DAMS
Ciao a tutti so ke non c'entra molto ma vorrei sapere qualcosa sul DAMS dato che la mia ragazza è indecisa se iscriversi.
Come facoltà è valida? Come prospettive di lavoro?
grazie ciao
Come facoltà è valida? Come prospettive di lavoro?
grazie ciao
Risposte
"celeste":
Per questi motivi mi sono messa il cuore in pace e sono andata a studiare matematica, partendo con uno svantaggio notevole rispetto a tutti che ancora non ho colmato (il linguistico fa solo due finte ore di mate x sett, ma mi affascinava..), e per il solo fatto di aver pensato di andare a Beni culturali o a lettere antiche ancora vengo considerata una "non abbastanza convinta per meritare il dovuto rispetto" da quei compagni snob il cui sogno era entrare alla normale, che già conoscono il contenuto dei corsi prima di frequentarli, ecc...Vorrei però ben vederli alle prese con il greco..
Tieni duro, e in bocca al lupo!!!

Non ho finito di leggere questa discussione perché mi sembrava decisamente troppo offensiva, tuttavia rispondo per dare un consiglio a Marco che ha aperto il topic (tralaltro, credo fosse questo che gli interessava, non le vostre liti..).
Riguardo al DAMS mi sono informata l'anno scorso, mentre visionavo tutti i corsi di Lettere e Filosofia che ci sono qui a Trieste. Inoltre delle mie compagne ci sono andate (vengo da un liceo classico a orientamento linguistico, quindi ragionevolmente la maggior parte dei miei compagni ora studia le materie umanistiche che voi, chi più chi meno snobbate)
Dicevo, per quel corso di laurea valeva lo stesso discorso per quello che ero convinta che avrei io (scienze dei beni culturali, curriculum archeologico), cioè, materie molto interessanti, ma assolutamente nessuno sbocco lavorativo, neanche uno spiraglio. Gli stessi insegnanti del DAMS dicono agli studenti che non se ne faranno proprio nulla della loro laurea, perchè quelli che devono diventare artisti, lo diventano senza perdere tempo al DAMS (riporto quanto riferito), gli altri...boh, cassieri alla coop? Per questo in molti lasciano prima della fine, in quanto è un'immagine piuttosto frustrante con la quale studiare, magari possono farla come seconda laurea se hanno tempo o soldi, o studiare le materie per conto proprio.
Per questo il mio consiglio è: che vada al DAMS se proprio non c'è nient'altro che l'appassiona, se ha un'alternativa è meglio.
Inoltre, almeno qui a Trieste come corso è molto disorganizzato, ma dipende anche dal fatto che Lettere è sparsa su varie sedi distaccate e uno spesso non sa neanche dove dev'essere.
Per questi motivi mi sono messa il cuore in pace e sono andata a studiare matematica, partendo con uno svantaggio notevole rispetto a tutti che ancora non ho colmato (il linguistico fa solo due finte ore di mate x sett, ma mi affascinava..), e per il solo fatto di aver pensato di andare a Beni culturali o a lettere antiche ancora vengo considerata una "non abbastanza convinta per meritare il dovuto rispetto" da quei compagni snob il cui sogno era entrare alla normale, che già conoscono il contenuto dei corsi prima di frequentarli, ecc...Vorrei però ben vederli alle prese con il greco..
Spero di esser stata utile, a presto.
Riguardo al DAMS mi sono informata l'anno scorso, mentre visionavo tutti i corsi di Lettere e Filosofia che ci sono qui a Trieste. Inoltre delle mie compagne ci sono andate (vengo da un liceo classico a orientamento linguistico, quindi ragionevolmente la maggior parte dei miei compagni ora studia le materie umanistiche che voi, chi più chi meno snobbate)
Dicevo, per quel corso di laurea valeva lo stesso discorso per quello che ero convinta che avrei io (scienze dei beni culturali, curriculum archeologico), cioè, materie molto interessanti, ma assolutamente nessuno sbocco lavorativo, neanche uno spiraglio. Gli stessi insegnanti del DAMS dicono agli studenti che non se ne faranno proprio nulla della loro laurea, perchè quelli che devono diventare artisti, lo diventano senza perdere tempo al DAMS (riporto quanto riferito), gli altri...boh, cassieri alla coop? Per questo in molti lasciano prima della fine, in quanto è un'immagine piuttosto frustrante con la quale studiare, magari possono farla come seconda laurea se hanno tempo o soldi, o studiare le materie per conto proprio.
Per questo il mio consiglio è: che vada al DAMS se proprio non c'è nient'altro che l'appassiona, se ha un'alternativa è meglio.
Inoltre, almeno qui a Trieste come corso è molto disorganizzato, ma dipende anche dal fatto che Lettere è sparsa su varie sedi distaccate e uno spesso non sa neanche dove dev'essere.
Per questi motivi mi sono messa il cuore in pace e sono andata a studiare matematica, partendo con uno svantaggio notevole rispetto a tutti che ancora non ho colmato (il linguistico fa solo due finte ore di mate x sett, ma mi affascinava..), e per il solo fatto di aver pensato di andare a Beni culturali o a lettere antiche ancora vengo considerata una "non abbastanza convinta per meritare il dovuto rispetto" da quei compagni snob il cui sogno era entrare alla normale, che già conoscono il contenuto dei corsi prima di frequentarli, ecc...Vorrei però ben vederli alle prese con il greco..
