Dubbi su Ingegneria

Sk_Anonymous
Ciao a tutti, sono sara,
ho da poco finito gli esami di maturità, e in questi giorni stavo valutando se proseguire gli studi. Esco da un liceo scientifico tecnologico,con un'ottima prestazione in matematica e fisica. Nonostante questo aspetto, nel caso decidessi di proseguire gli studi, ho rivolto la mia attenzione verso la facoltà di Ingegneria. Ho visitato il sito del polito, e ho dato un'occhiata al piano di studi di Ingegneria meccanica. Non ci ho capito un granchè, il mio principale dubbio riguarda il fatto che sia un cdl adatto per quelle che sono le mie propensioni. Non sono appassionata di motori, non colleziono modellini di motociclette, credo di non sapere che forma abbia una turbina. Vorrei sapere da qualche studente di ingegneria se questo grado di disorientamento è normale prima di iscriversi, o se quelle che ho elencato sono aspetti indispensabili per un aspirante ingegnere. Gli aspetti che invece mi attirano di questo cdl, riguardano la versatilità di questo tipo di formazione. Poi vorrei anche che mi fosse chiarito una volta laureato di cosa si occupa in genere un ing.meccanico: si tratta di disegnare componentistica con Autocad, oppure ottimizzare delle macchine di produzione tramite disegno tecnico?
L'altra alternativa è ing.elettrica: mi piace l'elettrotecnica, ma non so se sia sufficiente a fare questo tipo di percorso. in classe abbiamo trattato le cose fondamentali, in un certo senso ci hanno insegnato ad essere un pochino elettricisti: mi divertivo a calcolare le tensioni ai capi, cariche di condensatori, correnti nei rami, ma tutto questo significa qualcosa o sono un mucchio di banalità? Non mi ci vedo tantissimo ad arrampicarmi sui tetti con un tester ed un palmare
Rispondete numerosi

Risposte
tecnos1
Ottima scelta.
Hai scelto ingegneria meccanica per pura passione oppure per altre ragioni?
Rimanendo nell'ingegneria, il polito ha un' ottima tradizione nella geotecnica ed è un settore che offre ancora delle concrete possibilità, anche nella libera professione.

Sk_Anonymous
Politecnico di Torino

tecnos1
In quale università vorresti iscriverti?

Sk_Anonymous
Io non potrei mai fare ingegneria gestionale perchè l'economia non mi è mai interessata.

"Quinzio":
[quote="saretta20"]Per cambio di settori intendo ...

Francamente, non si può al mondo essere dei "tuttologi" e fare gli ingegneri gestionali, ma se va male faccio il meccanico, oppure il dentista, oppure l'avvocato o la ballerina al Crazy Horse.
All'università c'è già un livello di specializzazione tale per cui il campo è comunque ristretto. Io penserei a fare gli anni di studio serenamente e con profitto, poi per il futuro ci riaggiorniamo....[/quote]

guarda sono d'accordo con te, però mi sembra sensato che un'aspirante matricola dia una scorsa alle possibili mansioni che potrà fare con un certo titolo prima di fare la scelta definitiva.

Quinzio
"saretta20":
Per cambio di settori intendo ...

Francamente, non si può al mondo essere dei "tuttologi" e fare gli ingegneri gestionali, ma se va male faccio il meccanico, oppure il dentista, oppure l'avvocato o la ballerina al Crazy Horse.
All'università c'è già un livello di specializzazione tale per cui il campo è comunque ristretto. Io penserei a fare gli anni di studio serenamente e con profitto, poi per il futuro ci riaggiorniamo....

tecnos1
Lasciamo perdere gestionale se vuoi fare veramente l'ingegnere. Fosse per me toglierei proprio ingegneria davanti a gestionale...

Sk_Anonymous
Per cambio di settori intendo che nel caso un' esperienza in un certo settore (supponiamo la qualità) non andasse a buon fine, posso candidarmi per posizioni anche completamente differenti, ad esempio dimensionamento, ufficio tecnico, inserimento in team finalizzato alla progettazione vera e propria e così via. Ho quasi 20 anni comunque.

