Perchè dire basta alla carne

Vegan
Ciao a tutti, ultimamente si parla sempre più se sia giusto mangiare carne e per questo volevo aprire una discussione utile a confrontarsi e fare il punto della situazione.

“Fino a poco tempo fa conducevo la classica vita fatta di lavoro, studio e week end al centro commerciale…poi un giorno ho deciso di fare qualcosa di utile, ho scoperto la parola volontariato…ed ho deciso di farlo nel campo a cui fin da piccolo ero attaccato, gli animali e l’ambiente…Ho scelto un’associazione e mi sono proposto…E’ da quel momento che ho scoperto un mondo a cui non avevo mai fatto caso…ho iniziato a vedere le cose da un punto di vista diverso…insomma ho aperto gli occhi ed ho iniziato a studiare tanti temi, uno fra tutti gli “allevamenti intensivi e relativi macelli” fino a che un giorno mi sono domandato: se amo gli animali perchè li mangio? ho cosi deciso di diventare vegan.

Normalmente quando si parla di protezione animali si pensa a cani – gatti – leoni, orsi, balene ecc.…Pochi pensano ai cosiddetti “animali da carne” ovvero: maiali-polli e galline-conigli-anatre-tacchini-oche-pecore-capre-mucche e vitelli-bufali-cavalli-asini, animali senzienti che provano dolore come gli altri…Fortunatamente Le cose stanno cambiando principalmente perché la popolazione mondiale sta aumentando e le risorse del nostro pianeta stanno diminuendo. Qui la domanda: cosa c’entrano gli animali da carne? Bè, dovete sapere che l’impatto dell’industria della carne sul pianeta è devastante in fatto di consumo d’acqua, inquinamento, deforestazione. Con i campi destinati al foraggio di miliardi di animali si potrebbe eliminare la fame nel mondo e dar da mangiare per esempio ai bambini d’Africa che spesso vi fanno vedere in televisione. Quindi aiutare gli animali significa anche aiutare l’uomo a proteggere questo stupendo pianeta che stiamo rovinando.

Dietro a tutto questo purtroppo c’è una forte ignoranza legata alle tradizioni, legata alla famosa frase “se non mangi carne non cresci bene” pronunciata per lo più da persone ignoranti in senso buono, mi spiego meglio da persone che non sanno...perché purtroppo viviamo in una società dove le lobby delle carni la fanno da padroni, dove gli interessi economici sono altissimi…e nessuno ti viene a spiegare la verità, neanche i professori.

Qual è la verità? La verità è che ogni giorno uccidiamo milioni di animali e l’idea potete farvela vedendo il contatore del sito “la vera bestia”… Come dico io l’olocausto non è mai finito, si è solo trasferito sugli animali. Di seguito vi spiego bene da dove arriva il 90% della carne che trovate nei supermercati, dagli allevamenti intensivi:

“L'allevamento intensivo, ovvero quanto di più innaturale esista sulla faccia della terra, costituisce l'anticamera della morte per milioni di animali che vi stazionano ogni anno.
Essi vi nascono e ne fuoriescono solo il giorno in cui dovranno recarsi sul luogo dell'esecuzione, verso il quale procederanno attraverso un viaggio estenuante fatto di sete e ferite, ma soprattutto con il sentore che sta per accadere qualcosa di terribile. Nessuno di noi vorrebbe mai provare nemmeno per un'ora cosa significhi bivaccare in quei luoghi, proprio perché ce lo immaginiamo. Eppure, secondo un cinico principio, che vede il suo massimo punto di forza nell'assuefazione delle persone, tutto procede a ritmi serrati secondo schemi collaudati, come fosse la cosa più normale del mondo.
Immaginiamo i minuti, le ore e i giorni che non passano mai, la puzza stantia, le catene, le luci artificiali sempre accese, il "rancio" servito di frequente e nelle ore più impensabili, la notte indistinguibile dal giorno, la cella microscopica studiata ad hoc per i vitellini, affinché nella totale impossibilità di muoversi possano crescere per quel poco tempo concessogli, con la "carne più tenera". E' insomma un vero e proprio incubo, al cui confronto un film di Dario Argento va bene per addormentarsi quando manca il sonno.

