Fisica o Informatica dopo il liceo classico
Salve, nei prossimi mesi dovrò scegliere il cdl da intraprendere e sono particolarmente indeciso tra Informatica e Fisica. Comunque il dubbio che mi assale principalmente è se sia consono intraprendere uno di questi corsi di laurea dopo aver concluso un liceo classico (dove entrambe queste materie non sono state trattate).
Inoltre vorrei avere un consiglio sul corso da scegliere, premettendo che il campo in cui anelo lavorare è quello della ricerca , vorrei porre in esame alcuni aspetti, ossia che informatica presenta, a livello generale, maggiori sbocchi lavorativi di Fisica, di contro Informatica, secondo alcuni studenti di Pisa, pare sia calata molto negli ultimi anni diventando una ingegneria informatica "light". Ora, focalizzando ciò, secondo voi quali sono i prossimi passi per fare la scelta?
Inoltre vorrei avere un consiglio sul corso da scegliere, premettendo che il campo in cui anelo lavorare è quello della ricerca , vorrei porre in esame alcuni aspetti, ossia che informatica presenta, a livello generale, maggiori sbocchi lavorativi di Fisica, di contro Informatica, secondo alcuni studenti di Pisa, pare sia calata molto negli ultimi anni diventando una ingegneria informatica "light". Ora, focalizzando ciò, secondo voi quali sono i prossimi passi per fare la scelta?
Risposte
"ThisMan":
[quote="Vulplasir"]Per sentito dire, direi che Pisa è uno delle migliori per quanto riguarda fisica, anche soprattutto perché vi insegnano professori della normale e i corsi sono tenuti insieme agli studenti della normale, quindi il livello è decisamente elevato.
Da un lato potrebbe essere una cosa veramente ottima, dall'altra mi terrorizza un po', non è che i professori, cullandosi sull'eccellenza di alcuni studenti, saltino determinati argomenti dandoli per già assimilati?
"LeonardoP9":
Anche Torino è molto buona. Da lì escono spesso grandi fisici. Ed i corsi sono organizzati meglio facendo prima la matematica che serve e poi fisica.
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Effettivamente come dovrebbe funzionare? Ho visto molti piani di studio di Fisica (ed altre materie del ramo scientifico) ed Analisi e Fisica 1 sono quasi sempre svolti in contemporanea, ma non dovrebbe essere la prima propedeutica per la seconda?[/quote]
Si a Torino l'anno scolastico si divide in tre periodi. Nel primo si fa tanta analisi algebra e geometria, dopo si inizia fisica con meccanica e analisi 2. Poi sarebbe da sfatare il mito di Pisa. Nel senso: molti come me o come te che si iscrivono sentono dire che solo a Pisa va veramente bene (ovvero tutti ti consigliano giustamente Pisa perché rinomata per la normale ) il punto è che i fatti sono diversi. Nella triennale c'è veramente poca differenza.. Per cui a che serve avere un professore Nobel (a meno che non sia Feynman?[emoji16] ) se tanto è la fisica classica? Potresti avere dei vantaggi qualora il prof sia particolarmente bravo a spiegare e sia disponibile. Ed entrambe queste caratteristiche non sono scontate se i prof sono della normale. Conosco gente che frequenta Pisa e so per certo che è come ti sto raccontando. Anzi.. Devi imparare a fare da se.. Pisa è una grande università data anche la normale ma tranne i prof che studiando a Pisa poi trovano lavoro in Italia nelle aziende di ricerca non mi sembra che abbiano un seguito così scontato come magari alcuni pensano quando si iscrivono a Pisa. Ovvero che in primis devi studiare te e tirare fuori ciò che hai perché entrambe sono buone. Torino in compenso non avrà forse professori rinomati come Pisa "forse".. però so essere in generale molto disponibili e anche il sito è ben organizzato cosa da tenere conto. Inoltre la difficoltà degli esami è relativa nel senso che ovunque tu vada gli esami possono essere difficili o facili dipende da cosa ti capita e da quando hai studiato. Comunque gli argomenti sono gli stessi e confrontando gli esercizi sia d'esame che per esercitarsi il livello è lo stesso. Anzi poiché Pisa permette di dare gli esami parziali proprio perché è meno roba da studiare mettono delle difficoltà in più però cambia poco. Inoltre so bene che coloro che lavorano dei grandi centri europei o che, vengono da Torino più che da Pisa nonostante Pisa sia una buonissima università ! Ciò per dirti che in questi casi la differenza la fai tu perché entrambe valide. Ovunque dovessi andare farai sicuramente bene.
