Dal Classico a Fisica (passando per un sei)

shootingstar1
Buonasera.
Studio al liceo classico, e fino al dicembre di quest'anno, quando incontravo un'equazione cambiavo marciapiede. Ho sempre avuto qualche difficoltà in matematica (e dall'anno scorso a fisica), specialmente per motivi d'ansia (se non mi torna qualcosa, non importa se a casa tutto mi riuscisse, non riesco più a ragionare). Questo, finché non ho iniziato a studiare con più serietà (non muovendomi da un argomento fino a che non l'avevo veramente capito, senza limitarmi agli esercizi facili). E qui, risalendo lentamente da un quattro a fisica... ho scoperto che la fisica inizia a piacermi, e tanto. Non sono Majorana, e a volte mi ci vuole più tempo degli altri per capire gli argomenti, ma l'idea di poter iscrivere la natura in un modello matematico e di poterne descrivere e prevedere il comportamento mi affascina.
Naturalmente, non potete non conoscendomi rispondere alla domanda 'Riuscirò a fare Fisica?', perchè ovviamente nessuno può prevedere il futuro. Quello che volevo chiedere, affidandomi all'esperienza degli utenti, è se pensate che, impegnandosi molto e mettendoci molto spirito di sacrificio e passione, sia possibile laurearsi in fisica senza finire otto anni fuori corso. Non sono mai stata rimandata, e venendo da un classico sono abituata allo studio mnemonico sostenuto.
So che è una domanda strana, ma presto dovrei decidere cosa fare, e mi servirebbe qualche risposta.
Grazie in anticipo

Risposte
lemboannalisa
Ritornando alla domanda di shootingstar. Io ho fatto il liceo classico PNI e adesso frequento matematica. L'unica difficoltà che ho trovato in più rispetto ai miei compagni usciti dallo scientifico è stata che non avevo mai visto un integrale, quindi per imparare a svolgere gli esercizi di analisi 1 ho fatto un po' più fatica degli altri. Per quanto riguarda la comprensione degli argomenti da un punto di vista più "teorico" non mi sono mai sentita particolarmente svantaggiata. A fine anno avevo passato tutti gli esame tranne uno e avevo una media abbastanza alta. Devo dire però che io ho avuto dei buoni prof. di matematica che pretendevano che noi dimostrassimo quasi tutti i teoremi usati e che non ci davano solo esercizi di calcolo, ma anche esercizi in cui bisognava ragionare un po'. Inoltre a me piacevano parecchio i problemi del tipo "olimpiadi della matematica", ogni tanto ne facevo alcuni e comunque cercavo di imparare qualcosa anche al di fuori dal programma. Più che altro secondo me dovresti provare a d andare un po' oltre a quello che avete fatto a scuola. Leggere qualche libro divulgativo, ma anche provare a risolvere qualche problema più "sfizioso" di quelli che si fanno a scuola. Vedi se questo ti appassiona o no, se ti piace passare delle ore a scervellarti per tentare di dimostrare qualcosa di testa tua. Io conosco anche altra gente che dal classico si è iscritta a matematica o fisica, qualcuno ha cambiato facoltà dopo un anno, qualcuno ha avuto parecchi problemi, qualcuno un po' di meno, ma c'è anche gente che va alla grande. Se la fisica ti appassiona veramente tanto secondo me puoi farcela, però pensaci bene perché fisica e matematica sono corsi impegnativi e se non ti piacciono penso che siano solo estremamente frustranti. Più che di andare fuoricorso di molti anni, io mo preoccuperei del fatto che tu non sai molto di quello che é la fisica (avete fatto solo un po' di meccanica e termodinamica) e che quindi dopo qualche mese potresti pentirti della tua scelta. Non vorrei spaventarti, ma al mio anno sia a matematica che a fisica metà della gente che si è iscritta ha lasciato dopo al massimo un anno. Tanti di loro venivano anche dallo scientifico, però è anche vero che se non hai gli elementi per fare una scelta consapevole è più facile che tu possa pentirti.

Sk_Anonymous
"vict85":
è ridicolo ritenere che tutta la cultura italiana posso essere ridotta alle culture greche e latine seguite dai vari processi di costruzione della lingua italiana (con qualche apporto religioso).

Infatti.

Manca inoltre totalmente la letteratura nelle lingue italiche precedenti all'italiano

Manca inoltre totalmente la letteratura che non sia italiana o di civiltà scomparse. Non è che da dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente l'Italia (chiamiamola così...) sia stata isolata dal resto del mondo! Anche le letterature straniere hanno influenzato la nostra, ed anche la nostra cultura.