Kashaman
Posso chiedere la tua età?
comunque, hai delle buone motivazioni. Se per te ingegneria meccanica è un interesse, falla.
Cosa intendi per cambio di settori?

Sk_Anonymous
Ciao,

uno dei motivi che mi fanno pensare a ingegneria è la versatilità che quel tipo di formazione concede. Non nascondo che alcune amicizie mi hanno espressamente consigliato le ingegnerie rispetto alle scienze pure. Poi io vorrei abbastanza rapidamente andare a vivere autonomamente col mio compagno, e credo che una laurea triennale di ing. meccanica sia piu efficace rispetto a tante altre lauree. Mi serve un qualcosa per cui ho un minimo di predisposizione, di rapido nel reperimento del lavoro (mi fermerei alla triennale) e che mi dia la possibilità di cambiare piu settori se ce ne fosse bisogno (da qui la versatilità)

Kashaman
una domanda vorrei porla. @sara
La scelta ingegneristica , è dovuta a te o è stata accompagnata dai tuoi docenti,amici parenti e quant'altro?
Dovresti farti questa domanda profonda : perché voglio diventare ingegnere? Mi piace davvero? la mia è una scelta completamente libera? rispecchia i miei reali interessi?.
Comunque, personalmente, se vuoi prendere la strada da ingegnere , ti consiglierei ingegneria gestionale . Ma sono gusti personali... la scelta alla fine spetta a te :wink:
Consiglio, guarda si il lato economico, ma piglia qualcosa che ti piace ! :wink:
Ciao :smt023

Rggb1
"saretta20":
Altri pareri sono ben accetti!

Al Polito? [url=https://didattica.polito.it/pls/portal30/sviluppo.offerta_formativa.corsi?p_sdu_cds=37:3&p_a_acc=2013&p_header=N&p_lang=IT&p_tipo_cds=1]Here![/url]

[ Che ci volete fa'... siamo fissati. :-D ]

tecnos1
Parere personale, il lavoro dell'ingegnere non si è ridimensionato, si è ridimensionata (non di poco) la realtà industriale italiana e con essa la mentalità di fare dei prodotti innovativi. Basti pensare a quella che era l'industria automobilistica degli anni 70 (per restare in territorio meccanico) e la situazione attuale con l'assenza della concorrenza sul mercato interno (l'esatto contrario della Germania) ed il conseguente appiattimento del prodotto, Ingegneri che non usano il computer (o limitatamente) ce ne sono ancora, l'esempio più lampante è quello di Adrian Newey. Ma non credo che sia questo il vero problema, visto che la stessa situazione è presente nel campo della ricerca. Al mondo ci sono ingegneri mediocri, matematici mediocri, fisici mediocri, biologi mediocri e così via.

Fare il tecnico non significa risolvere problemi necessariamente già trattati, anzi, spesso il ruolo dell'ingegnere è quello di risolvere problematiche nuove con un margine di precisione e/o accuratezza adeguati, in un tempo accettabile. Molto dipende dal contesto lavorativo, che non è una grazia ricevuta dal conseguimento di una laurea, ma un insieme di merito (almeno nelle aziende che inseguono l'eccellenza), rischio, talento ed impegno. Aziende italiane serie che puntano sulla ricerca ce ne sono ancora, non sono molte ed hanno degli standard di selezione piuttosto alti. Non è automatico entrarci vista la concorrenza ma ne vale la pena, come del resto fare le valige.

fab_mar9093
Non vorrei fare il tecnico, dover semplicemente svolgere un lavoro meccanico, vorrei un lavoro che mi impegni soprattutto intellettualmente e che non possa fare il primo che capita.
I calcoli non mi piacciono, mi piacciono i problemi, mi piace risolvere problemi non già impacchettati e preconfezionati.
Mi piacerebbe creare qualcosa e sentirlo mio, sentirlo davvero frutto del mio impegno e del mio studio, mi piacerebbe specchiarmi in quello che ho fatto.
Questo è quello che vorrei

