesante solo per gli ingegneri . Se confrontiamo scienze chimiche con ingegneria chimica scopriremo che mediamente la quantità di chimica teorica (intendo senza laboratori) è superiore ad ingegneria per non parlare della preparazione in matematica ( circa il doppio di crediti ed oltre nei 3+2 ) e in fisica. Ovviamente tralasciando gli esami di impianti chimici di ingegneria. Nella specialistica i chimici hanno una tesi di 40-50 crediti e mi sembra eccessiva!
Questo è soltanto un esempio ma se guardiamo l’offerta formativa del politecnico di Torino noteremo corsi di matematica per le scienze dell’ingegneria-ingegneria matematica e ingegneria fisica che permettono dottorati di ricerca in rami anche teorici della matematica e diversi curriculum in fisica compresa fisica teorica.
Il polimi è apparentemente orientato verso problematiche maggiormente applicative ma di grande livello sempre in matematica,fisica,chimica e materiali.
Con il precedente ordinamento l’ingegnere non aveva queste possibilità.
Cosa ne pensate?
Questo è soltanto un esempio ma se guardiamo l’offerta formativa del politecnico di Torino noteremo corsi di matematica per le scienze dell’ingegneria-ingegneria matematica e ingegneria fisica che permettono dottorati di ricerca in rami anche teorici della matematica e diversi curriculum in fisica compresa fisica teorica.
Il polimi è apparentemente orientato verso problematiche maggiormente applicative ma di grande livello sempre in matematica,fisica,chimica e materiali.
Con il precedente ordinamento l’ingegnere non aveva queste possibilità.
Cosa ne pensate?
Risposte
Guarda ho deto "20" persone, perchè mi ricordavo così non ricordo il numero preciso, e comunque questo fatto delle specialistiche è dovuto alla "Riforma Moratti" non alla riforma del "3+2" che mi sembra sia di Berlinguer.
La riforma moratti è stata approvta il 22/10/2005.
Possibile che non ne sapete niente???
I ricercatori delle nostre facoltà sono indemoniato per questa riforma.
Pensate che adesso un ricercatore ha un contratto con l'università che non può durare più di 6 anni !!!
Questo significa che o studi cose risolvibli in quel tempo o ti attacchi. E poi i dottorati penso che sprariscano adesso, visto che già alla specialistica fanno selezione.
Ah un altra cosa è che, mi sembra che anche prendendo la specialistica puoi fare ricerca, cioè non ti serve il dottorato. Questo penalizza molto la qualità dei nostri insegnamenti, voi fate ingegneria e dovreste avere qualche professore che fà anche ricerca. Se viene a mancare la comunicazione tra il mondo della ricerca (ricercatori) e il mondo universitario (studenti), capite che impariamo cose che magari sono di 5 anni prima, e non sappiamo niente magari dei nuovi computer a neutrini (un esempio stupido). Infatti con questa riforma si tende più a far fare ricerca ai ricercatori in enti privati, cioè in imprese, piuttosto che nell'università.
Per maggiori informazioni vi invito a visitare il sito organizzato dai ragazzi del mio corso:
http://protesta.di.uniroma1.it/twiki/view
La riforma moratti è stata approvta il 22/10/2005.
Possibile che non ne sapete niente???
I ricercatori delle nostre facoltà sono indemoniato per questa riforma.
Pensate che adesso un ricercatore ha un contratto con l'università che non può durare più di 6 anni !!!
Questo significa che o studi cose risolvibli in quel tempo o ti attacchi. E poi i dottorati penso che sprariscano adesso, visto che già alla specialistica fanno selezione.
Ah un altra cosa è che, mi sembra che anche prendendo la specialistica puoi fare ricerca, cioè non ti serve il dottorato. Questo penalizza molto la qualità dei nostri insegnamenti, voi fate ingegneria e dovreste avere qualche professore che fà anche ricerca. Se viene a mancare la comunicazione tra il mondo della ricerca (ricercatori) e il mondo universitario (studenti), capite che impariamo cose che magari sono di 5 anni prima, e non sappiamo niente magari dei nuovi computer a neutrini (un esempio stupido). Infatti con questa riforma si tende più a far fare ricerca ai ricercatori in enti privati, cioè in imprese, piuttosto che nell'università.
