Colloquio dottorato matematica
Salve, a breve avrò un colloquio di dottorato e nel bando è specificato riguardo alla prova orale:
"La prova orale verterà sulle tematiche dei curricula in cui si articola il
dottorato e prenderà spunto anche dalla lettera di motivazione presentata
dal candidato al momento dell’iscrizione al concorso.
I candidati sono invitati a preparare una presentazione (non più di 15
minuti) e potranno avvalersi di slide in formato pdf. "
Volevo chiedere a chi potesse rispondere un parere, sto ripetendo gli argomenti del corso magistrale di analisi, avendo richiesto tale curricula, e la tesi magistrale ma diversamente non saprei che fare, inoltre non ho ben chiaro cosa debba presentare come presentazione, pensavo di esporre il mio bagaglio culturale mostrando quanto fatto nei due corsi di analisi alla magistrale e nella tesi e da qui partire per provare a dare degli spunti su quello che potrei studiare durante al dottorato, può essere una buona idea? Grazie.
"La prova orale verterà sulle tematiche dei curricula in cui si articola il
dottorato e prenderà spunto anche dalla lettera di motivazione presentata
dal candidato al momento dell’iscrizione al concorso.
I candidati sono invitati a preparare una presentazione (non più di 15
minuti) e potranno avvalersi di slide in formato pdf. "
Volevo chiedere a chi potesse rispondere un parere, sto ripetendo gli argomenti del corso magistrale di analisi, avendo richiesto tale curricula, e la tesi magistrale ma diversamente non saprei che fare, inoltre non ho ben chiaro cosa debba presentare come presentazione, pensavo di esporre il mio bagaglio culturale mostrando quanto fatto nei due corsi di analisi alla magistrale e nella tesi e da qui partire per provare a dare degli spunti su quello che potrei studiare durante al dottorato, può essere una buona idea? Grazie.
Risposte
"Luca.Lussardi":
Il reclutamento dei dottorandi su prova scritta ha sempre funzionato fino a quando per qualche motivo è stato abolito. Io stesso ai miei tempi vinsi un concorso con prove scritta e orale. Non devi valutare nessuna competenza specifica quando recluti un dottorando secondo me, quello che farai dopo nella ricerca sono affari tuoi, valutavano la predisposizione alla ricerca dandoti degli esercizi non banali, cioè non da tema d'esame universitario ma esercizi per i quali dovevi avere delle idee. Le prove scritte spaziavano grosso modo su argomenti che di fatto tutti vedevano nei rispettivi corsi di laurea, però avevi di tutto, esercizi di analisi, di geometria, di meccanica, di numerica ecc... Io sono convinto che era il metodo migliore perchè selezionavi le persone preparate e che dimostravano di avere quelle piccole marce in più. Presentare un progetto di ricerca scritto dal tuo relatore di tesi non dimostra niente.
Condivido.
Fatto lo stesso tipo di concorso.
Il reclutamento dei dottorandi su prova scritta ha sempre funzionato fino a quando per qualche motivo è stato abolito. Io stesso ai miei tempi vinsi un concorso con prove scritta e orale. Non devi valutare nessuna competenza specifica quando recluti un dottorando secondo me, quello che farai dopo nella ricerca sono affari tuoi, valutavano la predisposizione alla ricerca dandoti degli esercizi non banali, cioè non da tema d'esame universitario ma esercizi per i quali dovevi avere delle idee. Le prove scritte spaziavano grosso modo su argomenti che di fatto tutti vedevano nei rispettivi corsi di laurea, però avevi di tutto, esercizi di analisi, di geometria, di meccanica, di numerica ecc... Io sono convinto che era il metodo migliore perchè selezionavi le persone preparate e che dimostravano di avere quelle piccole marce in più. Presentare un progetto di ricerca scritto dal tuo relatore di tesi non dimostra niente.
"Luca.Lussardi":
Ottimo, mi spiace che il tuo relatore sia sparito. Buona fortuna.
Meglio un relatore della tesi sparito che un tutor/supervisor di dottorato assente!
Per quanto riguarda l'ammissione con test scritto e orale non sono troppo d'accordo perché ingesseresti troppo l'ingresso. Magari in un campo molto specifico può funzionare ma se io voglio fare ricerca in ottimizzazione combinatoria (esempio!) e il dottorato è in computer science (con all'interno però un gruppo di ricerca in ricerca operativa) come deve essere strutturata la prova? Gli altri candidati vorranno fare ricerca in automatica, intelligenza artificiale, ottimizzazione non lineare. Quali sono le skills che dovresti valutare? Ma soprattutto, come fai a decidere chi prendere se hanno competenze così diverse?
Ottimo, mi spiace che il tuo relatore sia sparito. Buona fortuna.
Ringrazio tutti per l'interessamento. Risponendo a Luca.Lussardi, si ho fatto domanda sia nella sede dove ho studiato triennale e magistrale e qui un professore mi ha preparato un progetto di ricerca e mi ha dato materiale che sto studiando per fine settembre, dove onestamente vorrei anche passare per certi versi poichè conosco l'ambiente e saprei inserirmi con maggiore facilità, sia in altre università ma di queste sono passato al colloquio orale solo in una, colloquio per il quale non ho la minima idea di come prepararmi oltre che ristudiare sommariamente la tesi e cercare delle nozioni che potrebbero essere oggetto di studio per la ricerca, come nel mio caso (credo) approfondire tematiche come la teoria dei campi esatti e la costruzione di tali campi sotto le condizioni di jacobi, che ho semplicemente citato senza approfondire su consiglio del mio relatore che, rispondendo a gugo82, è praticamente "sparito", motivo per il quale mi sono rivolto a quest'altro professore che mi ha preparato un progetto di tesi. Ciononostante, condivido che sebbene sia molto più faticoso, una prova scritta e/o una prova orale siano idonee nel caso di un accesso al dottorato poichè credo che un neolaureato magistrale come nel mio caso non sia in grado di proporre argomenti di ricerca, come è invece richiesto nel colloquio a quest'altra università. Cordiali saluti, ancora grazie.