Quinzio
"seven":
@ Quinzio: L'aspetto mi interessa e mi preoccupa non poco. Dato che sono ancora in tempo per ragionare sulla mia vita lavorativa, mi chiedo se stia facendo la cosa giusta (per me)


Però devi dire qualcosa di più su di te, ad esempio: cosa vorresti fare, cosa non vorresti fare, cosa ti piace fare, cosa ti aspetti, ecc...
In più ci sono le tue condizioni, economiche, famigliari, ecc. che non sono indifferenti, e queste le sai tu e devi valutare tu.
Poi come sempre devi sentire più di una persona, anzi tante persone.
Quindi, detto questo, a te cosa preoccupa, che uno studia 5 anni derivate e integrali e poi va a fare tutt'altro ?

fab_mar9093
@ Quinzio: L'aspetto mi interessa e mi preoccupa non poco. Dato che sono ancora in tempo per ragionare sulla mia vita lavorativa, mi chiedo se stia facendo la cosa giusta (per me)

Quinzio
"seven":
[quote="Quinzio"]
A ingegneria si fanno montagne di calcoli più o meno teorici che poi nella pratica si dissolvono non si sa bene dove. Ma questo è un altro discorso.

[OT]
Mi interessa quest'altro discorso.. ti andrebbe di proseguirlo?che vuoi dire...
Cioè che senso ha studiare certe cose se poi... ma ne varrà la pena?[/quote]

Guarda, tieni sempre conto che quello che dico sono solo le mie opinioni. Quello che voglio dire è che, oggi, anche il lavoro dell'ingegnere si è ridimensionato, vuoi perchè ci sono molti più ingegneri in circolazione, vuoi perchè il modo di progettare oggi si fa col computer.
Ci sarebbero molte cose da dire... però non saprei, si corre anche il rischio di dare impressioni o informazioni che poi vengono capite male. Dipende dall'ambiente di lavoro, dipende dalla personalità. Ho visto persone (ingegneri) che dopo aver fatto 5-6 anni di matematica e calcoli vari non hanno più nessuna voglia di mettersi a scrivere una formula.
Ci sono ingegneri (elettrici-elettronici) che fanno fatica a modificare un circuitino con un transistor. Poi sicuramente gli ingegneri brillanti, quelli con una marcia in più, non vengono nel posto dove lavoro io.

Sk_Anonymous
Grazie!

tecnos1

Sk_Anonymous
Qualcuno potrebbe postare delle dispense di qualche corso fondamentale di Ing. Meccanica del polito, per farmi un'idea di quello che vado a studiare. Non intendo i corsi di base di matematica e fisica, ma quelli tipici che deve affrontare un ing. meccanico. Grazie per la disponibilità

Sk_Anonymous
Vi ringrazio tutti per le risposte! Mi sono fatta delle idee un po' meno nebulose sulla questione di ingegneria meccanica. Ho fatto una breve ricerca su siti di reperimento del lavoro per vedere quali mansioni sono richieste dalle due figure ingegneristiche: per il meccanico ho avuto conferma che ha tantissime opportunità e lavorare nella qualità sarebbe meraviglioso. Nettamente minori e più circostanziate le mansioni richieste per l'ingegnere elettrico: in buona sostanza progettazione di pannelli fotovoltaici e ufficio tecnico. Prendo seriamente l'ipotesi di un iscrizione a Meccanica. Il fatto che l'ambiente sia maschile è una buona notizia: nella vita tendo ad essere piu affiatata con i ragazzi, poi credo che negli ambienti di lavoro maschili non ci sia quella civetteria stucchevole tipica degli ambienti prevalentemente femminili.
Altri pareri sono ben accetti!

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