Consigli fisica
Salve a tutti, sono un nuovo utente. Sono qui in cerca di pareri da studenti di fisica (e non solo) circa la possibilità di un'iscrizione a fisica per il prossimo anno accademico. Ho alcuni dubbi a riguardo: per motivi diversi si tratterebbe di iscrivermi dopo due anni che non apro libro di matematica, per cui sono timoroso di trovarmi in difficoltà durante i corsi del primo anno. Avrei intenzione di recuperare un po' di dimestichezza questa estate, ma intanto avrei premura di sapere qual è il livello di preparazione richiesto per i corsi. Vedo che per molti ragazzi freschi di liceo le difficoltà non sono poche, quindi immagino che per uno che l'allenamento in matematica l'ha perso possa essere davvero dura. Secondo voi sono timori infondati? Nell'università dove studio, fisica è organizzata a trimestri, quindi i ritmi sono abbastanza incalzanti, altra cosa che potrebbe andare a mio sfavore. Ringrazio anticipatamente chiunque risponda.
Risposte
ho già provato a cercare ma ogni caso lo trovo a sè stante!
se non ti rispondo entro domenica sera, mandami un messaggio privato a ricordarmelo.
Se provassi ad eseguire una ricerca in questa sezione del forum troveresti molti spunti di riflessione....
vi prego si rispondere perchè ne va del mio futuro!:)
ragazzi il momento di decidere si sta avvicinando, e mi rimangono dei dubbi che mi fanno a dirla tutta, non essere molto tranquillo...ecco alcune domande che vi pongo:
-la curiosità per gli argomenti che vengono trattati in un corso di fisica (più moderna che classica) si può considerare una motivazione sufficiente per iscrivercisi?
-il fatto di non aver approfondito molto per conto mio cose che mi sono state spiegate al liceo, in più rispetto ai programmi di studio previsti, (ho provato a capire la relatività ristretta per conto mio ma ci ho presto rinunciato, privo di strumenti com'ero per farlo, ho letto qualche libro di divulgazione scientifica, e ho fatto con entusiasmo la tesina di maturità sulla fusione termonucleare), è indice che forse nel corso potrei trovarmi male?
- risolvere gli esercizi di fisica mi piace, però il fatto di sforzarmi di capire un problema di fisica più difficile ma, non riuscendo a risolverlo, lasciarlo sospeso senza più riprenderlo o sbirciare le soluzioni...è indice che non ho abbastanza stoffa per studiare fisica al ivello universitario?
-l'idea di passare la vita in un laboratorio non mi alletta, meglio se cambio strada?
-il lavoro del fisico permette di aprire orizzonti ad altri contesti geopolitici?
-un fisico può fare carriera in azienda o è condannato a rimanere nel reparto ricerca o programmazione(che odio)?
-è richiesta un'innata curiosità per questo tipo di corso?
se voi, studenti di fisica, mi risponderete :meglio puntare su altro non lo vorrò biasimare...tengo sempre ingegneria come possibilità, il problema è che ora non ne ho una sola in mente in particolare (però mi incuriosiscono energetica, biomedica)
farei anche qualche domanda a studenti di ingegneria del forum:
- se non si è pratici nello montare smontare macchine o pc, forse è meglio puntare su altro?
- ciò che mi lascia qualche dubbio pensando ad un'iscrizione eventuale ad ingegneria è questa: e se scopro che le materie ingegneristiche sono troppo "tecniche", e prediligo studiare le teorie che ci sono dietro?allora ingegneria non farebbe per me?ora non so capirlo guardando i manifesti degli studi universitari.
Per quanto riguarda ingegneria, insomma, la paura è che si finisca per fare cose troppo tecniche...ingegneria fisica o gestionale possono essere un buon compromesso?
Se qualcuno mi dice "scegli in base a quello che ti piace di più", guarda nel profondo del cuore ecc. posso solo rispondere:"non c'è qualcosa che mi trascini in modo preponderante per un tipo di ingegneria" e per fisica "ho paura di non trovare lavoro che mi faccia fare carriera".
Per chiudere, ciò di cui sono sicuro è che sono portato per le materie scientifiche (approccio analitico quantitativo, ragionamento, ecc.)
Ora, chiedo pareri/critiche: non vi biasimerò se direte hai sbagliato tutto a riflettere così, ma da ignorante come sono non so riflettere in altro modo più spontaneamente.
-la curiosità per gli argomenti che vengono trattati in un corso di fisica (più moderna che classica) si può considerare una motivazione sufficiente per iscrivercisi?
-il fatto di non aver approfondito molto per conto mio cose che mi sono state spiegate al liceo, in più rispetto ai programmi di studio previsti, (ho provato a capire la relatività ristretta per conto mio ma ci ho presto rinunciato, privo di strumenti com'ero per farlo, ho letto qualche libro di divulgazione scientifica, e ho fatto con entusiasmo la tesina di maturità sulla fusione termonucleare), è indice che forse nel corso potrei trovarmi male?
- risolvere gli esercizi di fisica mi piace, però il fatto di sforzarmi di capire un problema di fisica più difficile ma, non riuscendo a risolverlo, lasciarlo sospeso senza più riprenderlo o sbirciare le soluzioni...è indice che non ho abbastanza stoffa per studiare fisica al ivello universitario?
-l'idea di passare la vita in un laboratorio non mi alletta, meglio se cambio strada?
-il lavoro del fisico permette di aprire orizzonti ad altri contesti geopolitici?
-un fisico può fare carriera in azienda o è condannato a rimanere nel reparto ricerca o programmazione(che odio)?
-è richiesta un'innata curiosità per questo tipo di corso?
se voi, studenti di fisica, mi risponderete :meglio puntare su altro non lo vorrò biasimare...tengo sempre ingegneria come possibilità, il problema è che ora non ne ho una sola in mente in particolare (però mi incuriosiscono energetica, biomedica)
farei anche qualche domanda a studenti di ingegneria del forum:
- se non si è pratici nello montare smontare macchine o pc, forse è meglio puntare su altro?
- ciò che mi lascia qualche dubbio pensando ad un'iscrizione eventuale ad ingegneria è questa: e se scopro che le materie ingegneristiche sono troppo "tecniche", e prediligo studiare le teorie che ci sono dietro?allora ingegneria non farebbe per me?ora non so capirlo guardando i manifesti degli studi universitari.
Per quanto riguarda ingegneria, insomma, la paura è che si finisca per fare cose troppo tecniche...ingegneria fisica o gestionale possono essere un buon compromesso?
Se qualcuno mi dice "scegli in base a quello che ti piace di più", guarda nel profondo del cuore ecc. posso solo rispondere:"non c'è qualcosa che mi trascini in modo preponderante per un tipo di ingegneria" e per fisica "ho paura di non trovare lavoro che mi faccia fare carriera".
Per chiudere, ciò di cui sono sicuro è che sono portato per le materie scientifiche (approccio analitico quantitativo, ragionamento, ecc.)
Ora, chiedo pareri/critiche: non vi biasimerò se direte hai sbagliato tutto a riflettere così, ma da ignorante come sono non so riflettere in altro modo più spontaneamente.
grazie per le risposte. in matematica e fisica sono sempre andato bene, quindi penso si tratterebbe di riprendere dimestichezza, abitudine ecc. che ci sia da farsi il mazzo non lo metto in dubbio, ma del resto non mi sono mai disabituato allo studio per fortuna, e ritengo di aver consolidato un buon metodo di studio. grazie ancora.

