Passerella: la scuola dice no

idamorelli
Mio figlio ha iniziato quest'anno le superiori, ha scelto lui la scuola e sia io che suo padre, siamo convinti che sia la scuola giusta per le sue attitudini, ( Liceo delle Scienze Applicate G.Romani di Casalmaggiore - CR- ) . Ricky , nome di fantasia di mio figlio, è un ragazzino molto timido con qiualche problema di socializzazione, per aiutarlo in questo syo problema da circa 6 mesi è seguito, per scelta mia e di mio marito, da una psicologa. Ricky era molto spaventato dalle superiori ma lo confortava il fatto che si fosse iscritto alla stessa scuola anche un suo amico d'infanzia. Questi, però, a metà Agosto ha cambiato idea e per Ricky è stato un brutto colpo : doveva affrontare questa nuova scuola da solo. Con questo stato d'animo è arrivato al 12 Settembre, giorno fatidico di inizio scuola e proprio quel giorno alcuni ragazzi , studenti di 4a o 5a superiore hanno messo in scena alcuni scherzi gogliardici scegliendo come vittime le "matricole" . A mio figlio è stato chiesto di fare una corsa attorno all'autobus in partenza ma lui ha glissato e uno dei "grandi" ha poi detto ad un suo compagno : lascialo stare quel panzerotto . Nella rete degli scherzi però c'è finito un compagno di classe di Ricky, che con disappunto ha eseguito quanto richiesto tra le risate generali die "grandi" e il terrore di mio figlio. Ricky ha preso una decisione : non vuole più andare in quella scuola e ha trovato una soluzione cioè vuole passare all I.T.I.S. di Mantova nella clsse dove c'è un suo amico anch'esso dai tempi dell'asilo. La psicologa sostiene questa tesi, giusto perchè teme questo senso di "solitudine" che vive Ricky , possa essere negativo sia per il suo problema, sia per l'andamento scolastico, Ho interpellato I.T.I.S. di Mantova spiegato dettagliatamente il caso. La risposta della Dirigente è stata NO perchè la classe nella quale dovrebbe andare Ricky si compone di 27 elementi e perchè c'è una lista d'attesa di ragazzini che volevano entrare nella scuola ma che, sulla base di un test eseguito a Marzo, non sono stati ammessi. Non voglio entrare in conflitto con nessuno, ma mi chiedo le così decantate "passerelle" a cosa servono????? Sono un po' confusa , qualcuno può aiutarmi a chiarire le idee???? Grazie

Risposte
Lilmoccia
Il sistema delle "passerelle" è regolato dall'art. 5 del DM 323/99 che prevede: “ART. 5 - Passaggi fra indirizzi della scuola secondaria superiore 1. Al fine di agevolare il passaggio degli studenti da un indirizzo all’altro, anche di ordine diverso, vengono progettati e realizzati - nel corso del primo e/o del secondo anno della scuola secondaria superiore - interventi didattici integrativi che si concludono con una certificazione attestante l’acquisizione delle conoscenze e delle competenze necessarie al passaggio. 2. Gli interventi didattici integrativi sono progettati con il concorso dei docenti dell’indirizzo a cui lo studente intende passare e si svolgono, di norma, nel corso di studi frequentato. In particolare sono coprogettati moduli di raccordo sulle discipline non previste nell’indirizzo di provenienza, al fine di consentire un efficace inserimento nel percorso formativo di destinazione. Il consiglio di classe dello studente che chiede il passaggio individua:
a) le discipline da seguire, sulle quali sarà espressa una valutazione in sede di scrutinio finale, con eventuale progettazione di moduli formativi coerenti con il nuovo percorso;
b) le discipline che non sono oggetto di valutazione nello scrutinio finale;
c) i moduli di raccordo per le discipline presenti soltanto nell’indirizzo di destinazione; le discipline in questione sono oggetto di valutazione in sede di scrutinio finale a cui partecipano, a pieno titolo, i docenti che hanno svolto i moduli di raccordo.
3. Lo studente che, a conclusione del primo anno della scuola secondaria superiore, sia stato promosso e che richiede il passaggio ad altro indirizzo di studi è iscritto alla classe successiva previo un colloquio presso la scuola ricevente, diretto ad accertare gli eventuali debiti formativi da colmarsi mediante specifici interventi realizzabili all’inizio dell’anno scolastico successivo. Il colloquio sostituisce le prove integrative previste dall’articolo 192 del Testo unico n. 297 del 16/4/4”. Quanto previsto dal comma 3, in particolare all'eventuale recupero dei debiti, va raccordato con le modifiche in materia introdotte dal DM 80/07. E' opportuno pertanto condividere questo passaggio tanto con i docenti della scuola di provenienza che di quella scelta.
MAGARI BISOGNEREBBE ANCHE CHE CI SIA UN PO DI BUON SENSO DA PARTE DEL DIRIGENTE DELL'ITIS

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