Tesina rivoluzione
titolo tesina :
CONSUMISMO NELLE SOCIETA DI MASSA,NELLE DEMOCRAZIE CAPITALISTICHE E INDUSTRIALIZZATE
DI STORIA PORTO LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE......MA DOVREI APPROFONDIRE IL MODELLO FORD........AVETE QUALKE APPUNTO...?????GRAZIE MILLE.....
Aggiunto 18 giorni più tardi:
ciaoooooooooooo mamma miaaaa ke konfusioneee hehehe...senti mi servirebbero dei riassunti ke trattino del romanzo fra 1800 1900.......dv posso trovarli???
CONSUMISMO NELLE SOCIETA DI MASSA,NELLE DEMOCRAZIE CAPITALISTICHE E INDUSTRIALIZZATE
DI STORIA PORTO LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE......MA DOVREI APPROFONDIRE IL MODELLO FORD........AVETE QUALKE APPUNTO...?????GRAZIE MILLE.....
Aggiunto 18 giorni più tardi:
ciaoooooooooooo mamma miaaaa ke konfusioneee hehehe...senti mi servirebbero dei riassunti ke trattino del romanzo fra 1800 1900.......dv posso trovarli???
Risposte
Fordismo e Post-Fordismo
Fasi della Rivoluzione industriale : la prima legata all’impiego della macchina a vapore, la seconda legata allo sviluppo della chimica, la terza legata all’informatica e caratterizzata, secondo la vulgata ufficiale, alla “fine del lavoro operaio”
Confronto i modelli del lavoro operaio : Ford e Toyota
Il modello Ford
Il modello fordista ,sviluppatosi nei primi del XX secolo, si fonda su alcune convinzioni:
Se si vuole fare dell’automobile un prodotto di largo consumo, è opportuno abbassare i costi di produzione
Tutti i pezzi del prodotto devono essere intercambiabili e assemblabili con una certa facilità ( si tratta cioè
di semplificare al massimo il processo di produzione.
L’azione del lavoro deve essere semplice (“possono lavorare anche dei gorilla”)
Il mercato del consumo è illimitato
Prodotti standardizzati
Aumento della produzione per diminuire i costi (economia di scala)
Gigantismo degli impianti (tendenza ad assorbire fabbriche “collaterali”)
Centralità sociale della fabbrica ed identificazione progressiva con l’ambiente urbano.
Rigido controllo (top down): la fabbrica è strutturata gerarchicamente, come in una dimensione di tipo militare
Gramsci, in uno scritto ,”Americanismo e Fordismo”, dice che , in questo tipo di produzione , il lavoro umano viene aggiogato e perde progressivamente la sua naturalità (l’operaio mette in funzione i suoi muscoli, mentre ,paradossalmente, la mente può rimanere libera per pensare, magari a forme migliori di vita)
Nella logica produttiva fordista si crea un legame forte tra industria e potere politico, e si attuano le condizioni favorevoli al compromesso di tipo socialdemocratico.
La fine della praticabilità del modello fordista è collegata alla saturazione del mercato, alla crisi dell’approvvigionamente di bene energetici, al raggiungimento del punto estremo dello sviluppo.
www.laterzalibropiuinternet.it/download/Nuovi.../NProfili_triennio246.pdf
Fasi della Rivoluzione industriale : la prima legata all’impiego della macchina a vapore, la seconda legata allo sviluppo della chimica, la terza legata all’informatica e caratterizzata, secondo la vulgata ufficiale, alla “fine del lavoro operaio”
Confronto i modelli del lavoro operaio : Ford e Toyota
Il modello Ford
Il modello fordista ,sviluppatosi nei primi del XX secolo, si fonda su alcune convinzioni:
Se si vuole fare dell’automobile un prodotto di largo consumo, è opportuno abbassare i costi di produzione
Tutti i pezzi del prodotto devono essere intercambiabili e assemblabili con una certa facilità ( si tratta cioè
di semplificare al massimo il processo di produzione.
L’azione del lavoro deve essere semplice (“possono lavorare anche dei gorilla”)
Il mercato del consumo è illimitato
Prodotti standardizzati
Aumento della produzione per diminuire i costi (economia di scala)
Gigantismo degli impianti (tendenza ad assorbire fabbriche “collaterali”)
Centralità sociale della fabbrica ed identificazione progressiva con l’ambiente urbano.
Rigido controllo (top down): la fabbrica è strutturata gerarchicamente, come in una dimensione di tipo militare
Gramsci, in uno scritto ,”Americanismo e Fordismo”, dice che , in questo tipo di produzione , il lavoro umano viene aggiogato e perde progressivamente la sua naturalità (l’operaio mette in funzione i suoi muscoli, mentre ,paradossalmente, la mente può rimanere libera per pensare, magari a forme migliori di vita)
Nella logica produttiva fordista si crea un legame forte tra industria e potere politico, e si attuano le condizioni favorevoli al compromesso di tipo socialdemocratico.
La fine della praticabilità del modello fordista è collegata alla saturazione del mercato, alla crisi dell’approvvigionamente di bene energetici, al raggiungimento del punto estremo dello sviluppo.
www.laterzalibropiuinternet.it/download/Nuovi.../NProfili_triennio246.pdf