È inoltre assurdo e mostruosamente sbagliato pensare che la scienza italiana non faccia parte della cultura italiana.

Infatti. Questa storia che la cultura è solo umanistica, e che i saperi pratici sono "saperi piatti e servili che ci attorniano e ci assordano soltanto" [size=85][cit. Paola Mastrocola, docente di Lettere in un liceo classico ed autrice di libri sulla scuola][/size] deve finire.

La cosa più criticabile è invece il pensiero che le classi dirigenti, che nella sua testa avrebbero dovuto fare il classico, non avessero bisogno di conoscenze scientifiche.

Ed è il punto centrale. Forse è uno dei motivi per cui in Italia siamo così indietro sul versante alfabetizzazione scientifica.


La critica sulla mancanza delle materie scientifiche nella riforma gentile non è comunque neanche una critica recente, ma era già stata espressa al tempo della sua formazione. Recenti sono però le problematiche ambientali ed energetiche che rendono questa visione del molto totalmente fuori luogo e molto pericolosa, perché fan si che i votanti del futuro (e del presente) siano troppo influenzabili dal primo ciarlatano su internet che possiede un blog, senza essere capaci a comprendere se quello che dice è per lo meno scientificamente plausibile.

Vedi anche l'ultimo referendum sul nucleare!

Sk_Anonymous
"Anisocoro":
hanno di fatto spedito Matematica, Fisica e Scienze nella serie b di quelleche non contano molto nel giudizio finale.

Guarda, già Gentile ci aveva pensato. Se gli dai poche ore, come puoi pretendere di dargli importanza?

Il classico è una scuola molto severa

Come lo è lo scientifico, il linguistico, ed anche gli ITI di qualità, eccetera.

bisogna studiare numerose nozioni a memoria

Questo sarebbe un pregio?

e fare moltissimi compiti a casa fin dal primo anno

Perché, allo scientifico e al linguistico non ti danno compiti?

vict85
"Anisocoro":
ad onor del vero lo scopo ,almeno quello originale di Gentile, del liceo Classico è quello di formare un individuo capace di ragionare facendosi forza della vasta cultura che la nostra civiltà ha alle spalle, con la pregiudiziale che le discipline che rendevano l'Uomo nobile fossero quelle relate all'Estetica, quindi le Arti- letterature comprese- e la Filosofia.


Sinceramente trovo piuttosto riduttivo e in gran parte discutibile dire che quello insegnato nel classico descriva in modo fedele la cultura italiana, per lo meno quella precedente alla riforma gentile. L'apporto italiano alla filosofia è tutto sommato insignificante, specialmente se rapportato a ciò che l'Italia ha dato alla matematica, alla fisica, alla chimica, all'ingegneria o al diritto. Inoltre è ridicolo ritenere che tutta la cultura italiana posso essere ridotta alle culture greche e latine seguite dai vari processi di costruzione della lingua italiana (con qualche apporto religioso). Ma immagino che fosse ciò che Gentile e la propaganda fascista volessero far vedere. Sinceramente ritengo che Goethe, Kant e Diderot abbiano dato alla cultura italiana attuale più di Cicerone o Sofocle. Manca inoltre totalmente la letteratura nelle lingue italiche precedenti all'italiano, in pochi sapevano scrivere e leggere ma non tutti coloro che lo sapevano fare scrivevano in italiano. Di fatto noi studiamo 600 anni di esercizi di stile, seppur pregevoli. È inoltre assurdo e mostruosamente sbagliato pensare che la scienza italiana non faccia parte della cultura italiana.

Un lato positivo della riforma Gentile è comunque quello di aver fatto una riforma per tutti e non solo per le classi dirigenti. La cosa più criticabile è invece il pensiero che le classi dirigenti, che nella sua testa avrebbero dovuto fare il classico, non avessero bisogno di conoscenze scientifiche. L'importanza attuale delle scienze e il fatto che sia impossibile fare scelte politiche sensate senza buone conoscenze scientifiche nei settori più disparati (cosa che la classe dirigente attuale e prossima futura non sembra avere neanche alla lontana purtroppo) mostra come questa idea sia tremendamente lontana dalla realtà. Non per niente stanno uscendo vari libri di scienze per i politici del futuro (ad esempio questo).