Spero di esser stata utile, a presto.
semplicemente e' innegabile che la matematica sia di una difficolta' che ha pochi rivali che non e' rappresentabile da un banale studio di funzione da liceo.
Con questa frase dai ragione a me.
Hai confermato la difficoltà del corso di matematica.Io ripeto ho semplicemente detto che un corso scientifico-tecnico è più difficoltoso del DAMS o di facoltà umanistiche.
Non ho espresso pareri su dignità,rispetto ed altro verso i laureati o chi studia in campo umanistico.
Anche se non sono del ramo umanistico,penso che comunque si può esprimere un giudizio su quei corsi.
Per me quello che intendi tu sarebbe giusto nel caso,uno che neanche ha fatto l'università e ha la 3 media si mette a parlare e dare giudizi su corsi di laurea o differenze.Quello non ha proprio idea.Ma uno studente può fare confronti con altri studenti.Aldilà di casi particolari.
Torno a ribadire che io ho semplicemente espresso la diversa difficoltà richiesta per una laurea umanistica o DAMS ed una scientifica o Ingegneristica
Su questo mi hai dato ragione sopra
"Cozza Taddeo":
Occhio a quello che scrivi, mio padre fa il fabbro e io studio matematica e ti garantisco che io trovo mooooooooooolto piú facile fare uno studio di funzione che fare un cancello in ferro battuto
.
infatti dopo ho scritto "ma cio' non significa che qualunque matematico puo' parlare di come si fanno infissi o cancelli... ".
"Cozza Taddeo":
Non paragoniamo un fabbro a chi fa il DAMS, per favore:
per fare un cancello in ferro battuto artigianale (non parlo di quelli prodotto su scala industriale) ci vuole forza fisica (l'avete mai adoperata la forgia? Non è che il ferro si pieghi con la forza del pensiero...),
ah non si piega con il pensiero? ma dai?
la forgia non l'ho mai usata, in compenso ho usato dei flessibili con dischi grandi quasi quanto il mio girovita per tagliare cancelli che per anni sono stati lasciati imbarcati e si erano conficcati nell'asfalto.
"Cozza Taddeo":
grande abilità tecnica e buon senso artistico, insomma, ci vogliono competenze di un certo livello.
sulle competenze non ho dubbi, come qualsiasi lavoro.
sul senso artistico, non esagerare: un fabbro non fa solitamente opere d'arte, ma ripara o costruisce infissi, cancelli, ecc...
ma qualsiasi lavoro richiede una certa abilita': la differenza e' che ci sono lavori nei quali una certa abilita' la si consegue in seguito ad una certe esperienza (tipicamente i lavori manuali), mentre altri lavori necessitano gia' di una particolar abilita'.
poi anche qui come in tutti i campi c'e' sempre chi e' particolarmente bravo.
"Cozza Taddeo":
L'impressione è invece che chi fa il DAMS non acquisisca granché in fatto di competenze...![]()
si ma ancora non argomenti queste tue illazioni...
e senza valide argomentazioni, queste illazioni continuano a non avere alcun valore.
"Cozza Taddeo":
Comunque il mio pensiero l'ho già espresso, solo attento anche tu daniele-gnudi a parlare di ciò che conosci direttamente...
certo che sto attento a parlare di quello che conosco, e infatti sembro uno dei pochi a farlo.
io ho lavorato come apprendista fabbro per un po' di tempo, non certamente abbastanza da ritenermi un fabbro, ma quanto basta per farmi un'idea sul tipo di lavoro. ho sistemato infissi, rimesso in guida porte , vasistas e finestre, sistemato portoni, montato, smontato e segato cancelli, scale, ecc.. insomma, il tipico fabbro.
l'idea che mi sono fatto e' che e' un lavoro dalla fatica variabile (puo' essere tranquillo ma possono esserci anche situazioni estremamente faticose), abbastanza "paragonabile" agli altri lavori di cantere.
avendo fatto anche l'elettricista, e' a mio modo di vedere un lavoro paragonabile (un fabbro a volte fa piu' fatica ma un elettricista ne fa un po' meno ma costantemente).
e, come in tutti i lavori di quel tipo, io tutta questa arte proprio non l'ho vista. c'era solo gente, esperta, che lavorava e lo faceva bene.
voglio dire, non sono certamente un'esperto, ma io mi sono iscritto all'universita' a 22 anni e dai 19 ai 21 ho fatto lavori di questo tipo.
con questo non intendo dire che il fabbro, l'elettricista, ecc... sono lavori stupidi o banali: semmai e' qualcun'altro che qui e' uscito con cose di questo tipo riguardo a professioni che non conosce.
semplicemente e' innegabile che la matematica sia di una difficolta' che ha pochi rivali che non e' rappresentabile da un banale studio di funzione da liceo.
poi, non e' che solo la matematica e' difficile, ovviamente.
"daniele-gnudi":
anche fare matematica e' indubbiamente piu' difficile che fare il fabbro: e' certamente un dato di fatto.
Occhio a quello che scrivi