Come fa l'umanità ad accettare tutto questo? Il "segreto" sta nel non parlarne mai da parte delle tv, mai e poi mai si devono vedere le condizioni disumane a cui sono sottoposti questi esseri, per i quali il tempo che non passa li conduce all'inedia e alla disperazione più totale. La "spettacolare" industria della carne che viaggia libera alla conquista del mondo, con fatturati secondi solo a quelli dei petrolieri, procede nel silenzio coperto da caos e rumore dei ritmi di vita. Di contro, la maggior parte di noi basta che guardi qualche mucca nei "set cinematografici" di certe trasmissioni, per credere che queste pascolino ancora gaie e felici all'aperto, e che gli asini volino. Ci bastano dunque quelle rassicuranti immagini per metterci al riparo da rimorsi e sensi di colpa; per di più, a fare da ciambella di salvataggio quando il dubbio ci assale o quando il mare della coscienza è agitato, interviene l'immancabile "studio recente", a ricordarci la indubitabile necessità della carne, col piccolo particolare che il più delle volte chi commissiona questi studi indovinate chi è? Sono i produttori di carne, quelli degli allevamenti intensivi…Ora un po’ di storia:

“Allevamenti intensivi” sono i capannoni industriali nati negli anni Sessanta in cui sono rinchiusi decine, centinaia, migliaia di animali (in America ci sono feedlots con dentro 100.000 e più capi di bestiame) in condizioni infernali, privati di libertà di movimento, dell'aria e della luce del sole, rinchiusi in gabbie, costretti ad alimentazione forzata, immunodepressi. Le condizioni di vita degli animali, tali da suscitare pietà, sono oggetto di continue battaglie delle associazioni animaliste.

Ma non è solo questione di pietà: la concentrazione degli animali e il regime alimentare forzato aumentano lo stress, le malattie e la pericolosità microbica e sono la causa prima e principale della diffusione a raggiera dei veleni e dell'esplosione degli scandali alimentari (“mucca pazza”, "pollo alla diossina” ed altri). La "modernizzazione" zootecnica ha riempito i cibi di residui di stimolatori dell'appetito, antibiotici (metà della produzione mondiale di antibiotici è destinata alla zootecnia), erbicidi, stimolatori della crescita, larvicidi e ormoni artificiali. Proprio l'abuso di antibiotici in zootecnia è all'origine del fenomeno della resistenza che da 20 anni tanto preoccupa gli scienziati e le cui percentuali in Italia sono quintuplicate dal ' 92 a oggi: lo sviluppo di pericolosissimi superbatteri resistenti a tutti i trattamenti farmacologici. Molte altre malattie, l'afta epizootica, l'Aids bovino (Biv), la salmonellosi, l'encefalopatia spongiforme bovina sono consustanziali all'allevamento intensivo. Ecco i metodi di allevamento di alcune specie:

MUCCHE E BOVINI: Riescono a farli crescere più velocemente del 50% grazie agli ormoni (autorizzati a scopo terapeutico e nel periodo successivo al parto cioè sempre…) Secondo il Comitato Scientifico dell'Unione Europea anche dosi infinitesimali delle sostanze utilizzate danneggiano la salute umana, innescando tumori e alterando le risposte del sistema immunitario. Inoltre, i valori residuali di ormoni ritenuti innocui fino a dieci anni fa, sono oggi, grazie a dati scientifici più raffinati, considerati rischiosi per i consumatori, specialmente per i bambini in età pre-puberale. Le ricorrenti malattie dei bovini provocate dalle condizioni-limite in cui vivono costringono a terapie antibiotiche senza sosta. All'esame anatomo-patologico si rileva un'incidenza elevata di lesioni muscolari dovute all'uso di sostanze xenobiotiche.

