L\'ANGOLO DELLA POESIA
"E' strano vagare nella nebbia!
Isolata è ogni pietra, ogni cespuglio;
non c'è albero che l'altro veda, tutti sono soli.
Pieno di amici era il mio mondo
quando chiara era la mia vita;
adesso, che calata è la nebbia
non ne vedo più nemmeno uno.
Certamente non può esser saggio
chi non conosca le tenebre che,
ineluttabili e lievi,
da tutto lo separano.
E' strano vagare nella nebbia!
La vita è solitudine.
Non c'è uomo che l'altro conosca,
tutti sono soli!"
-H.Hesse-
Isolata è ogni pietra, ogni cespuglio;
non c'è albero che l'altro veda, tutti sono soli.
Pieno di amici era il mio mondo
quando chiara era la mia vita;
adesso, che calata è la nebbia
non ne vedo più nemmeno uno.
Certamente non può esser saggio
chi non conosca le tenebre che,
ineluttabili e lievi,
da tutto lo separano.
E' strano vagare nella nebbia!
La vita è solitudine.
Non c'è uomo che l'altro conosca,
tutti sono soli!"
-H.Hesse-
Risposte
Oggi (in cittadella unict)alcuni studenti universitari distribuivano copie di queste due poesie:
LE DONNE
A tutte le donne
a quelle che non hanno il dono di un sorriso
a quelle che non hanno una carezza sulla coscienza
a quelle che non conoscono dolcezza
a quelle che in silenzio subiscono la violenza
a quelle che non possono sciogliersi i capelli al vento
a tutte le donne
a quelle che illuminano l'anima
a quelle che parlano dentro oltre lo sguardo
a quelle che non si arrendono mai
a quelle che sorridono con i colori dell'arcobaleno
a tutte quelle che danno energia alla libertà della vita
di GIUSEPPE ORRU'
LE DONNE
A tutte le donne
a quelle che non hanno il dono di un sorriso
a quelle che non hanno una carezza sulla coscienza
a quelle che non conoscono dolcezza
a quelle che in silenzio subiscono la violenza
a quelle che non possono sciogliersi i capelli al vento
a tutte le donne
a quelle che illuminano l'anima
a quelle che parlano dentro oltre lo sguardo
a quelle che non si arrendono mai
a quelle che sorridono con i colori dell'arcobaleno
a tutte quelle che danno energia alla libertà della vita
di GIUSEPPE ORRU'
Che il bello e l'incantevole
Siano solo un soffio e un brivido,
che il magnifico entusiasmante amabile
non duri: nube, fiore, bolla di sapone,
fuoco d'artificio e riso di bambino,
sguardo di donna nel vetro di uno specchio,
e tante altre fantastiche cose,
che esse appena scoperte svaniscano,
solo il tempo di un momento
solo un aroma, un respiro di vento,
ahimè lo sappiamo con tristezza.
E ciò che dura e resta fisso
non ci è così intimamente caro:
pietra preziosa con gelido fuoco,
barra d'oro di pesante splendore;
le stelle stesse, innumerabili,
se ne stanno lontane e straniere, non somigliano a noi -
effimeri-, non raggiungono il fondo dell'anima.
No, il bello più profondo e degno dell'amore
pare incline a corrompersi,
è sempre vicino a morire,
e la cosa più bella, le note musicali,
che nel nascere già fuggono e trascorrono,
sono solo soffi, correnti, fughe
circondate d'aliti sommessi di tristezza
perché nemmeno quanto dura un battito del cuore
si lasciano costringere, tenere;
nota dopo nota, appena battuta
già svanisce e se ne va.
Così il nostro cuore è consacrato
con fraterna fedeltà
a tutto ciò che fugge
e scorre,
alla vita,
non a ciò che è saldo e capace di durare.
Presto ci stanca ciò che permane,
rocce di un mondo di stelle e gioielli,
noi anime-bolle-di-vento-e-sapone
sospinte in eterno mutare.
Spose di un tempo, senza durata,
per cui la rugiada su un petalo di rosa,
per cui un battito d'ali d'uccello
il morire di un gioco di nuvole,
scintillio di neve, arcobaleno,
farfalla, già volati via,
per cui lo squillare di una risata,
che nel passare ci sfiora appena,
può voler dire festa o portare dolore.