Per maggiori informazioni vi invito a visitare il sito organizzato dai ragazzi del mio corso:
http://protesta.di.uniroma1.it/twiki/view
Mi hanno infatti detto che essere studente di IMS
può essere un vantaggio, proprio perché è stato
creato in occasione dell'entrata in gioco del 3+2
e quindi non sono state fatte modifiche a qualcosa
che era già stato creato... Stessa cosa penso che
valga per Ing. Mat e Fis.
può essere un vantaggio, proprio perché è stato
creato in occasione dell'entrata in gioco del 3+2
e quindi non sono state fatte modifiche a qualcosa
che era già stato creato... Stessa cosa penso che
valga per Ing. Mat e Fis.
Boh da me l'esame per la specialistica c'e' sempre stato! Comunque limitare a 20 (perche' proprio 20?????) il numero di iscritti a ciascun corso della specialistica mi sembra ridicolo! Sei sicuro che sia proprio cosi'?
Per me comunque la 3+2 non e' da buttare via! Piu' che tornare al vecchio ordinamento, bisognerebbe migliorare questa riforma... Infatti secondo me ci sono buone ragioni per cui si debba mantenere il 3+2. Tanto per cominciare perche' non ha senso che un neo-laureato Italiano sia 2-3 anni piu' vecchio dei suoi colleghi della UE e degli USA. Tutto quello studio "in piu'" pagava veramente?
Certo se andate a sentire i prof. universitari vi diranno che senza delle super conoscenze nel campo x (quello in cui insegnano) non potrete mai combinare nulla nella vita, ma bisogna considerare il fatto che gli accademici finiscono per vedere il mondo tutto di un colore e si fissano sul loro campo. Io sono convinto che siano ben poche le conoscenze irrinunciabili nella carriera di uno studente: molto uno lo impara quando ne ha bisogno nella professione.
L'idea che per essere buoni ingegneri-informatici-[altro] serva una gigantesca conoscenza enciclopedica e' ridicola! Negli USA la preparazione di base e' ridicola rispetto a quella che si fa in Italia (anche col NO) (si veda l'altro topic) eppure non mi sembra che i ponti la crollino da un giorno all'altro o non si sappiano portare a termine grossi progetti in svariati campi della tecnica.
Secondo me bisognerebbe valorizzare gli aspetti positivi del 3+2 come l'indipendenza degli atenei per quello che riguarda la didattica e sviluppare nuove tipi di corsi di laurea. Un esempio notevole di questo e' l'IMS che e' uno dei pochi corsi di ingegneria in cui il piano di studi non sia stato adattato al 3+2 semplicemente tagliando qui e li. Altri esempi, ma di tipo diverso, sono i corsi di Ing. Fisica e Matematica che puntano a creare figure professionali con una preparazione meno convenzionale.
Per me comunque la 3+2 non e' da buttare via! Piu' che tornare al vecchio ordinamento, bisognerebbe migliorare questa riforma... Infatti secondo me ci sono buone ragioni per cui si debba mantenere il 3+2. Tanto per cominciare perche' non ha senso che un neo-laureato Italiano sia 2-3 anni piu' vecchio dei suoi colleghi della UE e degli USA. Tutto quello studio "in piu'" pagava veramente?
Certo se andate a sentire i prof. universitari vi diranno che senza delle super conoscenze nel campo x (quello in cui insegnano) non potrete mai combinare nulla nella vita, ma bisogna considerare il fatto che gli accademici finiscono per vedere il mondo tutto di un colore e si fissano sul loro campo. Io sono convinto che siano ben poche le conoscenze irrinunciabili nella carriera di uno studente: molto uno lo impara quando ne ha bisogno nella professione.
L'idea che per essere buoni ingegneri-informatici-[altro] serva una gigantesca conoscenza enciclopedica e' ridicola! Negli USA la preparazione di base e' ridicola rispetto a quella che si fa in Italia (anche col NO) (si veda l'altro topic) eppure non mi sembra che i ponti la crollino da un giorno all'altro o non si sappiano portare a termine grossi progetti in svariati campi della tecnica.
