Versione di latino!!!

tenerissimab
come è andata? siete riusciti a farla????
o avete avutoproblemi????

Risposte
Mistral
da qualche parte è possibile trovare analisi e costruzione della versione????

dopotutto se i tutors l'hanno tradotta... penso sia un lavoro che hanno gia fatto...

grazie

tenerissimab
paraskeuazo :
Andate quà, vedete se qtsa traduzione va meglio: https://www.skuola.net/forums.php?m=posts&q=2970


non è neanke lettarle---
mi serve per confrontarla con la mia, per i verbi, i tempi, insomma cavolate varieperchè ce la kiedono all'orale... aiutoooooooooo

paraskeuazo
Andate quà, vedete se qtsa traduzione va meglio: https://www.skuola.net/forums.php?m=posts&q=2970

tenerissimab
non è neanke letterale quella versione li

Tr0y
ekko la seconda prova con testo latino e traduzione: IO HO QUEL CHE HO DONATO - Seneca (de beneficiis)


Egregie mihi videtur M. Antonius apud Rabirium poetam, cum fortunam suam
transeuntem alio videat et sibi nihil relictum praeter ius mortis, id quoque, si cito
occupaverit, exclamare: “Hoc habeo, quodcumque dedi”.
O quantum habere potuit, si voluisset! Hae sunt divitiae certae in quacumque sortis
humanae levitate uno loco permansurae; quae cum maiores fuerint, hoc minorem
habebunt invidiam. Quid tamquam tuo parcis? procurator es. Omnia ista, quae vos
tumidos et supra humana elatos oblivisci cogunt vestrae fragilitatis, quae ferreis
claustris custoditis armati, quae ex alieno sanguine rapta vestro defenditis, propter
quae classes cruentaturas maria deducitis, propter quae quassatis urbes ignari, quantum
telorum in aversos fortuna conparet, propter quae ruptis totiens adfinitatis, amicitiae,
conlegii foederibus inter contendentes duos terrarum orbis elisus est, non sunt vestra;
in depositi causa sunt iam iamque ad alium dominum spectantia; aut hostis illa aut
hostilis animi successor invadet. Quaeris, quomodo illa tua facias? dona dando.
Consule igitur rebus tuis et certam tibi earum atque inexpugnabilem possessionem
para honestiores illas, non solum tutiores facturus. Istud, quod suspicis, quo te divitem
ac potentem putas, quam diu possides, sub nomine sordido iacet: domus est, servus est,
nummi sunt; cum donasti, beneficium est.
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Io ho quel che ho donato
Mi sembra che M. Antonio presso il poeta Rabirio, mentre vede che i suoi beni passano ad altri e che a lui non è rimasto nulla se non il diritto di morte e anche quello, se l'avesse acquisito velocemente, esclami in modo egregio: "Ho ciò che ho donato".
O quanto avrebbe potuto avere, se avesse voluto! Queste sono ricchezze sicure destinate a restare in un solo luogo nonostante qualsiasi volubilità della sorte umana (lett. in qualunque volubilità della sorte umana); queste quanto più grandi saranno, tanto minor invidia susciteranno. Perché le risparmi come se fosse (patrimonio) tuo? Sei (solo) l'amministratore. Tutte codeste ricchezze che costringono voi, gonfi di superbia e innalzati al di sopra delle sorti umane, a dimenticarvi della vostra fragilità, che custodite, armati, con chiavistelli di ferro, tutti codesti beni che, strappati all'altrui sangue (patrimonio conquistato a prezzo di sangue), difendete a prezzo del vostro, per i quali fate scendere in mare flotte destinate ad insanguinare i mari, per i quali distruggete città non sapendo quanti dardi la sorte prepari contro chi non si guarda ( lett. contro quelli rivolti di spalle), per i quali, rotti tante volte i patti di parentela, di amicizia e di colleganza politica tutto il mondo è stato lacerato tra due contendenti, non sono vostri; li avete in consegna e pronti ormai ad appartenere ad un altro padrone; o un nemico o un erede dall'animo ostile si impadronirà di essi. Tu mi chiedi in che modo tu possa renderli tuoi? Dandoli in dono.
Provvedi dunque alle tue cose e procurati un sicuro ed inattaccabile possesso di esse, pronto a renderle più oneste, non solo più sicure.
Ciò che tu ammiri, ciò per cui ti reputi ricco e potente, per tutto il tempo in cui lo possiedi, resta un bene ignobile (lett. giace sotto un ignobile nome): è (solo) una casa, è (solo) uno schiavo, sono (solo) monete; ma quando li hai donati, diventano un beneficio.

EmO_GiRl
Cm sn andati gli esami ragazzi??

paraskeuazo
si pardon me ne sono appena accorto:( la stavo cercando x 1 mio amico...

aleio1
Ehm...paraskeuazo...le soluzioni ci sono da almeno 10 ore...

tenerissimab
è vero
il pezzo centrale ra molto complicatao

benben
per me era difficilissima e poi non abbiamo avuto alcun suggerimento...

Tr0y
mah....xsonalmetne nn è andata molto bene....cioè...il pirmo e l' ultimo pezzo li ho fatti bene....è quello in mezzo ke nn ho propio kapito....speriamo in un 7/15 almeno...

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.