Amiamo ciò che ci somiglia,
e comprendiamo
ciò che il vento ha scritto
sulla sabbia.
Hermann Hesse da "La felicità, versi e pensieri"
Siano solo un soffio e un brivido,
che il magnifico entusiasmante amabile
non duri: nube, fiore, bolla di sapone,
fuoco d'artificio e riso di bambino,
sguardo di donna nel vetro di uno specchio,
e tante altre fantastiche cose,
che esse appena scoperte svaniscano,
solo il tempo di un momento
solo un aroma, un respiro di vento,
ahimè lo sappiamo con tristezza.
E ciò che dura e resta fisso
non ci è così intimamente caro:
pietra preziosa con gelido fuoco,
barra d'oro di pesante splendore;
le stelle stesse, innumerabili,
se ne stanno lontane e straniere, non somigliano a noi -
effimeri-, non raggiungono il fondo dell'anima.
No, il bello più profondo e degno dell'amore
pare incline a corrompersi,
è sempre vicino a morire,
e la cosa più bella, le note musicali,
che nel nascere già fuggono e trascorrono,
sono solo soffi, correnti, fughe
circondate d'aliti sommessi di tristezza
perché nemmeno quanto dura un battito del cuore
si lasciano costringere, tenere;
nota dopo nota, appena battuta
già svanisce e se ne va.
Così il nostro cuore è consacrato
con fraterna fedeltà
a tutto ciò che fugge
e scorre,
alla vita,
non a ciò che è saldo e capace di durare.
Presto ci stanca ciò che permane,
rocce di un mondo di stelle e gioielli,
noi anime-bolle-di-vento-e-sapone
sospinte in eterno mutare.
Spose di un tempo, senza durata,
per cui la rugiada su un petalo di rosa,
per cui un battito d'ali d'uccello
il morire di un gioco di nuvole,
scintillio di neve, arcobaleno,
farfalla, già volati via,
per cui lo squillare di una risata,
che nel passare ci sfiora appena,
può voler dire festa o portare dolore.
Amiamo ciò che ci somiglia,
e comprendiamo
ciò che il vento ha scritto
sulla sabbia.
Hermann Hesse da "La felicità, versi e pensieri"
C
Senza di te tornavo, come ebbro,
non più capace d'esser solo, a sera
quando le stanche nuvole dileguano
nel buio incerto.
Mille volte son stato così solo
dacché son vivo, e mille uguali sere
m'hanno oscurato agli occhi l'erba, i monti
le campagne, le nuvole.
Solo nel giorno, e poi dentro il silenzio
della fatale sera. Ed ora, ebbro,
torno senza di te, e al mio fianco
c'è solo l'ombra.
non più capace d'esser solo, a sera
quando le stanche nuvole dileguano
nel buio incerto.
Mille volte son stato così solo
dacché son vivo, e mille uguali sere
m'hanno oscurato agli occhi l'erba, i monti
le campagne, le nuvole.
Solo nel giorno, e poi dentro il silenzio
della fatale sera. Ed ora, ebbro,
torno senza di te, e al mio fianco
c'è solo l'ombra.
E mi sarai lontano mille volte,
e poi, per sempre. Io non so frenare
quest'angoscia che monta dentro al seno;
essere solo.
[size=12][/size]
e poi, per sempre. Io non so frenare
quest'angoscia che monta dentro al seno;
essere solo.
[size=12][/size]
Pier Paolo Pasolini
E’ già autunno, altri mesi ho sopportato
senza imparare altro: ti ho perduta
per troppo amore, come per fame l’affamato
che rovescia la ciotola col tremito.
Elio Pagliarani
senza imparare altro: ti ho perduta
per troppo amore, come per fame l’affamato
che rovescia la ciotola col tremito.
Elio Pagliarani
Grazie a Giacomo!;)
Kyra...
grazie!! :)
grazie!! :)
Non posso che dedicarvi la mia poesia preferita. Non mi vergogno di dire di aver pianto alcune volte leggendola: E' di una bellezza e potenza che non si puo' riscontrare in nuessun'altro che non sia ovviamente Leopardi.
Leggiamo e meditiamo insieme:
[/size]
[size=12]A se stesso[SIZE=2]
Or poserai per sempre,
Stanco mio cor. Perì l'inganno estremo,
Ch'eterno io mi credei. Perì. Ben sento,
In noi di cari inganni,
non che la speme, il desiderio è spento.