La dipendenza della zootecnia dall'industria farmaceutica presenta questi riflessi negativi :
- sofferenza e patologie iatrogene negli animali;
- residui pericolosi negli alimenti d'origine animale;
- gravi rischi epidemiologici per selezione microbica;
- alterazioni del processo di depurazione con peggioramento dell’inquinante;
- rischi mutageni per i principi emessi nell'ambiente.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha ripetutamente messo sotto inchiesta i residui di certi farmaci veterinari nel cibo. E’ matematicamente certo (lo dimostra la sproporzione tra le ricette "ufficiali" e il numero di animali) che i farmaci vengono acquistati sul mercato nero per non doverne segnalare l'uso. Poi, poco prima della macellazione, viene somministrato agli animali un fortissimo diuretico che cancella le tracce delle sostanze illegali. Hanno luogo anche trattamenti con farmaci sperimentali.

Nei mangimi in passato si è trovato ogni genere di rifiuto ripugnante: carogne di animali, scarti dell'industria di trasformazione, lettiere o escrementi animali, residui della lavorazione dello zucchero, dell'olio, paglia trattata con ammoniaca, olii esausti di motori, addirittura i reflui inquinanti delle distillerie di whisky e di gin; acque nere, bollite, delle puliture dei macelli e delle stalle, "condite" con gli scarti della spremitura a caldo dei resti dei macelli.

Il mais, che nella dieta dei poveri bovini ha sostituito il più costoso fieno, fermenta nel loro colon e favorisce la proliferazione di batteri, causa di pericolose infezioni… Così, nei grassi degli animali si accumulano le diossine, pesticidi e metalli pesanti come il cadmio, piombo, arsenico e cromo.
Perfino nelle mangiatoie dei disgraziatissimi animali si annidano veleni, antimicrobici non dichiarati. Un altro problema assai grave è quello dell'importazione di carni clandestine, che, per evitare l'Iva, sfuggono qualunque accertamento sanitario. Per evadere l'Iva si è creato un mercato clandestino lucrosissimo. Ma anche nell'importazione legale il controllo è possibile solo sulle mezzene, non sulla carne pezzata e confezionata che finisce sul banco di macelleria.

E non ci sono solo veleni "artificiali". Come se non bastasse, anche i “contaminanti naturali" sono un'insidia per chi mangia carne: le aflatossine (un tipo di micotossine, sostanze tossiche prodotte dalle muffe) possono contaminare i cereali destinati a diventare mangime per animali prima e durante il raccolto o per immagazzinamento e conservazione sbagliati. Quando gli animali mangiano cibo contaminato, perdono peso e diminuisce la produzione di latte; i metaboliti di queste tossine infettano i tessuti animali commestibili, e si riversano nel latte. Sono pericolose per la salute umana concentrazioni di aflatossine superiori a 20 miliardesimi di grammo nei mangimi e a 0.5 miliardesimi di grammo nel latte!

Infine, lo stress innaturale e perpetuo causa un accumulo di adrenalina che realmente avvelena la carne, la cui assunzione può essere nociva per l'uomo. Motivi dello stress: condizioni di vita, alimentazione forzata, interminabili trasporti di ore e giorni con carri bestiame fermi alle frontiere o nei porti senza alcun supporto vitale, niente acqua, niente riposo, niente riparo dal sole torrido o dalla pioggia. Unica speranza, la morte.