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"Vulplasir":
Per sentito dire, direi che Pisa è uno delle migliori per quanto riguarda fisica, anche soprattutto perché vi insegnano professori della normale e i corsi sono tenuti insieme agli studenti della normale, quindi il livello è decisamente elevato.
Da un lato potrebbe essere una cosa veramente ottima, dall'altra mi terrorizza un po', non è che i professori, cullandosi sull'eccellenza di alcuni studenti, saltino determinati argomenti dandoli per già assimilati?
"LeonardoP9":
Anche Torino è molto buona. Da lì escono spesso grandi fisici. Ed i corsi sono organizzati meglio facendo prima la matematica che serve e poi fisica.
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Effettivamente come dovrebbe funzionare? Ho visto molti piani di studio di Fisica (ed altre materie del ramo scientifico) ed Analisi e Fisica 1 sono quasi sempre svolti in contemporanea, ma non dovrebbe essere la prima propedeutica per la seconda?
Anche Torino è molto buona. Da lì escono spesso grandi fisici. Ed i corsi sono organizzati meglio facendo prima la matematica che serve e poi fisica.
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Per sentito dire, direi che Pisa è uno delle migliori per quanto riguarda fisica, anche soprattutto perché vi insegnano professori della normale e i corsi sono tenuti insieme agli studenti della normale, quindi il livello è decisamente elevato.
Salve di nuovo, scusate il fatto di non aver risposto per un po', ma sono stato sommerso dagli impegni. In ogni caso ringrazio tutti (in particolar modo @anonymous_40e072 che mi ha fatto riflettere non poco). Alla fine sono arrivato alla conclusione che voglio provare a fare fisica! Il punto, adesso, è che non saprei dove farla, considerando che devo obbligatoriamente prendere casa, vorrei avere dei consigli su dove farla, dove ritenere che il cdl di fisica sia organizzato meglio o abbia una nomea nel campo abbastanza sostenuta?
Grazie per l'aiuto!
Grazie per l'aiuto!
"ThisMan":
[quote="anonymous_40e072"]Ti piace di più la teoria o la pratica?
Intendo, ti piace di più riflettere e pensare su un teorema, su una legge fisica, su un problema; oppure preferisci avere esercizi, codici da scrivere, insomma, il quantitativo puro?
Se la risposta è la prima, allora Fisica. Se la risposta è la seconda Informatica.
Questa la linea generale secondo me.
Personalmente ricerco un CdL e, in seguito, un lavoro che sappia stimolare intellettualmente. Da diversi anni "lavoricchio" come programmatore in alcuni team indipendenti, e fare questa attività mi ha dato quel senso di sfida con me stesso nel risolvere determinati problemi che il liceo non è riuscito a darmi, però non so se con il passare del tempo questa "emozione" perdurerà oppure tutto diventerà monotono e piatto, inoltre non mi ispira più di tanto il mestiere di programmatore.
Comunque, se non vi crea disturbo, mi piacerebbe se esplicaste cosa del vostro corso di studi vi appassiona di più (sia che sia fisica o ingegneria), così da poter avere un quadro più chiaro
Grazie mille ancora per l'aiuto datomi[/quote]
Da quel poco che dici, sicuramente ti posso dire che continuare a studiare, qualunque cosa sia, è la scelta giusta. Lo studio apre la mente, ti forma per affrontare problemi più complessi, ergo aumenta le possibilità di affrontare un lavoro più creativo.
