Da ingegneria a matematica

fireball-votailprof
Triennale in ingegneria, Magistrale in matematica
cosa ne pensate?

[xdom="Seneca"]Sposto in Orientamento Universitario.

Ti faccio notare, comunque, che se ne è già parlato. Prova a dare un'occhiata alla funzione "cerca" del forum.[/xdom]

Risposte
fab_mar9093
[ot]
Mio fratello = apatriarca

Una famiglia di moderatori :-)[/ot]

vict85
"seven":
[ot]
mio fratello ha fatto così
una famiglia di matematici :-)[/ot]


[ot]Mio fratello = apatriarca

Comunque ora lavora in campo informatico.[/ot]

fab_mar9093
[ot]
mio fratello ha fatto così
una famiglia di matematici :-)[/ot]

vict85
"Andre@":
Parlando con i presidenti dei corsi triennali e magistrali, è venuta fuori la soluzione che consiste nell'accedere alla triennale per colmare i crediti del SSD MAT mancanti (con verifica delle competenze dei crediti acquisiti in ingegneria), assunti i quali potrei a quel punto iscrivermi alla magistrale (senza quindi dovere prendere per forza la triennale).
Mi è stato inoltre consigliato di leggere il libro di topologia del Checcucci, per iniziare a capire che genere di matematica si fa a matematica.


Mio fratello ha fatto così.

fab_mar9093
Ottimo, è quello che intendevo io

fireball-votailprof
Parlando con i presidenti dei corsi triennali e magistrali, è venuta fuori la soluzione che consiste nell'accedere alla triennale per colmare i crediti del SSD MAT mancanti (con verifica delle competenze dei crediti acquisiti in ingegneria), assunti i quali potrei a quel punto iscrivermi alla magistrale (senza quindi dovere prendere per forza la triennale).
Mi è stato inoltre consigliato di leggere il libro di topologia del Checcucci, per iniziare a capire che genere di matematica si fa a matematica.

fireball-votailprof
"vict85":
[quote="Andre@"]Per me, a parte qualche esempio di applicazione tipica di telecomunicazione, la statistica è quella....metti $f(x)$ al posto di $s(t)$ e il gioco è fatto. IMHO


:shock: ho qualche perplessità sul tuo modo di spiegare la statistica sinceramente: la fai passare per un semplice cambio di variabili. Comunque non so se considererei quegli argomenti come statistica e probabilità.[/quote]

Ho esagerato

vict85
"Andre@":
Per me, a parte qualche esempio di applicazione tipica di telecomunicazione, la statistica è quella....metti $f(x)$ al posto di $s(t)$ e il gioco è fatto. IMHO


:shock: ho qualche perplessità sul tuo modo di spiegare la statistica sinceramente: la fai passare per un semplice cambio di variabili. Comunque non so se considererei quegli argomenti come statistica e probabilità.

fireball-votailprof
Per me, a parte qualche esempio di applicazione tipica di telecomunicazione, la statistica è quella....metti $f(x)$ al posto di $s(t)$ e il gioco è fatto. IMHO

dzcosimo
"Andre@":
[quote="dzcosimo"]
Fra le altre cose ho usato anche io quei libri oltre agli appunti del mio professore :)

quindi tali libri sono noti anche fuori Sicilia, oppure hai studiato in Sicilia?[/quote]
Doh, mi sono reso conto di aver detto una cavolata, avevo letto male scusa :P
Boh allora non ti posso dire di essere sicuro al 100%, ma vedendo gli argomenti trattati mi sento di riconfermarti quanto detto prima

fireball-votailprof
"dzcosimo":

Fra le altre cose ho usato anche io quei libri oltre agli appunti del mio professore :)

quindi tali libri sono noti anche fuori Sicilia, oppure hai studiato in Sicilia?

fireball-votailprof
"dzcosimo":
Guarda che io ho una laurea triennale in ingegneria Informatica, lo so abbastanza di quello che stai parlando XD
Fra le altre cose ho usato anche io quei libri oltre agli appunti del mio professore :)
Solo che c'è una bella differenza fra come introducono quelle cose i telecomunicazionisti e come le trattano i matematici (ai tempi mi studiai un po' di queste cose come li vedono i matematici)