VITELLI: il sistema per mantenere la carne pallida, rosea e delicata consiste nel tenerli in condizioni enormemente innaturali. Al terzo-quarto giorno di vita, strappati alle madri inseminate artificialmente, vengono collocati ognuno in un box largo 40 cm . e lungo un metro e mezzo. I vitelli sono legati con una catena al collo per impedire ogni movimento (la catena potrà esser tolta quando saranno cresciuti tanto da occupare tutto il ristretto spazio del box). Essi non vedranno mai né paglia né fieno, poiché mangiarne potrebbe rovinare il tenue colorito delle carni. Gli studiosi, per questi poveri vitellini, parlano di stress acuto e cronico, le cui conseguenze sono immunodeficienza (i vitellini si ammalano), infezioni, necessità di antibiotici. Nutriti con budini semiliquidi iperproteici che causano un’inestinguibile arsura (l'acqua è loro assolutamente negata, per indurli a ipernutrirsi, mangiando più budino e più velocemente) e un’inarrestabile dissenteria per spingerli all'anemia al fine di sbiancare le carni, disordini digestivi e ulcere sono frequenti; sottoposti a cicli costanti di trattamenti antibiotici, dopo tredici-quindici settimane si portano al macello. Avete mai visto gli occhioni spaventati di un vitello portato al macello?
L’allevamento intensivo di bovini e vitelli è anche un rischio ecologico e biologico, oltre che sanitario. I vitelli sono la “residenza” preferita di germi e infezioni e altre malattie epidemiche. Per esempio, nel novembre '99 un modello di simulazione dinamica realizzato dal Dipartimento di farmacologia, microbiologia e igiene alimentare della Scuola norvegese di scienze veterinarie di Oslo ha stabilito che, anche qualora l'importazione di carne di vitello in Norvegia cessasse nel volgere di due anni, per oltre dieci anni continuerebbero a crescere le infezioni da Taenia saginata nei vitelli domestici, e di conseguenza gli episodi epidemici di infezioni negli uomini. Nell'agosto del 1999 è stato isolato in Malesia un Enterococcus Faecium quasi invincibile, resistente alla vancomicina e a un'ampia gamma di antibiotici. E dov'era? Era in 10 campioni di tessuto molle di carne bovina. Nota di demerito speciale per il fegato di vitello e di bovino adulto, che molti ritengono "prelibato". Il fegato si impregna di tutte le sostanze nocive assimilate dagli altri organi.

MAIALI: oltre a quello già detto per i vitelli, quando gli animali sono mantenuti sul grigliato, l'aria dei capannoni è caratterizzata da un eccesso di ammoniaca ed altri gas, che rappresenta un fattore irritante per le mucose delle vie respiratorie, che determina uno stato di continua irritazione e a volte porta a forme polmonari o bronchiali più gravi, per cui la somministrazione di farmaci deve essere continua.
Conclusione: In Europa vengono consumate tonnellate di antibiotici legali per favorire la crescita artificiale di polli, suini, tacchini e vitelli. A queste vanno aggiunte tutte le sostanze illegali largamente impiegate, che molto difficilmente vengono scoperte nei controlli veterinari (che sono comunque pochissimi o insufficienti) perché sono sempre diverse e se non si conosce a priori la sostanza cercata non si possono eseguire test per scoprirne la presenza. Tutto ricade sull’uomo. Molti studi di anatomia comparata affermano che l’uomo non è carnivoro, ma la sua costituzione è atta a mangiare solo frutta, semi, cereali e ortaggi. Non siamo stati creati per mangiare carne: abbiamo nella saliva la ptialina che serve a predigerire amidi e cereali; i nostri molari piatti sono simili a quelli degli erbivori e servono non per strappare, come fanno i carnivori, bensì per sminuzzare e macinare verdure, semi e cereali; il nostro stomaco non ha né la struttura né l’acidità dello stomaco dei carnivori e il nostro intestino è molto più lungo di quello degli animali carnivori. Questi ultimi evacuano rapidamente la carne ingerita, mentre nel nostro intestino, essendo circa 10 volte più lungo di quello dei carnivori, la carne ristagna alcuni giorni e così ha tutto il tempo per imputridire, formando sostanze altamente tossiche nonché cancerogene. Non abbiamo nel fegato l’uricasi, quell’enzima presente negli animali carnivori il cui compito è quello di scindere l’acido urico prodotto dalla carne. Pertanto, senza l’enzima “uricasi”, l’acido urico resta nel nostro organismo come prodotto di scarto che affatica i reni, si deposita nelle cartilagini, creando così i presupposti per infiammazioni, dolori, gotta, artriti e così via…

Differenza fra vegetariani e vegani:

Molti mi chiedono che differenza ci sia fra vegetariani e vegan: i vegan non mangiano derivati degli animali come uova e latte…e perché vi chiederete? Ve lo spiego…:

La sofferenza causata dagli allevamenti per la produzione di uova e di latte agli animali è ancora maggiore rispetto a quella cui sono sottoposti gli animali “da carne”, perché dura più a lungo, usa metodi ancora più cruenti, e causa un forte dolore anche emotivo negli animali.