Capire se sei più engineering oriented o natural sciences oriented, è in generale un problema che affligge molti.
Personalmente credo che il confronto non vada fatto sul piano di studi.
Penso bisogni riflettere bene sulla natura diversa delle discipline.
L'ingegneria è profondamente legata al problem solving. Si studia, si apprende, al fine di capire il funzionamento di qualcosa, risolvere problemi specifici. Non è troppo importante come si arriva alla soluzione, è importante arrivare alla soluzione. Il processo creativo, nell'ingegneria, sta nell'adattare, nel modellare il problema che ti trovi di fronte con qualcosa che conosci. Coglierne le criticità, analizzarne le caratteristiche.
La figura dello scienziato è, invece, molto più legata al processo logico con cui si giunge a delle conclusioni. Allo scienziato non basta arrivare alla soluzione, vuole estrapolarne la teoria che ci sta dietro. Un certo evento accade secondo un processo logico; perchè? Cosa ci sta sotto? All'ingegnere interesse apprendere quanto gli basta per governarlo.
E' evidente che entrambe le figure abbiano punti di forza e punti di debolezza.
La cosa importante è capire cosa piace a te.
Secondo me, una volta scelta la "natura" del corso di studi, puoi pensare di scegliere l'area di interesse.
Vedo Ingegneria Elettronica un'ottima scelta per l'area dell'Ingegneria dei Sistemi. Se ti interessano le reti, poi ti sposti in telecomunicazioni. Se ti interessa la parte di controlli dinamici, ti sposti ad Automatica. Se vuoi tornare all'informatica, vai in Ingegneria Informatica. Inoltre, in Elettronica magistrale, arrivi a studiacchiare un po' di fisica della materia. In generale mi trovo a favore dei corsi ingegneristici "ampi". Si deve vedere un po' di tutto. Sono contrario alle ingegnerie troppo specializzanti, perchè di fatto, si va a perdere in forma mentis, in metodo. Il punto forte di un ingegnere DEVE essere il metodo. Non a caso il vecchio ordinamento prevedeva qualcosa come una quindicina di esami comuni a tutte le ingegnerie.
Un ultima considerazione la riservo alle evidenti superiori possibilità che una laurea in ingegneria apre nell'area finanziaria-manageriale. Ovviamente non c'è nulla che concretamente limiti un fisico a spostarsi in quest'area.
Credo che i casi di Ingegneri Manager siano semplicemente largamente più diffusi. Vuoi per una formazione più adatta, vuoi perchè nelle classi di ingegneria si trovano più persone con questo tipo di interesse.
i prerequisiti richiesti da entrambi i corsi di laurea sono veramente basilari
se ti interessa essere stimolato intellettualmente entrambi i corsi di laurea vanno bene
Ti dico quello che so sulla figura di studente/ingegnere elettronico:
non è un tecnico (anche se alcuni ingegneri si arrangiano e lavorano come tali), deve saper maneggiare molto bene le equazioni differenziali e l'analisi complessa; gli esami della triennale (anche buona parte della magistrale) sono esami di matematica applicata, poco laboratorio insomma (anche se nella magistrale dovrebbe migliorare). Il mio professore di fisica 1 ripete spesso che possiamo instradare i nostri sudi in tantissimi modi ed un ingegnere elettronico potrebbe diventare anche un fisico (in determinati campi ovviamente). Poi con lo sviluppo delle micro e nano tecnologie il muro tra la fisica moderna e l'ingegneria elettronica è davvero sottile e nella ricerca non è difficile trovare la collaborazione tra queste due figure.
