Ingegneria Biomedica
Salve ragazzi,
A Ottobre comincio l'Università e sarei molto orientato per Ingegneria Biomedica a Padova: le materie trattate mi interessano, e questa figura professionale mi ispira particolarmente.
Unico problema, gli sbocchi occupazionali: ho letto da qualche parte che non sembra esserci molto lavoro in Italia per un ingegnere biomedico, però gli articoli erano piuttosto vecchiotti e quindi non so quanto siano validi. Sapete dirmi qualcosa in merito? perchè il corso mi piace ma se poi devo fare il barbone, potrei anche cambiare idea
Grazie in anticipo.
A Ottobre comincio l'Università e sarei molto orientato per Ingegneria Biomedica a Padova: le materie trattate mi interessano, e questa figura professionale mi ispira particolarmente.
Unico problema, gli sbocchi occupazionali: ho letto da qualche parte che non sembra esserci molto lavoro in Italia per un ingegnere biomedico, però gli articoli erano piuttosto vecchiotti e quindi non so quanto siano validi. Sapete dirmi qualcosa in merito? perchè il corso mi piace ma se poi devo fare il barbone, potrei anche cambiare idea

Grazie in anticipo.
Risposte
Io ho studiato ingegneria elettronica a Padova dal 1995 al 2000 (laurea quinquennale, vecchio ordinamento, prima del 3 + 2). A quel tempo Biomedica era un orientamento all'interno di ingegneria elettronica, il che significa che uno si faceva 25-26 esami (di allora) come tutti gli altri e poi aveva un paio di esami specifici per il suo orientamento e che mi pare riguardassero alcune questioni riguardanti la sicurezza delle apparecchiature biomedicali e alcune tecniche di progettazione particolari per trattare segnali molto molto deboli come i potenziali generati dal corpo umano.
Dando un'occhiata ai titoli dei corsi previsti per i 3 anni della laurea di primo livello mi pare che la situazione non sia cambiata in quanto ritrovo effettivamente materie tipiche della vecchia laurea in elettronica con qualche corso specifico per la biomedica.
Personalmente ritengo che gli sbocchi occupazionali per un ingegnere di questo tipo qui in Italia siano davvero esigui. Un ingegnere elettronico qui da noi nella maggior parte dei casi finisce a programmare o a fare installazione di sistemi sviluppati da aziende estere. Sono molto pochi quelli che riescono a dedicarsi alla progettazione elettronica, figuriamoci poi in un settore cosí specifico come quello della biomedica.
Certo, andando all'estero le possibilità si ampliano...
Dando un'occhiata ai titoli dei corsi previsti per i 3 anni della laurea di primo livello mi pare che la situazione non sia cambiata in quanto ritrovo effettivamente materie tipiche della vecchia laurea in elettronica con qualche corso specifico per la biomedica.
Personalmente ritengo che gli sbocchi occupazionali per un ingegnere di questo tipo qui in Italia siano davvero esigui. Un ingegnere elettronico qui da noi nella maggior parte dei casi finisce a programmare o a fare installazione di sistemi sviluppati da aziende estere. Sono molto pochi quelli che riescono a dedicarsi alla progettazione elettronica, figuriamoci poi in un settore cosí specifico come quello della biomedica.
Certo, andando all'estero le possibilità si ampliano...

Io due anni fa ero iscritto alla facoltà di ingegneria biomedica alla Federico II a napoli, ed è un corso davvero interessante da seguire. Si studiano materie particolari che indubbiamente in futuro ti daranno una sicurezza economica, ma anche io a suo tempo sapevo che le migliori occupazioni erano all'estero.