Per capire bene la situazione, vediamo come funzionano questi allevamenti:

Per la produzione di latte, la mucca deve essere ingravidata e partorire un vitello ogni anno. Le mucche infatti non producono latte per magia, ma perché, come tutti i mammiferi, devono nutrire il proprio piccolo quando nasce. Quel che accade è che il vitellino viene subito portato via alla madre, con estrema sofferenza e dolore per entrambi. Viene allevato in un piccolo box senza possibilità di movimento per 6 mesi e poi viene macellato. Sarebbe d’altro canto impensabile mantenerlo per 20 o 30 anni senza che sia “produttivo” quindi queste uccisioni sono qualcosa di obbligato affinché la produzione di latte possa avvenire. La mucca dopo circa un anno smette di produrre latte, ma nel frattempo è già stata nuovamente ingravidata, e quindi è già pronta a partorire un altro figlio, che le viene di nuovo portato via. Dopo 4-5 anni (ma ormai sono diventati solo 2 o 3, nei moderni allevamenti) di questa vita, la mucca è talmente sfruttata che non riesce più a essere abbastanza produttiva, viene quindi mandata al macello pure lei. Tante volte accade che queste mucche non riescano nemmeno a reggersi ancora in piedi. E’ tristemente noto il problema delle “mucche a terra”, animali così sofferenti da non riuscire a stare in piedi, che vengono caricate sui camion verso il macello a suon di spinte o con argani (fatte vedere sa Striscia la notizia nei mesi scorsi).

Per la produzione di uova il discorso è analogo. Si parte con la “produzione” di pulcini, quelli che dovranno diventare galline ovaiole, cioè galline utilizzate per produrre le uova che vengono vendute per l’alimentazione umana. Esistono fabbriche piene di incubatrici in cui le uova fecondate sono tenute, fino alla schiusa. A quel punto, se il pulcino è femmina, diventerà gallina ovaiola; se è maschio, è inutile, perché non è della razza giusta per diventare un pollo “da carne” (e se lo fosse, verrebbe allevato in capannoni orrendi e ucciso a 6 settimane) e non essendo femmina non farà le uova. Viene quindi ucciso subito, o tritato vivo o soffocato in un sacco assieme a migliaia di suoi simili. Alle femmine, invece viene tagliato il becco, perché non possano ferire le compagne di gabbia una volta adulte, quando per la disperazione di essere costantemente rinchiuse potranno diventare aggressive. Passano poi i due anni successivi in gabbie piccolissime, senza mai vedere la luce del sole, e infine vengono macellate.

Ecco dunque spiegato come la produzione di latte uccida vitelli e mucche e crei sofferenza psicologica e fisica estrema a entrambi e come la produzione di uova uccida in modo agghiacciante i pulcini maschi, torturi per 2 anni le femmine e poi le faccia finire al macello. Ed ecco perché molti vegetariani per non uccidere gli animali decidono di diventare vegani.