fonte: fisici, ingegneri elettronici(o quasi)
se ti interessa essere stimolato intellettualmente entrambi i corsi di laurea vanno bene
Ti dico quello che so sulla figura di studente/ingegnere elettronico:
non è un tecnico (anche se alcuni ingegneri si arrangiano e lavorano come tali), deve saper maneggiare molto bene le equazioni differenziali e l'analisi complessa; gli esami della triennale (anche buona parte della magistrale) sono esami di matematica applicata, poco laboratorio insomma (anche se nella magistrale dovrebbe migliorare). Il mio professore di fisica 1 ripete spesso che possiamo instradare i nostri sudi in tantissimi modi ed un ingegnere elettronico potrebbe diventare anche un fisico (in determinati campi ovviamente). Poi con lo sviluppo delle micro e nano tecnologie il muro tra la fisica moderna e l'ingegneria elettronica è davvero sottile e nella ricerca non è difficile trovare la collaborazione tra queste due figure.
fonte: fisici, ingegneri elettronici(o quasi)
Grazie mille a tutti per la vostra disponibilità, siete di grandissimo aiuto ^^
Qualche giorno fa ho fatto il TOLC-I ed è andato discretamente. La parte matematica è andata piuttosto bene, nonostante ci fossero domande su proprietà dei logaritmi e degli operatori goniometrici che non avevo mai visto prima, mentre la parte di fisica è andata maluccio per mancanza di conoscenze (ahimé al classico non si fa fisica), comunque, malgrado le complicazioni createsi, posso immatricolarmi subito in diverse università (ed esempio Pisa) ed entrare in graduatoria in tutte le università che fanno parte del consorsio (anche se non con punteggi proprio eccelsi, al PoliMi rientro in graduatoria senza debiti formativi per un soffio ^^") per ingegneria.
In generale per fisica sono richiesti gli stessi pre-requisiti richiesti in questi test per ingegneria?
Personalmente ricerco un CdL e, in seguito, un lavoro che sappia stimolare intellettualmente. Da diversi anni "lavoricchio" come programmatore in alcuni team indipendenti, e fare questa attività mi ha dato quel senso di sfida con me stesso nel risolvere determinati problemi che il liceo non è riuscito a darmi, però non so se con il passare del tempo questa "emozione" perdurerà oppure tutto diventerà monotono e piatto, inoltre non mi ispira più di tanto il mestiere di programmatore.
Comunque, se non vi crea disturbo, mi piacerebbe se esplicaste cosa del vostro corso di studi vi appassiona di più (sia che sia fisica o ingegneria), così da poter avere un quadro più chiaro
Grazie mille ancora per l'aiuto datomi
Qualche giorno fa ho fatto il TOLC-I ed è andato discretamente. La parte matematica è andata piuttosto bene, nonostante ci fossero domande su proprietà dei logaritmi e degli operatori goniometrici che non avevo mai visto prima, mentre la parte di fisica è andata maluccio per mancanza di conoscenze (ahimé al classico non si fa fisica), comunque, malgrado le complicazioni createsi, posso immatricolarmi subito in diverse università (ed esempio Pisa) ed entrare in graduatoria in tutte le università che fanno parte del consorsio (anche se non con punteggi proprio eccelsi, al PoliMi rientro in graduatoria senza debiti formativi per un soffio ^^") per ingegneria.
In generale per fisica sono richiesti gli stessi pre-requisiti richiesti in questi test per ingegneria?
"anonymous_40e072":
Ti piace di più la teoria o la pratica?
Intendo, ti piace di più riflettere e pensare su un teorema, su una legge fisica, su un problema; oppure preferisci avere esercizi, codici da scrivere, insomma, il quantitativo puro?
Se la risposta è la prima, allora Fisica. Se la risposta è la seconda Informatica.
Questa la linea generale secondo me.
Personalmente ricerco un CdL e, in seguito, un lavoro che sappia stimolare intellettualmente. Da diversi anni "lavoricchio" come programmatore in alcuni team indipendenti, e fare questa attività mi ha dato quel senso di sfida con me stesso nel risolvere determinati problemi che il liceo non è riuscito a darmi, però non so se con il passare del tempo questa "emozione" perdurerà oppure tutto diventerà monotono e piatto, inoltre non mi ispira più di tanto il mestiere di programmatore.