Per quanto riguarda i commenti dei tuoi amici, in effetti teoria dei segnali come materia è abbastanza appunto teorica.
Ma attenzione a non confondere la teoria con la matematica!
Quella è teoria dell'ingegneria ;)


ok grazie ;)

dzcosimo
Guarda che io ho una laurea triennale in ingegneria Informatica, lo so abbastanza di quello che stai parlando XD
Fra le altre cose ho usato anche io quei libri oltre agli appunti del mio professore :)
Solo che c'è una bella differenza fra come introducono quelle cose i telecomunicazionisti e come le trattano i matematici (ai tempi mi studiai un po' di queste cose come li vedono i matematici)

Per quanto riguarda i commenti dei tuoi amici, in effetti teoria dei segnali come materia è abbastanza appunto teorica.
Ma attenzione a non confondere la teoria con la matematica!
Quella è teoria dell'ingegneria ;)

fireball-votailprof
pensa che alcuni colleghi si lamentavano del fatto che non si rendevano conto di star facendo telecomunicazioni se non per il nome della materia

fireball-votailprof
"dzcosimo":
Penso proprio di no.
C'è una bella differenza fra accennare strumenti matematici e studiare matematica.



E insomma...dovresti vedere i libri prima di chiamarli "cenni"

dzcosimo
Penso proprio di no.
C'è una bella differenza fra accennare strumenti matematici e studiare matematica.

fireball-votailprof
Tornando alla discussione principale, al di là dell'effettiva acquisizione di un numero minimo di crediti relativi al SSD MAT, in ingegneria mi è capitato di affrontare materie come
http://www.tti.unipa.it/~garbo/Material ... egnali.pdf
pur non avendo ad esempio acquisito nessun credito, perché non previsto nella mia ex facoltà, relativo al SSD di MAT di statistica e probabilità.

In tal caso pensate che almeno la parte matematica della materia ingegneristica TEORIA DEI SEGNALI (ma ve ne sono altre)
potrebbe essere convalidata?

dzcosimo
"Luca.Lussardi":
Non siamo più nell'ottocento quando anche un dilettante poteva risolvere problemi difficili. Oggi la matematica è diventata un sapere troppo vasto e il genietto che ha studiato poco ma brilla di luce propria è una cosa solo cinematografica. Detto questo confermo le mie parole: per fare della matematica vera e originale, e chi fa questo io lo chiamo matematico (non chi ha solo una laurea in matematica), è necessario possedere, prima di tutto, basi molto solide su tutti gli aspetti della matematica di base, basi che generalmente non si danno in nessun corso di laurea in ingegneria. Nulla è perduto ovviamente, tutto si può recuperare, ma un corso magistrale ritagliato ad hoc che fa lo slalom tra i corsi che necessitano di una formazione di base più solida potrà servire solo per quello per cui viene concepito e disegnato.


Se rileggi il mio post vedrai come tu non abbia detto nessuna frase in disaccordo con le mie

Luca.Lussardi
Non siamo più nell'ottocento quando anche un dilettante poteva risolvere problemi difficili. Oggi la matematica è diventata un sapere troppo vasto e il genietto che ha studiato poco ma brilla di luce propria è una cosa solo cinematografica. Detto questo confermo le mie parole: per fare della matematica vera e originale, e chi fa questo io lo chiamo matematico (non chi ha solo una laurea in matematica), è necessario possedere, prima di tutto, basi molto solide su tutti gli aspetti della matematica di base, basi che generalmente non si danno in nessun corso di laurea in ingegneria. Nulla è perduto ovviamente, tutto si può recuperare, ma un corso magistrale ritagliato ad hoc che fa lo slalom tra i corsi che necessitano di una formazione di base più solida potrà servire solo per quello per cui viene concepito e disegnato.

dzcosimo
Tra le altre cose imho un laureato del genere, se possiede una mente abbastanza brillante da essere in grado di usare efficacemente le cose nuove che trova per le vecchie studiate, va in c**o e porta 4 alla maggior parte dei matematici applicati XD

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