Di seguito alcuni dati:
Animali Uccisi
• Nel mondo vengono uccisi a scopo alimentare:
o 170 miliardi di animali ogni anno;
o oltre 14 miliardi di animali ogni mese;
o mezzo miliardo di animali ogni giorno;
o 19 milioni di animali ogni ora;
o oltre 300.000 animali ogni minuto;
o oltre 5.390 animali al secondo.
• Il numero di animali uccisi ogni 3 ore nel mondo per la nostra alimentazione è pari al numero di abitanti dell'Italia.
• Il numero di animali uccisi ogni secondo per la nostra alimentazione è superiore al numero di morti nell'attentato dell'11 settembre contro le Torri Gemelle.
• Nella sola Italia vengono uccisi per finire sulle nostre tavole:
o 2 miliardi e mezzo di animali ogni anno;
o 225 milioni di animali ogni mese;
o 8 milioni di animali ogni giorno;
o oltre 300.000 animali ogni ora;
o 5100 animali ogni minuto;
o 90 animali al secondo.
• Ogni minuto solo in Italia per la nostra alimentazione viene ucciso un numero di animali pari al numero di vittime dell'attentato dell'11 settembre contro le Torri Gemelle
• Ogni anno solo in Italia viene ucciso un numero di animali pari alla metà della popolazione mondiale.
Veganismo e salute
• Nei vegetariani gli attacchi cardiaci sono rarissimi, stimabili in pochi percento rispetto alla media della popolazione.
• Nei vegetariani la probabilità di ammalarsi di tumore sono inferiori del 60% rispetto a quelle della media della popolazione.
• Le aspettative di vita di un vegetariano sono superiori di oltre 6 anni rispetto alla media della popolazione.
• In uno studio americano sul regresso delle malattie cardiache il 99% dei pazienti esaminati ha fermato l'evolversi della malattia dopo aver cambiato le proprie abitudini alimentari.
Veganismo e fame nel mondo
• Nel mondo muoiono di fame:
o 9.000.000 persone ogni anno;
o 700.000 persone ogni mese;
o 170.000 persone ogni settimana;
o 24.000 persone ogni giorno.
o
• In questo momento oltre 200 milioni di bambini soffrono a causa della denutrizione.
• Ogni anno gli animali allevati per la nostra alimentazione consumano 145 milioni di tonnellate di cereali e soia per produrre 21 milioni di tonnellate di cibo, i rimanenti 124 milioni vengono persi nella catena.
• Circa un terzo del grano prodotto nel mondo viene utilizzato per l'alimentazione degli animali cosiddetti 'da macello'.
• In India il 37% della terra coltivabile viene utilizzata per produrre mangime per gli animali che verranno poi uccisi.
• In Brasile 5,6 milioni di acri di terreno sono utilizzati per produrre mangime destinato all'esportazione in Europa, dove nutrirà animali destinati all'alimentazione.
• La stessa quantità di vegetali, mangiata direttamente, può nutrire un numero di persone 5 volte maggiore rispetto a quando viene fatta mangiare agli animali e trasformata poi in carne.
• Per nutrire l'attuale popolazione con una dieta non vegetariana servirebbe una quantità di vegetali tre volte superiore a quella che è possibile produrre.
• Il 90% del cibo mangiato dagli animali che saranno uccisi per la nostra alimentazione e tutta l'acqua che bevono viene eliminato da questa inefficiente catena alimentare.
• Per produrre 1 kg di carne servono 16 kg di vegetali.
• Un miliardo di persone soffre la fame, mentre 4 miliardi di mucche e decine di miliardi di altri animali vengono nutriti per essere trasformati in cibo.
• Se il 10% delle persone diventasse vegetariano, il conseguente risparmio di risorse naturali sarebbe sufficiente a sfamare 60 milioni di persone.

Direi che c’è da riflettere.

Se volete documentarVi di più :
www.agireora.org (per chi vuol fare attivismo)
www.laverabestia.org (c’è un contatore automatico degli animali uccisi ogni secondo)
www.geapress.org (notizie sul mondo animale aggiornate ogni giorno)
www.nemesianimale.net (per la liberazione di ogni essere vivente)

LIBRI:
Peter Singer "liberazione animale"
Jonatan Safran Foer "Se niente importa"
Margherita Hack "perchè sono vegetariana"