La critica sulla mancanza delle materie scientifiche nella riforma gentile non è comunque neanche una critica recente, ma era già stata espressa al tempo della sua formazione. Recenti sono però le problematiche ambientali ed energetiche che rendono questa visione del molto totalmente fuori luogo e molto pericolosa, perché fan si che i votanti del futuro (e del presente) siano troppo influenzabili dal primo ciarlatano su internet che possiede un blog, senza essere capaci a comprendere se quello che dice è per lo meno scientificamente plausibile.

Anisocoro
ad onor del vero lo scopo ,almeno quello originale di Gentile, del liceo Classico è quello di formare un individuo capace di ragionare facendosi forza della vasta cultura che la nostra civiltà ha alle spalle, con la pregiudiziale che le discipline che rendevano l'Uomo nobile fossero quelle relate all'Estetica, quindi le Arti- letterature comprese- e la Filosofia. Ma nè Gentile nè altri hanno mai detto che lo sbocco del Liceo Classico fossero le Facoltà Umanistiche,anzi. In effetti prima del 1946 c'erano già Matematici od Ingegneri, è un luogo comune che Classico=Lettere.
Però,purtroppo,Presidi e Professori del Liceo Classico ci hanno messo di loro, introducendo il concetto di materie di indirizzo che hanno di fatto spedito Matematica, Fisica e Scienze nella serie b di quelleche non contano molto nel giudizio finale. Il classico è una scuola molto severa, bisogna studiare numerose nozioni a memoria e fare moltissimi compiti a casa fin dal primo anno , ci sta che molti ragazzi normali,per così dire, facciano delle scelte e decidano di trascurare quello che è meno determinante per la promozione. In più, anche i docenti delle mterie di serie b capiscono benissimo la loro, de facto, subalternità e sono meno motivati e non trasmettono certo l'amore verso la loro materia.
In fondo in molti scelgono la facoltà sulla base di quello che è loro piaciuto di più a scuola, che è poi la materia dove il docente ha mostrato più entusiasmo

Sk_Anonymous
"Ryukushi":
Il fatto è che si tratta di un liceo.

Questo significa che le discipline umanistiche devono essere molto presenti, non che in un liceo scientifico debbano rappresentare quasi il triplo delle ore delle discipline scientifiche. Ci vuole più equilibrio. Il liceo scientifico scienze applicate, per esempio, è messo molto meglio (almeno sul quadro orario).
[ot]Umanesimo: 43.3%
Scienza: 46.6%

È molto più equilibrato! Anche se il mio triennio quasi-ideale prevederebbe (partendo dallo scienze applicate: togliere due ore di scienze portandole a tre, e portare a tre ore la storia e la filosofia):
Umanesimo: 50%
Scienza: 40%

Direi molto più equilibrato per essere un liceo, e per essere scientifico.[/ot]

Le discipline tecnico-scientifiche sono trattate molto più approfonditamente negli istituti tecnici. Almeno, quelli prima dei tagli moratti e gelmini secondo me garantivano un'ottima formazione tecnico-scientifica.

Io direi più che altro una formazione tecnica, e basta. La fisica non la vedevano quasi per nulla, ad esempio. Facendola al biennio, per due anni, non serviva quasi a nulla. Puoi sentire i periti iscritti in facoltà tecnico-scientifico cosa ne pensano; volano in elettronica ed elettrotecnica, fatto molta più fatica di un liceale scientifico in matematica e fisica.

Ryukushi1
"giuliofis":
[quote="vict85"]In effetti è molto triste come cosa. Anche perché è più semplice insegnare decentemente chimica, biologia e scienze della terra al liceo che fisica. Come puoi vedere comunque, in quanto ex studente del tecnologico progetto brocca ho fatto più del doppio delle ore di scienze di molti altri. Non lo avevo mai notato, davvero triste come cosa... :roll: e si fa chiamare liceo scientifico :| ...