L'impressione è invece che chi fa il DAMS non acquisisca granché in fatto di competenze...

Comunque il mio pensiero l'ho già espresso, solo attento anche tu daniele-gnudi a parlare di ciò che conosci direttamente...

"Trave":
Questa è da incorniciare.
perche'? e' cosi' strano?
"Trave":
Ho forse espresso giudizi sulla dignità ed il rispetto verso persone che hanno studiato o studiano in Facoltà umanistiche o su corsi di laurea?
Ho semplicemente scritto che Facoltà scientifiche e tecniche richiedono più impegno e comunque nel complesso uno sgobbamento maggiore.Non ho dato giudizi su chi è migliore di chi.E' un dato di fatto
beh, ok, ma... cosa centra?
siccome io credo che puo' dare consigli sensati (ed eventualmente sfottere, se e' un maleducato) su un argomento solo un'addetto ai lavori, la tua risposta e' stata che "al dams si possono laureare cani, porci, gatti e vacche.
aldila' dell'intelligenza di questi animali sicuramente superiore a quella di grande parte degli esseri umani, non vedo la difficolta' cosa centri con la competenza sull'argomento.
anche fare matematica e' indubbiamente piu' difficile che fare il fabbro: e' certamente un dato di fatto.
ma cio' non significa che qualunque matematico puo' parlare di come si fanno infissi o cancelli...
"Trave":
Attento che il campo artistico è particolare.Quanti poeti,pittori,scultori erano definiti incompetenti e dopo la morte sono stati eletti come grandi?Secondo chi li giudicò non erano artisti.....ma l'arte non segue un metro di giudizio.
Ci sono pittori che buttano vernice sui quadri e viene definita arte.Per altri non sono pittori....non metterci di mezzo l'arte che non ne usciamo più
aspetta: in una qualsiasi opera d'arte non esiste solo il lato puramente creativo, nel quale e' lecito anche buttare un secchio di vernice su una tela;
l'arte e' composta tipicamente anche da una formazione di base quale la storia dell'arte, la tecnica (scultura, pittura, decorazione, restauro, ecc...) ed altro. Aggiunta a queste, c'e' la creativita' individuale.
Su quella non si puo' discutere, ma sulla tecnica si e riferito al mio esempio, ripeto che non ho mai sentito un'artista (nonostante il mondo dell'arte sia composto da gente abbastanza con la puzza sotto il naso) avere una visione cosi snob degli altri, nonostante abbia qualita' assolutamente non comuni.
Anche per gli umanisti e' cosi', ma una discussione di questo genere richiederebbe conoscenze abbastanza approfondite degli aspetti dei loro studi che sinceramente non conosco per cui mi fermo.
"Trave":
Secondo te esisterebbe un modo o un percorso per diventare artisti?
secondo me esiste certamente una base comune per ogni ramo dell'arte, che sono le materie specificate sopra.
"Trave":
Non ho espresso giudizi sul nuovo ordinamento
si si, lo facevo io infatti.
parli con uno che ODIA il nuovo ordinamento...
cmq, lasciatemelo dire, per me il tizio che ha aperto sto topic e' un troll...
e' sparito!
uno parla di cose che conosce, non di quello che gli dice l'amico!
Questa è da incorniciare.
e poi da quando in qua si misura la dignita' e la validita' di un corso in base alla sua difficolta'?
Ho forse espresso giudizi sulla dignità ed il rispetto verso persone che hanno studiato o studiano in Facoltà umanistiche o su corsi di laurea?
Ho semplicemente scritto che Facoltà scientifiche e tecniche richiedono più impegno e comunque nel complesso uno sgobbamento maggiore.Non ho dato giudizi su chi è migliore di chi.E' un dato di fatto
no, perche' se siamo arrivati al punto di credere che i laureati in ingegneria o in fisica sono una razza eletta e di laureati coglioni nelle varie lauree scientifiche non ce ne sono, mi spiace ma proprio non sono d'accordo.
Beh neanche io
anche fare il pittore non e' assolutamente alla portata di tutti, ma non ho mai sentito un ragazzo dell'accademia di bellle arti fare discorsi cosi' "razzisti" come questi!
Attento che il campo artistico è particolare.Quanti poeti,pittori,scultori erano definiti incompetenti e dopo la morte sono stati eletti come grandi?Secondo chi li giudicò non erano artisti.....ma l'arte non segue un metro di giudizio.
Ci sono pittori che buttano vernice sui quadri e viene definita arte.Per altri non sono pittori....non metterci di mezzo l'arte che non ne usciamo più
Secondo te esisterebbe un modo o un percorso per diventare artisti?
e dire che non e' difficile rendersi conto che con questo ordinamento e' solo tutto piu' DIFFICILE, perche' e' tutto piu' frettoloso e fatto male.
Non ho espresso giudizi sul nuovo ordinamento
Io ho semplicemente esposto le differenze che esistono tra Umanistico e Scientifico basandomi su dati di fatto.Non esprimo giudizi personali sugli studenti o sui corsi e non mi sembra che sia offensivo dire le differenze di impegno che richiedono le diverse facoltà.Non dico che una è meglio dell'altra.
Io scrivo perchè alcuni fatti li conosco e alcune si capiscono anche senza far parte delle facoltà.
"Trave":
Ho più di un amico che ha fatto il DAMS e ti assicuro che tolto qualche esame,è alla partata di tutti....cani porci gatti vacche...
si, io ho il cuggino dell'amico che conosce don caloggero che aveva la zia che puliva le scale ad un professore di latino che aveva la figlia che si faceva sbattere da un muratore che ha sistemato un tramezzo al dams di honolulu...
ma che modo di ragionare e'? uno parla di cose che conosce, non di quello che gli dice l'amico!
allora sapessi quanta gente molla l'universita' e va a dire in giro che non serve a niente e che e' tutta una bufala... ma e' evidente che il loro giudizio non sempre e' attendibile.
e poi da quando in qua si misura la dignita' e la validita' di un corso in base alla sua difficolta'?
no, perche' se siamo arrivati al punto di credere che i laureati in ingegneria o in fisica sono una razza eletta e di laureati coglioni nelle varie lauree scientifiche non ce ne sono, mi spiace ma proprio non sono d'accordo.
"Trave":
Non sono paragonabili perchè si studiano cose differenti ma vuoi mettere,la difficoltà,l'impegno,l'acquisizione di un metodo di studio,il fatto di sviluppare un modo di ragionare scientifico che non è scontato e facile da acquisire etc etc.
voglio mettere cosa?
un metodo di studio che a un'umanista non serve a niente, anzi, lo danneggia?
anche fare il pittore non e' assolutamente alla portata di tutti, ma non ho mai sentito un ragazzo dell'accademia di bellle arti fare discorsi cosi' "razzisti" come questi!
"Trave":
Sicuramente ci saranno esami in cui dovranno leggere più libri ma io non la vedo la difficoltà in quello perchè se un prof volesse che uno studente deve studiare 4 libri e saperli....fidati che un paio passerebbero gli esami.Devi prendere alcuni concetti da qui,un pò da là.
ma si, a tarallucci e vino!
che te frega!
se non hai letto il libro, all'esami gli si racconta cosa c'era scritto su repubblica e il prof ti da 30.