Se avete il coraggio guardate il seguente film: “Earthlings” (terrestri) http://veg-tv.info/Earthlings
E’ un documentario sull’assoluta dipendenza dell’umanità dagli animali (usati come compagnia, cibo, vestiario, per divertimento e ricerca scientifica) e illustra inoltre la nostra totale mancanza di rispetto e pietà nei loro confronti. E’ incredibile come ancora oggi, dopo millenni di evoluzione, continuiamo a trattare gli animali in maniera a dir poco vergognosa…
Con la visione di questo documentario molti guarderanno più seriamente chi si batte per il minor consumo di carne. Le migliaia di persone che si battono per gli animali non possono più far finta di niente, non possono più ignorare…Coerenza, sensibilità e intelligenza impongono un cambiamento drastico nelle abitudini alimentari (e non solo queste).
Io personalmente cerco di non essere più complice di queste atrocità e lo ammetto è difficile cambiare le proprie abitudini…Tornando al film, è narrato dall’attore Joaquin Phoenix, candidato due volte al premio Oscar e vincitore di un Golden Globe nel 2006, e la colonna sonora è di Moby.
Attraverso uno studio approfondito svolto all’interno di negozi di animali, allevamenti di animali domestici, rifugi, ma anche negli allevamenti intensivi, nell’industria della pelle e della pelliccia, in quella dello sport e dell’intrattenimento ed infine nella professione medica e scientifica, Earthlings usa telecamere nascoste e filmati inediti per tracciare la cronaca quotidiana di alcune delle più grandi industrie del mondo, che basano i loro profitti interamente sugli animali. Potente e informativo, Earthlings è un film che fa riflettere ed è finora il più completo documentario mai prodotto sulla correlazione tra la natura, gli animali e gli interessi economici degli umani.
Attenzione: il documentario contiene scene forti, violente, crudeli, che possono turbare e impressionare, ma a differenza di altri casi, in questo la visione è consigliata a tutti. Forse l’unico modo che abbiamo per cambiare le cose è quello di rimanere impressionati. Abbiate il coraggio e la pazienza di guardarlo fino in fondo e sappiate che tutti noi siamo complici e responsabili degli obbrobri che vedrete, ogni volta che ci sediamo a tavola o ogni volta che entriamo in uno zoo.
Gli animali non sono giocattoli.

Concludo con alcune citazioni:

Leonardo Da Vinci: “verrà il tempo in cui l’uomo non dovrà più uccidere per mangiare, ed anche l’uccisione di un solo animale sarà considerato un grave delitto”.

Gandhi : “la grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali”…

Un giorno i nostri figli ci chiederanno: “Tu dov’eri durante l’Olocausto degli animali? Che cosa hai fatto per fermare questi crimini orribili?”. A quel punto non potremo usare la stessa giustificazione, per la seconda volta, dicendo che non lo sapevamo» Helmut F.Kaplan.

Risposte
Mirko C.
Non è decisamente il posto adatto per fare spam e propaganda questo.

CHIUDO.

lucry98
nn ho visto nessun film ma so quello che succeede agli animali....hanno fatto anche un servizio su striscia la notizia....cmq nn sto a pensare molto a quello che gli fanno se no poi mi traumatizzo......anche perchè io sono molto sensibile!!!!

Vegan
ciao Lucry, questa discussione è un confronto e quindi se te che ami la carne partecipi è solo positivo....per esempio mi interesserebbe capire se dici che ami la carne a prescindere da tutto o se lo dici consapevole di quello che hai letto sopra nel mio discorso...ovvero consapevole dell'impatto che ha l'industria della carne ha sul mondo...consapevole delle schifezze che ci mettono dentro in fatto di ormoni ed antibiotici...consapevole di come maltrattano e uccidono gli animali...ti sei documentata? hai letto qualche libro o visto qualche film a riguardo come Earthlings?

webb97
Non sei di troppo Lucrezia!!
Anzi!!

lucry98
penso che qui è una riunione tra vegetariani, penso che sono di troppo allora....