Secondo me bisognerebbe valorizzare gli aspetti positivi del 3+2 come l'indipendenza degli atenei per quello che riguarda la didattica e sviluppare nuove tipi di corsi di laurea. Un esempio notevole di questo e' l'IMS che e' uno dei pochi corsi di ingegneria in cui il piano di studi non sia stato adattato al 3+2 semplicemente tagliando qui e li. Altri esempi, ma di tipo diverso, sono i corsi di Ing. Fisica e Matematica che puntano a creare figure professionali con una preparazione meno convenzionale.
In parte sono daccordo anche se non credo che ad ingegneria si affrontino argomenti di informatica meno teorici. A mio avviso molto dipende dalla facoltà in cui si è iscritti. Parlando con amici che frequentano a Genova l'una e l'altra facoltà si giunge alla conclusione che anche ad ingegneria si fanno esami non proprio applicativi come i corsi di informatica teorica ( come al polimi),per dirne uno. A mio giudizio,sempre parlando di Genova ad ingegneria ( triennale ) si ha una preparazione in informatica maggiormente legata all'hardware. Informatica è maggiormante orientata verso il software. Nella specialistica di ingegneria si approfondisce anche l'aspetto software e il bagaglio di conoscenze in matematica-fisica non passa mai in secondo piano.
Io faccio Scienze Informatiche a Roma, e ho un amico che fà Ingegnieria Informatica, sempre a Roma.
Le sostanziali differenze che ho notato negli insegnamenti è che forse io faccio più teoria rispetto a lui. Tuttavia nel mio Corso può scegliere vari curricula e molti assomigliano a quelli di ingegneria, a parte che da noi non si fà Chimica e Elettrotecnica.
Quindi poi ho notato molte differenze nel trattamento della didattica, nel senso che a ingegneria devi essere molto costante e hai ogni 2-3 mesi una sessione, e se vuoi recuperare gli esami non passati devi aspettare settembre. Da me fanno le cose in modo diverso, nel senso che ti fanno portare 5 materie per semestre (ce ne sono due), e poi ti fanno fare una sessione di esami che dura 2 mesi circa. In oltre a parte le propedeuticità ad ogni sessione puoi dare qualsiasi esame che non hai dato o non passato.
Quindi credo che dipenda dal tipo di studente che sei. Nel senso che se sei molto bravo ma soprattutto preparato ad ingegneria non hai problemi, invece se come me non hai le basi di matematica e fisica, a ingegneria hai molte noie per il fatto che se non passi un esame ha una sessione lo devi ridare a settembre ma nel frattempo quell'esame ti blocca tutti gli altri che vengono dopo per via delle propedeuticità.
E poi dipende da cosa cerchi come studente, ossia se cerchi un approccio più applicativo della materia e quindi più orientato verso un tipo di lavoro, oppure un approccio più teorico che ti permette di essere un pò più elastico nel lavoro.
Per quanto riguarda il 3+2 beh molti dicono che era megli prima, ma secondo me molti oggi si iscrivono con l'intento di fermarsi alla laurea breve, e sono persone che non si sarebbero iscritte quando c'era il 3+2. Ok ovviamente in 3 anni (che sono ipotetici poi) si impara di meno, ma pur sempre tanto rispetto ad un semplice diploma superiore.
Basta pensare che in Canda gli Ingegneri Edili ci mettono 1 anno a laurearsi......
Non sono un americanista e non credo sia il caso di esportare il modello, ma qusto fa pur sempre pensare, .... pensare che non puoi stare 8 anni nell'università e ancora devi laurearti, senza poi che ti sia riconosciuto un minimo di quello che hai fatto dall'inizio fino a li.
Quindi 3 hanno sono pochi ma 0 ancora di meno.....
Io comunque se sarò ancora convinto, prenderò anche la specialistica, perchè comunque è un completamento necessario, ma molti non hanno tempo e denaro, e così si accontentano.