"Trave":
Un corso scientifico-tecnico non è paragonabile con uno umanistico perchè semplicemente non si studia nulla di comune.
infatti non capisco allora perche' paragoni i metodi di studio e di ragionamento che distinguono la scienza e il mondo umanistico.
"Trave":
Il prenderlo per il culo penso derivi dall'ossrvazione neanche attenta degli studenti di materie umanistiche e DAMS.
Al di là di casi particolari,la maggior parte di studenti di materie scientifiche devono sgobbare e quelli delle umanistiche si godono più tempo all'aria aperta.E alla fine si laureano anche prima e con voti più alti.
e questo cosa significa, scusa?
eheheh incredibile, anche questa...
"Trave":
Forse tu non hai idea di cosa significava studiare in Facoltà scientifiche o Ingegneria nel VO........
ah... ho visto le strisce di sangue ancora impresse nei muri del dip. di matematica...
invece ora distribuiscono i fiori, se ne fregano, ti passano gli esami senza neanche guardarli...
per non parlare poi del dams: li distribuiscono l'lsd addirittura, oltre ai fiori (beh, questo e' anche vero..).
e dire che non e' difficile rendersi conto che con questo ordinamento e' solo tutto piu' DIFFICILE, perche' e' tutto piu' frettoloso e fatto male.
"Trave":
Il discorso è basato sugli studenti che studiano e non quei 4 sbarbatelli che non sanno che fare e fanno tutto fuorchè l'università nonostante ci siano iscritti
ovviamente.
ma questo vale anche per gli studenti nei cdl umanistici.
ah gia', e' vero: quelli leggono e non studiano.
boh ragazzi, a me sto discorso pare veramente anacronistico.
siete matematici? fisici? ingengeri? chimici? informatici? benissimo! ergo: solo con questi "titoli" non sapete un **** del dams e non potete quindi darne alcun giudizio sensato
Ho più di un amico che ha fatto il DAMS e ti assicuro che tolto qualche esame,è alla partata di tutti....cani porci gatti vacche...
Non sono paragonabili perchè si studiano cose differenti ma vuoi mettere,la difficoltà,l'impegno,l'acquisizione di un metodo di studio,il fatto di sviluppare un modo di ragionare scientifico che non è scontato e facile da acquisire etc etc.
Sicuramente ci saranno esami in cui dovranno leggere più libri ma io non la vedo la difficoltà in quello perchè se un prof volesse che uno studente deve studiare 4 libri e saperli....fidati che un paio passerebbero gli esami.Devi prendere alcuni concetti da qui,un pò da là.
Un corso scientifico-tecnico non è paragonabile con uno umanistico perchè semplicemente non si studia nulla di comune.
ma almeno io non lo prendo per il culo e sto nella mia merda.
Il prenderlo per il culo penso derivi dall'ossrvazione neanche attenta degli studenti di materie umanistiche e DAMS.
Al di là di casi particolari,la maggior parte di studenti di materie scientifiche devono sgobbare e quelli delle umanistiche si godono più tempo all'aria aperta.E alla fine si laureano anche prima e con voti più alti.
Forse tu non hai idea di cosa significava studiare in Facoltà scientifiche o Ingegneria nel VO........
Il discorso è basato sugli studenti che studiano e non quei 4 sbarbatelli che non sanno che fare e fanno tutto fuorchè l'università nonostante ci siano iscritti
Hai ragione, mi scuso e cancelo il mio itervento
"Marco83":
daniele-gnudi, sinceramente non è che mi sembri una volpe... chiedi in un sito di chiara connotazione sceintifica cosa ne pensa la gente di un corso che non ha esattamente la fama di essere rigoroso (e quindi in ambito sceintifico è una mezza barzelletta) e poi te la prendi per le battute e i commenti pungenti.
mah, una gran volpe non sono, ma a dire il vero neanche tu poi mi sembri quel granche' di furbizia.
anzi, siamo messi maluccio visto che non riesci nemmeno a vedere che il topic non l'ho aperto io.
e non e' un'errore di battitura, visto che l'autore non ha nemmeno risposto ed e' scomparso: mi sa che non l'hai nemmeno letta la discussione.
E tu saresti un rappresentante del "rigore"? Quello che si permette di prendere per il culo professori, studenti e tutto quello che ci sta dietro al dipertimento di musica e spettacolo liquidando la cosa come "una laurea richiesta per il pubblico di amici"?
Un po' di umilta' non guasta, sai?
inoltre, ripeto, fortunatamente non sono tutti come te anche nel mondo scientifico: ci sono anche persone disponibili a parlare di cose un pochino piu' in la' del proprio naso.
in ambito scientifico non e' una barzelletta un corso di laurea che non ha niente a che fare con la matematica: e' semplicemente estraneo.
semmai sono delle barzellette alcuni ragazzini dello scientifico che si credono chissachi e snobbano chi non e' della normale di pisa, nonche' certi individui che si credono divinita' e non sanno neanche leggere.
"Marco83":
Un consiglio: quando chiedi un parere sii pronto a ricevere commenti positivi e negativi (sta alla tua lungimiranza capire se l'ambito è quelo giusto per porre una certa domanda).
questo e' vero, infatti io stesso sconsiglerei all'autore del topic di porre certe domande in alcuni ambienti: e' estremamente probabile non trovare persone ALL'ALTEZZA di dare una risposta.
a meno che tra i vari fenomeni che sparano a zero non ci sia gente che abbia un'esperienza ALMENO ALMENO ALMENO di un'anno nel settore...
voglio dire: non e' che una laurea in matematica o in ingegneria o in quello che volete vi fa diventare dei tuttologi.
siete matematici? fisici? ingengeri? chimici? informatici? benissimo! ergo: solo con questi "titoli" non sapete un **** del dams e non potete quindi darne alcun giudizio sensato. E mi ci metto anch'io in mezzo, studiando matematica e non il dams.
ma almeno io non lo prendo per il culo e sto nella mia merda.
Quindi, volpe mangia hamburger e patatine, magari leggili primi i messaggi.
"Cozza Taddeo":
Su questo non sono per niente d'accordo, secondo me nello studio della filosofia c'è tantissimo da ragionare e tantissimo da capire.
premetto che, frettolosamente, la mia affermazione era riferita allo studio della filosofia "richiesta" dall'universita'. ho omesso di specificarlo.
riguardo il resto, come ho infatti anche detto, i confini della filosofia sono davvero infiniti ma sta allo studente avere la passione di approfondire, mentre invece a matematica fino ad un certo punto sei obbligato ad approfondire!:D
secondo me nella filosofia piu' che da ragionare c'e' da pensare, e corre una sottile differenza tra i due.
ma sono solo ipotesi, visto che non faccio filosofia.
colgo l'occasione per invitare chi non l'avesse gia' fatto a dare un'occhiata al lato filosofico della matematica nonche' alla storia del suo pensiero. si scopriranno cose molto interessanti.
consiglio i due volumi "Storia del pensiero matematico" di Kline.
"daniele-gnudi":
[quote="Cozza Taddeo"]
Con ciò ti saluto e auguro buono studio a te e alla tua ragazza!
grazie e altrettanto (anche se non studi piu', mi pare!)