Una volta la prof di italiano ci chiese di scegliere un argomento su cui scrivere il nostro primo articolo di giornale (esercitazione per l'esame di stato): scelsi la non scientificità del liceo scientifico ordinario (da me, più o meno, frequentato, nel senso che ho fatto un indirizzo biologico fino al quarto anno). Prendiamo il quinto anno, culmine di un percorso "scientifico":
Italiano: 4. Latino: 3. Inglese: 4 (si fa letteratura!). Storia: 3. Filosofia: 3. Storia dell'arte: 2. Matematica: 3. Fisica: 3. Scienze: 2.
Totale ore umanistiche: 19
Totale ore scientifiche: 8
Totale ore settimanale: 30

Percentuale umanesimo: 66.6%
Percentuale scienza: 26.6%


Alla faccia del liceo "scientifico"...[/quote]

Il fatto è che si tratta di un liceo. Le discipline tecnico-scientifiche sono trattate molto più approfonditamente negli istituti tecnici. Almeno, quelli prima dei tagli moratti e gelmini secondo me garantivano un'ottima formazione tecnico-scientifica. Io comunque credo che i licei migliori siano davvero quelli della sperimentazione brocca, tanto che sarebbe stato meglio far diventare quella sperimentazione i licei ordinari, ma ciò avrebbe significato dover mettere soldi, invece che toglierli.

Sk_Anonymous
"vict85":
In effetti è molto triste come cosa. Anche perché è più semplice insegnare decentemente chimica, biologia e scienze della terra al liceo che fisica. Come puoi vedere comunque, in quanto ex studente del tecnologico progetto brocca ho fatto più del doppio delle ore di scienze di molti altri. Non lo avevo mai notato, davvero triste come cosa... :roll: e si fa chiamare liceo scientifico :| ...

Una volta la prof di italiano ci chiese di scegliere un argomento su cui scrivere il nostro primo articolo di giornale (esercitazione per l'esame di stato): scelsi la non scientificità del liceo scientifico ordinario (da me, più o meno, frequentato, nel senso che ho fatto un indirizzo biologico fino al quarto anno). Prendiamo il quinto anno, culmine di un percorso "scientifico":
Italiano: 4. Latino: 3. Inglese: 4 (si fa letteratura!). Storia: 3. Filosofia: 3. Storia dell'arte: 2. Matematica: 3. Fisica: 3. Scienze: 2.
Totale ore umanistiche: 19
Totale ore scientifiche: 8
Totale ore settimanale: 30

Percentuale umanesimo: 66.6%
Percentuale scienza: 26.6%


Alla faccia del liceo "scientifico"...

vict85
In effetti è molto triste come cosa. Anche perché è più semplice insegnare decentemente chimica, biologia e scienze della terra al liceo che fisica. Come puoi vedere comunque, in quanto ex studente del tecnologico progetto brocca ho fatto più del doppio delle ore di scienze di molti altri. Non lo avevo mai notato, davvero triste come cosa... :roll: e si fa chiamare liceo scientifico :| ...

Ryukushi1
"vict85":
[quote="Ryukushi"]
Latino e greco sono le basi su cui si fonda la nostra cultura, sono le nostre radici, hanno generato il nostro modo di pensare, il nostro diritto, il nostro essere. Rinnegarli significa rinnegare l'Italia che dalla complessità della diversità è riuscita a generare uno Stato fondato su forti principi, pure se oggi vengono continuamente messi in discussione. Distruggere la nostra identità cercando di copiare gli altri è ciò che ci ha fatto decadere. Senza contare che lo studio di queste materie, così come la storia dell'arte, in un paese come l'Italia è essenziale, considerato l'enorme patrimonio artistico e culturale che possediamo, e che viene continuamente rovinato, quando dovrebbe essere la prima fonte di lavoro per i nostri laureati in lettere e beni culturali ad esempio.


La nostra cultura, anche se ce ne dimentichiamo spesso, è anche prodotto di fenici, egiziani, marocchini, unni, longobardi, turchi, arabi, atzechi... Non mi sembra che le loro culture siano inserite da qualche parte però. La storia europea è stato e sarà sempre un insieme continuo di scambi culturali e globalizzazione. La riforma Gentile con la sua selezione di argomenti letterari e filosofici ha eliminato molta di questa consapevolezza. La sua selezione inoltre trascura una cospicua parte del nostro patrimonio culturale, patrimonio che dopo quasi 100 anni di riforma gentile è ormai scomparso.

Inoltre se parliamo di tradizioni allora perché uno dovrebbe fare lo stesso numero di ore di greco che quelle di storia e geografia messe insieme?

"Ryukushi":

Di Scienze le ore sono le stesse dello scientifico.