Posa per sempre. Assai
Palpitasti. Non val cosa nessuna
I moti tuoi, nè di sospiri è degna
La terra. Amaro e noia
La vita, altro mai nulla; e fango è il mondo.
T'acqueta ormai. Dispera
L'ultima volta. Al gener nostro il fato
Non donò che il morire. Ormai disprezza
Te, la natura, il brutto
Poter che, ascoso, a comun danno impera,
E l'infinità vanità del tutto.[/SIZE]
Leggiamo e meditiamo insieme:
[/size]
[size=12]A se stesso[SIZE=2]
Or poserai per sempre,
Stanco mio cor. Perì l'inganno estremo,
Ch'eterno io mi credei. Perì. Ben sento,
In noi di cari inganni,
non che la speme, il desiderio è spento.
Posa per sempre. Assai
Palpitasti. Non val cosa nessuna
I moti tuoi, nè di sospiri è degna
La terra. Amaro e noia
La vita, altro mai nulla; e fango è il mondo.
T'acqueta ormai. Dispera
L'ultima volta. Al gener nostro il fato
Non donò che il morire. Ormai disprezza
Te, la natura, il brutto
Poter che, ascoso, a comun danno impera,
E l'infinità vanità del tutto.[/SIZE]
Sono persa...e mi sono persa Shawna mia..
cara la mia chiarina!:)
Non so perchè le scrivo qui queste mie parole..è molto doloroso farlo..forse la speranza che arrivino dritte a chi dovrebbe sentirle e non ho il coraggio di farlo...
Tre parole dette..pronunciate..
Onestà,Sincerità,Forza.
L'Onestà,la Sincerità dei sentimenti,
la Forza con cui li ho portati avanti.
Ragione di crescita e conoscenza.
Parole e lacrime...
..Gioia. Di aver lasciato un segno.Desiderato.
Di chi ne viene colpito solo se ascolta
e guarda con amore e profondità.
Donna.Grande.
Verità in queste parole,
se guardo indietro a questo viaggio.
Crescita inarrestabile e non finita.
Tre parole dette..pronunciate..
Onestà,Sincerità,Forza.
L'Onestà,la Sincerità dei sentimenti,
la Forza con cui li ho portati avanti.
Ragione di crescita e conoscenza.
Parole e lacrime...
..Gioia. Di aver lasciato un segno.Desiderato.
Di chi ne viene colpito solo se ascolta
e guarda con amore e profondità.
Donna.Grande.
Verità in queste parole,
se guardo indietro a questo viaggio.
Crescita inarrestabile e non finita.
In punta di piedi te ne sei andato,
ne una parola,
ne un fiato,
ti sei spento in un momento,
come se non volessi a noi dar più tormento.
ps.anche se per me non è mai stato un vero peso.
Rifarei tutto.
ne una parola,
ne un fiato,
ti sei spento in un momento,
come se non volessi a noi dar più tormento.
ps.anche se per me non è mai stato un vero peso.
Rifarei tutto.
Le tue scarpe rosse sono
un punto interrogativo nella mia testa.
Seguo i tuoi pensieri
come seguo i tuoi piccoli piedi,
che precedono il mio passo veloce.
Gioco ad interpretare ciò che dici, sicura
che le tue unghie così candide e lunghe
non vogliano ferirmi.
E' il braccialetto viola che porti al polso
ad insospettire la mia buona volontà.
La parte lucida di me improvvisa
slanci timidi e goffi che si fermano
ad un centimetro da te,
poi
si alza la mia barriera.
E' liscia, fredda, comoda,
è il mio modo di mettermi in salvo
e mi distendo sopra.
Amica mia,
quando i tuoi occhi grandi e neri
lascieranno i miei indietro,
e quando
le tue scarpe rosse
porteranno la tua andatura lenta e morbida
verso altre strade,
io ti saluterò sorridendo,
il palmo largo della mia mano ti sembrerà
sincero
mentre torno a fare quello che ho lasciato per guardarti.
Cara amica mia,
in ogni caso,
io e te saremo salve
senza aver provocato,inutili,
spargimenti di sangue.
Questa pseudopoesia è mia. :rolleyes:
se volete tirarmi pomodori...va bene
un punto interrogativo nella mia testa.