beh...non proprio...adesso sono iscritto al corso di laurea triennale in matematica...

ah si? yeah!
"daniele-gnudi":
Ma lo studio della filosofia non e' come la matematica: non c'e' da ragionare o da capire, c'e' solo da studiare tot libri.
Su questo non sono per niente d'accordo, secondo me nello studio della filosofia c'è tantissimo da ragionare e tantissimo da capire. Quando io l'ho studiata al liceo non avevamo un manuale tradizionale del tipo: "Platone ha detto questo e quest'altro..." ma leggevamo direttamente dei brani prese dalle opere dei vari filosofi e da lí si estrapolava il loro pensiero. Chiaro che nessuno impediva, per aiutarsi, di andare a consultare anche un manuale tradizionale per inquadrare un po' meglio la questione. Poi le interrogazioni e i compiti consistevano proprio nel commento di alcuni passi di questi brani o nel confronto tra brani di autori anche molto diversi tra loro. Mi viene ancora male a pensare alla quinta quando bisognava decifrare Hegel...
Qui, secondo me, sta proprio il difetto delle facoltà umanistiche, cioè che per fare l'esame è richiesto solo, come hai detto tu, di studiare tot libri, senza che venga verificato adeguatamente se ci si sa ragionare su quegli argomenti. Ma questo, per me, non vuol dire che non ci sia niente da capire.

"daniele-gnudi":
[quote="Cozza Taddeo"]
Con ciò ti saluto e auguro buono studio a te e alla tua ragazza!
grazie e altrettanto (anche se non studi piu', mi pare!)

beh...non proprio...adesso sono iscritto al corso di laurea triennale in matematica...

"Cozza Taddeo":
[/quote]
D'accordissimo con te, non vedo però cosa c'entri con la mia battuta![]()
centra perche' credo che la tua sia una battuta fina ad un certo punto...
"Cozza Taddeo":
Su questo non sono d'accordo: la dignità ce l'hanno le persone ed i corsi di laurea e sono cose diverse. Le persone "indegne" sono un partito trasversale e ci sono un po' ovunque, i corsi di laurea "indegni" secondo me all'interno dell'Università di PD (come specificato nel mio post io faccio riferimento alla sola Università di PD, di cui ho esperienza diretta) sono concentrati in misura molto maggiore nell'ambito umanistico.
Comunque anche questa mia frase era una (mezza) battuta.
ma ancora non spieghi il perche' questi corsi di laurea sono indegni.
io ti posso spiegare in 2 secondi il perche' ci sono persone a matematica (o negli altri dipartimenti) degli individui indegni.
"Cozza Taddeo":
Intendevo dire, semplificando brutalmente, che nelle facoltà umanistiche (ho usato il termine "letterarie" di proposito perché nelle materie umanistiche, secondo me, va inserita di diritto anche la matematica, materia "umanistica" per eccellenza) nelle facoltà umanistiche, dicevo, gli esami sono piú facili che nelle facoltà scientifiche (io nelle facoltà scientifiche ci metto anche Ingegneria).
hai una visione un po' particolare delle cose ma il mondo e' bello perche' e' vario!
io saro' un po' troppo conservatore, ma secondo me l'ingegneria non e' una scienza.
indispensabile ugualmente, ma non e' una scienza.
"Cozza Taddeo":
Questo si riferisce ovviamente alla mia esperienza a PD e, come ho specificato, la facoltà di Giurisprudenza fa eccezione, in quanto ha degli "standard" di valutazione molto molto severi.
Ripeto che con ciò non voglio dare un giudizio sulla bontà o meno della materia insegnata, ma solo sul modo con cui vengono verificate le cconoscenze acquisite. Per esempio, la media voti nelle facoltà umanistiche di lettere, filosofia, psicologia, ad esempio, si aggirava (ai miei tempi, cioè una decina d'anni fa) attorno al 28-29, mentre quella dei corsi di laurea scientifici era attorno al 24. Mi pare irragionevole supporre che la maggior parte degli iscritti ai corsi di laurea umanistici siano in media dei provetti filosofi, letterati e psicologi mentre gli iscritti ai corsi di laurea scientifici siano in media dei mediocri studenti di matematica, fisica, ingegneria, ecc.
tu trai delle conclusione affrettate in base ad un confronto tra i voti in media degli studenti che affrontano due tipi di lauree COMPLETAMENTE diverse, e non intendo tanto in cio' che si studia ma nella metodologia di studio e nel tipo di studio.
non ti nascondo che anche io ci rimango puntualmente di merda quando vedo certi voti a filosofia, ma poi osservando meglio la questione mi accorgo la differenza tra lo studio di una disciplina umanistica e quello di una scienza quale la matematica; prendendo ad esempio filosofia (ma la cosa puo' essere facilmente estesa) lo studio della stessa ha senso SOLO SE dai tanti libri che si studiano lo studente ne trae insegnamenti e spunti per approfondimenti.
per tutte le cose e' cosi ovviamente, ma per il campo umanistico questo e' assolutamente necessario piu' di ogni altra cosa.
Ma lo studio della filosofia non e' come la matematica: non c'e' da ragionare o da capire, c'e' solo da studiare tot libri.
Il pensiero che ci sta dietro e' ovviamente un qualcosa di MOLTO ampio, ma per superare un esame teoricamente basta conoscere i libri che ci sono da studiare ed e' difficile per un esaminatore andare particolarmente a fondo nel pensiero dello studente.
Ecco spiegati i vari 28: per molti esami aver studiato semplicemente i libri che vengono assegnati e' sufficiente per passare bene. Ovviamente poi, individui cosi non valgono niente, ma questo esula dal discorso esami.
In matematica invece, il fulcro e' il metodo di pensiare ed il ragionamento, piu' che il volume dei libri.
Per studiare un libricino puo' volerci anche un'anno. La matematica e' INDUBBIAMENTE difficile, ma questo non significa che persone che non valgono un **** non possano comunque farcela. Pero' siccome e' difficile, la media degli esami e' piu' bassa e per l'esaminatore e' piu' semplice valutare uno studente: le cose o le sai o non le sai.
Anche qui e' necessaria una certa intraprendenza, come a filosofia: conoscere taylor non serve a niente se non si conosce il senso e le possibili utilita' di questo.
Invece non tutti sono cosi: pensa che una volta ho sentito un tizio che non sapeva MINIMAMENTE su cosa fare la tesi... algebra diceva... vuol dire tutto e niente.
ovvio che persone del genere che sembrano non riuscire a sviluppare cio' che hanno imparato al di fuori dell'universita' e degli esami, sono assolutamente equiparabili a quegli individui che prendono 26 o 28 solo perche' si sono memorizzati i libri.
ma tutto questo non dipende dalla bonta' della valutazione, ma solo dal tipo di studio e dalla difficolta' nel valutare uno studente (nei ragionevoli tempi di esame, ovviamente).
"Cozza Taddeo":
Sono d'accordo, di gente che ha voglia di fare poco o niente ce n'è un po' ovunque, la differenza sostanziale è che se si iscrive ad un corso di laurea scientifico è molto probabile che non riesca a terminarlo mentre se si iscrive ad un corso di laurea umanistico è molto probabile che riesca comunque a concluderlo e anche con un voto di tutto rispetto.
a mio avviso un'individuo che ha poca voglia di studiare non conclude un bel niente, nemmeno a scienze politiche.
"Cozza Taddeo":
Ripeto ancora una volta: questa opinione deriva dalla mia esperienza nell'Università di Padova. Riporto l'opinione che mi sono fatto di quell'ambiente.
beh, e' normale... ognuno basa le proprie opinioni sulle esperienze che ha vissuto.
e tranni alcuni casi, solitamente sono facilmente generalizzabili in tutta italia
"Cozza Taddeo":
In ogni caso, al di là di tutte le puntualizzazioni che si potrebbero fare, con i miei post non intendevo di certo mancare di rispetto a te o alla tua ragazza. Se i miei post vi hanno fatto arrabbiare o vi hanno offeso mi scuso e cercherò di fare in modo che ciò non si ripeta. Io ho solo espresso le mie opinioni sulla base, ripeto per l'ennesima volta, della mia esperienza personale in un'università italiana. Questo è un forum con migliaia di iscritti, quindi chiunque, tu per primo, può intervenire per correggere o smentire le mie idee e sono ben contento che altri abbiano avuto esperienze diverse dalla mia a tal proposito.![]()
no no, per carita', nessuna offesa!
a dire il vero la mia ragazza non conosce nemmeno l'esistenza di questo forum...