Liceo classico tradizionale:
matematica: 2 2 3 2 2
fisica: 0 0 0 2 3
scienze: 0 0 4 3 2
totale: 2 2 7 7 7

Liceo classico PNI:
matematica: 4 4 3 3 3
fisica: 0 0 0 2 3
scienze: 0 0 4 3 2
totale: 4 4 7 8 8

Liceo classico brocca:
matematica: 4 4 3 3 3
fisica: 0 0 0 4 3
scienze: 3 3 4 0 3 (nel progetto brocca sono divise)
totale: 7 7 7 7 9

Liceo scientifico:
matematica: 5 4 3 3 3
fisica: 0 0 2 3 3
scienze: 0 2 3 3 2
totale: 5 6 8 9 8
(è paragonabile al solo classico brocca e quasi raggiunto dal classico PNI)

Liceo scientifico PNI:
matematica: 5 5 5 5 5
fisica: 3 3 3 3 3
scienze: 0 2 3 3 2
totale: 8 10 11 11 10

Liceo scientifico tecn. progetto brocca:
matematica: 5 5 4 4 4
informatica: 0 0 3 3 3
fisica: 0 0 4 3 4
fis/ch lab: 5 5 0 0 0
scienze: 3 3 7 7 7 (divise tra più materie)
totale: 13 13 18 18 19

Pensi che la preparazione scientifica di un classico tradizionale possa anche solo avvicinarsi lontanamente ad uno che ha fatto il liceo scientifico progetto brocca?

Detto questo ora ovviamente con la riforma gelmini tutto è cambiato.

P.S.: Non è comunque con il latino che si insegna a scrivere. E penso che sia molto più probabile che si scriva male perché si legge poco. Portare le persone a leggere di più avrebbe quindi effetti molto migliori di aggiungere un paio di ore di latino alle medie.[/quote]

Ho detto che le ore di scienze sono praticamente le stesse, non di matematica e fisica.

Sk_Anonymous
"vict85":
P.S.: Non è comunque con il latino che si insegna a scrivere. E penso che sia molto più probabile che si scriva male perché si legge poco. Portare le persone a leggere di più avrebbe quindi effetti molto migliori di aggiungere un paio di ore di latino alle medie.

E, oltre ai classici italiani, sarebbe una bella idea far leggere delle buone traduzioni di classici stranieri. Chissà, forse si imparerà a conoscere anche cosa scrive chi vive oltre le Alpi.

vict85
"Ryukushi":

Latino e greco sono le basi su cui si fonda la nostra cultura, sono le nostre radici, hanno generato il nostro modo di pensare, il nostro diritto, il nostro essere. Rinnegarli significa rinnegare l'Italia che dalla complessità della diversità è riuscita a generare uno Stato fondato su forti principi, pure se oggi vengono continuamente messi in discussione. Distruggere la nostra identità cercando di copiare gli altri è ciò che ci ha fatto decadere. Senza contare che lo studio di queste materie, così come la storia dell'arte, in un paese come l'Italia è essenziale, considerato l'enorme patrimonio artistico e culturale che possediamo, e che viene continuamente rovinato, quando dovrebbe essere la prima fonte di lavoro per i nostri laureati in lettere e beni culturali ad esempio.


La nostra cultura, anche se ce ne dimentichiamo spesso, è anche prodotto di fenici, egiziani, marocchini, unni, longobardi, turchi, arabi, atzechi... Non mi sembra che le loro culture siano inserite da qualche parte però. La storia europea è stato e sarà sempre un insieme continuo di scambi culturali e globalizzazione. La riforma Gentile con la sua selezione di argomenti letterari e filosofici ha eliminato molta di questa consapevolezza. La sua selezione inoltre trascura una cospicua parte del nostro patrimonio culturale, patrimonio che dopo quasi 100 anni di riforma gentile è ormai scomparso.

Inoltre se parliamo di tradizioni allora perché uno dovrebbe fare lo stesso numero di ore di greco che quelle di storia e geografia messe insieme?

"Ryukushi":

Di Scienze le ore sono le stesse dello scientifico.