Vegan
certo webb...è proprio quello il punto...perchè continuare quando ne va della nostra salute e di quella del pianeta intero? molti scienziati hanno già dato la risposta: perchè la carne è la droga più forte del mondo...è difficile cambiare alimentazione quando la troviamo ormai a basso costo in tutti i supermercati...ma per fortuna cambiare si può e lo dicono i dati dei vegetariani/vegan che in tutto il mondo sono in forte aumento.
La cosa triste invece è vedere folle di giovani che vanno ancora nei fast food sapendo che è puro schifo quello che mangiano...Il futuro è dei giovani! e dovrebbero essere loro per primi a non far guadagnare multinazionali che uccidono milioni di animali al giorno sfruttando la gente dei paesi poveri e disboscando le foreste del pianeta...Mi fanno molta tristezza i bambini che festeggiano il compleanno nella famosa catena che inizia con la "M" ...

webb97
Concordo con Qualc!!
Bisogna rispettare le idee di tutti...
però io ritengo un pò crudele uccidere dei poveri animali quando potremmo farne a meno!!

Qualc1
Io sono vegetariano. Rispetto le scelte degli altri, però amo gli animali e non vorrei mai che venisse fatto loro del male. Comunque complimenti per il post, sarebbe bello potessero leggerlo tante persone.

lucry98
io nn ho messo in dubbio nnt....anzi ho detto che rispetto i gusti degli altri....ma dovrei essere contraccambiata.....uff......va be, nn vi impongo nnt!!!

webb97
Ottime parole!!!
Un giorno finiremo x allevare cuccioli nel nostro giardino e poi li uccideremo!!
Perché tanto ognuno può fare ciò che vuole....

Vegan
ciao lucry98, ognuno ha il diritto di scegliere la propria dieta...certo è facile pensare alla bistecca senza pensare a quello che c'è dietro, sofferenza e morte, immagina però solo un secondo di essere in fila al macello e sentire le urla del tuo simile davanti a te che viene ucciso e fatto a pezzi, l'odere del sangue ecc...Ma tralasciando il punto di vista etico l'umanità sarà costretta a rivedere il consumo di carne perchè da un punto di vista ambientale fra pochi anni non ci saranno ne acqua ne terreni per coltivare il foraggio per gli animali utili a sfamere 9 miliardi di persone...
ciao Ombra, il problema è che noi umani esageriamo nel consumo, sovrasfruttiamo le risorse e buttiamo via tantissimo mangiare...la differenza fra noi e gli animali carnivori è abissale...Molti anni fa prima della guerra il consumo di carne era notevolmente limitato...ora il benessere ha reso possibile il consumo tutti i giorni ma è notevolmente sbagliato per il nostro fisico...

lucry98
secondo me ognuno è padrone di se stesso e può fare quello che vuole, naturalmente rispettando alcuni limiti......

Ombra96
io penso che a mangiare la carne non ci sia niente di male(anche se a me personamente non piace e non la mangio). Infondo anche noi facciamo parte della catena alimentare. Dovremmo pensare semmai a quelle persone che cacciano per il semplice gusto di divertirsi,per le pelliccie o come hanno detto sopra per quanto riguarda gli allevamenti intensivi,luoghi veramente disumani.

lucry98
io amo la carne.....

webb97
la penso allo stesso modo!! ♥

Vegan
ciao webb, vedi la differenza è che gli animali carnivori mangiano lo stretto indispensabile per sopravvivere mentre noi abbiamo inventato gli allevamenti intensivi, luoghi peggiori dell'inferno dove la vita non è vita...noi umani sovrasfruttiamo le risorse del pianeta e ce ne freghiamo. Ora è giunto il momento di fermarci e riflettere. Per quanto riguarda la Cina è un discorso molto ampio, loro sono la principale causa del bracconaggio mondiale, loro insieme agli americani stanno vivendo a ritmi insostenibili per il pianeta....

webb97
Io francamente tendo al vegetariano... ♥
Fosse x me non mangerei mai la carne ma x motivi personali devo x forza mangiarla ogni tanto! ♥
Credo che ogni essere vivente debba vivere la sua vita, che sia un animale o un uomo!!!
In cina si mangiano i cani, voi mangereste il vostro cagnolino o gattino??
In fin dei conti è la stessa cosa di mangiare un povero maialino...

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