E poi adesso con la "Riforma Moratti" , per fare la specialistica devi passare un esame, e la cosa brutta è che di tutta il tuo corso, solo 20 possono alla fine accedere alla specialistica. Questo mi sembra sbagliato, ma adesso credo che siamo già off-topic.......per maggiori informazioni:
http://protesta.di.uniroma1.it/twiki/view
Le sostanziali differenze che ho notato negli insegnamenti è che forse io faccio più teoria rispetto a lui. Tuttavia nel mio Corso può scegliere vari curricula e molti assomigliano a quelli di ingegneria, a parte che da noi non si fà Chimica e Elettrotecnica.
Quindi poi ho notato molte differenze nel trattamento della didattica, nel senso che a ingegneria devi essere molto costante e hai ogni 2-3 mesi una sessione, e se vuoi recuperare gli esami non passati devi aspettare settembre. Da me fanno le cose in modo diverso, nel senso che ti fanno portare 5 materie per semestre (ce ne sono due), e poi ti fanno fare una sessione di esami che dura 2 mesi circa. In oltre a parte le propedeuticità ad ogni sessione puoi dare qualsiasi esame che non hai dato o non passato.
Quindi credo che dipenda dal tipo di studente che sei. Nel senso che se sei molto bravo ma soprattutto preparato ad ingegneria non hai problemi, invece se come me non hai le basi di matematica e fisica, a ingegneria hai molte noie per il fatto che se non passi un esame ha una sessione lo devi ridare a settembre ma nel frattempo quell'esame ti blocca tutti gli altri che vengono dopo per via delle propedeuticità.
E poi dipende da cosa cerchi come studente, ossia se cerchi un approccio più applicativo della materia e quindi più orientato verso un tipo di lavoro, oppure un approccio più teorico che ti permette di essere un pò più elastico nel lavoro.
Per quanto riguarda il 3+2 beh molti dicono che era megli prima, ma secondo me molti oggi si iscrivono con l'intento di fermarsi alla laurea breve, e sono persone che non si sarebbero iscritte quando c'era il 3+2. Ok ovviamente in 3 anni (che sono ipotetici poi) si impara di meno, ma pur sempre tanto rispetto ad un semplice diploma superiore.
Basta pensare che in Canda gli Ingegneri Edili ci mettono 1 anno a laurearsi......
Non sono un americanista e non credo sia il caso di esportare il modello, ma qusto fa pur sempre pensare, .... pensare che non puoi stare 8 anni nell'università e ancora devi laurearti, senza poi che ti sia riconosciuto un minimo di quello che hai fatto dall'inizio fino a li.
Quindi 3 hanno sono pochi ma 0 ancora di meno.....
Io comunque se sarò ancora convinto, prenderò anche la specialistica, perchè comunque è un completamento necessario, ma molti non hanno tempo e denaro, e così si accontentano.
E poi adesso con la "Riforma Moratti" , per fare la specialistica devi passare un esame, e la cosa brutta è che di tutta il tuo corso, solo 20 possono alla fine accedere alla specialistica. Questo mi sembra sbagliato, ma adesso credo che siamo già off-topic.......per maggiori informazioni:
http://protesta.di.uniroma1.it/twiki/view
Certamente però i nuovi corsi hanno un vantaggio,quello di fare ricerca in settori in cui negli anni passati per un ingegnere era impensabile.
Io sono contento di una cosa:
la filosofia di base di IMS è sfornare
ingegneri con una preparazione il
più possibile in stile vecchio ordinamento,
il presidente del CCS mi aveva persino detto
una "preparazione equivalente a quella del
biennio di Ingegneria di 40-50 anni fa, in cui
matematici, fisici e ingegneri seguivano gli
stessi corsi di base e sedevano sugli stessi banchi"...
la filosofia di base di IMS è sfornare
ingegneri con una preparazione il
più possibile in stile vecchio ordinamento,
il presidente del CCS mi aveva persino detto
una "preparazione equivalente a quella del
biennio di Ingegneria di 40-50 anni fa, in cui
matematici, fisici e ingegneri seguivano gli
stessi corsi di base e sedevano sugli stessi banchi"...