Liceo classico tradizionale:
matematica: 2 2 3 2 2
fisica: 0 0 0 2 3
scienze: 0 0 4 3 2
totale: 2 2 7 7 7

Liceo classico PNI:
matematica: 4 4 3 3 3
fisica: 0 0 0 2 3
scienze: 0 0 4 3 2
totale: 4 4 7 8 8

Liceo classico brocca:
matematica: 4 4 3 3 3
fisica: 0 0 0 4 3
scienze: 3 3 4 0 3 (nel progetto brocca sono divise)
totale: 7 7 7 7 9

Liceo scientifico:
matematica: 5 4 3 3 3
fisica: 0 0 2 3 3
scienze: 0 2 3 3 2
totale: 5 6 8 9 8
(è paragonabile al solo classico brocca e quasi raggiunto dal classico PNI)

Liceo scientifico PNI:
matematica: 5 5 5 5 5
fisica: 3 3 3 3 3
scienze: 0 2 3 3 2
totale: 8 10 11 11 10

Liceo scientifico tecn. progetto brocca:
matematica: 5 5 4 4 4
informatica: 0 0 3 3 3
fisica: 0 0 4 3 4
fis/ch lab: 5 5 0 0 0
scienze: 3 3 7 7 7 (divise tra più materie)
totale: 13 13 18 18 19

Pensi che la preparazione scientifica di un classico tradizionale possa anche solo avvicinarsi lontanamente ad uno che ha fatto il liceo scientifico progetto brocca?

Detto questo ora ovviamente con la riforma gelmini tutto è cambiato.

P.S.: Non è comunque con il latino che si insegna a scrivere. E penso che sia molto più probabile che si scriva male perché si legge poco. Portare le persone a leggere di più avrebbe quindi effetti molto migliori di aggiungere un paio di ore di latino alle medie.

Sk_Anonymous
"Flamber":
studiare la letteratura latina semplicemente come antecedente alla letteratura che si studia nei 5 anni

Io direi anche la letteratura greca, studiandola prima di quella europea (e non solo italiana).

ma fare uno studio approfondito di tutte le regole linguistiche del Latino, mi sembra superfluo per un ragazzo che ha scelto un indirizzo scientifico.

Completamente d'accordo. Mentre per ben capire la letteratura moderna (cosa che deve essere presente in ogni liceo) è necessario conoscere la letteratura classica (almeno a grandi linee). Insomma, si dovrebbe mantenere la cultura latina (e greca), e buttar via la lingua latina dai licei non-classici.

Flamber
Non capisco cosa significhi:

"Latino e greco sono le basi su cui si fonda la nostra cultura, sono le nostre radici, hanno generato il nostro modo di pensare, il nostro diritto, il nostro essere. Rinnegarli significa rinnegare l'Italia che dalla complessità della diversità è riuscita a generare uno Stato fondato su forti principi, pure se oggi vengono continuamente messi in discussione."

Onestamente questo non basta ad imporre un loro studio in ogni liceo, e mi riferisco, in partciolare, al Latino. Non si può ragionare in questi termini, anche perchè seguendo questo principio, la Fisica è la scienza che governa le leggi dell'universo, e quindi non dovremmo studiare altro, ma non è così.

Secondo me ad ogni indirizzo deve corrispondere una seria caratterizzazione, questi percorsi che non sono nè carne nè pesce, servono a poco. E va benissimo, per tenere i legami con la nostra cultura, studiare la letteratura latina semplicemente come antecedente alla letteratura che si studia nei 5 anni, ma fare uno studio approfondito di tutte le regole linguistiche del Latino, mi sembra superfluo per un ragazzo che ha scelto un indirizzo scientifico.

Ryukushi1
"vict85":


Così tanto consci del mondo in cui vivono, che la riforma gentile è stata seguita da 20 anni di fascismo. E anche dopo questi anni nefasti, gli italiani hanno continuato, spesso e volentieri, a farsi abbindolare da ogni persona carismatica arrivata alla ribarta. Dire che formi cittadini consci del mondo in cui vivono mi pare, quanto meno, una affermazione azzardata.
Penso inoltre che l'approccio tecnico tedesco, partito già ad opera dei prussiani, si sia mostrato, nel lungo periodo, decisamente superiore.


Il discorso è molto più complesso di così. La scuola italiana formulata da Gentile era di ottimo livello, tanto che ci sono state molte grandi menti italiane nel corso del novecento. E' proprio il degrado culturale degli 30 ultimi anni, con i giganteschi tagli all'istruzione pubblica, l'avvento delle televisioni commerciali, ad aver permesso l'entrata di Berlusconi nella vita politica (immagino tu ti riferisca a lui). In ogni caso il discorso sarebbe troppo lungo.

Io credo che la formazione tecnica sia importante, ma deve essere fatta negli istituti tecnici. Poi anche in Germania si dà moltissima importanza allo studio della classicità e della filosofia, non a caso molti tra i più grandi studiosi di queste disciplini erano tedeschi. La loro forza è l'unione della tecnica con l'idea. Anche se poi bisognerebbe ragionare sull'obiettivo di questa forza.