Tu sei liberissimo di esprimere le tue opinioni e dovresti sempre farlo, cosicche' anche io possa leggere come la pensano gli altri, tu compreso.
mi rendo conto che ho un modo di colloquiare non molto gradevole, e' un mio grande difetto, ma non me la sono presa assolutamente!
anzi, ti diro' che la mia ragazza e' una di quelle cretine che per prima fa queste distinzioni "classiste" tra umanisti e "scientifici"

quando viene da me a matematica a studiare nel frattempo che aspetta che la mia uscita dall'aula e sento domande tipo "ma dici che mi guardano male se mi vedono studiare platone?", se non fosse cosi' carina gli sputerei in un occhio!

ma la cosa che mi fa un po' scaldare della faccenda, e' che c'e' anche un fondo di verita' in questo: alcuni ragazzi (soprattutto ragazze) effettivamente hanno atteggiamenti piuttosto snob, mentre nelle tante volte che io sono andato con lei al dipartimento di filosofia non ho mai avuto nemmeno un lontano sentore di discriminazione.
E la ritengo una cosa alquanto triste.
"Cozza Taddeo":
Con ciò ti saluto e auguro buono studio a te e alla tua ragazza!
grazie e altrettanto (anche se non studi piu', mi pare!)

"daniele-gnudi":
[quote="Cozza Taddeo"]
Sei davvero molto coraggioso(o molto incosciente
, le due cose spesso si sovrappongono
) a introdurre l'argomento DAMS in un forum di patiti di matematica, fisica, informatica, ingegneria...
, è come se tu entrassi in un bar di juventini per chiedere se un tuo amico fa bene ad entrare nelle file degli ultrà milanisti...
sai, nella vita esistono anche persone serie, umili ed in gamba che non hanno bisogno di ritenersi all'interno di un "clan" per sentirsi importanti.
forse i tanti "patiti" di matematica, fisica, informatica ed ingegneria farebbero bene a spendere le loro energie per apprezzare ancora di piu' cio' che studiano, riconoscere i loro GRANDI limiti e rispettare un po' di piu' gli altri.
[/quote]
D'accordissimo con te, non vedo però cosa c'entri con la mia battuta