Comunque, se non vi crea disturbo, mi piacerebbe se esplicaste cosa del vostro corso di studi vi appassiona di più (sia che sia fisica o ingegneria), così da poter avere un quadro più chiaro
Grazie mille ancora per l'aiuto datomi
A Pisa o al polito (ingegneria) invece sono da 12 quindi tanto ovvio non é. Anche nel caso che citi avendo esami con meno crediti (che non vuol dire automaticamente meno ore di lezione!) dovrai recuperare altre materie da zero. Quindi molte volte le cose sono meno ovvie di quello che sembrano...
Ovvio che è più facile passare da fisica a ingegneria. Dopo il primo anno di fisica, da me a Firenze, si è fatto geometria da 12 crediti, analisi 1 da 12 crediti, e fisica 1 da 15 crediti, se passi per esempio a ingegneria meccanica o elettronica, tutti questi esami sono da 6 crrediti, e quindi ti vengono convalidati senza problemi. Se invece si fa il primo anno a ingegneria e passi a fisica allora molto difficolmente te ne verrebbe convalidato qualcuno (è la metà dei crediti).
"renat_":
guarda, passare da fisica ad ingegneria(per esempio) è più semplice che fare il contrario e te lo dico da studente di ingegneria elettronica. In generale è più semplice passare dal generale allo specifico, se sei indeciso, quindi, ti consiglio di andare sul generale.
Il fisico ha sbocchi anche nel settore finanziario e nell'elettronica. L'unico inghippo è che per un fisico il curriculum accademico è fondamentale, mentre un ingegnere trova lavoro anche con qualche anno fuori corso ed un voto mediocre (non sarà il lavoro dei tuoi sogni, ma sempre meglio che fare il precario a vita girando per istituti professionali).
Non é sempre vero. Definire una qualunque ingegneria "specifica" oggigiorno é una parola grossa. Non so dove frequenti...
Ti piace di più la teoria o la pratica?
Intendo, ti piace di più riflettere e pensare su un teorema, su una legge fisica, su un problema; oppure preferisci avere esercizi, codici da scrivere, insomma, il quantitativo puro?
Se la risposta è la prima, allora Fisica. Se la risposta è la seconda Informatica.
Questa la linea generale secondo me.
Ogni curriculum poi, ovviamente, può avere impostazioni più teoriche o più pratiche. Per esempio Fisica prende un taglio più "pratico" se fai Fisica Applicata o Sperimentale. Informatica più teorica se fai Informatica Teorica.
Quindi dipende anche da cosa ti affascina di più delle due materie.
Personalmente io credo che Fisica sia oggi una scelta ottima. Hai tantissime opportunità. Sei formato per riuscire a re-impiegarti in quasi qualunque altra cosa. La formazione del Fisico dà senz'altro un impostazione più generale.
Se hai qualche interesse verso la finanza/consulenza/management considera anche Ing Matematica e Ing Fisica al PoliMi. L'ambiente è durissimo. Però se sei ambizioso e desideri fare carriera, è una scelta da prendere in considerazione.
Intendo, ti piace di più riflettere e pensare su un teorema, su una legge fisica, su un problema; oppure preferisci avere esercizi, codici da scrivere, insomma, il quantitativo puro?
Se la risposta è la prima, allora Fisica. Se la risposta è la seconda Informatica.
Questa la linea generale secondo me.
Ogni curriculum poi, ovviamente, può avere impostazioni più teoriche o più pratiche. Per esempio Fisica prende un taglio più "pratico" se fai Fisica Applicata o Sperimentale. Informatica più teorica se fai Informatica Teorica.
Quindi dipende anche da cosa ti affascina di più delle due materie.
Personalmente io credo che Fisica sia oggi una scelta ottima. Hai tantissime opportunità. Sei formato per riuscire a re-impiegarti in quasi qualunque altra cosa. La formazione del Fisico dà senz'altro un impostazione più generale.