Anche gli scacchi e la scala 40 si basano su una certa coerenza logica, ma non trovo vadano insegnati a scuola. Inoltre ho già espresso le mie perplessità sul fatto che latino e greco siano da considerarsi meterie logiche più del normale. Per intenderci trovo che storia, se fosse fatta bene, potrebbe esserlo di più. E perché non fare sociologia e/o economia!?


Latino e greco sono le basi su cui si fonda la nostra cultura, sono le nostre radici, hanno generato il nostro modo di pensare, il nostro diritto, il nostro essere. Rinnegarli significa rinnegare l'Italia che dalla complessità della diversità è riuscita a generare uno Stato fondato su forti principi, pure se oggi vengono continuamente messi in discussione. Distruggere la nostra identità cercando di copiare gli altri è ciò che ci ha fatto decadere. Senza contare che lo studio di queste materie, così come la storia dell'arte, in un paese come l'Italia è essenziale, considerato l'enorme patrimonio artistico e culturale che possediamo, e che viene continuamente rovinato, quando dovrebbe essere la prima fonte di lavoro per i nostri laureati in lettere e beni culturali ad esempio.

"Ryukushi":


Beh, le capacità di scrittura, al contrario di quelle logiche e di studio, si sviluppano molto durante il periodo delle superiori. Se non ci credi prova a leggere un tema di uno del primo anno delle superiori, uno di una persona del terzo e uno dell'ultimo. Le differenze sono sostanziali. Inoltre l'uso di certi tipi di dispositivi può far regredire queste capacità durante l'età adulta.
Inoltre non vedo il nesso tra scrivere bene il latino, e scrivere bene in italiano.


Questo lo so, ma le basi si costruiscono il prima possibile.



Sono d'accordo che abbia poco senso accorpare le lingue antiche, sono troppo diverse – tra l'altro io non le ho studiate. Comunque a me non sembra che il programma possa essere considerato praticamente identico dato che lo scientifico fa il 50% in più di ore.


Di Scienze le ore sono le stesse dello scientifico.

Flamber
"giuliofis":
Il migliore secondo me è lo [url=http://it.wikipedia.org/wiki/Liceo_scientifico#Sperimentazione_Brocca:_Scientifico-Tecnologica]scientifico tecnologico[/url]; sempre Brocca, ma senza latino.
[ot]Proporrei di togliere le ore di educazione fisica (te la fai al pomeriggio) e quella vergognosa ora di religione, più una ogni anno per portare il monte ore a 30. Ecco, lo scientifico per me ideale. Oppure lo scienze applicate della Gelmini (riguardo al solo monte ore), con qualche leggera modifica: forse è ancora meglio![/ot]

[quote="Flamber"]
Storia dell'arte o Musica 2 2 2 2 2

[ot]Cosa hai scelto tu?[/ot][/quote]


La scelta, ameno nella mia scuola, non c'era, quindi sono stato "obbligato" a fare Storia dell' Arte, che si faceva a settimane alterne con Disegno Tecnico (sempre con lo stesso docente).

vict85
"giuliofis":
Il migliore secondo me è lo [url=http://it.wikipedia.org/wiki/Liceo_scientifico#Sperimentazione_Brocca:_Scientifico-Tecnologica]scientifico tecnologico[/url]; sempre Brocca, ma senza latino.


Io mi sono trovato bene.

vict85
"Ryukushi":
Io sono fermamente convinto che la riforma gentile sia una delle migliori che siano mai state fatte. Dare importanza centrale alla cultura umanistica nelle scuole superiori secondo me è fondamentale, per formare dei cittadini consci del mondo in cui vivono.


Così tanto consci del mondo in cui vivono, che la riforma gentile è stata seguita da 20 anni di fascismo. E anche dopo questi anni nefasti, gli italiani hanno continuato, spesso e volentieri, a farsi abbindolare da ogni persona carismatica arrivata alla ribarta. Dire che formi cittadini consci del mondo in cui vivono mi pare, quanto meno, una affermazione azzardata.
Penso inoltre che l'approccio tecnico tedesco, partito già ad opera dei prussiani, si sia mostrato, nel lungo periodo, decisamente superiore.

"Ryukushi":
Trovo effettivamente assurdo quanto male si studi la matematica al liceo, ma comunque la filosofia, il latino, il greco garantiscono un approfondito studio della logica implicito, perché nel linguaggio verbale è importante inserire una coerenza logica. I giornali di oggi credo che facciano di tutto per far disimparare la logica alle persone, ma questa è una parentesi troppo grossa da aprire.