"daniele-gnudi":
[quote="Cozza Taddeo"]
Il mio consiglio: dissuadi a tutti i costi la tua ragazza! Falla iscrivere a qualche facoltà che abbia un minimo di dignità!![]()
Ovviamente esagero...ma non troppo...
la dignita' ce l'hanno (o non ce l'hanno) le persone, non i corsi di laurea.
[/quote]
Su questo non sono d'accordo: la dignità ce l'hanno le persone ed i corsi di laurea e sono cose diverse. Le persone "indegne" sono un partito trasversale e ci sono un po' ovunque, i corsi di laurea "indegni" secondo me all'interno dell'Università di PD (come specificato nel mio post io faccio riferimento alla sola Università di PD, di cui ho esperienza diretta) sono concentrati in misura molto maggiore nell'ambito umanistico.
Comunque anche questa mia frase era una (mezza) battuta.
"daniele-gnudi":
e ti garantisco che gli indegni abbondano nelle facolta' tecniche e scientifiche molto piu' di quanto non esistano tra i "letterati".
infatti ottusi, stronzi e deficenti come molti individui a matematica, fisica e ingegneria non ne ho mai trovati a filosofia dalla mia ragazza.
io faccio matematica, e di coglioni che pensano a parlare piu' degli altri studenti che di matematica ne sento ogni giorno...
Come ho detto prima, secondo me sono ben distribuiti un po' dappertutto...l'importante è non starli a sentire...
"daniele-gnudi":
in piu' aggiungo che una persona che non riesce a capire l'importanza anche dello spettacolo e dell'arte, forse, dovrebbe domandarsi seriamente se e' lui ad essere degno di un corso scientifico dove per antonomasia non si da' nulla per scontato.
Su questo ci troviamo perfettamente d'accordo!!!

"daniele-gnudi":
[quote="Cozza Taddeo"]
Questo è tristemente vero , purtroppo. Secondo me la differenza fondamentale tra le facoltà scientifiche e quelle letterarie non sta tanto in una presunta difficoltà intrinseca della materia ma nella serietà con cui vengono condotti i corsi e gli esami e a questo proposito lo standard delle facoltà letterarie è di gran lunga al di sotto di quello delle facoltà scientifiche (per PD escludo giurisprudenza, dove ti fanno vedere i sorci verdi ).
e in cosa consisterebbe questo "standard inferiore" delle facolta' umanistiche (non letterarie...) ?
quali sono i comportamenti "non seri" delle facolta' umanistiche?
e quello superiore delle facolta' scientifiche (quali facolta' scientifiche? ne conosco solo una ovvero Scienze Matematiche Fisiche e Naturali) ?
[/quote]
Intendevo dire, semplificando brutalmente, che nelle facoltà umanistiche (ho usato il termine "letterarie" di proposito perché nelle materie umanistiche, secondo me, va inserita di diritto anche la matematica, materia "umanistica" per eccellenza

Ripeto che con ciò non voglio dare un giudizio sulla bontà o meno della materia insegnata, ma solo sul modo con cui vengono verificate le cconoscenze acquisite. Per esempio, la media voti nelle facoltà umanistiche di lettere, filosofia, psicologia, ad esempio, si aggirava (ai miei tempi, cioè una decina d'anni fa) attorno al 28-29, mentre quella dei corsi di laurea scientifici era attorno al 24. Mi pare irragionevole supporre che la maggior parte degli iscritti ai corsi di laurea umanistici siano in media dei provetti filosofi, letterati e psicologi mentre gli iscritti ai corsi di laurea scientifici siano in media dei mediocri studenti di matematica, fisica, ingegneria, ecc.
"daniele-gnudi":
[quote="Cozza Taddeo"]
D'accordissimo con amel se il livello di competenza nelle rispettive materie fosse lo stesso. Mi spiego, non di rado mi è capitato di parlare con studenti di filosofia o lettere (soprattutto quando ero all'Università) e ho scoperto che in alcuni argomenti di letteratura o filosofia ero piú ferrato io di loro (queste materie le ho studiate solo al liceo!) mentre non mi è mai successo che uno di loro ne sapesse piú di me di matematica o fisica (ed ero solo uno studente di ingegneria!)
ah.. quindi e' questo il tuo metro di utilizzo?
se e' per questo io un po' di tempo fa ho parlato con una ragazza di matematica e ha fatto "ooooooohhhhhhhhhhh!!" non appena ha visto un grafico di una funzione in 2 variabili...
[/quote]
A me questo non è mai successo, evidentemente abbiamo fatto esperienze diverse, è normale essendo persone diverse.
"daniele-gnudi":
di gente che non fa un **** ce n'e' in giro.. e' una fenomeno interfacolta', soprattutto nella facolta' da dove vieni tu dove si contano un BOTTO di iscritti rispetto a matematica.
Questo può essere verissimo, io ero cosí preso a star dietro ai corsi, allora, che non mi sono mai preoccupato piú di tanto di vedere cosa facevano gli altri 300 studenti del mio corso (tranne il mio gruppetto di amici, ovviamente...

Sono d'accordo, di gente che ha voglia di fare poco o niente ce n'è un po' ovunque, la differenza sostanziale è che se si iscrive ad un corso di laurea scientifico è molto probabile che non riesca a terminarlo mentre se si iscrive ad un corso di laurea umanistico è molto probabile che riesca comunque a concluderlo e anche con un voto di tutto rispetto.
Ripeto ancora una volta: questa opinione deriva dalla mia esperienza nell'Università di Padova. Riporto l'opinione che mi sono fatto di quell'ambiente.
In ogni caso, al di là di tutte le puntualizzazioni che si potrebbero fare, con i miei post non intendevo di certo mancare di rispetto a te o alla tua ragazza. Se i miei post vi hanno fatto arrabbiare o vi hanno offeso mi scuso e cercherò di fare in modo che ciò non si ripeta. Io ho solo espresso le mie opinioni sulla base, ripeto per l'ennesima volta, della mia esperienza personale in un'università italiana. Questo è un forum con migliaia di iscritti, quindi chiunque, tu per primo, può intervenire per correggere o smentire le mie idee e sono ben contento che altri abbiano avuto esperienze diverse dalla mia a tal proposito.

Con ciò ti saluto e auguro buono studio a te e alla tua ragazza!