Ciao anche a te e benvenuto!
Ti posso dire che Steven ha ragione a pieno ma tu devi anche valutare il tempo che ci puoi dedicare. Io ad esempio ho avuto i tuoi stessi dubbi qualche anno fa ma facendomi quattro considerazioni sul tempo disponibile ho deciso che era meglio rimanere un appassionato visto che il lavoro non mi permette molto tempo libero se non alla sera tardi quando ormai ho tutti i neuroni in panchina spompati
Ti posso dire che Steven ha ragione a pieno ma tu devi anche valutare il tempo che ci puoi dedicare. Io ad esempio ho avuto i tuoi stessi dubbi qualche anno fa ma facendomi quattro considerazioni sul tempo disponibile ho deciso che era meglio rimanere un appassionato visto che il lavoro non mi permette molto tempo libero se non alla sera tardi quando ormai ho tutti i neuroni in panchina spompati

Guarda, ci sono molti ragazzi che magari vengono dal liceo classico, dove di analisi ne hanno assaggiata davvero poca, e che però sono andati alla grande.
Questo sia in Fisica che in Matematica, per mia conoscenza diretta.
Come sei messo con l'algebra di base?
Appunto equazioni, disequazioni...
Trigonometria?
Geometria analitica (meno indispensabile, magari, rispetto alle prime due) ?
Dipende quindi, se si tratta solo di riprendere dimestichezza perché 2 anni fa le cose le sapevi, o se si tratta di rimettercisi sul serio.
In ogni caso, in bocca al lupo!
Questo sia in Fisica che in Matematica, per mia conoscenza diretta.
Come sei messo con l'algebra di base?
Appunto equazioni, disequazioni...
Trigonometria?
Geometria analitica (meno indispensabile, magari, rispetto alle prime due) ?
Dipende quindi, se si tratta solo di riprendere dimestichezza perché 2 anni fa le cose le sapevi, o se si tratta di rimettercisi sul serio.
In ogni caso, in bocca al lupo!

Bisognerebbe creare una sorta di faqs per questo genere di discussioni visto che sono periodiche
Ad ogni modo, per rispondere alla domanda, in teoria si dovrebbe partire da zero e a livello di argomenti relativi agli esami è proprio così. Quindi è inutile a mio avviso cominciare a studiarsi fisica1, analisi1 etc durante l'estate, magari riprendi strumenti base come equazioni, disequazioni, scomposizione di polinomi, funzioni trigonometriche che nei corsi vengono utilizzati senza troppi preamboli.
Per il resto i due anni di inattività non dovrebbero influire più di tanto, certo, dovrai farti il mazzo come tutti gli altri

Ad ogni modo, per rispondere alla domanda, in teoria si dovrebbe partire da zero e a livello di argomenti relativi agli esami è proprio così. Quindi è inutile a mio avviso cominciare a studiarsi fisica1, analisi1 etc durante l'estate, magari riprendi strumenti base come equazioni, disequazioni, scomposizione di polinomi, funzioni trigonometriche che nei corsi vengono utilizzati senza troppi preamboli.
Per il resto i due anni di inattività non dovrebbero influire più di tanto, certo, dovrai farti il mazzo come tutti gli altri