Anche gli scacchi e la scala 40 si basano su una certa coerenza logica, ma non trovo vadano insegnati a scuola. Inoltre ho già espresso le mie perplessità sul fatto che latino e greco siano da considerarsi meterie logiche più del normale. Per intenderci trovo che storia, se fosse fatta bene, potrebbe esserlo di più. E perché non fare sociologia e/o economia!?

"Ryukushi":
@giuliofis Secondo me bisognerebbe reintrodurre il latino alle medie obbligatoriamente. Oggi giorno c'è veramente un sacco di gente che non sa più scrivere, né parlare, né articolare frasi di senso compiuto oppure caratterizzate da un minimo di senso estetico; allora sarebbe davvero necessario lo studio del latino alle medie, laddove permetterebbe uno studio decisamente migliore dell'analisi logica e del periodo, cardini della scuola media inferiore.


Beh, le capacità di scrittura, al contrario di quelle logiche e di studio, si sviluppano molto durante il periodo delle superiori. Se non ci credi prova a leggere un tema di uno del primo anno delle superiori, uno di una persona del terzo e uno dell'ultimo. Le differenze sono sostanziali. Inoltre l'uso di certi tipi di dispositivi può far regredire queste capacità durante l'età adulta.
Inoltre non vedo il nesso tra scrivere bene il latino, e scrivere bene in italiano.

"Ryukushi":
Accorpare invece latino e greco secondo me non ha nessun senso. Già le ore erano poche per poter sviluppare efficacemente gli argomenti, fare solo 5 ore quando ora ce ne sono 9 nel biennio e 7 nel triennio sarebbe ridicolo. Fisica dal quarto anno secondo me va benissimo, perché intanto studiarla prima, quando non si hanno minimamente gli strumenti matematici è inutile oltre che dannoso. Bisognerebbe aumentare le ore di matematica, magari passando a 4 a settimana per tutti e 5 gli anni, e di conseguenza cambiare notevolmente i programmi. Il programma di scienze è praticamente identico a quello dello scientifico tradizionale.


Sono d'accordo che abbia poco senso accorpare le lingue antiche, sono troppo diverse – tra l'altro io non le ho studiate. Comunque a me non sembra che il programma possa essere considerato praticamente identico dato che lo scientifico fa il 50% in più di ore.

Sk_Anonymous
Il migliore secondo me è lo [url=http://it.wikipedia.org/wiki/Liceo_scientifico#Sperimentazione_Brocca:_Scientifico-Tecnologica]scientifico tecnologico[/url]; sempre Brocca, ma senza latino.
[ot]Proporrei di togliere le ore di educazione fisica (te la fai al pomeriggio) e quella vergognosa ora di religione, più una ogni anno per portare il monte ore a 30. Ecco, lo scientifico per me ideale. Oppure lo scienze applicate della Gelmini (riguardo al solo monte ore), con qualche leggera modifica: forse è ancora meglio![/ot]

"Flamber":

Storia dell'arte o Musica 2 2 2 2 2

[ot]Cosa hai scelto tu?[/ot]

Flamber
L'ho pensato quando l'ho scelto, e lo confermo ora, nell'ottica del secondo anno universitario. Lo Scientifico "Brocca", è stata la scelta migliore.

C'erano 34 "ore" settimanali, o meglio, erano 34 moduli da 50 minuti.

Lingua e letteratura italiana 5 5 4 4 4
Lingua e letteratura latina 4 4 3 3 3
Lingua e letteratura straniera (inglese) 3 3 3 3 3
Storia 2 2 2 2 2
Geografia 2 2 - - -
Filosofia - - 2 3 3
Matematica ed Informatica 5 5 6 6 5
Laboratorio Fisica/Chimica 3 3 - - -
Scienze della Terra 3 - - - 2
Biologia - 3 3 2 2
Fisica - - 4 3 3
Chimica - - 2 3 2
Storia dell'arte o Musica 2 2 2 2 2
Diritto e Economia 2 2 - - -
Educazione fisica 2 2 2 2 2
Religione cattolica o attività alternativa 1 1 1 1 1
Totale delle ore settimanali 34 34 34 34 34


in ordine ci sono le ore di ogni materia al primo, secondo, terzo, quarto e quinto anno.

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