Seguo i tuoi pensieri
come seguo i tuoi piccoli piedi,
che precedono il mio passo veloce.
Gioco ad interpretare ciò che dici, sicura
che le tue unghie così candide e lunghe
non vogliano ferirmi.
E' il braccialetto viola che porti al polso
ad insospettire la mia buona volontà.
La parte lucida di me improvvisa
slanci timidi e goffi che si fermano
ad un centimetro da te,
poi
si alza la mia barriera.
E' liscia, fredda, comoda,
è il mio modo di mettermi in salvo
e mi distendo sopra.
Amica mia,
quando i tuoi occhi grandi e neri
lascieranno i miei indietro,
e quando
le tue scarpe rosse
porteranno la tua andatura lenta e morbida
verso altre strade,
io ti saluterò sorridendo,
il palmo largo della mia mano ti sembrerà
sincero
mentre torno a fare quello che ho lasciato per guardarti.
Cara amica mia,
in ogni caso,
io e te saremo salve
senza aver provocato,inutili,
spargimenti di sangue.
Questa pseudopoesia è mia. :rolleyes:
se volete tirarmi pomodori...va bene
mi piace l'angolo di marygrace...:)
Potrei chiamarlo "l'angolo di MaryGrace" :D
Ti cercherò sempre
sperando di non trovarti mai
mi hai detto all'ultimo congedo
non ti cercherò mai
sperando sempre di trovarti
ti ho risposto
Al momento l'arguzia speculare
fu sublime
ma ogni giorno che passa
si rinsalda in me
un unico commento
ed il commento dice
due imbecilli
Michele Mari
sperando di non trovarti mai
mi hai detto all'ultimo congedo
non ti cercherò mai
sperando sempre di trovarti
ti ho risposto
Al momento l'arguzia speculare
fu sublime
ma ogni giorno che passa
si rinsalda in me
un unico commento
ed il commento dice
due imbecilli
Michele Mari
Forza qui si aspettano nuove poesie.
Tramite loro si possono esternare tanti sentimenti, buttatevi!
Tramite loro si possono esternare tanti sentimenti, buttatevi!
Beltipo hai proprio ragione le poesie sono un sollievo per l'anima.
Tranne alcune vedi quella di Cecco Angiolieri credo che il titolo sia"Se fossi" .
Tranne alcune vedi quella di Cecco Angiolieri credo che il titolo sia"Se fossi" .
Poesia per studenti:
http://www.unimagazine.it/forums/universita-di-catania/catania/ingegneria/ingegneria-generale/21624-poesia-ingegneria.html
http://www.unimagazine.it/forums/universita-di-catania/catania/ingegneria/ingegneria-generale/21624-poesia-ingegneria.html
Marygrace è splendita la poesia.
Non so il perchè ,ma a me piacciono anche le poesie
che magari non sono di autori famosi,
ma di persone ignote, l'importante è che trasmettano
qualcosa al cuore.
Appena la trovo ne riporto una decisamente semplice ,
ma , ha significato molto per me.l :sisi::sisi::sisi:
Non so il perchè ,ma a me piacciono anche le poesie
che magari non sono di autori famosi,
ma di persone ignote, l'importante è che trasmettano
qualcosa al cuore.
Appena la trovo ne riporto una decisamente semplice ,
ma , ha significato molto per me.l :sisi::sisi::sisi:
la parola amore mi ricorda questa:
Come una pietra al collo,
come il segno di un coltello,
come un velo nero,
un soldo di rame antico,
io ti porto sempre addosso,
non mi importa se mi pesi
dalla testa ai piedi,
non importa se soffro!
Come il segno di una magia,
pozione per la mia febbre,
come la forte rakia,
un dado bianco, già gettato-
con il freddo, con il fuoco- tutta la vita-
ti giuro o ti benedico,
buongiorno e addio,
amor morboso mio.
Miriana Basheva
come il segno di un coltello,
come un velo nero,
un soldo di rame antico,
io ti porto sempre addosso,
non mi importa se mi pesi
dalla testa ai piedi,
non importa se soffro!
Come il segno di una magia,
pozione per la mia febbre,
come la forte rakia,
un dado bianco, già gettato-
con il freddo, con il fuoco- tutta la vita-
ti giuro o ti benedico,
buongiorno e addio,
amor morboso mio.
Miriana Basheva