Per Intermat: non è un'idea malvagia anche se forse è un po' presto... la capacità di esporre un lavoro scientifico è una cosa che si acquisisce lentamente proprio facendo ricerca. Comunque è meglio del progetto di ricerca scritto dal supervisor, almeno qui c'è un lavoro da parte del candidato. In ogni caso, secondo me per il reclutamento dei dottorandi bisognerebbe ritornare ai vecchi concorsi con prova scritta e prova orale.
[ot]Scusate l'OT.
Quando ho fatto i colloqui per l'ammissione al dottorato (però in Computer Science e/o Ricerca Operativa) solitamente bisognava presentare un progetto di ricerca, l'unico posto che non me lo ha richiesto è stata "La Sapienza". Lì ho trovato una soluzione secondo me interessante, circa 3/4 giorni prima del colloquio la commissione ha selezionato 3 papers e ha dato la possibilità di sceglierne uno per poi presentarlo davanti alla commissione. Sinceramente mi è sembrata una buona idea dato che almeno hanno valutato la capacità del candidato di leggere/studiare un articolo scientifico, di analizzarlo (cercando di contestualizzarlo rispetto alla disciplina e a quello che magari era stato fatto durante la tesi magistrale) e di esporlo.
Cosa ne pensi/pensate?[/ot]
"Luca.Lussardi":
Personalmente sono contrario al sistema attuale di reclutamento dei dottorandi, che è proprio come lo descrivi: stendere un progetto di ricerca è da persona scientificamente matura e un neolaureato non lo è ancora, per cui il progetto te lo prepara il relatore di laurea, quindi la cosa diventa un po' ridicola. Ma purtroppo oggi così è. Il mio consiglio è sì quello di presentare la tesi e di cosa vorresti fare come ricerca.
Quando ho fatto i colloqui per l'ammissione al dottorato (però in Computer Science e/o Ricerca Operativa) solitamente bisognava presentare un progetto di ricerca, l'unico posto che non me lo ha richiesto è stata "La Sapienza". Lì ho trovato una soluzione secondo me interessante, circa 3/4 giorni prima del colloquio la commissione ha selezionato 3 papers e ha dato la possibilità di sceglierne uno per poi presentarlo davanti alla commissione. Sinceramente mi è sembrata una buona idea dato che almeno hanno valutato la capacità del candidato di leggere/studiare un articolo scientifico, di analizzarlo (cercando di contestualizzarlo rispetto alla disciplina e a quello che magari era stato fatto durante la tesi magistrale) e di esporlo.
Cosa ne pensi/pensate?[/ot]
@ filippodepaolis: Parlane anche col tuo relatore.
Mi sembra di capire che applicherai in una sede diversa da quella in cui ti sei laureato (e trovo sia un bene). Potresti dare un'occhiata agli interessi di ricerca nel dipartimento che, ti auguro, ti ospiterà come dottorando. Di conseguenza potrai orientare la tua presentazione, se possibile, rendendola accattivante davanti a persone delle quali conosci le competenze e gli interessi di ricerca.
La ringrazio per il consiglio, mi concentrerò sulla tesi magistrale cercando di orientare il colloquio in questo senso, anche ripartendo dalla presentazione della discussione magistrale e cercando spunti di ricerca, anche se non so di preciso su cosa si possa puntare per la ricerca data la "assenza" del mio relatore magistrale nel percorso per il dottorato. Ancora grazie

Personalmente sono contrario al sistema attuale di reclutamento dei dottorandi, che è proprio come lo descrivi: stendere un progetto di ricerca è da persona scientificamente matura e un neolaureato non lo è ancora, per cui il progetto te lo prepara il relatore di laurea, quindi la cosa diventa un po' ridicola. Ma purtroppo oggi così è. Il mio consiglio è sì quello di presentare la tesi e di cosa vorresti fare come ricerca.
Grazie per il consiglio. Onestamente pensavo in tal senso dato che non so di preciso cosa mettere nella presentazione. Per la tesi, diciamo che il relatore magistrale mi ha proposto un argomento che si potesse collegare ad un eventuale dottorato e un possibile aggancio sarebbe anche il fatto che tra i corsi erogati per il dottorato ci sarebbe un corso che rappresenta ipoteticamente la prosecuzione di quanto fatto nella tesi, ma non ho presentato una vera e propria linea di ricerca nella tesi ( onestamente sono ancora ignaro del mondo della ricerca e di come funzioni ricerca e dottorato, fino ad ora mi sono limitato a studiare diciamo quanto mi veniva insegnato). Quindi mi consigli di fare una presentazione simile a quella della mia discussione magistrale, o sbaglio?
Io non metterei nella presentazione ciò che hai fatto nei corsi della magistrale. Personalmente, mi limiterei alla tesi di laurea e a come avresti intenzione di proseguire (immaginando che avrai presentato una linea di ricerca che prende spunto da quello che hai fatto nella tesi).