"amel":
Detto questo, mi sa che per consigli di questo genere dubito che qualcuno potrà darti pareri interessanti, d'altronde siamo su matematicamente e non su letterariamente![]()
beh, se e' per questo non siamo nemmeno su "ingegnerisiticamente", pero' ci sono ingegneri o aspiranti ingengeri che con la matematica non centrano nulla ma talvolta esprimono opinioni sensate e in tema come tutti.
"Cozza Taddeo":
Questo è tristemente vero, purtroppo. Secondo me la differenza fondamentale tra le facoltà scientifiche e quelle letterarie non sta tanto in una presunta difficoltà intrinseca della materia ma nella serietà con cui vengono condotti i corsi e gli esami e a questo proposito lo standard delle facoltà letterarie è di gran lunga al di sotto di quello delle facoltà scientifiche (per PD escludo giurisprudenza, dove ti fanno vedere i sorci verdi
).
e in cosa consisterebbe questo "standard inferiore" delle facolta' umanistiche (non letterarie...) ?
quali sono i comportamenti "non seri" delle facolta' umanistiche?
e quello superiore delle facolta' scientifiche (quali facolta' scientifiche? ne conosco solo una ovvero Scienze Matematiche Fisiche e Naturali) ?
"Cozza Taddeo":
D'accordissimo con amel se il livello di competenza nelle rispettive materie fosse lo stesso. Mi spiego, non di rado mi è capitato di parlare con studenti di filosofia o lettere (soprattutto quando ero all'Università) e ho scoperto che in alcuni argomenti di letteratura o filosofia ero piú ferrato io di loro (queste materie le ho studiate solo al liceo!) mentre non mi è mai successo che uno di loro ne sapesse piú di me di matematica o fisica (ed ero solo uno studente di ingegneria!)
ah.. quindi e' questo il tuo metro di utilizzo?
se e' per questo io un po' di tempo fa ho parlato con una ragazza di matematica e ha fatto "ooooooohhhhhhhhhhh!!" non appena ha visto un grafico di una funzione in 2 variabili...
di gente che non fa un **** ce n'e' in giro.. e' una fenomeno interfacolta', soprattutto nella facolta' da dove vieni tu dove si contano un BOTTO di iscritti rispetto a matematica.
"Cozza Taddeo":
Sei davvero molto coraggioso(o molto incosciente
, le due cose spesso si sovrappongono
) a introdurre l'argomento DAMS in un forum di patiti di matematica, fisica, informatica, ingegneria...
, è come se tu entrassi in un bar di juventini per chiedere se un tuo amico fa bene ad entrare nelle file degli ultrà milanisti...
sai, nella vita esistono anche persone serie, umili ed in gamba che non hanno bisogno di ritenersi all'interno di un "clan" per sentirsi importanti.
forse i tanti "patiti" di matematica, fisica, informatica ed ingegneria farebbero bene a spendere le loro energie per apprezzare ancora di piu' cio' che studiano, riconoscere i loro GRANDI limiti e rispettare un po' di piu' gli altri.
"Cozza Taddeo":
Il mio consiglio: dissuadi a tutti i costi la tua ragazza! Falla iscrivere a qualche facoltà che abbia un minimo di dignità!![]()
Ovviamente esagero...ma non troppo...
la dignita' ce l'hanno (o non ce l'hanno) le persone, non i corsi di laurea.
e ti garantisco che gli indegni abbondano nelle facolta' tecniche e scientifiche molto piu' di quanto non esistano tra i "letterati".
infatti ottusi, stronzi e deficenti come molti individui a matematica, fisica e ingegneria non ne ho mai trovati a filosofia dalla mia ragazza.
io faccio matematica, e di coglioni che pensano a parlare piu' degli altri studenti che di matematica ne sento ogni giorno...
in piu' aggiungo che una persona che non riesce a capire l'importanza anche dello spettacolo e dell'arte, forse, dovrebbe domandarsi seriamente se e' lui ad essere degno di un corso scientifico dove per antonomasia non si da' nulla per scontato.
"amel":
comunque non mi pare che il dams sia peggio di altri corsi di laurea della facoltà di lettere e filosofia...
Questo è tristemente vero


"amel":
Dille di fare ciò che desidera, sarò un idealista, ma preferisco un letterato felice che uno scienziato o un tecnico triste
![]()
D'accordissimo con amel se il livello di competenza nelle rispettive materie fosse lo stesso. Mi spiego, non di rado mi è capitato di parlare con studenti di filosofia o lettere (soprattutto quando ero all'Università) e ho scoperto che in alcuni argomenti di letteratura o filosofia ero piú ferrato io di loro (queste materie le ho studiate solo al liceo!) mentre non mi è mai successo che uno di loro ne sapesse piú di me di matematica o fisica (ed ero solo uno studente di ingegneria!)
"amel":
Poi detto fra noi uno fa quel che vuole, tanto la fila per prenderti a lavorare non fa la nessuno...
Su questo non ci piove...anzi qui nel veneto nella maggior parte delle aziende medio-piccole sei guardato con tanto piú sospetto, quanto piú alto è il tuo titolo di studio...
"amel":
Certo in alcuni casi bisogna fare più sacrifici, ma se è una strada che ti piace li sopporti, mentre se stai facendo un percorso obbligato non sopporti neanche le più piccole rinunce...
Detto questo, mi sa che per consigli di questo genere dubito che qualcuno potrà darti pareri interessanti, d'altronde siamo su matematicamente e non su letterariamente![]()
Al di là delle battute, il mio giudizio sul DAMS e sulle facoltà letterarie non è un giudizio di merito sulle materie che si insegnano, ma, appunto, sulla serietà con cui vengono insegnate e con cui viene verificato il loro effettivo apprendimento. Secondo me è bene che la ragazza di marco1988 parli direttamente con qualcuno che ha frequentato direttamente qualcuna delle facoltà che le interessano per cercare di capire per quanto possibile (cosa tutt'altro che facile!) qual'è lo standard di insegnamento.
Se è davvero una tipa in gamba potrebbe provare l'ingresso alla Normale di Pisa, di cui ho sentito parlare molto bene anche per le facoltà in ambito letterario.
