Crisi per fisica
Buongiorno, mi ritrovo per l'ennesima volta a scrivere su questo forum perché sono sempre stato aiutato da voi e so che siete persone competenti. Parto dal principio: dopo un TRAVAGLIATISSIMO percorso di studi al liceo (classico) in ambito scientifico a causa dell'assenza di professori ho malauguratamente scelto di fare fisica(malauguratamente dal punto di vista dei risultati, perché in realtà la adoro). Ora è passato quasi un anno dall'inizio dell'università ed il mio anno è stato un continuo studio disperato e ininterrotto: dalla mattina alle 9 fino alla sera dopo le lezioni tutti i giorni, senza weekend, senza pause e soprattutto SENZA RIMORSI, perché per me non è mai stato un peso lo studio. Arrivano i parziali, e nonostante tutto non ne ho passato neanche mezzo, continuando ogni volta a consegnare in bianco, ad avere votazioni come 2 o 4 trentesimi. NON IMPORTA, mi rifarò all'esame, pensavo. E gli esami sono arrivati, anzi stanno arrivando, e so già come andranno a finire, non per un pessimismo che non mi è mai appartenuto, ma perché facendo le prove d'esame degli anni precedenti l'unica cosa che so fare è scrivere nome e cognome, per il resto zero (o quasi). E VI GIURO CHE STUDIO DALLA MATTINA ALLA SERA, OGNI GIORNO, eppure non basta. Ora il fulcro centrale di tutto è questo: credete valga la pena di ricominciare? Credete che abbia senso riprovare ancora una volta tutto questo? Io amo questa materia, vorrei saperla anche solo un pochino per capire come funziona il mondo ed è una delle ragioni per cui sono felice e non mi sono mai arreso, nonostante tutto. Ma tra forza di volontà e accanimento terapeutico forse è meglio non scadere nel secondo. Se vorrete darmi la vostra opinione ancora una volta, ancora una volta ve ne sarò grato.
Risposte
Capisco che per molti studenti di fisica e matematica ciò che sto per dire potrebbe sembrare una bestemmia però, da studente di ingegneria, penso sia una buona soluzione: trova degli esercizi svolti e falli e rifalli molte volte. Probabilmente ti sembrerà di imparare a memoria ma non è del tutto vero. Spesso l'approccio ad alcuni esami iniziali tipo Fisica I o Geometria non è banale e la differenza fra teoria ed esercizio è notevole per una matricola. Io ti suggerirei di provare in questo modo tanto, se veramente come dici i teoremi ti sono chiari (hai detto che li spieghi agli studenti di ingegneria), nel medio-lungo periodo non ti dovrebbe essere difficile cogliere la teoria all'interno degli esercizi (il che è più facile, dal mio punto di vista, che cogliere un possibile esercizio all'interno dello studio della teoria!).
In ogni caso in bocca al lupo e non mollare se veramente sei interessato alla materia...
In ogni caso in bocca al lupo e non mollare se veramente sei interessato alla materia...

Scommetto che in sede d'esame (ad ingegneria) i risultati non cambierebbero. C'è una differenza enorme fra provare a risolvere esercizi comodamente seduti a casa o sotto pressione.
E' questo che temo, di non essere adeguato. Poi però sono il primo che agli studenti di ingegneria spiega teoremi e risolve esercizi, con molta serenità e poca difficoltà, e in quei momenti mi chiedo se io abbia solo bisogno di più tempo.
Io ho sempre creduto che vi siano dei limiti intrinseci e strutturali nella forma mentis di ognuno e che quindi, in quanto tali, essi non siano completamente valicabili (sto comunque probabilmente facendo delle affermazioni prive di fondamento scientifico). Con questo voglio dire (più o meno, semplificando enormemente) che la struttura fisica di uno come me, longilinea e segaligna, renderebbe adatti forse alle arti marziali o ai pesi piuma, ma di certo non ai pesi massimi.
Il punto è: perché uno studia a cannone ma non assimila, oppure non è in grado di tradurre questo studio in nozioni funzionali (nel nostro caso al superamento di un esame)? Ci possono essere molteplici risposte, una delle quali potrebbe essere suggerita dalle deliranti quattro righe sopra. Cerca di analizzare te stesso, prima che lo facciano gli altri: perché, per esempio, non riesci a risolvere esercizi dei compiti vecchi? Un metodo di studio errato e/o sbilanciato produce senz'altro mostri; certe volte, però, siamo semplicemente strutturalmente inadatti a fare quello che stiamo cercando di fare.
Il punto è: perché uno studia a cannone ma non assimila, oppure non è in grado di tradurre questo studio in nozioni funzionali (nel nostro caso al superamento di un esame)? Ci possono essere molteplici risposte, una delle quali potrebbe essere suggerita dalle deliranti quattro righe sopra. Cerca di analizzare te stesso, prima che lo facciano gli altri: perché, per esempio, non riesci a risolvere esercizi dei compiti vecchi? Un metodo di studio errato e/o sbilanciato produce senz'altro mostri; certe volte, però, siamo semplicemente strutturalmente inadatti a fare quello che stiamo cercando di fare.