Se hai qualche interesse verso la finanza/consulenza/management considera anche Ing Matematica e Ing Fisica al PoliMi. L'ambiente è durissimo. Però se sei ambizioso e desideri fare carriera, è una scelta da prendere in considerazione.
guarda, passare da fisica ad ingegneria(per esempio) è più semplice che fare il contrario e te lo dico da studente di ingegneria elettronica. In generale è più semplice passare dal generale allo specifico, se sei indeciso, quindi, ti consiglio di andare sul generale.
Il fisico ha sbocchi anche nel settore finanziario e nell'elettronica. L'unico inghippo è che per un fisico il curriculum accademico è fondamentale, mentre un ingegnere trova lavoro anche con qualche anno fuori corso ed un voto mediocre (non sarà il lavoro dei tuoi sogni, ma sempre meglio che fare il precario a vita girando per istituti professionali).
Il fisico ha sbocchi anche nel settore finanziario e nell'elettronica. L'unico inghippo è che per un fisico il curriculum accademico è fondamentale, mentre un ingegnere trova lavoro anche con qualche anno fuori corso ed un voto mediocre (non sarà il lavoro dei tuoi sogni, ma sempre meglio che fare il precario a vita girando per istituti professionali).
up
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"giuliofis":
Direi che siamo andati tutti a sentimento.
E dubito che abbia qualche altro modo per scegliere

Farò in ogni caso i test anche per altri cdl che mi garbano, non vorrei cambiare idea all'ultimo minuto e avere porte sbarrate.
Comunque ho un paio di domande, quanto è difficile (a livello prettamente didattico) passare dopo i primi mesi da fisica ad altri cdl in ambito scientifico/tecnologico?
Inoltre lo sbocco principale di Fisica è quello della ricerca (ambito che mi affascina non poco), vorrei sapere se risulta veritiero lo stereotipo secondo cui un ricercatore sta rinchiuso in laboratorio per 12 ore al giorno prendendo una miseria che neanche si riesce a godere.
Per la questione della locazione del cdl, io abitando in provincia dovrei prendere obbligatoriamente una casa, quindi mi risulta indifferente spostarmi di qualche centinaio di kilometri in più da casa, quindi preferirei trasferirmi una sola volta

A meno che tu non riesca a entrare in qualche collegio gratuito (vedi normale, galileiana, scuola di catania), trasferirsi per la triennale in fisica è poco utile.
"ThisMan":
Comunque sapreste dirmi dove si trovano i migliori cdl in Fisica e Informatica in Italia? Grazie per l'aiuto ^^
Almeno per fisica, le triennali sono praticamente tutte uguali, e la differenza la farai tu. Quindi scegliti l'ateneo della tua città e, se non c'è, sceglitene uno abbastanza vicino a casa in modo che, se vorrai, puoi tornarci nel fine settimana.
Direi che siamo andati tutti a sentimento.
"Vulplasir":
Questa tizia sa cos'è il calore almeno? o crede che sia un "fluido che scorre da un corpo freddo a uno caldo" come credevano gli ingegneri ottocenteschi? Conosce l'importanza del calore nella teoria generale della termodinamica? (senza la quale non potrebbe usare alcuna delle sue applicazioni?), conosce le equazioni della propagazione del calore di Fourier? (un famoso matematico/fisico, ossia un bambino...). Sa che persino gli omini erectus di 10.000 anni fa sapevano usare il "calore" per lavorare il ferro e il rame (erano quindi ingegneri), mentre per sapere cosa fosse il calore ( e lo hanno saputo i fisici) si è dovuto aspettare il 19-esimo secolo? E parlo da studente di ingegneria meccanica dicendo che questa tizia è completamente ignorante e molto probabilmente ha passato gli esami di fisica e analisi al decimo tentativo ( e con un voto mediocre tra l'altro...) per dire certe cose.
Effettivamente considerando il curriculum di tale induviduo non è proprio brillantissimo, comunque vorrei porvi un quisito, secondo voi si può correre il rischio di intraprendere un corso di laurea di cui si sa poco o nulla semplicemente perché affascina l'indirizzo di studi?
Ponendo che sono anticipario di un anno mi "conviene" investire questo anno?